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Il fioretto è un’arma soggetta alla convenzione; il colpo è valido solo se si tocca di punta. Fisicamente è così composto:

il fioretto

La lama è a sezione rettangolare ed è molto flessibile (chiaramente sempre entro certi limiti). Al suo estremo vi è posta la punta d’arresto piatta necessaria per aprire il circuito elettrico al momento in cui entra in contatto con l’avversario, provocando l’accensione della lampada che indicherà se la stoccata ha toccato un bersaglio valido o non valido.Il bersaglio valido è costituito dal tronco, escluse le braccia e il volto; esso è ricoperto da un giubbetto metallico per la segnalazione delle stoccate.

bersaglio valido

La stoccata viene segnalata solo se con la punta, alla molla del bottone, viene esercitata una pressione superiore ai 500 gr..
La priorità della stoccata deve rispettare la convenzione: l’attacco portato senza finta ("botta dritta") ha sempre ragione; il contrattacco è valido solo se viene tirato con anticipo rispetto all’attacco o se quest’ultimo non tocca.
La parata e risposta annulla la priorità dell’attacco. Tale azione a sua volta perde la priorità se viene controparata. E così via.
Solo nel caso in cui una sola lampada si accende, non vengono rispettate le norme della convenzione.
La stoccata, nel fioretto, può anche andare al bersaglio non valido, in tal caso se l’azione, per convenzione, aveva la priorità non viene assegnato il punto perché ha toccato una superficie non valida.
Le parate semplici fondamentali nel fioretto sono quattro:

parate

A cui si aggiungono le rispettive parate di contro facendo una rotazione di 360°.
E’ il presidente di giuria che applicando la convenzione ricostruisce l’ultimo fraseggio attribuendo la priorità della stoccata e infine assegnando il punto ad uno solo dei due schermidori.
La validità della stoccata è soggetta alle infrazioni, cioè il colpo deve essere portato senza commettere scorrettezze o trasgressioni delle regole.