Principio Di Funzionamento Dei Carburatori

A prima vista i carburatori possono sembrare estremamente complessi, ma dato che si basano su di un principio estremamente semplice, vedi Fig 1 e spiegazione sottostante,ovvero la pressione atmosferica spinge il carburante atraverso degli ugelli (getto o spruzzi) nel condotto di aspirazione che presenta una leggera deprassione dovuta al flusso steso di aria, una volta compreso a cosa serve ogni componente sara' relativamente facile regolare la carburazione.

Cosa fa funzionare i carburatori

La pressione atmosferica esercita 1 Kg per centimetro quadrato su ogni superfice ad essa esposta.
Per un principio fisico dei fluidi (in effetti e una conseguenza del principio di Bernouli) maggiore e' la velocita' del fluido in un condotto minore sara' la pressione esercitata dal fluido sul condotto.
Di consegenza ecco che laria che passa dentro il carburatore ha una pressione inferiore di quella atmosferica.
E' proprio questa lieve differenza di pressione che spinge il carburante attraverso dei getti, che ne regolano la quantita', dentro il condotto di aspirazione.

Fig 1

La maggior parte dei carburatori per moto vengono azionati solo dall'apertuta dell'acceleratore mentre parecchi di quelli automobilistica invece hanno anche un pistoncino che viene azionato dalla depressione dentro il condotto ( quindi dipende dal flusso di aria e di conseguenza direttamente del regime di rotazione del motore).

Quindi nei carburatori motociclistici vi sono 5 parti essenziali che ne governano il funzionamento:
* Circuito del minimo (vite aria o vite carburante minimo e getto del minimo)
* Valvola acceleratore (che puo essere un pistoncino, una saracinesca o una farfalla)
* Getto a spillo e Spillo
* Getto massimo
* Circuito aria (per la partenza a freddo)

Il Circuito Del Minimo

Il circuito del minimo a 2 parti regolabili: una vite e un getto.
La vite ha funzioni diverse a seconda di dove si trova.
Se la vite si trova nella parte del carburatore piu' vicina al filtro aria allora regola la quantita di aria che passa.
In questo caso piu' si svita piu' aria passa a piu' sara' magra la carburazione.
Se invece la vite si trova nella parte del carburatore piu' vicina al motore essa invece regola la quantita' di carburante che passa.
Quindi in questo caso piu' si svita piu' grassa sara la carburazione.

Il getto del minimo regola anche esso la quantita' di carburante che fluisce verso il motore quindi maggiore sara' il diametro del getto maggiormente ricca sara' la carburazione.

Il circuito del minimo ha una grande influenza sul rapporto aria benzina ad acceleratore chiuso, da cui prende anche il nome circuito del minimo.
Ad aperture crescenti la sua influenza diminuisce sino a diventare di secondo piano per aperture maggiori di 1/2 gas.
Il suo range di azione efficace va da acceleratore chiuso sino a 1/4 di gas.

Nella figura sottostante vediamo un esempio di circuito del minimo con vite che agisce sul flusso aria.
Esso e anche il sistema piu' diffuso.

Fig 2

Se per avere una buona regolazione al minomo dovede svitare la vite aria piu' di 2 giri sara necessario utilizzare un getto del minimo di un punto piu' grande.

Intaglio pistoncino o saracinesca

I carburatori che anno una valvola a pistoncino o saracinesca ahnno un intaglio presende sul lato di fronte al filtro. vedi Fig 3

Questa fresatute influisce fortemente sul flusso d'aria per piccole aperture sino a perdere del tutto effetto per aperture superiori a 1/2 gas.
Il suo range efficace e' dunque nell'intervalo compreso tra 1/8 e 1/4 di gas.

Ovviamente maggiore e' la fresatura maggiore sara il flusso d'aria per piccole aperture, e quindi valvole con fresature maggiori renderanno carburazioni piu' magre.
Bisogna pero' aggiungere che non e' facile trovare valvole con fresature diverse di conseguenza questo parametro difficilmente verra alterato rispetto a come viene consegnato dalla fabbrica.
Se si ha la fortuna di conoscere un rivenditore abbastanza fornito tali valvole hanno un numero impresso, per esempio il 3 significa che la fresatura e di 3 mm

Fig 3

Getto a Spillo e Spillo

La coppia getto a spillo e spillo hanno 2 o 3 regolazioni, si possono avere getti a spillo di misure diverse, spilli di misure diverse, e infine lo spillo fa varie tacche sul quale essere fissato (vedi Fig 4).
La dimensione del getto a spillo, come nei getti del minimo e del massimo, influenza la quantita di carburante che passa.
Lo spillo invece, oltre a poterne sciegliere la misura, ha anche delle tacche (vedi Fig 4) che ne variano principalmente l'inizio della zona efficace.
Passando a tacche crescenti si anticipa leggrmente l'inizio della sua efficacia, in quanto si raggiunfe prima la parte conica, e di consegienza si ha un arricchimento della miscela aria carburante.
La coppia getto a spillo e spillo hanno un grande impatto per aperture di acceleratore tra 1/4 e 3/4 gas, ma da 1/2 gas in poi comincia anche ad avere una notevole influenza il getto del massimo.

In ogni caso la maggior parte della messa a ponto su questa coppia va fatta sullo spillo, variando la sua dimensione e la tacca al quale viene fissato.

Fig 4

Getto Massimo

Il getto del massimo viene montato sotto il getto a spillo, e una volta che lo spillo viene spostato abbastanza in alto da sgombrare il passaggio la quantita' di carburante che viene inmessa viene determinata principalmente dal diametro del getto del massimo. (vedi Fig 4)
Ovviamente maggiore e' il diamtro maggiormente ricca sara' la miscela aria carburante.

Il getto del massimo entra in gioco da 1/2 gas in poi facendo passare in secondo piano ogni altra regolazione da 3/4 in poi.

Fig 5

Aria per partenza a freddo

Quando il motore e freddo, il carburante presente nella miscela aria combustibile, tende a condensarsi nelle parti metalliche con le quali viene in contatto.
Questo causa uno smagrimento della miscela che rende il motore difficile da avviare.
Tirando la levetta dell'aria si aziona un getto supplementare per compensare al carburante che si condensa.

Riassumendo le regioni di funzionamento di ogni componente

Fig 6

Fig 7

Teoricamente il rapporto aria/benzina ideale per un 2 tempi sarebbe 14,7:1 ovvero per ogni grammo di benzina quasi 15 di aria.
Ma durante il normale funzionamento di un motore questo rapporto si ottiene solo nei medi reggimi. (vedi Fig 7)
Negli altri reggimi si tende ad avere una miscela grassa, di conseguenza un motore carburato bene per avere una buona risposta in basso e un buon allungo probabilmente risultera' magro nei medi regimi.
Alcuni carburatori moderni hanno un dispositivo elettrico "POWER JET" che compensa questa naturale tendenza del motore a smagrirsi nei medi reggimi.


Documenti Di Riferimento

PRINCIPI FONDAMENTALI
IL CARBURATORE A DEPRESSIONE
IL CIRCUITO DEL MINIMO E LA PROGRESSIONE
IL CIRCUITO DEL MASSIMO
I SISTEMI SUPPLEMENTARI
IL DIFFUSORE ED IL CONTROLLO DELLA PORTATA D ARIA