Fra tanti uomini illustri nati a Castiglione, uno in particolare sembra essere stato collocato nel dimenticatoio, mi riferisco a Vitaliano Poselli, all’anagrafe Posella trascritto per errore con la “A” e non con la “I” come giustamente sarebbe dovuto essere. Qualcuno addirittura lo fa conoscere come Vitaliano Rosselli scrittore.

Nato a Castiglione di Sicilia da Giuseppe e da Quattrocchi Agata il 19/05/1840, come risulta dal registro delle nascite del Comune di Castiglione di Sicilia, e da quello di battesimo nella Chiesa Madre dei SS. Apostoli Pietro e Paoli.

 

 Fu battezzato dal Sacerdote Emmanuele Lamonaca, il padrino invece fu il Sig. Scuderi Giuseppe, la levatrice si chiamava Michela Lomonaco.

Fu grande amante della Lingua e dell’arte Greca. Dopo il conseguimento del Diploma all’Accademia delle Belle Arti nel 1865/66, lavorò a Catania realizzando così le sue prime opere nell’anno 1867.

Lo stesso anno fu chiamato a Costantinopoli, con un preciso incarico avuto da un prelato cattolico: la progettazione e la costruzione della Chiesa di Santo Stefano, stabilendosi così nella Capitale Ottomana.

In quel tempo molti erano gli artisti stranieri, Francesi, Italiani, Tedeschi che lavoravano nei centri urbani dell’Anatolia, per la mancanza di personale specializzato locale.

Vitaliano lavorò per il Sultano Hamit I; Abdoul II lo onorò con una decorazione per i servigi prestati.

Nel 1888 sposa Eluisa Sanchioni, di Perugia, trenta anni più giovane di lui. 

Dopo il matrimonio il Poselli sceglie Castiglione di Sicilia come provvisoria residenza, e la stessa Castiglione dà i natali a due dei suoi otto figli. Il 10 Febbraio del 1890 nasce Primo Giuseppe Angelo Poselli; il 29 Marzo del 1892 viene al mondo il suo secondo figlio Secondo Poselli.

Sul finire dell’anno 1892, dopo avere eseguito lavori di restauro presso il Convento dei Cappuccini a Francavilla di Sicilia,  si trasferisce definitivamente a Salonicco in Grecia, città scelta come nuova residenza fino alla fine dei suoi giorni.

Nel 1980 vivevano ancora a Salonicco due dei suoi otto figli: Letizia ed Emilio.

A Salonicco, come architetto, conobbe un grande successo. Progettò una serie di ville private e  negozi per ricchi Levantini ed ebrei della città, come i Modiano, gli Allatini, i Morpurgo, i Lombardo. Parallelamente lavorò con impegno alla costruzione di diversi edifici religiosi. 

Innumerevoli sono le grandi Opere lasciate dal Poselli in Grecia, ma particolarmente a Salonicco laddove progettò senza sosta quasi tutti i monumenti della città.

Fra questi:

·        L’Accademia Militare;

·        I Mulini (mastodontici complessi);

·        La Sinagoga;

·        Il Liceo.

Nell’anno 1911, durante la guerra Italo-Turca, il Poselli si trasferì nella città di Bologna con la moglie ed i suoi primi due figli, per poi ritornare definitivamente a Salonicco dove morì nel 23/09/1918.

Fu sepolto nella  tomba di famiglia nel cimitero di Zeitenlic.

 

Il 29 dicembre del 1999 morì a Castiglione di Sicilia l’ultimo nipote diretto del Poselli:

Classe 1910 - mastro marmista Angelo Schepis.