I RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ARCH. ANDREA VITTUARI ING. PATRIZIA ZANNONI
ISTITUTO TECNICO STATALE PER GEOMETRI "A. PACINOTTI"- POLO PER LA SICUREZZA VICOLO STRADELLACCIO, 2 40123 BOLOGNA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ALLEGATO N. 1 A TUTTI I DOCENTI A TUTTI GLI ALUNNI A TUTTI I NON DOCENTI AI MEMBRI DELLA CONSULTA STUDENTESCA Prot. n. BOLOGNA, 1999
OGGETTO: ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE DEI FABBRICATI SCOLASTICI IN CASO DI EMERGENZA E CALAMITÀ : In osservanza al D.M. 26 agosto 1992 del Ministero dell'Interno riguardante le prescrizioni e norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica; in base a quanto prescritto dalla vigente normativa antincendio per gli edifici scolastici e in merito alla protezione e prevenzione dei rischi dei luoghi di lavoro, (D. Lgs.626/94 e seguenti). Si fa presente a tutta la componente studentesca, al corpo docente, al personale di segreteria e al personale ausiliario, che il giorno 1999, saranno effettuate , senza alcuna altra comunicazione e preavviso le prove per eventuali stati di calamità ed emergenza, verrà segnalato l'inizio di tali esercitazioni tramite il suono continuo di tre squilli della campana che segnala lo stacco delle ore. E' indispensabile che tutte le persone, nessuna esclusa, lascino gli edifici con ordine; mantenendo la calma; tutte le componenti della scuola si indirizzeranno verso le aree esterne, nei centri di raccolta fino al termine dell'esercitazione. CLASSI: I docenti che stanno facendo lezione unitamente alla componente studentesca seguiranno le seguenti procedure indicate nell'allegato n. 3 (già indicate nei prospetti esposti a fianco delle planimetrie che indicano i percorsi di esodo): IN CASO DI ALLARME:
PERSONALE DOCENTE
PERSONALE DI SEGRETERIA
PERSONALE AUSILIARIO
NORME GENERALI PER TUTTE LE COMPONENTI
Tutta l'esercitazione sarà supportata dalla presenza di esponenti volontari della Protezione Civile di Villa Tamba. (Via Selva della Pescarola).Al termine della prova , le classi torneranno nelle proprie aule per la compilazione del verbale d'esodo ordinatamente e in silenzio.
I RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ARCH. ANDREA VITTUARI ING. PATRIZIA ZANNONI ALLEGATO N. 2 COMPORTAMENTO NELL'EMERGENZA E' necessario che tutti siano preparati ad affrontare eventuali situazioni di emergenza. Per sapere come prepararsi all'emergenza è necessario conoscere quali sono le reazioni più comuni in simili situazioni per poterle controllare e possibilmente eliminare le più negative: ovviamente viene preso in esame il caso che più interessa che è quello relativo ad un ambiente che vede la presenza di una moltitudine di persone e non del soggetto singolo. E' proprio questa la condizione primaria dello scatenamento del PANICO cui è dovuto l comportamento irrazionale delle folla, dettato da una risposta emotiva alla percezione del pericolo. Nella folla il panico si manifesta con il movimento disordinato, inteso come fuga, dovuto ad una cattiva percezione dell'evento, con conseguenze dannose. Essendo l'evento dannoso imprevisto ed improvviso, suscita negli individui una emozione, "LA PAURA" e sollecita un'adeguata reazione. La carenza di informazioni e di conseguenza dell'evento porta a situazioni ed a reazioni che dipendono dal tipo di organizzazione della folla. E' quest'ultimo infatti uno strumento indispensabile per prevenire le situazioni di panico, ed è da ritenere il caposaldo dell'evacuazione di emergenza. Non potendo però influire sul carattere delle persone né controllarne completamente le reazioni, si rende indispensabile EDUCARLE ED ADDESTRARLE ad affrontare le situazioni di pericolo mediante la REDAZIONE di PIANI di EMERGENZA e la LORO PERIODICA APPLICAZIONE. PIANO SCOLASTICO PER LE EMERGENZE Si intende per "Piano Scolastico" il prodotto della pianificazione della comunità scolastica, per prevenire, attenuare ed affrontare le emergenze individuali o collettive, determinate dalla natura dell'uomo e dell'ambiente. OBIETTIVI Creare e divulgare la coscienza della sicurezza e della prevenzione Creare nella comunità scolastica la motivazione a partecipare e ad assumersi la responsabilità della organizzazione e realizzazione del piano di emergenza scolastico. Identificare i rischi individuali, sociali ed ambientali nella comunità e nella realtà circostante. Identificare i gruppi a rischio fra la popolazione studentesca per facilitare lo svolgimento delle attività quotidiane e aiutarli in situazioni di emergenza. Identificare, le risorse di cui si può disporre in condizioni di normalità ed in caso di emergenza. Identificare, determinare e promuovere misure di prevenzione ed attenuazione dei rischi. Salvare la maggiore quantità possibile di vite umane e beni materiali in caso di disastro o calamità naturale. Preparare gli studenti e gli insegnanti mediante esercitazioni di evacuazioni e primo intervento attraverso simulazioni, parziali o totali, necessarie per il corretto addestramento della comunità scolastica. Stimolare gli studenti affinchè trasmettano le conoscenze acquisite.
VIE DI ESODO ALLEGATO N. 3 CORPO "A" SEDE PREMESSA: La numerazione dei locali per maggior evidenziazione, può essere
riferita a: 000 per il piano terra; 100 per il primo piano; 200 per il
secondo, e così via PRIMO PIANO . I vani scala e i percorsi verticali possono essere rappresentati da
un colore (Giallo, Blù, ecc.); nelle planimetrie esposte è possibile
l'individuazione corrispondente per l'individuazione delle vie d'esodo. USCITA DALLA SCALA GIALLA (QUELLA CHE COLLEGA L'ATRIO CON IL I° PIANO DELLA SEDE) Escono gli occupanti delle Aule:
USCITA DALLA SCALA DI SICUREZZA ESTERNA (COLLEGA IL I° PIANO AL CORTILE ESTERNO) Escono gli occupanti delle aule:
USCITA DALLA SCALA DI SICUREZZA IN FONDO AL CORRIDOIO (SCALA ROSSA) Escono gli occupanti delle seguenti aule:
PIANO TERRA Uscita di sicurezza presente nella
"SALA………………………….. " USCITA DI VIA ………………………:
Palestra " " e spogliatoi Uscita di Sicurezza cortile interno "PUNTO DI RACCOLTA" CORPO "C" Le classi, palestra di muscolazione, aula commissioni, escono in prossimità delle due uscite di Sicurezza, poste all'inizio e a metà dell'edificio . CORPO "B"
LABORATORI DI CHIMICA, FISICA SCIENZE E AULA CAD ESCONO DALL'UNICA USCITA A DISPOSIZIONE, NEL CORTILE INTERNO E SI RECANO AL "PUNTO DI RACCOLTA" SCALA BLU PRIMO PIANO Gli occupanti delle aule:
ESCONO PER ULTIMI ATTRAVERSO LA SCALA BLU (DOPO AVER FARRO USCIRE GLI OCCUPANTI DEL 2° PIANO), SI RECANO NEL CORTILE INTERNO AL "PUNTO DI RACCOLTA) SECONDO PIANO ESCONO GLI OCCUPANTI DELLE AULE PIU' VICINE; PROGRESSIVAMENTE, IN ORDINE E IN SILENZIO LASCIANO I LOCALI E DANDO POSSIBILITA' DI USCITA ALLE ALTRE CLASSI PIU' LONTANE. DALLA SCALA BLU, TUTTI, PROCEDENDO CON CALMA SI RECANO NEL CORTILE INTERNO E SI INDIRIZZANO, ATTRAVERSO LE VIE DI FUGA, VERSO I CENTRI DI RACCOLTA .
ALLEGATO N 4. ISTITUTO TECNICO STATALE PER GEOMETRI "A. PACINOTTI" VICOLO STRADELLACCIO, 2- 40133 BOLOGNA
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SE ARRIVA IL TERREMOTO !!!
Il terremoto è un fenomeno naturale che difficilmente può essere previsto. Ha una durata limitata ed è percepibile attraverso le scosse che lo caratterizzano. Il terremoto dura sempre quasi sempre meno di un minuto. Ovunque tu sia in quel momento è importante mantenere la calma ed essere informato su cosa devi sapere per affrontarlo. Poter seguire alcune semplici regole può esserti utile e salvarti la vita.
"ANTONIO PACINOTTI" VICOLO STRADELLACCIO, 2 40123 BOLOGNA
Servizio di Prevenzione e Protezione Bologna, 21 maggio 1999 Prot. n. 2641/A 14
VERBALE DELLA PROVA DI EVACUAZIONE DELL'ISTITUTO "PACINOTTI" In ottemperanza al D. M. 26 agosto 1992, riguardante le prescrizioni e norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica e in base a quanto prescritto dalla vigente normativa in merito alla protezione e prevenzione dei rischi (D. Lgs. 626/94 e seguenti) il giorno 13 maggio 1999, alle ore 12,00, si è svolta la prima prova annuale di evacuazione che ha coinvolto tutto l'Istituto. La preparazione svolta nei giorni precedenti, prevedeva una circolare esplicativa distribuita agli allievi , agli insegnanti , a tutto il personale ausiliario e di segreteria ; inoltre si erano riviste le planimetrie in funzione dello stato attuale dei locali e delle distribuzioni interne. L'inizio di tale esercitazione è stato segnalato tramite tre squilli brevi e ravvicinati della campana. Nei due corpi di fabbrica, le modalità di uscita sono state analoghe nel rispetto delle planimetrie affisse lungo i percorsi . L'esodo si è completato in ca. tre minuti, si è svolto in modo ordinato e senza incidenti di sorta. Si evidenzia il mancato funzionamento delle luci di emergenza. Alla prova erano presenti i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione Arch. Andrea Vittuari e Ing. Patrizia Zannoni. La prova è terminata alle ore 12,03. I RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Arch. ANDREA VITTUARI Ing. PATRIZIA ZANNONI
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