Via Ferrata del
Velo - Sentiero Buzzati
- Caratteristiche : Grande
itinerario in ferrata con passaggi impegnativi ;
assolutamente necessarie resistenza ed esperienza in
montagna.
- Spesso è conveniente spezzarlo in due
parti pernottando al Rifugio Pradidali o al Rifugio al
Velo della Madonna.
Tempo di Marcia : 9 1/4 h.
Dislivello : circa 1500 m.
- Partendo la mattina di buon'ora dal Cant
del Gal ai Prati Piereni (1325
m), dopo 3 ore scarse di salita si giunge al Rifugio
Pradidali (2278 m) vero punto di partenza della
ferrata.
- Da qui si scende un poco nella gola
detritica ai piedi della Cima di Ball (2802
m) che deve essere attraversata con cautela (resti di
neve spesso anche a fine estate).
- Sulla parete prospiciente si possono a
questo punto vedere i primi scalini, che rappresentano
l'attacco vero e proprio della ferrata, e poi le funi
metalliche che salgono in verticale per poi traversare su
anguste cenge e scomparire infine in alto attorno ad uno
spigolo molto esposto : questa è la "Ferrata
del Porton"
uno spettacolare sentiero attrezzato, realizzato
circa trent'anni fa.
- Non si tratta certo di una comoda via per
principianti, ma di un' ascesa per appassionati che
godranno gli avvincenti panorami, le emozioni e
l'affascinante scenario della Conca del Pradidali
dominata dalla Cima Canali (2900 m).
- La via ferrata sbocca in una scura gola
che si estende dalla cresta di collegamento tra la Cima
di Ball e il Sass Maor. Su detriti sparsi si sale
faticosamente ad una scaletta di ferro, sulla quale si
supera la gola : cambio di scena. Mentre prima ci si
trovava ancora tra pareti che parevano toccare il cielo,
ora alla Forcella del Porton (2450 m) ci
si affaccia direttamente sulla Cima della Madonna
(2752 m) e sul Sass Maor (2814 m); la
sorpresa è perfetta e altrettanto lo è il panorama.
- Affascinante il ripido profilo dello "Spigolo
del velo" che poggia su un imponente
zoccolo roccioso. Su di esso si snoda la "Ferrata
del Velo" che dopo un lungo attraversamento
orizzontale, non particolarmente difficile scende ripida
e raggiunge il grazioso e ben attrezzato Rifugio
al Velo della Madonna (dal Rifugio Pradidali circa 2
1/2 h).
- Dal rifugio si sale di circa 200 m fino
alla Cima della Stanga (2550) punto più
alto del percorso da cui ha inizio il "Sentiero
Buzzati". Omaggio a Dino Buzzati
(1906-1972), lo scrittore, pittore, grafico e giornalista
bellunese che fu sempre legato alle montagne della sua
terra d'origine, questo sentiero attrezzato ha un fascino
tutto suo, particolare. Scende su un pendio piuttosto
instabile tra guglie e pinnacoli fino a scomparire
addirittura nel sottosuolo : su due scalette di ferro si
scende in una cavità oscura , larga appena un metro dove
uno zaino troppo colmo può costituire un ostacolo.
- Si scende poi ancora su detriti con
qualche passaggio attrezzato e si giunge infine nel bosco
per proseguire fino ai Prati Piereni, nostro punto di
partenza (dal Rifugio al Velo circa 3 3/4 h).
Nota :
Per i meno esperti c'è un altro itinerario per arrivare al Rifugio del Velo. Meno emozionante , ma altrettanto affascinante ,
questo sentiero parte direttamente da San Martino di Castrozza
seguendo i segnavia 702 e collegandosi poi al "Sentiero del
Cacciatore" (segnavia 721). In circa tre ore si raggiunge il
rifugio. Per rientrare a San Martino si può seguire il sentiero
713 e poi il 724 passando da "Prati Col" splendida zona
appena fuori San Martino.