3.0 DEFLUSSI

 

Mediante l’uso della espressione ht,T = atn, si può determinare per ogni stazione pluviometrica e per l’intero territorio la massima portata di colmo di piena che si verifica con tempo di ritorno in una sezione qualsiasi di  un corso d’acqua della rete fluviale presente nel territorio in esame.

Si può giungere ad un modello afflussi-deflussi con una interpretazione statistico-probabilistica, ricavando il tempo di corrivazione o di ritardo con una portata al colmo in corrispondenza di una precipitazione di durata pari al tempo di corrivazione o di ritardo secondo la succitata formula di ht,T.

La carta delle aste fluviali riporta la rete idrografica del comprensorio, la quale si presenta sufficientemente sviluppata per smaltire le precipitazioni e gli afflussi meteorici. I corsi d’acqua hanno una sezione adeguata a contenere e smaltire i deflussi di piena.

Probabilità di dissesti di segnalano su alcuni comuni come Spezzano Piccolo, Aprigliano e S. Pietro in Guarano a causa delle forti pendenze cui sono soggetti i corsi d’acqua insistenti in condizioni di piogge abbondanti.

Per tali situazioni occorrono degli interventi di contenimento quali rimboschimenti o sistemazioni dei corsi d’acqua o sistemazione di terreni in frana.

 

3.1 Bacini idrografici

I bacini idrografici che interessano il territorio della comunità sono elencati nella seguente tabella :

 

BACINO

Superficie kmq

CECITA

155

CRATI

170

SAVUTO

25

NETO

416

LESE

68

LAURENZANA

66

ORTIANO

17

Nella carta dei bacini idrografici viene rappresentata la situazione delle aree di influenza dei singoli bacini sul territorio. Per tali bacini esistono alcune stazioni di misura, mediante l’uso di idrometri e idrometrografi, gestiti sempre dal Servizio Idrologico e Mareografico di Catanzaro, ma ancora oggi non si hanno a disposizione dati aggiornati sulle portate medie e sui deflussi se non quelli riportati negli annali fino al 1970.

 

 

3.2 Risorse idriche – Sorgenti

 

All’interno del territorio della comunità montana, sono state individuate circa 150 sorgenti di cui sono attualmente in corso delle misurazioni per stimarne le portate ed i contributi unitari medi. Le principali sorgenti sono elencate nelle tabelle riportate nelle pagine seguenti.


Le principali sorgenti presenti nel territorio della comunità

 

APRIGLIANO

BOCCHIGLIERO

CELICO

LAPPANO

PEDACE

Destro Macinello

Vallone S. Croce

C. Cosentino

Serra Vaccaro

Boncore

Perito II

Piano dell’Eremita

Font. Delle Guardie

Lappano

Monte della Porcina

Serra Pietra Nera

T. Duno I

Masseria Cosentino

 

Macchie

Vallone Topa

T. Duno II

S. Mozzo

 

Grimoli

Sorg. Dello Zompo

T. Duno III

Li Brandi

 

Cavaliere

Picarelli I

Grotticelle

Serra di Colamauci

 

Fego

Picarelli II

Canalicchi

Fonte di Filippo

 

T.Bruno

Murcilla

Monte Giumenta

Masseria Piccirillo

 

Torre dei Monaci

Gnura chicca

Cannovo

Nocita

 

Torre Nappari

Fontana del Chiatto

V. Caprisia

Campo dell’Atto

 

C.Cava

Fontana Savucco

 

Labonia

 

Manche di Pedace

Cardoneto

 

Galiciata

 

 

Saracinella

 

Quattro Metri

 

 

Torre Fiumarella

 

Moccone

 

 

Torre Cappello di Paglia

 

Fondente I

 

 

Torre Dodaro

 

Fondente II

 

 

Fonte della Volpe

 

Fondente III

 

 

Sorgente del Savuto

 

 

 

 

 


Segue tabella “Principali sorgenti”

S.GIOVANNI IN FIORE

S.PIETRO IN GUARANO

SERRA PEDACE

SPEZZANO PICCOLO

SPEZZANO SILA

Pettinascura I

La Triglia

Volpintesta

Pagani I

Corsonora

Pettinascura II

Terratelle

S. Nicola

Pagani II

Bosco del Corvo

Pettinascura III

Timeo II

Monteoliveto

Ariamacina

Quattro Vie

Fonte degli Scifi

Giuliani

Sorg.te del Faggio

Fonte dei Gradini

Pietra Bianca I

Redisole

V. Gangarello

Fonte del Burrone

Sculchicella

Pietra Bianca II

Don Bosco

Monte Scuro

Porcina

Macchia Sacra I

Pietralba I

Germano

Valle Foggia

Botte Donato I

Macchia Sacra II

Pietralba II

Frallieti

Redilupo

Botte Donato II

Macchia Sacra III

Fonte della Vecchia

Cozzo Lamparo

 

Manca di Roita

Macchione I

Coppone

San Bernardo

 

 

Macchione II

Vaccarizzo

Serrisi

 

 

Tre Fontane

Molarotta

Stradalata

 

 

Ceraso

Fontana Gangali

Totaro

 

 

Acquaoliva

Valle Capra

Olivaro

 

 

 

Popini

Ponte Cona

 

 

 

Fonte dell’Argento

Ramundo

 

 

 

Vivaio Forestale

Acqua di Rossi I

 

 

 

Camigliati

Acqua di Rossi II

 

 

 

Federici

Acqua di Rossi III

 

 

 

Camigliatello

Ceraso I

 

 

 

Tasso

Ceraso II

 

 

 

Sette Acque

Sorg.te Le Feschie

 

 

 

Apitetto

Marra

 

 

 

Trifoglio

Rovalicchio

 

 

 

 

Nocelle

 

 

 

 

Lenzano

 

 

 

 

C. Valente

 

 

 

 

C. Titiani

 

 

 

 

Colle Iura

 

 

 

 

Nocelle Soprano

 

 

 

 

 

Mediamente si ha per tali sorgenti una portata di circa 2 l/s ma diverse di queste hanno una portata inferiore ad 1 l/s. La carta delle sorgenti riporta l’ubicazione delle sorgenti più importanti e potenzialmente utilizzabili per l’approvviggionamento idrico.

 

 

3.3 Risorse idriche – Invasi

 

I maggiori  invasi  della  Comunità  Montana sono: il lago Arvo, il lago Cecita, il lago Ampollino.

Il lago Arvo si  trova a quota 1278 m s.l.m. nei comuni di San Giovanni in Fiore e di Aprigliano: è un lago artificiale creato nel  1931 dallo sbarramento dell'omonimo fiume, emissario del lago.

Il lago, che ha un invaso di 83.000.000 mc. è lungo circa 8 Km e largo, nel punto massimo, 1500 m: la superficie è di 8,2 Kmq con un perimetro di 24 km e sottende  un  bacino  imbrifero di  77  Kmq, attraversato da un gran numero di piccoli corsi d'acqua e torrenti.

Il lago Arvo ha una profondità massima di 27 m soggetta a  oscillazioni   in  relazione  all'uso  del   bacino  per  scopi idroelettrici: infatti attraverso una condotta il lago Arvo versa le  sue  acque  nel  lago Ampollino a  valle del  quale  si  trovano le centrali idroelettriche.

Il      lago di Cecita si trova alla quota di 1142 m s.l.m., nei  comuni  di  Celico e Spezzano della Sila,  ha  una  superficie di  12,8 Kmq, un perimetro di 46 km, un volume di  108.000.000 mc e un bacino imbrifero di 154 Kmq.

Anche  il  lago di  Cecita è un lago artificiale prodotto dallo sbarramento del fiume Mucone, affluente del Crati: faceva  quindi  parte del  bacino del  fiume Crati  ma attualmente una condotta forzata per scopo idroelettrico lo collega al lago Ariamacina, altro lago di sbarramento, tributario del fiume Neto.

Il  lago, di  forma ramificata,  ha una profondità massima di  42  metri  soggetta  ad  oscillazioni  in  conseguenza  delle condizioni   climatiche   (evaporazione,  disgelo)   e   dell'uso idroelettrico.

Il lago Ampollino si trova parte nei comuni di Aprigliano e San Giovanni  in  Fiore e  parte nella Provincia di Catanzaro: è il più antico dei bacini idroelettrici silani essendo stato realizzato nel 1927.

Si  trova alla quota di  1271 m s.l.m.  ha una profondità massima di  circa  25 m,  soggetta ad oscillazioni,  un  volume di 66.880.000 mc, un perimetro di 26 km e sottende un bacino imbrifero di 77 Kmq.

 

 

Infine, considerando che il territorio è ricco, soprattutto  nel  periodo  primaverile,  di  raccolte  d'acqua,  fiumi e torrenti  di minore  importanza,  si citano i  laghi  Ariamacina e di Torre  Garga ed i fiumi Neto, Ampollino, Arvo,  Cardone,  Ciricilla, Craticello,  Mucone,  Cecita,  Lese ed Arente.

 

 

3.4 Servizi idro-sanitari

 

L’aggiornamento dei servizi idro-sanitari presenti nei comuni del comprensorio, ha riguardato i seguenti aspetti :

-        Acquedotti;

-        Smaltimento liquami ed impianti di depurazione;

-        Rifiuti solidi.

 

I dati relativi alla rete degli acquedotti, riguardano le attuali portate disponibili rispetto a quelle richieste minime e massime rispettivamente stimate in 150 l/ab g e 300 l/ab g.

Considerando che la popolazione complessiva di tutta la comunità ha subito un lieve decremento valutato intorno al 3% rispetto al dato del 1982, le portate richieste non hanno subito sostanzialmente importanti modificazioni. La tabella nella pagina seguente riporta il dato relativo alle portate, da cui si rileva che ancora oggi risulta soddisfatta la richiesta minima ma non quella massima.

Infatti nessun comune ha potenziato la propria dotazione di acquedotti risalente ad oltre cinquant’anni; oramai la rete acquedottistica è certamente divenuta obsoleta avendo superato largamente il periodo teorico di funzionamento.

Nella tabella seguente sono riportate le portate richieste minime e massime e confrontate con quelle ad oggi disponibili. Da questa si può rilevare che la portata minima richiesta è sempre soddisfatta da quella esistente, mentre ancora oggi la portata massima in alcuni comuni, non può essere disponibile.

 

Portate richieste e disponibili

 

COMUNI

ABITANTI

al 1999

Portata min. richiesta (l/s)

Portata max. richiesta (l/s)

Portata disponibile (l/s)

Aprigliano

3000

5,20

10,40

10,0

Bocchigliero

2510

4,36

8,72

10,0

Celico

3027

5,25

10,50

7,5

Lappano

988

1,71

3,42

3,5

Pedace

2137

3,71

7,42

10,0

Pietrafitta

1502

2,61

5,22

2,0

Rovito

2773

4,81

5,62

10,0

S. Giovanni in F.

18829

32,69

65,38

65,0

S. Pietro in G.

3701

6,42

12,84

10,0

Serra Pedace

1066

1,85

3,70

-

Spezzano Sila

5044

8,75

17,50

-

Spezzano Piccolo

2050

3,56

7,12

-

 

 

Lo stesso discorso si può estendere alla capacità dei serbatoi, come viene evidenziato nella tabella seguente.

Anche in questo caso, i serbatoi disponibili compensano la richiesta minima ma non quella massima se non per poche ore di servizio e limitatamente a pochi comuni.

 

 


Volume dei serbatoi richiesti e disponibili

 

 

COMUNI

Volume min richiesto (mc)

Volume max richiesto (mc)

Volume

disponibile (mc)

Aprigliano

449

520

600

Bocchigliero

377

436

500

Celico

453

525

500

Lappano

148

171

400

Pedace

320

371

870

Pietrafitta

225

261

300

Rovito

415

481

1.200

S. Giovanni in F.

2.823

3.269

4.000

S. Pietro in G.

554

642

1.300

Serra Pedace

160

185

400

Spezzano Sila

756

875

1.000

Spezzano Piccolo

307

356

-

 


3.5 Smaltimento rifiuti liquidi e solidi

 

Lo smaltimento dei liquami avviene mediante reti comunali con una sufficiente canalizzazione fino al recapito finale, mentre è ancora carente la rete delle acque chiare data la particolare disposizione dei comuni montani, la cui pendenza consente un allontanamento superficiale in tempi rapidi.

Quasi tutti i comuni dispongono di impianti di depurazione quali quelli di :

 

APRIGLIANO

BOCCHIGLIERO

CELICO

PEDACE

PIETRAFITTA

S. GIOVANNI IN FIORE (n° 3)

SERRA PEDACE

SPEZZANO SILA

SPEZZANO PICCOLO

 

Di questi però va subito precisato che nei comuni di Aprigliano, Pedace e  Pietrafitta esistono gli impianti di depurazione ma non sono operativi per motivi tecnici.

 

Il sistema di raccolta dei rifiuti solidi avviene oramai in tutti i comuni mediante sacchetti di plastica, non forniti dal servizio comunale, raccolti in appositi contenitori e prelevati con autocompattatori in dotazione al servizio di nettezza urbana comunale. Il loro trattamento è sintetizzato nella tabella riportata nella pagina seguente.

 


Trattamento dei rifiuti solidi urbani

 

COMUNI

Discarica

Libera

Discarica

controllata

Distanza dal

centro (km)

Aprigliano

-

Consortile

1,0

Bocchigliero

-

Propria

7,5

Celico

-

3,5

Lappano

-

10,0

Pedace

-

Consortile

4,0

Pietrafitta

-

Consortile

20

Rovito

-

6

S. Giovanni in F.

-

Propria

18

S. Pietro in G.

-

25

Serra Pedace

-

Consortile

8

Spezzano Sila

-

5

Spezzano Piccolo

-

15

 

 

 

Dalla tabella si nota che oggi le discariche sono tutte controllate con servizio proprio o con servizio consortile.

Si è constato inoltre che in molti comuni esiste la raccolta differenziata dei rifiuti con appositi contenitori e di conseguenza vengono smistati dai mezzi comunali verso i centri di raccolta più vicini.

 

Dall’aggiornamento dei dati, si rileva che le emergenze riguardano prevalentemente il potenziamento delle reti di approvviggionamento idrico necessario per garantire un servizio soddisfacente soprattutto nel periodo estivo per l’aumento delle utenze dell’afflusso turistico, e la rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione se pur presenti in alcuni comuni, ma che risultano poco efficienti dato l’insufficiente servizio di manutenzione.

Infine occorrerebbe una ristrutturazione completa delle reti idriche e fognanti oggi malridotte e spesso “rammendate” con piccoli e continui interventi di emergenza

Per maggiori considerazioni si rimanda al capitolo sul potenziamento ed utilizzazione delle risorse idriche.

 

 

3.6 Le energie rinnovabili

 

La trattazione sulle energie rinnovabili quali quelle idrauliche, eoliche, solari, da biomasse, non trova ovviamente modo di essere aggiornata o completata, poiché già esposta in modo assai esauriente ed efficace nella prima stesura del piano. Oggi il panorama delle energie non è sostanzialmente mutato nel tipo di apporto, ma va detto che solo l’energia idroelettrica ha avuto degli sviluppi tecnologici tali da renderla competitiva e largamente impiegata rispetto ad altre forme di energie rinnovabili.

La realizzazione di piccoli impianti idroelettrici posti in luoghi strategici laddove è necessario per scopi produttivi, potrà garantire lo sviluppo economico delle zone interne, favorendo quindi l’insediamento di piccole industrie di trasformazione dei prodotti dell’agricoltura e della zootecnia.

 

 

3.7 La metanizzazione

 

 

Il metano è certamente la fonte energetica convenzionale più importante e più pulita: dalle notevoli forniture estere attraverso una canalizzazione ormai ampiamente estesa è giunta in tutti i centri urbani e suburbani del Mezzogiorno e quindi anche nel territorio in esame.

Qualche decennio addietro, sembrava che il territorio della comunità fosse tagliato fuori dal processo di metanizzazione che investiva la regione in quell’epoca, poiché il metanodotto principale proveniente dall’Algeria, risultava distante dal territorio stesso, ma alcuni anni dopo quasi tutti i comuni hanno potuto dotarsi di reti urbane ad eccezione del comune di Bocchigliero, data la notevole distanza dal metanodotto e dal comune di S. Pietro in Guarano per mancati accordi con i vari gestori (ITALGESTIONI – ITALGAS Sud).

La tabella seguente riporta lo stato della metanizzazione nei comuni interessati al piano:

 

COMUNI

Metanizzazione

% realizzata

(lungh. in metri)

% da realizzare

(lungh. in metri)

Aprigliano

Parziale

70

30

Celico

70

30 (600)

Lappano

80

20

Pedace

100

-

Pietrafitta

90

10

Rovito

80

20 (5.000)

S. Giovanni in F.

75 (46.300)

25 (14.750)

Serra Pedace

80 (4.500)

20 (1.000)

Spezzano Sila

50

50

Spezzano Piccolo

60

40

 

 

Risulta dunque un processo di metanizzazione avanzato per i dieci comuni interessati, in cui tutti i centri urbani sono serviti, mentre restano da collegare le frazioni in quanto distanti dalle adduttrici principali.

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