L'interpretazione Delle Candele

Per Prima cosa bisogna aver chiaro cosa guardare:
Gli elettrodi (i conduttori tra i quali scocca la scintilla, maggior attenzione va volta a quello interno)
La parte di ceramica che isola l'elettrodo interno dalla campana della candela
La campana esterna della candela (la parte della candela filettata piu vicina al pistone)


Adeso passiamo ad analizzare la candela in Fig 1 .

Elettrodo lievemente ovalizzato, la candela non e' ancora consumata ma una limatina con carta vetrata non guasta (a patto ti riportare la distanza tra gli elettrodi come a specifiche di costruttore del veicolo).

La ceramica e' lievemente abbornzata e secca
Carbutazione ok ma lievemente magra (assolutamente normale per una 4T catalitica) per un motore non catalitico un colore lievemente piu' scuro non guasta.
Nel caso tale candela provenisse da un 2T la vorrebbe dire che la carburazione e' leggermente magra ma la miscela ha troppo poco olio. Dovrebbe essere parecchio piu' scura e non cosi' secca.

La campana e abbronzata, tutto ok per un 4T ma in un 2T dovrebbe essere nera e mai del tutto secca.


Guardando invece la candela in Fig 2

Notiamo subito il deposito carbonioso (nero) su elettrodo isolante e campana.
Sia su di un 4T che su un 2T questo e un forte indizio di carburazione troppo ricca di benzina.
Ma se venisse da un 2T aggiungerei che dato che la carburazgione e' grassa mi sembra che anche qui la miscela e povera di olio. In tali circostance un 2T miscelato giusto dovrebbe lasciare la candela decisamente umida ( quasi come in Fig 3 ).

Le possibili cause di una carburazione troppo ricca sono:

Filtron aria sporco
L'aria rimane inserita
Il livello benzina del carburatore e' troppo alto
Carburazione troppo grassa


Se la candela in Fig 3 venisse da un 4T vorrebbe dire che si sta bruciando olio.

Cio' puo' essere causato da:

Fascie consumate
Guide valvole consumate
Cilindro ovalizzato

Se invece venisse da un 2T direi che probabilmente oltre ad essere grassa la carburazione la miscela e' troppo oleosa. Se il deposito nero fosse maggiore darei ancge una controllata alla tenuta del paraolo sull'albero motore lato frizione.


Passiamo ad analizzare la candela in Fig 4

Elettrodo presenta segni di liquefazione (segno di eccessivo calore)
Isolante bianco e secco (anche questo segno di eccesivo calore)
Questa candela vene da un motore con gravi problemi.

L'eccessivo calore puo' essere dovuto a:

Candela troppo calda (si puo arrivare a forare un postone)
Carburante necessita di additivo antidetonante (pistone e testata a rischio)
Eccessivo anticipo (pistone e testata a rischio)
problemi di raffreddamento (grippaggio termico in aguato)
Carburazione pericolosamente magra (spinotti biella e cuscinetti banco a rischio
Trafila aria nel carter


La candela in Fig 5 invece ha avuto un contatto col pistone o con qualcosa che e' entrato in camera di combustione

Se sei fortunato hai montato una candela troppo lunga, te la cavi con la candela nuova e forse un pistone.

Se cosi non fosse preparati a spendete un sacco di soldi, probabilmente hai sbiellato di brutto, pistone forato, valvole storte, biella e albero motore ca buttare, carter probabilmente spaccato.


Guardando invece la candela in Fig 6

Isolante bianco e secco con un pezzo mancante.
Campana con accumulo misto carbonioso e colorato.

L'eccessiva detonazione ha rotto l'isolante.
I depositi misti colorati sono dovuti all'usura dei metalli della camera di combustione e a pezzi di isolante sempre dovuti dalla eccessiva detonazione


La candela in Fig 7 invece presenta un accumulo che mette in corto gli elettrodi.

Potrebbe trattarsi di un difetto di fabrica o di un accumolo carbonioso.


Osservando la candela in Fig 8 notiamo segni simili a quelli dela Fig 6 ma con elettrodo bruciato come una candela.
Anche qui mancano pezzettini di isolante
In questo caso il motore aveva gravi problemi di anticipo


Mentre la candela in Fig 9 presenta un eccessiva usura dell'elettrodo.
Questa e persino troppo consumata per ripristinarla con la carta vetrata.


Fig 1 Fig 2 Fig 3
Fig 4 Fig 5 Fig 6
Fig 7 Fig 8 Fig 9