Martedì mattina, all'ospedale di Padova, è nata Isabella, l'ultima arrivata in casa Finco. Lo annunciano il felicissimo papà Federico e la raggiante sorella Giada (Amministratore Delegato della Dinamo). La mamma Elisa e la piccola Isabella godono di ottima salute e presto torneranno a casa, a Torre. A tutta la famiglia Finco, i migliori auguri da parte della redazione del Sasso, con l'auspicio che la Dinamo possa continuare la scalata alla vetta della classifica.

Il Sasso Nello Scarpone Da Sci

Il Periodico delle piccole grandi soddisfazioni

EDIZIONE STRAORDINERIA

BIENVENIDA

EDIZIONE DI VIA TORRE 07/12/2001

 

"C’è un momento nella vita in cui un uomo è veramente solo di fronte all’infinito. È l’attimo in cui l’ostetrica apre quella porta e dice "dov’è il papà?" e tu ti alzi e ti sembra di correre come il vento verso di lei ma tua madre, tua suocera, tua sorella e tutto il mondo è già là attorno mentre tu stai correndo come un matto e non respiri e hai mal di testa, no, non è mal di testa, è il cuore che batte forte sul serio, e non ti muovi di un metro. Poi alzi lo sguardo e la vedi, tua figlia, e ti sembra te stesso quando avevi tre minuti di vita e non sai niente di ciò che è e che sarà, né di ciò che è stato, se c’è stato qualcosa prima di te. Vuoi gridare e piangere e ridere e saltare e dire qualcosa di grande, ma te ne stai lì, finché qualcuno dice qualcosa, ti batte sulla spalla, ti dà la mano, e tu sei ancora lì che la guardi e non capisci più niente. Dentro di te sai che c’è qualcos’altro da fare, da dire, a cui pensare, ma non riesci a concentrarti su niente che non sia lei, quella piccola bimba che non sa chi sei, o forse lo sa meglio di te. Poi ti giunge un suono dalla Luna, forse è tua madre o forse chissà chi, che chiede "e la mamma?"; cazzo, la mamma! "sta bene, è tutto a posto" è la risposta del Sole e tu senti che la felicità esiste, alla faccia di tutti gli altri, e che, se la vita ha un senso, è tutto racchiuso in quel secondo in cui getti il primo sguardo su Isabella."

(tratto da "Memorie Di Un Uomo D'Acciaio" di Federico Finco, ed. Zodiaco 2037)

 

 

 

 

L'ENNESIMO CAPITOLO DELLA SAGA DEI MERCATINI

Una settimana fa si è svolto un altro incredibile mercatino. Questa volta la particolarità è stata l'assoluta apatia dell'ing. Petrin. Non una parola fuori posto, non un gesto che giustificasse l'uso della forza da parte delle forze dell'ordine: come se non ci fosse. E non c'erano per davvero il povero Francesco Varotto (a Torino, in carcere per la nota vicenda dei passaporti falsi, condannato dal Puerco) e il Cavalier Zardi. Incredibile la storia accampata da quest'ultimo neanche fossimo alle elementari: la sua auto non sarebbe più partita dopo vari tentativi a spinta e a traino. Neanche con l'aiuto di un paio di nigeriani (il Fausto si trovava in un buio vicolo dietro la stazione dopo aver mollato giù una prostituta) l'auto non ne voleva sapere di ripartire, anzi. A quel punto i testimoni dicono che uno dei due africani abbia cominciato a prendere a calci l'auto del pensionato gridando: "Ma comprati una Bugatti, stronzo!!!!" Per la Lega non c'erano problemi, visto che i due assenti hanno partecipato al mercatino in fonoconferenza satellitare. Finita l'ora d'aria, Varotto doveva chiudere il collegamento senza eseguire nessuna operazione di mercato. Non che ci sia stato nulla degno di nota, se non il solito tasso alcolico: la Dinamo infatti ha ingaggiato (a 1, per carità) il cileno Marcelo Salas, infortunato fino a Maggio. Qualcuno ha tirato in ballo ragioni sentimentali (Finco tutte le notti canta ancora "checce frega dde ronaldo noi c'avemo er mattador, mattadooor mattadooor"): a noi sembra invece che i dinamisti siano una banda di coglioni.