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ARRANGIARSI IN CUCINA

Anche se oggi si sta sempre più diffondendo nel mondo maschile l'abitudine di mettersi davanti ai fornelli, la maggior parte degli uomini si trova ancora del tutto sprovveduta quando deve cimentarsi nella cottura di un uovo o di un piatto di spaghetti. Ecco, a questo proposito, qualche consiglio pratico. Sono stati citati uova e spaghetti. Si può cominciare proprio con questi due cibi, che sono tra i più rapidi e semplici da preparare.

 

Uova sode.

Per cuocere le uova si procede in questo modo: si mettono in una casseruola ricoperte d'acqua calcolando otto minuti di cottura dal momento dell'ebollizione; si toglie poi dal fuoco e si passa il recipiente sotto l'acqua corrente per raffreddarle. Si picchiettano con il manico del coltello per spezzettare il guscio che va tolto con delicatezza. Le uova barzotte non sono altro che uova sode cotte solo sei minuti, in modo tale che il tuorlo resta più morbido per mescolarsi meglio con il condimento e formare una gradevole salsetta. Con le uova sode è possibile realizzare un'ottima insalata-piatto unico: è sufficiente una scatoletta di tonno, un paio di uova sode (o barzotte) tagliate a spicchi, un ciuffo di insalata a foglie piccole (facili da lavare e asciugare, tamponandole in un canovaccio da cucina), qualche oliva verde farcita (si acquistano in vasetti), qualche filetto di acciuga (in scatola), olio, aceto o succo di limone (nella proporzione di due-tre cucchiai di olio e mezzo di aceto o limone) sale e pepe a piacere.

 

Uova al burro.

Si fa fondere un pezzettino di burro in un padellino (meglio se del tipo con il fondo antiaderente, che non fa attaccare il cibo) e si poggiano delicatamente le uova. Vanno cotte per un minuto a fiamma alta, poi si abbassa il fuoco, si copre il recipiente e si cuoce per un altro minuto (in tal modo l'albume si rapprende bene e il tuorlo resta invece morbido). Ultimata la cottura si insaporisce con sale e pepe. Per un piatto più completo si può aggiungere pancetta affumicata o bacon, tagliata a fette sottili (per due uova bastano quattro fette). Queste vanno messe in un altro padellino senza alcun condimento, e fatte tostare a fuoco vivo per due tre minuti. Quindi si dispongono sul piatto accanto alle uova. 

 

Frittata.

Anche questa, come le uova al burro, va preparata in una padella antiaderente. Le uova vanno messe in un piatto, insaporite con sale e pepe, con l'aggiunta di un cucchiaio di latte e un cucchiaio di parmigiano grattugiato. Poi si sbatte il tutto con una forchetta per qualche istante finché si produce una leggera schiuma. Sciogliere poi un pezzetto di burro nella padella e versare il composto, distribuendolo bene; quindi, a fiamma media, cuocere fino a che la frittata si è dorata (per controllare sollevare un lembo con la paletta di legno). A questo punto si posa sopra un coperchio dello stesso diametro della frittata, si porta il tutto sul lavello (per evitare colate di unto sul fuoco) e con un colpo deciso la si capovolge sul coperchio tenendolo perfettamente orizzontale. Quindi la si fa scivolare di nuovo nella padella riportandola sul fuoco a cuocere per qualche minuto ancora, finché è ben dorata anche dall'altra parte. Volendo invece preparare l'omelette si segue la prima parte del procedimento indicato per la frittata, fino al punto in cui si dovrebbe girare. Poi, invece di capovolgerla, si dispongono nel centro ancora morbido quattro sottilette e si ripiega la frittata a metà (usando una paletta di legno) o in tre parti. Si copre il recipiente rimettendolo sul fuoco ancora per qualche istante a fiamma molto bassa, in modo che l'omelette finisca di cuocere e il formaggio si sciolga all'interno. Con questo sistema è possibile preparare anche l'omelette dolce; mettendo poco sale, un cucchiaio di zucchero nelle uova e spalmando la parte centrale della frittata con marmellata. Come tocco di massima raffinatezza si può cospargere di zucchero l'omelette e spruzzarla di liquore (Grand Marnier o Cognac). Attendere che il distillato si scaldi bene poi, sollevando la padella, portare un lato vicino al fuoco e infiammare l'omelette. Lasciar bruciare per qualche secondo, spegnere e servire.

 

Spaghetti.

Parliamo degli spaghetti perché sono i più veloci da cuocere, ma nulla vieta di farsi anche un piatto di maccheroni, penne o bucatini: basta prolungare il tempo di cottura, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, oppure (meglio) assaggiando la pasta per sincerarsi del punto di cottura. Il procedimento è abbastanza semplice: si mette sul fuoco una casseruola con acqua (la proporzione è di un litro per ogni ettogrammo di pasta), si porta a bollore e si aggiunge il sale (un cucchiaino da tè per ogni litro di acqua): quindi si butta la pasta (in genere 100 grammi) e si procede come spiegato sopra. Si mescola fino a quando l'acqua riprende a bollire, ripetendo l'operazione un paio di volte durante la cottura. Scolando la pasta, in particolare gli spaghetti che hanno tendenza a incollarsi tra loro, è buona norma lasciare un po' di acqua di cottura. Se si cuociono maccheroni, basta aggiungere all'acqua un cucchiaino di olio che evita alla pasta di attaccarsi sul fondo del recipiente. Altro piccolo trucco: quando si condisce la pasta va messo prima il formaggio grattugiato, poiché si fonde rapidamente al calore della pasta, poi va aggiunto il sugo.

 

I sughi.

Le possibilità sono infinite. Si va dal semplice burro profumato con qualche foglia di salvia e fuso fino a divenire quasi nocciola, al tradizionale aglio-olio-peperoncino che si prepara in questo modo: far scaldare in un padellino due-tre cucchiai di olio (a seconda che si desideri la pasta mediamente o molto condita) con due spicchi di aglio e un peperoncino rosso piccante: quando l'aglio è diventato biondo scuro, si schiaccia con una forchetta (attenzione che può emettere qualche schizzo) e lo si toglie insieme con il peperoncino. Si leva dal fuoco, si unisce all'olio così insaporito mezzo cucchiaio di prezzemolo tritato e si versa sulla pasta, mescolando. In questo caso non è necessario il formaggio. Per il sugo al formaggio si fa sciogliere in una padella (che possa poi contenere anche la pasta) 30 grammi di burro, si uniscono tre-quattro cucchiai di parmigiano grattugiato (oppure di pecorino) e, mescolando con un cucchiaio di legno, si fa sciogliere il formaggio, unendo piano piano tre-quattro cucchiai di panna. Tenere il fuoco basso e mescolare senza interruzione, fino a che la salsa diviene liscia e cremosa. Si insaporisce quindi con un po' di sale e con molto pepe, poi si unisce la pasta, si mescola per un attimo sul fuoco e si trasferisce nella fondina. Volendo una salsa un po' più piccante, si può aggiungere al formaggio grattugiato (solo due cucchiai, in questo caso) 50 grammi di gorgonzola piccante tagliato a pezzetti molto piccoli e si fa sciogliere, sempre unendo la panna. Per il sugo al pomodoro: anche in questo caso le variazioni sono molteplici. Si va dal più semplice, preparato a crudo (pomodori freschi, aglio, pepe, olio, basilico) a quello cotto, con pomodori pelati, aglio, basilico, sale, pepe al gustosissimo sugo alla puttanesca, al profumatissimo sugo al rosmarino o all'origano a quello marinaro con le vongole in bianco. Ecco come si preparano:

 

Pomodori crudi.

Occorrono quattro-cinque pomodori freschi e molto maturi che vanno spellati e tagliati a filetti. Non bisogna impressionarsi davanti a questa operazione che è quasi più semplice da farsi che da dirsi. Basta mettere per qualche minuto i pomodori in acqua bollente che si può prelevare dalla casseruola in cui sta bollendo quella per la pasta, avendo cura di metterne sul fuoco una quantità maggiore di quella indicata all'inizio: poi, con un mestolo forato, si prende dall'acqua un pomodoro alla volta e si toglie la pelle che, dopo la sbollentatura, viene via senza difficoltà. Quindi si mettono i pomodori su un piccolo tagliere o su un piatto e si tagliano a metà, estraendo con un cucchiaino i semi e tagliando ogni mezzo pomodoro a filettini. Si prende quindi la fondina e si passa uno spicchio di aglio sbucciato e tagliato a metà (in tal modo si sviluppa maggiormente l'aroma dell'aglio); si mette nel piatto qualche foglia di basilico, i filetti di pomodoro, due-tre cucchiai di olio, un pizzico di sale e una grossa macinata di pepe. Su questi ingredienti si rovescia la pasta, preferibilmente spaghetti, si mescola velocemente e si mangia subito, per evitare che il sugo crudo raffreddi la pasta.

 

Pomodoro e basilico.

Far scaldare due-tre cucchiai di olio con due spicchi di aglio pelati; quando questi sono diventati scuri si schiacciano con una forchetta e si tolgono; quindi si mette nell'olio qualche pomodoro pelato (oppure fresco e preparato come nella ricetta precedente), schiacciandolo con la forchetta. Si insaporisce con sale, pepe e si cuoce a fuoco vivo per sei-sette minuti, mescolando spesso. Verso la fine della cottura si aggiunge qualche foglia di basilico freschissimo per dare profumo al sugo. Si scola la pasta, si condisce prima con una cucchiaiata, o poco più, di formaggio grattugiato e poi con il sugo.

 

Pomodoro e origano.

Si procede come indicato nella prima parte delle ricette qui sopra, unendo all'olio un cucchiaio di origano in polvere; poi si uniscono i pomodori, sale, pepe e si cuoce il sugo a fuoco vivace per pochi minuti. Ultimata la cottura si buttano nel sugo due cucchiai di parmigiano grattugiato e, subito dopo, la pasta scolata. Si mescola tutto insieme, tenendo sul fuoco per qualche istante ancora e si trasferisce la pasta così condita nel piatto.

 

Puttanesca.

È un po' più complesso dei precedenti, ma così gustoso e saporito che val la pena di provare a farlo. Bisogna tritare due filetti di acciuga, un cucchiaino di capperi, un mazzolino di prezzemolo (solo le foglie, ovviamente, prima lavate e asciugate) e qualche oliva nera (il nocciolo si toglie con l'attrezzo apposito, oppure tagliando l'oliva a fettine e scartandolo). Il trito preparato va fatto rosolare con tre cucchiai di olio, aggiungendo un peperoncino rosso e 200 grammi di passato di pomodoro, sale, poco pepe (c'è già il peperoncino) e si fa cuocere per 10-15 minuti a fuoco moderato, in modo che si addensi un po'. Si può così condire la pasta (preferibilmente spaghetti) aggiungendo, a piacere, formaggio grattugiato. Le olive nere tritate si possono sostituire con un cucchiaio di pasta di olive. 

 

Pomodoro e rosmarino.

Si prende un rametto di rosmarino e, con un po' di filo bianco (va bene anche quello da cucire), si lega a spirale in modo che, durante la cottura, non si stacchino gli aghi dal rametto. Si mette in una padella con 40 grammi di burro; si porta sul fuoco e, mentre il burro si scioglie, con un cucchiaio di legno o una forchetta, si fa girare in continuazione il rosmarino nel recipiente, in modo che lo profumi bene e profumi anche il burro. Si unisce quindi del passato di pomodoro (da 100 a 200 grammi), secondo la quantità di sugo che si desidera, e si insaporisce con sale e pepe. Si fa cuocere a fiamma viva per dieci minuti, mescolando spesso, e poi si condisce la pasta, aggiungendo molto parmigiano grattugiato.

 

Marinaro.

Occorre un piccolo vasetto di vongole al naturale. Si fanno rosolare due-tre cucchiai di olio con uno spicchio di aglio; si uniscono le vongole con il loro liquido, si fanno insaporire, si aggiunge sale, pepe e uno spruzzo di vino bianco. Lasciar cuocere per dieci minuti, a fuoco basso, aggiungendo mezzo cucchiaio di prezzemolo tritato. Come per ogni sugo a base di pesce, non va aggiunto il formaggio.

 

Carne cruda.

Se piace quella cruda, niente di più gradevole (specie nella stagione calda) di una bella tartare o di un carpaccio. Ecco come si preparano: per la tartare occorrono 120 grammi di polpa di manzo molto magra e tritata (può provvedere il macellaio) alla quale si aggiungono sale, pepe, il succo di mezzo limone, due cucchiai di olio, un cucchiaino di brandy, un cucchiaino di senape, uno spruzzo di Worcester, qualche goccia di salsa Tabasco (sono prodotti che si trovano in bottigliette presso i droghieri o i supermercati) un cucchiaio di cipolla tritata. Si mescolano insieme tutti questi ingredienti, poi si dispone il composto, a forma di grossa polpetta, in un piatto, facendo un incavo nel mezzo. Si prende un uovo, eliminando l'albume, e mettendo il tuorlo nella fossetta praticata nella carne. Si porta in tavola così, mescolando l'uovo con la carne al momento di mangiare. A piacere si può spruzzare la carne con una macinata di pepe. Per il carpaccio, ci si fa preparare dal macellaio 100 grammi di polpa di manzo, sempre molto magra, tagliata a macchina, come se fosse prosciutto, e la si mette distesa su un piatto. A questo punto, si può condire in due modi: con del formaggio grana tagliato a scaglie e distribuito sulla carne, poi con olio, succo di limone, sale e pepe. Oppure si mescolano tre cucchiai di maionese (acquistata in vasetto o in tubo) con due cucchiai di panna, un cucchiaio di brandy, mezzo cucchiaio di Tomato Ketchup (anche questa si compra in bottigliette dal droghiere) e uno spruzzo di Worcester. Si amalgama bene questa salsetta e si stende sulla carne, prima insaporita con sale e pepe.
Chi non ama la carne cruda, può prepararsi in poco tempo un'appetitosa fetta di filetto o un gustoso nodino di vitello.

 

Filetto alla Voronoff.

Occorre una fetta di filetto alta almeno due dita. La si insaporisce a crudo con sale e pepe, poi si spalma con un velo di senape e si infila nella carne un pezzetto di ramo di rosmarino. Si fa spumeggiare in una padellina una grossa noce di burro (30 grammi) e, quando è quasi color nocciola, si mette la carne; cuocere a fuoco vivo per due minuti da un lato e per altri due dall'altro. Si spruzza con un po' di cognac e, quando il liquore è evaporato, si aggiungono alla salsetta rimasta nella padella due-tre cucchiai di panna. Si mescola e si toglie dal fuoco. Con i tempi di cottura indicati la carne resta leggermente al sangue; se la preferite più cotta bisogna raddoppiarli, tenendo però il fuoco più basso, altrimenti la carne può bruciare.

 

Nodino al limone.

Far sciogliere in un tegame 30 grammi di burro con un cucchiaio di olio. Adagiarvi il nodino (è una parte ricavata dal carrè di vitello e viene usata talvolta per preparare la classica costoletta alla milanese) e lasciarlo colorire prima da una parte poi dall'altra (per girare la carne non bisogna mai usare la forchetta che può forarla facendo uscire liquido e lasciandola quindi più asciutta). Si insaporisce poi con sale e pepe e si spruzza con mezzo bicchiere di vino bianco. Quindi si abbassa il fuoco e si fa cuocere per 15 minuti, unendo qualche cucchiaio di acqua calda. Intanto si spreme il succo di mezzo limone. Ultimata la cottura, si toglie la carne dalla padella e si mette sul piatto: nel sugo rimasto in padella si versa il limone e si aggiunge un pezzettino di burro fresco. Si mescola velocemente con un cucchiaio di legno e si versa la salsetta sulla carne.

 

Spuntini.

Se l'idea di cucinarsi gli spaghetti, la carne o le uova non va proprio a genio si può risolvere un pasto con uno snack, formaggi misti e un bel cesto di frutta. Gli spuntini suggeriti sono così ricchi e gustosi che non fanno rimpiangere una cena più sostanziosa. Occorrono fette di pane francese, piuttosto larghe e alte un po' meno di un dito: si spalmano con uno strato di maionese, poi su una fetta si dispongono due foglie di lattuga precedentemente lavate (asciugate con un canovaccio pulito o un tovagliolo), due-tre fette di pomodoro leggermente salate, una fetta di prosciutto cotto un po' alta (circa 50 grammi), due cetriolini sott'aceto tagliati a ventaglietto e ancora due foglie di lattuga. Si copre con la seconda fetta e lo spuntino è pronto. Altrimenti si possono spalmare le fette di pane con un velo di burro e farle appena tostare; mescolare il contenuto di una scatoletta di gamberetti da 100 grammi (si acquista in salumeria) con due-tre cucchiai di maionese, mezzo cucchiaino di Tomato Ketchup, uno spruzzo di Worcester, poco sale e pepe, e due cucchiai di panna. Amalgamare bene e distribuire i gamberetti così conditi su una fetta di pane, coprendoli con la seconda.

 

LINKS UTILI

CASAFamily/Le ricette lampo di Irene 
 

(ideali: per chi ha fretta; per uomini soli; per mogli indaffarate)

 

Realizzazione testi a cura di: Vicenzanews.it

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