Rocca(lumera) un giorno qualunque 1994

 

Capitolo 1

LA PUZZA DI GAS

Era una di quelle notti che si potrebbero dire buie e tempestose, pioveva a dirotto, talvolta a dir nove, 30 &31 festa a S.Alessio, quando ci arrivo una lettera sigillata come un pistolettata in mezzo agli occhi e putacaso era una lettera in arrivo da Catania. Infatti il postino tirandomela m’era parso scontroso e al quanto governativo nel suo modo da fare, moto a luogo, moto per luogo.

Vedendo quel "Davvero?" mi venne una gotta (cercatelo nel vocabolario), sospetta fors’ella qualc’osa?

I Metallica mi risposero alacremente "Non lo so!!!" . E quel suo modo di scrivere così sbarazzino, quelle sue parole sottolineate quel suo scrivere greco tipo Saffo cosi beccheggiante come un impiccata che ha la testa nella ghigliottina elettrica: era forse in pericolo?

Non andiamo troppo fuori midollo! E’ solo una lettera: A. B, C: queste sono due, un classico. Questa nostra mancanza di intelligenza (manca momentaneamente Salvo) ci portò a scoprire la pergamena dell’arcano libro occulto.

La pergamena era gialla, puzzava, vidi una cane(transex) e preso da traveggole la gettai in pasto al dragone del fiume giallo, che divenne immediatamente verde per la vista di un Luigi a dorso nudo, se così si può chiamare.

Ma il mio fiuto, di tre persone, percepì in un unico addocchiamento che quella pergamena era identica alla lettera. Allora il mio cervello ricominciò a pensare dopo anni di ritegno per un litigio make with it , non aveva niente a che fare? Si, nel senso di no, o nel senso di si, cioè forse.

C’era puzza di gas.

Andai in cucina, guardai i fornelli, avevano un non so di balordo, infatti erano aperti, gli feci una foto e mi accorsi che dietro di me c’era il postino, che mi consegnò una lettera per Babbo Natale (che tra l’altro non sono io ), imbagliato come un salame bollito a 233685673986 °C dentro il caffè , la famosissima ricetta del salame nel caffè. Allora capì che la tua lettera era un messaggio per avvertirmi che tu avevi capito che la mia invenzione era in pericolo, cercai di decifrare il messaggio, decifrai la prima parola :"Davvero" . Questa parola così zappatologicamente scritta giusta di sette lettere, e dico sette per dire 7, come i nani , come le note , come un bambino di sette anni, come il sette di inglese che mai ottenni, come lo zaino, come il daino, come le zampe del millepiedi, come i 133 trentini che entrarono a Trento, ma ciò non mi porto a nulla .Infatti perché senonché altresì , atreqrattrono talvolta , fuorché i romani per far passare il tempo allargano i buchi delle clessidre.

A questo punto, o anche a questa virgola, mi ricordai di avere un cadavere in frigo, infatti era la prima cosa che mi venne in mente fu di mangiarlo, per il semplice motivo che tenevo fame. Era , anzi fu, squisito nei suoi particolari arti inferiori, con quella gran coscia, con quel gran cervello che teneva sul ginocchio destro , con quella sua lussazione sull’orecchio centrale, e quell’altezza controfirmata dalla schiena di riserva, sembrava una porno star ma questa è un'altra stroria.