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1936 Aiuti
Italiani alla falange mag:
Fine guerra ETIOPIA. Fine sanzioni? Ago:
Bombardieri Italiani (inviati in SPAGNA) atterrano in MAROCCO
e vengono scoperti... (figuraccia) set:
Mussolini manda Buonaccorsi a Maiorca. Ott:
Asse Roma - Berlino nov:
73000 Italiani in SPAGNA |
Hitler
aiuta Franco in SPAGNA (Gli serve il ferro), sperimenta i suoi
cacciabombardieri Patto
antikomintern col GIAPPONE Asse
Roma - Berlino |
SPAGNA: Scandalo: cade il governo. Elezioni. Vincono le sinistre. Azagna (onesti)
al governo: Non processano i golpisti. Falange e Anarchici distruggono le
chiese. Lug: Sotelo (Destra) è assassinato dalla polizia. Franco + Mola +
aiuti italiani: inizio rivolta Set: Assedio dei governativi ai ribelli
nell’Alcazar (“generalissimo”). Arrivano le “Brigate internazionali” FRANCIA i socialisti vincono le elezioni
(Leon Blum) INGHILTERRA: Edoardo VIII e Wally Simpson GRECIA: dittatura del generale Metaxas URSS: Nuova costituzione. Inizio culto di
Stalin |
1936 MESSICO: il dittatore Calles mandato
in esilio America: Conferenza
di Buenos Aires (parità tra stati) GIAPPONE:
Colpo di stato (militari). Patto antikomintern (con la GERMANIA) |
1937 Organizzazioni
giovanili: GUF, ONB, GIL... Sconfitta
fascista a Guadalajara Bruno Mussolini sconfitto in duello aereo A Santandèr:
vittoria fascista apr:
decreto razzista sui rapporti con gli indigeni nelle colonie - Muore Gramsci mag:
MIN(istero della) CUL(tura)POP(olare) giu:
assassinio fratelli Rosselli set:
25 Mussolini a Monaco di Baviera (Asse) |
Il
regime nazista (dal 34) Fronte
del lavoro, Gioventù
hitleriana Istituto
della cultura del Reich Rapporto
diretto tra il capo e il popolo Ministero
della propaganda (Goebbels) Grandi
commesse, opere pubbliche Stretto
controllo statale sulle fabbriche |
SPAGNA: A Barcellona la quinta colonna
(infiltrati di Franco) riesce a far combattere comunisti contro anarchici.
Sconfitta fascista a Guadalajara Bruno Mussolini sconfitto in duello aereo. A
Santandèr: vittoria fascista. I Baschi si consegnano agli Italiani (Temono la
LIMPIEZA di Franco) IRLANDA: Proclama l’indipendenza (EIRE) Vaticano:
Pio XI emana due encicliche, una contro il nazismo e l’altra contro il
comunismo Romania:
Il re impone la dittatura |
1937 Colpo di
stato di Vargas in Brasile GIAPPONE: attacco alla CINA CINA: Guerra civile (Mao) |
novembre L’ITALIA
aderisce al patto antikomintern |
|
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|
dicembre Uscita
dalla società delle nazioni |
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1938 Gennaio |
|
Romania: Carlo III
impone governo parafascista SPAGNA: Offensiva sull’Ebro. Le brigate
internazionali avanzano URSS: Ritira gli aiuti alla SPAGNA
e concentra le risorse in Asia. 3° piano quinquennale INGHILTERRA: piano per il ritiro dei combattenti
in SPAGNA. |
CINA: Attacco giapponese (Nanchino) |
Febbraio |
|
||
Marzo: Si dice che Mussolini abbia
abbandonato l’Austria al suo destino |
Annessione
- plebiscito in Austria. Campo di
concentramento a Mauthausen |
||
Maggio:
Hitler a Roma per 7 giorni 29
sett: trattato di Monaco (Mussolini uomo della pace) Inizio
persecuzione contro gli ebrei |
settembre:
ultimatum alla Cecoslovacchia.
(Col trattato di Monaco La GERMANIA acquisisce i Sudeti) |
Qualche immagine dal 1938
|
Manifesto del ’38 (Anschluß) |
Una mappa |
A Norimberga Hitler assiste ad una parata |
Con
l'allenatore Vittorio Pozzo, al centro, l'Italia |
MANIFESTO firmato da 10 SCIENZIATI ITALIANI
(luglio 1938 Starace lo fa pubblicare su tutti i
giornali…)
1) Le razze
umane esistono. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del
nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile
con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre
imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che
furono ereditati e che continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le razze
umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma
soltanto che esistono razze umane differenti
2) Esistono grandi razze e piccole razze. Non bisogna soltanto ammettere che
esistano i gruppi sistematici maggiori, che comunemente sono chiamati razze e
che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere
che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei,
ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi
costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze, la esistenza delle
quali è una verità evidente
3) Il concetto di razza è concetto puramente biologico. Esso quindi è basato su
altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati
essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla
base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza.
Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai Tedeschi, dai Turchi, dai
Greci, ecc., non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia
diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è diversa. Sono
state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo molto antico
costituiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto
sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che
persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze
4) La popolazione dell'Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e
la sua civiltà ariana. Questa popolazione a civiltà ariana abita da diversi
millenni la nostra penisola; ben poco è rimasto della civiltà delle genti
preariane. L'origine degli Italiani attuali parte essenzialmente da elementi di
quelle stesse razze che costituiscono e costituirono il tessuto perennemente
vivo dell'Europa
5) È una leggenda l'apporto di masse ingenti di uomini in tempi storici. Dopo
l'invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti
di popoli capaci di influenzare la fisionomia razziale della nazione. Da ciò
deriva che, mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variata
notevolmente in tempi anche moderni, per l'Italia, nelle sue grandi linee, la
composizione razziale di oggi è la stessa di quella che era mille anni fa: i
quarantaquattro milioni d'Italiani di oggi rimontano quindi nella assoluta
maggioranza a famiglie che abitano l'Italia da almeno un millennio
6) Esiste ormai una pura "razza italiana". Questo enunciato non è
basato sulla confusione del concetto biologico di razza con il concetto
storico-linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima parentela di
sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni
popolano l'Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di
nobiltà della Nazione italiana
7) È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l'opera
che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo
è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La
questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista
puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione
del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l'indirizzo
ariano-nordico. Questo non vuole dire però introdurre in Italia le teorie del
razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gli Scandinavi sono
la stessa cosa. Ma vuole soltanto additare agli Italiani un modello fisico e
soprattutto psicologico di razza umana che per i suoi caratteri puramente
europei si stacca completamente da tutte le razze extra-europee, questo vuol
dire elevare l'italiano ad un ideale di superiore coscienza di se stesso e di
maggiore responsabilità
8) È necessario fare una netta distinzione fra i Mediterranei d'Europa
(Occidentali) da una parte gli Orientali e gli Africani dall'altra. Sono perciò
da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di
alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea anche le
popolazioni semitiche e camitiche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche
assolutamente inammissibili
9) Gli ebrei non appartengono alla razza italiana. Dei semiti che nel corso dei
secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è
rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori
del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempe
rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è
mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non
europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli
Italiani
10) I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non
devono essere alterati in nessun modo. L'unione è ammissibile solo nell'ambito
delle razze europee, nel quale caso non si deve parlare di vero e proprio
ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un ceppo comune e differiscono
solo per alcuni caratteri, mentre sono uguali per moltissimi altri. Il
carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con
qualsiasi razza extra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria
civiltà degli ariani.
Provvedimenti per la razza
italiana, Gazzetta Ufficiale - 19 novembre 1938 n. 264)
Il
Gran Consiglio del Fascismo, in seguito alla conquista dell'Impero, dichiara
l'attualità urgente dei problemi razziali e la necessità di una coscienza
razziale. Ricorda che il Fascismo ha svolto da sedici anni e svolge un'attività
positiva, diretta al miglioramento quantitativo e qualitativo della razza
italiana, miglioramento che potrebbe essere gravemente compromesso, con
conseguenze politiche incalcolabili, da incroci e imbastardimenti. Il problema
ebraico non è che l'aspetto metropolitano di un problema di carattere generale.
Il Gran Consiglio del Fascismo stabilisce:
a) il divieto di matrimoni di italiani e italiane con elementi appartenenti
alle razze camita, semita e altre razze non ariane;
b) il divieto per i dipendenti dello Stato e da Enti pubblici - personale
civile e militare - di contrarre matrimonio con donne straniere di qualsiasi
razza;
c) il matrimonio di italiani e italiane con stranieri, anche di razze ariane,
dovrà avere il preventivo consenso del Ministero dell'Interno;
d) dovranno essere rafforzate le misure contro chi attenta al prestigio della
razza nei territori dell'Impero.
Ebrei ed ebraismo
Il Gran Consiglio del Fascismo ricorda che l'ebraismo mondiale - specie
dopo l'abolizione della massoneria - è stato l'animatore dell'antifascismo in
tutti i campi e che l'ebraismo estero o italiano fuoruscito è stato - in taluni
periodi culminanti come nel 1924-25 e durante la guerra etiopica unanimemente
ostile al Fascismo. L'immigrazione di elementi stranieri - accentuatasi
fortemente dal 1933 in poi - ha peggiorato lo stato d'animo degli ebrei
italiani, nei confronti del Regime, non accettato sinceramente, poiché
antitetico a quella che è la psicologia, la politica, l'internazionalismo
d'Israele. Tutte le forze antifasciste fanno capo ad elementi ebrei; l'ebraismo
mondiale è, in Spagna, dalla parte dei bolscevichi di Barcellona.
Il divieto d'entrata e l'espulsione degli ebrei stranieri
Il Gran Consiglio del Fascismo ritiene che la legge concernente il divieto
d'ingresso nel Regno, degli ebrei stranieri, non poteva più oltre essere
ritardata, e che l'espulsione degli indesiderabili - secondo il termine messo
in voga e applicato dalle grandi democrazie - è indispensabile. Il Gran
Consiglio del Fascismo decide che oltre ai casi singolarmente controversi che
saranno sottoposti all'esame dell'apposita commissione del Ministero
dell'Interno, non sia applicata l'espulsione nei riguardi degli ebrei stranieri
i quali:
a) abbiano un'età superiore agli anni 65;
b) abbiamo contratto un matrimonio misto italiano prima del 1° ottobre XVI.
Ebrei di cittadinanza italiana
Il Gran Consiglio del Fascismo, circa l'appartenenza o meno alla razza
ebraica, stabilisce quanto segue:
a) è di razza ebraica colui che nasce da genitori entrambi ebrei;
b) è considerato di razza ebraica colui che nasce da padre ebreo e da madre di
nazionalità straniera;
c) è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da un matrimonio
misto, professa la religione ebraica;
d) non è considerato di razza ebraica colui che è nato da un matrimonio misto,
qualora professi altra religione all'infuori della ebraica, alla data del 1°
ottobre XVI.
Discriminazione fra gli ebrei di cittadinanza italiana
Nessuna discriminazione sarà applicata - escluso in ogni caso
l'insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado - nei confronti di ebrei di
cittadinanza italiana - quando non abbiano per altri motivi demeritato - i
quali appartengono a:
1) famiglie di Caduti nelle quattro guerre sostenute dall'Italia in questo
secolo; libica, mondiale, etiopica, spagnola;
2) famiglie dei volontari di guerra nelle guerre libica, mondiale, etiopica,
spagnola;
3) famiglie di combattenti delle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnola,
insigniti della croce al merito di guerra;
4) famiglie dei Caduti per la Causa fascista;
5) famiglie dei mutilati, invalidi, feriti della Causa fascista;
6) famiglie di Fascisti iscritti al Partito negli anni 19- 20- 21- 22 e nel
secondo semestre del 24 e famiglie di legionari fiumani.
7) famiglie aventi eccezionali benemerenze che saranno accertate da apposita
commissione.
Gli altri ebrei
I cittadini italiani di razza ebraica, non appartenenti alle suddette
categorie, nell'attesa di una nuova legge concernente l'acquisto della
cittadinanza italiana, non potranno:
a) essere iscritti al Partito Nazionale Fascista;
b) essere possessori o dirigenti di aziende di qualsiasi natura che impieghino
cento o più persone;
c) essere possessori di oltre cinquanta ettari di terreno;
d) prestare servizio militare in pace e in guerra. L'esercizio delle
professioni sarà oggetto di ulteriori provvedimenti.
Il Gran Consiglio del Fascismo decide inoltre:
1) che agli ebrei allontanati dagli impieghi pubblici sia riconosciuto il
normale diritto di pensione;
2) che ogni forma di pressione sugli ebrei, per ottenere abiure, sia
rigorosamente repressa;
3) che nulla si innovi per quanto riguarda il libero esercizio del culto e
l'attività delle comunità ebraiche secondo le leggi vigenti;
4) che, insieme alle scuole elementari, si consenta l'istituzione di scuole
medie per ebrei.
Immigrazione di ebrei in Etiopia
Il Gran Consiglio del Fascismo non esclude la possibilità di concedere,
anche per deviare la immigrazione ebraica dalla Palestina, una controllata
immigrazione di ebrei europei in qualche zona dell'Etiopia. Questa eventuale e
le altre condizioni fatte agli ebrei, potranno essere annullate o aggravate a
seconda dell'atteggiamento che l'ebraismo assumerà nei riguardi dell'Italia
fascista.
Cattedre di razzismo
Il Gran Consiglio del Fascismo prende atto con soddisfazione che il
Ministro dell'Educazione Nazionale ha istituito cattedre di studi sulla razza
nelle principali Università del Regno.
Alle camicie nere
Il Gran Consiglio del Fascismo, mentre nota che il complesso dei problemi
razziali ha suscitato un interesse eccezionale nel popolo italiano, annuncia ai
Fascisti che le direttive del Partito in materia sono da considerarsi
fondamentali e impegnative per tutti e che alle direttive del Gran Consiglio
devono ispirarsi le leggi che saranno sollecitamente preparate dai singoli
Ministri.
Foglio d'ordine" del PNF del 26 ottobre 1938
I
sedici anni di politica razzista del Regime illustrati dal Segretario del
Partito - "Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta in
contatto con altre razze; deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e
contaminazione". - La posizione degli ebrei.
Il compito degli Istituti di Cultura Fascista nell'Anno XVII.
Roma, 25 luglio 1938,
notte.
Il
ministro Segretario del Partito ha ricevuto un gruppo di studiosi fascisti,
docenti nelle Università italiane, che hanno sotto l'egida del Ministero della
Cultura popolare redatto o aderito alle proposizioni che fissano la base del
razzismo fascista. Erano presenti i fascisti dott. Lino Businco, assistente di
patologia generale nell'Università di Roma, prof. Lidio Cipriani, incaricato di
antropologia nell'Università di Firenze direttore del Museo Nazionale di
antropologia ed etnologia di Firenze, prof. Arturo Donaggio, direttore della
clinica neuropsichiatrica dell'Università di Bologna, presidente della Società
italiana di psichiatria, dott. Leone Franzí, assistente nella clinica
pediatrica dell'Università di Milano, prof. Guido Landra, assistente di
antropologia nell'Università di Roma, sen. Nicola Pende, direttore
dell'Istituto di patologia speciale medica dell'Università di Roma, dott.
Marcello Ricci, assistente di zoologia all'Università di Roma, prof. Franco
Savorgnan, ordinario di demografia nell'Università di Roma, presidente
dell'Istituto centrale di statistica, on. prof. Sabato Visco, direttore
dell'Istituto di fisiologia generale dell'Università di Roma e direttore
dell'Istituto nazionale di biologia presso il Consiglio nazionale delle
ricerche, prof. Edoardo Zavattari, direttore dell'Istituto di zoologia
dell'Università di Roma.
Alla riunione ha partecipato il ministro della Cultura Popolare.
Il Segretario del Partito, mentre ha elogiato la precisione e la concisione
delle tesi ha ricordato che il Fascismo fa da sedici anni praticamente una
politica razzista che consiste, attraverso l'azione delle istituzioni del
Regime, nel realizzare un continuo miglioramento quantitativo e qualitativo
della razza. Il Segretario del Partito ha soggiunto che il Duce parecchie
volte, nei suoi scritti e discorsi, ha accennato alla razza italiana quale
appartenente al gruppo cosiddetto degli indo-europei.
Anche in questo campo il Regime ha seguito il suo indirizzo fondamentale: prima
l'azione, poi la formulazione dottrinaria la quale non deve essere considerata
accademica cioè fine a se stessa, ma come determinante un'ulteriore
precisazione politica. Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta
in contatto con altre razze, deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e
contaminazione. Leggi «razziste» in tale senso sono già state elaborate e
applicate con fascistica energia nei territori dell'Impero.
Quanto agli ebrei, essi si considerano da millenni, dovunque e anche in Italia,
come una «razza» diversa e superiore alle altre, ed è notorio che nonostante la
politica tollerante del Regime gli ebrei hanno, in ogni Nazione,
costituito - coi loro uomini e coi loro mezzi - lo stato maggiore
dell'antifascismo.
Il Segretario del Partito Starace ha infine annunciato che l'attività
principale degli Istituti di cultura fascista nel prossimo anno XVII sarà
l'elaborazione e diffusione dei principi fascisti in tema di razza, principi
che hanno già sollevato tanto interesse in Italia e nel mondo.
Roma, 25 luglio 1938 -