di P. Mussa
Introduzione:
Ellenismo e Romanità Dopo
la morte di Alessandro l'impero si divide: Egitto, Siria, Pergamo e
Macedonia, i sovrani sono "divinizzati", fine delle Polis, aumenta il
distacco tra governanti e governati: congiure, personalismi e dispotismo, ma anche maggiori libertà individuali e
cosmopolitismo. Questi
regni saranno facili "prede" della repubblica romana (molto più
coesa e motivata politicamente...) che ingrandirà la sua federazione a loro
spese. Decadimento progressivo della cultura “classica”, affermarsi di scienze esatte e naturali (Alessandria). |
EPICUREISMO, STOICISMO, SCETTICISMO ed
ECLETTISMO, caratteri comuni: - Rivalutazione della vita privata e della
libertà individuali. - Fine della distinzione tra Greci e
Barbari (cosmopolitismo) - Divisione della filosofia in Logica,
Fisica ed Etica (Primato dell'Etica) |
EPICUREISMO Epicuro
(nato forse a Samo nel 341 e morto quasi novantenne, figlio di una sacerdotessa
e di un maestro) Rivoluzionario:
la teoria e il sapere non sono i fini dell'uomo. (Filosofia = ricerca della felicità) Dogmatico:
le sue massime vanno memorizzate, non permette discussioni, odia la dialettica Democratico(?):
tutti sono ammessi alla sua scuola (Képos), senza distinzione di censo Fecondo
e autonomo: scrive più di 300 volumi. “Gli
uomini non devono avere maestri...” Divide
la filosofia in Logica (o Canonica, canone di verità) Fisica ed
Etica Tre criteri di verità: 1)Atomi, sensazioni opinioni. Tutto è fatto
di atomi. Anche le sensazioni sono atomi. 2)Prolessi o anticipazioni e linguaggio.
(Memoria e confronti ci aiutano a prevedere le cose) 3)Piacere (bene = verità?) e dolore.
Piacere = assenza di dolore, il piacere deve essere "CATASTEMATICO”,
rasserenante, che non turba la serenità dell'animo. Epicuro
era contrario a dialettica, geometria, astronomia, musica: la ricerca
scientifica deve essere rassicurante, subordinata alla ricerca della
tranquillità. Non amava la tragedia (nonostante la sua calcolosi) Era
atomista e materialista. Se
tutto è materia come si spiega il movimento? Causato da “clinamen” e vortici,
non da divinità o motori immobili. Tito Lucrezio Caro, divulgatore
dell’Epicureismo in epoca romana, propone questa “formula per vivere bene”
(QUADRIFARMACO) 1)E'
vano il timore degli dei (vivono negli intramondi e ci ignorano) 2)La
morte non è temibile: quando c'è non ci siamo più noi e viceversa 3)Il
piacere, inteso come bene, è facile da raggiungere 4)Il
male è sopportabile e dura poco |
STOICISMO Stoà
poikile = portico istoriato. Iniziato da Zenone (333 - 263) di Cizio su
Cipro, (dove non si parlava Greco). Influirà su Plotino, sul cristianesimo,
sui romani, sul rinascimento nonché su Spinosa, che studieremo l’anno prossimo. Più
che una filosofia, lo stoicismo è un modo di vivere, oltre che di concepire
il mondo. Tutto
si basa sul senso. Distinzione tra immagine (phantasia) e cosa: siamo come
delle tavolette di cera su cui si imprimono le impronte lasciate dagli oggetti. Per
distinguere le sensazioni vere dalle false, siamo dotati di uno strumento
intellettuale, la "fantasia catalettica" (sensazione particolare,
che ci fa distinguere e scegliere) Gli
Stoici indicavano con tre gesti la loro teoria della conoscenza: Mano aperta
(TI ASCOLTO, ricettività delle
sensazioni), ritrarre le dita (SENTO assenso), pugno (VERO la mia fantasia catalettica mi dice che ciò che
sento è vero) Riformarono
la logica del sillogismo potenziandola ed ampliandola. (E, O... giudizi
articolati) FISICA STOICA: Il mondo è ragione
(logos), è necessario (in senso matematico). Non esiste il vuoto nel mondo.
Dopo un ciclo di 30 000 anni (grande anno) il mondo si rigenera. Esiste un
fato previdente o provvidenza (logica?) che regola tutto. ETICA STOICA: Discende dalla fisica.
Bisogna imparare a sopportare l'avversa come la felice fortuna, vincendo le
passioni. Per fare ciò è necessario raggiungere l’Atarassia (indifferenza di fronte al mutare delle cose). Il
fato e la ragione del mondo vanno d'accordo (Il mondo è logos, dunque tutto
l’esistente è necessario. se ci sono cimici e topi ci sarà un motivo, si vede
che devono esserci...) Gli
Stoici affermano l’uguaglianza di tutti gli uomini (Simile al Cristianesimo
ma anche al cosmopolitismo, al sentirsi cittadini del mondo e non legati ad
una singola patria). Vivere
secondo natura e ragione: ciò che non dipende da noi ci deve essere
indifferente. Ritengono
che il suicidio sia un diritto dell’uomo. (Hegel) Il
diritto non dipende dagli dei ma è un patto, una convenzione (v.
Giusnaturalisti - XVI sec.) Nomi di Stoici famosi:
Crisippo, M. Aurelio, Epitteto, A. Seneca |
CINICI (Dalla
scuola di Socrate) Rappresentano il massimo dello stoicismo. Il loro distacco
dal mondo è proverbiale. Il cinico più famoso è Diogene di Sinope: (quello della botte,
ricordi?) “Quando morirò lasciatemi lì o buttatemi via... Temete che i cani
mi mangino? Bene, mettetemi un bastone accanto”. Al re che gli disse di
chiedergli qualsiasi cosa: “Spostati che mi pari il sole” |
SCETTICI Scepsi
significa ricerca, messa in dubbio, dibattito, vedere i problemi da tutti i
punti di vista. (Cartesio, che studieremo l’anno prossimo, fonderà la prima
parte del suo metodo sul dubbio sistematico e sulla sospensione del
giudizio...) Pirrone (326 - 275) di Elide.
Soldato in Asia. Imparò la tecnica detta "adiaforia" o indifferenza
dai gimnosofisti (santoni indiani che vivevano nudi). Socrate
e Platone, teorizzando il non essere ammettono la possibilità di infiniti
predicati di un soggetto... Come distinguere quelli veri? Non è angosciosa
questa situazione? Gli
Scettici, premesso che non è possibile conoscere il vero propongono questa
via (per evitare l’angoscia?): Prima di tutto bisogna praticare l'epoché (sospensione del giudizio) attraverso la quale si
raggiunge l'adiaforia (indifferenza) che, a sua
volta, produce l'atarassia (tranquillità dell'animo). MASSIMA SCETTICA: Lottare per la verità
costa fatica e può produrre sofferenza. L'indifferenza no... ALCUNI SCETTICI ARRIVARONO A CONFUTARE SE
STESSI: se
neghi la possibilità di raggiungere la certezza, conseguire il vero, devi,
per essere coerente. negare anche la tua stessa dottrina. Anche lo scetticismo
moderato (il vero non è raggiungibile, il probabile sì) cade in questa
contraddizione. Nomi di Scettici famosi: Pirrone “Detti memorabili” Sesto
Empirico “Contro i matematici (da lui ritenuti dogmatici) - critica del
sillogismo, Carneade (quello
dell’ambasceria a Roma), Enesidemo
(10 argomenti per cui non esiste un punto di vista universale) |
ECLETTICI Da scelgo, metto insieme. Più che una filosofia è una mentalità. Consiste nel prendere il meglio di ogni proposta, nel non avere pregiudizi. Molto adatta ai Romani... Gli
Scettici rifiutavano tutto per principio, gli eclettici non rifiutavano nulla
a priori. Nomi di Eclettici famosi: Filone di Larissa (I - II secolo. a. c. - ETICA) Scipione l'Africano (principio del
conveniente) e Cicerone (traduce
in latino e divulga dottrine greche - trattato sui doveri, falsa
contrapposizione di Utile e Onesto) e altri... fino ad oggi (es. Cousin, nell'800.) |
|
NEOPLATONISMO Plotino (204 - 270 d.C.) N. a Licopoli, in Egitto. Platonopoli. Biografo e
allievo: Porfirio (Le 5 voci o
epagoghé o introduzione. alle categorie: genere, specie, differenza, proprio
e accidente. Da una sua frase nasce la “disputa sugli universali”, che attraversa
tutto il medio evo) Alfiere
della tradizione classica (razionalistica) contro misticismo orientale,
gnostici, manichei e cristiani. Riprende miti e simbolismo platonici. La
molteplicità degli enti è comprensibile grazie all'unità. Tutto si deve
ricondurre all'unità. L'Uno, primum, realtà suprema. (Ricordi l’”uno-bene”?) Tre
ipostasi
(modi di essere della sostanza): 1) L'Uno, essenza e causa di
tutti gli esseri, dio senza nome, diverso dal demiurgo, dal creatore
cristiano e dal motore immobile. (Polemiche) L'Uno
si autocrea e liberamente si espande. L’uno
può essere definito solo in negativo (non è causa, pensiero, essere, Dio,
nemmeno Uno lo definisce...) L'Uno è al di là di tutte le cose. Ma
se non gli manca nulla, come può dar vita a tutto? Come superare le idee di
mondo come creazione (del cristianesimo.) e di mondo separato (greca)? Soluzione
plotiniana: l'irradiazione. Esempi della luce e della
pianta. 2)L'intelletto (nous,
spirito) pensa a se stesso e quindi si sdoppia(?) 3)L'anima si fa materia,
(come il logos si fa carne)(?) Posizione intermedia tra mondo intelligibile e
sensibile. MATERIA
E CORPI:
La materia è l'ombra che delimita la luce, il confine dell'anima, la mancanza
di bene. (Male = non ritorno all'Uno) Il
corpo sta dentro all'anima (ultima produzione dell'Uno): la vera resurrezione
è dal corpo, non del corpo. NATURA
DEL TEMPO:
Materia, male, corpi e tempo non hanno vera realtà sostanziale. Il
tempo è mancanza, nostalgia di eternità, dell'Uno. Il
RITORNO:
Gli dei sono imitazioni dell'Uno. La strada: Virtù, contemplazione della bellezza, filosofia. Mediante l'ascesi (esercizio), si arriva all'estasi (l'anima vede in sé la luce). |