Via Biblioteca Villadicanense

Villadicani Francesco di Paolo, nacque a Messina il 12 febbraio 1780, ancora fanciullo fu affidato ai padri Calasanziani, che fiorenti scuole e alta cultura tenevano.

Dai frati, il Villadicani apprese quel necessario per poter frequentare dopo i tre anni di teologia, il seminario, e poter quindi esser ordinato sacerdote.

Fu presidente a vita all’Accademia Peloritana, periodo di prosperità, grazie a lui ebbero, il collegio Carolino, con l’università compresa, portando un periodo di tranquillità e di arricchimento sia di nuove cattedre che di molti testi.

Il suo prestigio aumentò dopo il suo imporporamento, ma con Lui, la Diocesi tutta, si distinse in diversi periodi di calmità con zelo apostolico e patriottico dovere.

Il 14 giugno  1861, morì la terribile e triste notizia si sparse su tutta l’isola, e dopo due giorni di camera ardente allestita nella cattedrale di Messina, lì fu, sepolto ai piedi dell’altare di San Cristoforo.

Pochissimo tempo dopo, il nostro Arciprete Don Giambattista Cali’ intitolerà il suo costrutto archivio, dandogli il nome di Biblioteca Villadicanense.

Dopo un periodo di decadenza, oggi, è ritornata a risplendere, ancor più ricca munita con prestigiosi volumi acquistati da Don Gaetano Cannavò Arciprete, sotto l’instancabile tenacia di Don Salvatore Treffiletti Curatore dei testi.