1.0 QUADRO
SOCIO - DEMOGRAFICO
1.1 Superficie territoriale e popolazione residente.
La ricostruzione dell'evoluzione demografica dei singoli comuni della Comunità Montana e dell'insieme della stessa parte dando per acquisiti i risultati del Piano precedente aggiornando i dati a partire dal 1982 con riferimento alle rilevazioni censuarie dal 1991 e del 1999.
Dalle risultanze anagrafiche riferite a partire dall'anno 1981, si è costruita l’allegata tabella che individua l’andamento della popolazione residente nel corso degli anni.
|
|
Popolazione
residente |
|||
|
kmq |
1981 |
1982 |
1991 |
1999 |
Aprigliano |
121,27 |
3349 |
3360 |
3031 |
3000 |
Bocchigliero |
97,1 |
3359 |
3279 |
3026 |
2510 |
Celico |
98,99 |
3054 |
3068 |
3154 |
3027 |
Lappano |
12,2 |
914 |
914 |
929 |
988 |
Pedace |
51,47 |
2397 |
2409 |
2240 |
2137 |
Pietrafitta |
9,19 |
1365 |
1369 |
1460 |
1502 |
Rovito |
10,43 |
1936 |
1943 |
2435 |
2773 |
S. Giov. In F. |
279,45 |
20154 |
20189 |
18033 |
18829 |
S. Pietro in G. |
48,08 |
3850 |
3469 |
3790 |
3701 |
Serra Pedace |
59,15 |
1135 |
1139 |
976 |
1066 |
Spezz. Sila |
79,59 |
4456 |
4545 |
5110 |
5044 |
Spezz. Picc. |
48,7 |
1694 |
1716 |
1904 |
2050 |
Totale |
915,62 |
47663 |
47400 |
46088 |
46627 |
Si può osservare come la popolazione residente è diminuita tra l’81 e l’82 di 263 unità passando da 47663 a 47400, tale diminuzione è proseguita anche nel decennio successivo arrivando da 47400 abitanti a 46088 abitanti nel 1991, con un decremento di 1312 abitanti, che rappresentano una decrescita rispetto al 1982 del 2,77%.
Dal 1991 al 1999 si è avuta invece una crescita passando da 46088 a 46627 residenti con un aumento di 539 abitanti, che rappresentano un aumento rispetto al 1991 dell’1,17%.
Pertanto si può osservare come sostanzialmente non si hanno variazioni demografiche rispetto al vecchio Piano di Sviluppo per quanto riguarda l’intero comprensorio.
La variazione globale in quasi 20 anni è di 1036 residenti, cioè di solo il 2,17% sul 1982 a conferma di una sostanziale stabilità di relazioni raggiunta nei riguardi della città capoluogo e del principale centro del comprensorio Silano che è San Giovanni in Fiore.
Per meglio capire l’evoluzione demografica nel periodo 1981-1999 si riporta anche la variazione media annua subita dai vari comuni nei periodi presi come riferimento, cioè il 1981 anno di censimento ISTAT, 1982 ultimo dato considerato nel vecchio Piano di Sviluppo, 1991 anno di censimento ISTAT, ed il 1999 ultimo anno rilevato
|
variazione percentuale media annua |
|||
|
kmq |
81-82 |
82-91 |
91-99 |
Aprigliano |
121,27 |
0,33 |
-1,14 |
-0,13 |
Bocchigliero |
97,1 |
-2,41 |
-0,89 |
-2,33 |
Celico |
98,99 |
0,46 |
0,31 |
-0,51 |
Lappano |
12,2 |
0,00 |
0,18 |
0,77 |
Pedace |
51,47 |
0,50 |
-0,81 |
-0,59 |
Pietrafitta |
9,19 |
0,29 |
0,71 |
0,35 |
Rovito |
10,43 |
0,36 |
2,50 |
1,62 |
S. Giov. In F. |
279,45 |
0,17 |
-1,25 |
0,54 |
S. Pietro in G. |
48,08 |
-10,41 |
0,98 |
-0,30 |
Serra Pedace |
59,15 |
0,35 |
-1,71 |
1,10 |
Spezz. Sila |
79,59 |
1,98 |
1,30 |
-0,16 |
Spezz. Picc. |
48,7 |
1,29 |
1,15 |
0,92 |
Totale |
915,62 |
-0,55 |
-0,31 |
0,15 |
Si ha che a fronte di una decrescita media annua complessiva dello 0,55% nell’anno 1981-1982 si è passato ad una decrescita dello 0,31% nel periodo 1982-91, mentre nel periodo 1991-1999 si ha una inversione di segno con una crescita dello 0,15%.
Questi dati confermano, ovviamente, quanto visto in termini di variazione assoluta, cioè la stazionarietà dei flussi all’interno del territorio della Comunità Montana.
La stazionarietà è confermata anche per i singoli comuni, che hanno riportato nel corso di questi anni delle varizioni medie annue comprese tra il ± 2% (solo il comune di S. Pietro in Guarano ha avuto nell’anno tra il 1981 e il 1982 una diminuzione del 10,41% che rappresenta un dato fortemente anomalo rispetto agli altri, dato rilevato dal vecchio Piano di sviluppo.)
A seguire è riportato l’istogramma che mostra la variazione della popolazione residente nei singoli comuni della Comunità montana nei quattro rilevamenti proposti.
Si vuole dare così una rappresentazione immediata e visiva di quanto già esposto in forma tabellare.
Va subito rilevato, in proposito, che dal punto di vista del numero di residenti nei comuni della Comunità Montana tutti i comuni sono confrontabili tra loro se si esclude San Giovanni in Fiore che per numero di abitanti e tipologia continua a rimanere avulsa dal contesto della Comunità Montana il cui sviluppo è condizionato dalla sua forma geografica.
Si ricorda, infatti, che la Comunità Montana ha una forma allungata, con un territorio molto vasto, con comuni molto prossimi al capoluogo provinciale e due comuni eccentrici che sono Bocchigliero e San Giovanni in Fiore.
Tutti i comuni della Comunità Montana, ad esclusione di questi ultimi due hanno basato il loro sviluppo sulla vicinanza a Cosenza, rispetto alla quale costituiscono un entroterra.
La S.G.C Paola – Cosenza - S. Giovanni in Fiore – Crotone rappresenta una dorsale per questa Comunità
Rovito, che è quello più vicino al capoluogo, nel periodo compreso tra il 1981 ed il 1999 ha subito un incremento di popolazione di ben 837 abitanti, che rappresentano un aumento percentuale sul 1981 del 43,23% facendo così da polo attrattore per residenti che trovano conveniente abitare su Rovito e poi spostarsi su Cosenza.
Spezzano Sila ha anche avuto un incremento di residenti dal 1981 al 1999 di 588 unità, che rappresentano un aumento percentuale sul 1981 del 13,20%.
Tuttavia si deve osservare che nel periodo 1991-1999 si è avuto un decremento di residenti di 66 unità, cioè del 1,3% sul 1991, che lasciano presupporre una tendenza alla stabilità del numero complessivo delle persone che risiedono nella Comunità Montana.
Spezzano Piccolo ha avuto un incremento di 356 unità nel periodo 1981-1999, per un aumento percentuale del 21% sul 1981.
L’incremento lo si ha avuto costantemente anche nel periodo 91-99 anche se vi è una diminuzione della crescita media annua che passa progressivamente dal 1,29% del periodo 1981-1982 al 1,15% del periodo 1982-1991 al 0,92% nel periodo 1991-1999 che fa pensare ad un graduale stabilizzarsi della popolazione.
Si può osservare come i tre comuni che hanno avuto la crescita, in numero assoluto, più sostanziosa sono quelli che sono nello stesso ordine collegati al capoluogo dalla S.G.C. Cosenza – Crotone a conferma della tesi che un valido collegamento infrastrutturale costituisca la principale motivazione per un trasferimento in quei luoghi.
Ugualmente in crescita risulta Pietrafitta, con un aumento di 137 unità nel periodo 1981-1999 che rappresenta un aumento del 10% sul 1981, aumento che è stato continuo nell’intero periodo anche se ha subito un rallentamento nel periodo 1991-1999 rispetto a quello 1982-1991.
Anche per questo paese l’aumento di residenti è dovuto alla vicinanza con Cosenza e per la qualità dei collegamenti stradali.
Infine Lappano è in crescita di 74 unità nel medesimo periodo, che significano un incremento del 8,1% dal 1981.
Tale crescita, significativa dal punto di vista percentuale, va comunque considerata in rapporto alle dimensioni di Lappano che sono inferiori al migliaio di residenti.
Anche per Lappano vale il discorso fatto per Pietrafitta in termini di collegamento con Cosenza attraverso Rovito.
Tutti gli altri comuni, infatti, che si trovano ad una distanza superiore dalla città capoluogo, o che sono collegati in maniera più disagevole con Cosenza hanno avuto diminuzioni rispetto al 1981.
Celico ha una forma molto allungata con il centro storico relativamente vicino a Cosenza, ma con un territorio che si spinge fino alla parte più interna della Sila e più precisamente fino al lago Cecita; ha avuto una crescita demografica tra il 1981 ed il 1991 di 100 unità e successivamente una decrescita di 127 unità tra il 1991 ed il 1999 quindi complessivamente dall’ultimo Piano di Sviluppo ha avuto una variazione di soli 27 residenti pari allo 0,88% rispetto al 1981.
Serra Pedace ha avuto un andamento inverso a Celico con un decremento di 159 unità tra il 1981 ed il 1991 portando il comune ad avere meno di mille abitanti, con un recupero di 90 abitanti nel periodo 1991 – 1999 riportandolo sopra quota mille abitanti.
Complessivamente nel periodo 1981 – 1999 Serra Pedace ha perso 69 residenti pari al 6% dei residenti rispetto al 1981.
San Pietro in Guarano si trova ad una distanza tale da Cosenza da non essere più influenzata da essa, ha avuto un andamento decrescente se si considera il periodo 1981 – 1991 senza tenere conto del dato relativo al 1982 presente sul vecchio Piano di sviluppo che rappresenta un dato anomalo per entità (in un anno si avrebbe una diminuzione del 10% circa della popolazione residente con una migrazione di ben 381 residenti), continuata nel periodo 1991 – 1999 con una diminuzione complessiva di 149 unità pari al 3,9% dei residenti sul 1981.
Pedace ha avuto una diminuzione di residenti pressoché uniforme dal 1981 ad oggi, perdendo un numero di residenti pari a 260 unità, che rappresentano il 10,8% dei residenti rispetto al 1981.
Aprigliano, che all’incirca geograficamente si trova nella medesima situazione di Pedace, ha subito un decremento di residenti analogo, perdendo 349 residenti dal 1981 al 1999 in maniera pressoché costante passando da 3349 a 3000 residenti con una perdita del 10,42% di residenti.
Discorso a parte va fatto per i due paesi Bocchigliero e San Giovanni in Fiore, in quanto questi due paesi non risentono più della presenza di Cosenza perchè non risulta praticabile, soprattutto per Bocchigliero, il trasferimento quotidiano a Cosenza.
Bocchigliero ha avuto nel periodo 81 – 99 uno spopolamento notevole, pari a 849 unità, che è andato accelerando nel tempo, infatti nel periodo 82 – 91 si ha una diminuzione media annua dello 0,89% mentre nel periodo 91 – 99 tale diminuzione è stata più rapida pari al 2,33%.
Complessivamente nel periodo 1981 –1999 si è avuta una diminuzione del 25,27%.
Tale spopolamento è emblematico di un abbandono di una zona montana molto distante dai centri economici di riferimento e che pertanto trova difficoltà ad offrire una qualche attrazione per residenti potenziali.
San Giovanni in Fiore è una realtà a se stante rispetto gli altri comuni della Comunità Montana in quanto ha un numero di abitanti decisamente superiore agli altri e riesce a rappresentare una struttura economica autonoma dalla presenza di Cosenza, con delle potenzialità legate principalmente al proprio tessuto sociale prima ancora che allo sviluppo dell’intera Regione.
Dal 1981 al 1991 ha avuto una forte perdita di residenti che ha fatto scendere il Comune sotto i ventimila residenti, passando da 20154 a 18033 unità, con una perdita di 2121 unità pari al 10,5% dei residenti.
Dopo tale periodo si è avuta una lieve ripresa di 796 abitanti avendo così nel periodo 1981 – 1999 un saldo negativo di 1325 abitanti, pari ad una diminuzione della popolazione del 6,6% rispetto al 1981 che rappresenta ancora un evidente segnale di sofferenza del comprensorio anche se vi sono segnali di ripresa.
1.2 Densità
demografica e distribuzione sul territorio.
Per quanto riguarda la densità demografica rimangono valide le considerazioni svolte nel precedente Piano di Sviluppo in quanto i valori non hanno subito variazioni qualitativi.
Di seguito si riporta la tabella dei confronti con i rilevamenti precedenti.
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|
Densità Popolazione
Residente |
||
|
kmq |
1981 |
1991 |
1999 |
Aprigliano |
121,27 |
28 |
25 |
25 |
Bocchigliero |
97,1 |
35 |
31 |
26 |
Celico |
98,99 |
31 |
32 |
31 |
Lappano |
12,2 |
75 |
76 |
81 |
Pedace |
51,47 |
47 |
44 |
42 |
Pietrafitta |
9,19 |
149 |
159 |
163 |
Rovito |
10,43 |
186 |
233 |
266 |
S. Giov. In F. |
279,45 |
72 |
65 |
67 |
S. Pietro in G. |
48,08 |
80 |
79 |
77 |
Serra Pedace |
59,15 |
19 |
17 |
18 |
Spezz. Sila |
79,59 |
56 |
64 |
63 |
Spezz. Picc. |
48,7 |
35 |
39 |
42 |
totale |
915,62 |
52 |
50 |
51 |
Si vede come la situazione per grandi linee sia rimasta pressoché inalterata rispetto al 1981 per tutti i comuni ad eccezione di Rovito che ha avuto un ulteriore pesante incremento di residenti che lo fanno collocare, dal punto di vista di densità demografica, ben al di sopra delle medie nazionale, regionale, e provinciale.
Anche Pietrafitta ha avuto una crescita della densità demografica, più contenuta rispetto a Rovito, ma che comunque la rendono ancora più densamente popolato della media degli altri comuni della Comunità Montana.
Rimane, ovviamente, valida l’osservazione riferita alla vastità di alcuni comuni che comprendono gran parte del territorio Silano scarsamente abitato e che pertanto hanno una densità abitativa molto esigua.
Di seguito si ritiene utile proporre come sono distribuiti i residenti all’interno dei singoli territori comunali nel censimento ISTAT 1991 per capire l’effettiva densità abitativa degli insediamenti della Comunità Montana.
Aprigliano 1393
residenti;
Agosto 92 residenti;
Corte 290 residenti;
Petrone 98 residenti;
Vico 463 residenti;
Baracchella II 22 residenti;
Borgo Torre Spineto 94 residenti;
Caporosa 73 residenti;
Cappello di Paglia 43 residenti;
Ceci 30 residenti;
Gisbarro 26 residenti;
Manco Spineto Migliari 28 residenti;
Quaresima 16 residenti;
San Nicola 60 residenti;
Spineto Manco 32 residenti;
Tassitano 82 residenti;
Zimmaro 55 residenti;
Case sparse 134 residenti;
Totale 3031
abitanti
Si può osservare come dei 3031 residenti solo 134 sono ubicati in case sparse, pur essendo il territorio comunale vastissimo (121,27 Kmq).
Nelle case sparse vi risiedono solo il 4,42% degli abitanti, mentre il 45,26% degli abitanti risiedono nel centro storico, i restanti trovano spazio nella miriade di frazioni che compongono il Comune.
Vico è la frazione più popolosa che con 463 residenti rappresenta il 15,28% del totale.
Bocchigliero 3026
residenti
Bocchigliero ha tutti i residenti nel centro storico, mentre la restante parte del territorio è costituito da boschi e zone inabitate, pertanto la densità residenziale di 32 ab/kmq è pressoché fittizia in quanto solo una piccola parte del territorio comunale è abitato.
Celico 2438
Fago del Soldato 16
Lagarò Lupinacci 337
Salerno 99
Case sparse 264
Dei 3154 residenti ben 2438 residenti cioè il 77,3% di loro abita in centro storico che risulta prossimo al capoluogo, mentre nelle case sparse vi abita l’8,4% degli abitanti che complessivamente rappresentano un numero di residenti addirittura inferiore al principale altro centro comunale, che è Lagarò Lupinacci, avente 337 residenti, cioè il 10,7% del totale.
Lappano 437
Altavilla 178
Piano Fonte 37
Santo Stefano 130
Case sparse 147
Questo comune è quello che ha una densità abitativa più uniforme sul territorio, infatti, solo il 47% dei residenti abita nel centro storico, cioè 437 abitanti su 929 residenti, mentre i restanti sono più o meno equamente divisi tra Altavilla, Santo Stefano e le case sparse.
La frazione più popolosa è proprio Altavilla con 178 residenti, cioè il 19,2% sul totale, mentre 147 abitanti stanno nelle case sparse, rappresentanti il 15,8% dei residenti.
Pedace 2175
Lorica 20
Cavaliere 24
Lorichella 9
Case sparse 12
Come si vede la quasi totalità dei residenti risiede nel centro storico, infatti ben il 97,1% degli abitanti sta in esso, mentre sono praticamente inesistenti le case sparse.
Solo 12 residenti stanno in esse, cioè solo lo 0,6% degli abitanti abita in un territorio così vasto (51,47 kmq) mettendo in evidenza come la maggiore parte del territorio risulta completamente disabitato.
Ovviamente anche gli altri centri sono minuscoli, la parte di Lorica in comune di Pedace ha 20 residenti, pari a 0,9% dei residenti totali.
Pietrafitta 1336
Case sparse 124
Totale 1460
Il comune di Pietrafitta è caratterizzato dall’assenza di frazioni minori, avendo solo il centro storico e case sparse.
La maggior parte dei residenti in questo comune ha un’abitazione nel centro storico, cioè il 91,5% del totale, ovvero 1336 residenti su 1460 abitanti, mentre il restante 8,5% dei residenti abita in case sparse.
Rovito 1860
Cavallo morto 61
Bosco 260
Episcopani 56
Rianico 55
Case sparse 143
Totale 2435
Rovito che è il comune che più sta vicino a Cosenza ha una popolazione che meno degli altri comuni della Comunità Montana risulta concentrata nel centro storico, infatti, la percentuale di coloro che vi risiedono è del 76,4% degli abitanti totali.
Le frazioni risultano abbastanza popolose, quella più grande è Bosco che con 260 abitanti rappresenta il 14% dei residenti.
Le case sparse sono una parte non rilevante del totale, cioè il 5,9% del totale con 143 unità.
San
Giovanni in Fiore 17457
Fantino 89
Lorica 20
Rovale 101
Serrisi 39
Acquafredda 33
Cagno 12
Ceraso 24
Germano 21
Torre Ganga 18
Case sparse 219
Totale 18033
Nel principale comune della Comunità Montana la maggior parte dei residenti abita nel centro storico, ben 17457 abitanti su 18033 residenti vi abita, cioè il 96,8% degli abitanti.
Questo dato è di per se molto significativo in quanto conferma il dato che il centro storico di San Giovanni in Fiore sia uno dei più popolosi dell’intera provincia cosentina.
Inoltre, dei quasi 280 kmq che rappresentano il territorio comunale solo una piccola parte risulta urbanizzata.
Si ha così che il centro storico ha una densità abitativa notevole pari ad una cittadina, mentre la maggior parte del territorio risulta privo di qualsiasi forma di insediamenti abitativi lasciando la montagna intatta dal punto di vista paesaggistico.
Le altre frazioni sono di dimensione quasi trascurabile rispetto al centro storico, infatti la più grande è Rovale con 101 abitanti, cioè il 0,6% del totale.
Anche le case sparse sono molto poche, infatti gli abitanti che vi risiedono sono solo l’1,2% del totale.
Tale dato assume un significato ancora più “ridotto” se confrontato con la grande estensione del territorio comunale.
Già in questo paragrafo si può evidenziare la realtà di Lorica che rappresenta lo 0,11% dei cittadini Sangiovannesi con 20 unità.
Si evince una vocazione turistica spiccata in quanto tale frazione ha 20 residenti e 135 abitazioni il che fa capire come le restanti case siano di operatori economici che hanno la residenza altrove o siano seconde case.
San
Pietro in Guarano 1632
Padula 349
Redipiano 832
San Benedetto in Guarano 465
Cerasito 23
Parrulli 40
Santa Lucia 75
Terratelle 128
Case sparse 246
Totale 3790
Rispetto ad altri comuni San Pietro in Guarano presenta un numero di altri nuclei, oltre il centro storico, che sono significativi.
Infatti, solo il 43,1% dei residenti abita nel centro storico, mentre vi sono delle frazioni come Redipiano che hanno un numero non trascurabile di residenti, 832 unità pari al 22% del totale.
Visto il numero di altri centri abitati e viste le dimensioni relativamente piccole del territorio, la percentuale di residenti in case sparse è bassa come in altri comuni della Comunità Montana, infatti è di solo 6,5% sul totale.
Sicuramente per ubicazione e per caratteristiche il comune di San Pietro in Guarano presenta uno stretto rapporto con il comune di Cosenza e la sua vicinanza lo rende l’ultimo centro satellitare rispetto all’economia del capoluogo della Comunità Montana.
Serra
Pedace 966
San Nicola Silano 4
Case sparse 6
Totale 976
Come si vede praticamente la totalità degli abitanti risiede nel centro storico, mentre vaste zone del comune sono prive di insediamenti.
Tali zone sono tipicamente montane e contengono anche alcune isole amministrative come Botte Donato, Lago Votturino, Silvano Mansio.
Spezzano
della Sila 3884
Camigliatello Silano 876
Croce di Magara 59
Campo San Lorenzo 48
Colle Lungo 40
Cupone 23
Cuponello 29
Molarotta 22
Case sparse 84
Totale 5110
Il 76% dei residenti nel territorio abitano nel centro storico, cioè 3884 sul totale di 5110 unità, mentre il principale altro centro è senza dubbio Camigliatello Silano che con 876 residenti costituisce il 17,1% dei residenti.
Tale Frazione risulta, ovviamente fondamentale per l’economia del comune in quanto, a fronte di una popolazione residente non trascurabile e costituita essenzialmente da operatori economici, vi è una imponente presenza di non residenti evidenziati da una presenza di seconde case molto accentuate, ben 2143 abitazioni ricadono in questa frazione.
Le case sparse anche per questo territorio comunale che è tipicamente montano rappresentano ben poca cosa, 84 residenti su 5110, si ha che solo l’1,6% dei residenti risiede in case non raggruppate in frazioni.
Spezzano
Piccolo 1809
Casolesi 7
Neto di Ferrara 25
Sculca 38
Sculchiella 16
Case sparse 9
Totale 1904
Anche Spezzano Piccolo come gran parte dei comuni della Comunità Montana risulta concentrato nel Centro storico, infatti il 95% della popolazione vi risiede mentre solo 0,5% del totale abita nelle case sparse.
Ovviamente anche questo ultimo dato è facilmente spiegabile dalla orografia del territorio che risulta essere totalmente montana con ampi spazi inabitati e boschivi che fanno sì che la popolazione risulti essenzialmente concentrata nel centro storico, il quale rappresenta anche l’unico vero centro comunale.
Di seguito si vuole riportare una tabella complessiva dei residenti nei vari comuni suddivisi in centro storico, altri centri comunale e case sparse
|
Popolazione
residente al 1991 |
|||
|
Centro
storico |
altri
centri |
case
sparse |
totale |
Aprigliano |
1393 |
1504 |
134 |
3031 |
Bocchigliero |
3026 |
0 |
0 |
3026 |
Celico |
2438 |
452 |
264 |
3154 |
Lappano |
437 |
345 |
147 |
929 |
Pedace |
2175 |
53 |
12 |
2240 |
Pietrafitta |
1336 |
0 |
124 |
1460 |
Rovito |
1860 |
432 |
143 |
2435 |
S. Giov. In F. |
17457 |
357 |
219 |
18033 |
S. Pietro in G. |
1632 |
1912 |
246 |
3790 |
Serra Pedace |
966 |
6 |
4 |
976 |
Spezz. Sila |
3884 |
1142 |
84 |
5110 |
Spezz. Picc. |
1809 |
86 |
9 |
1904 |
totale |
38413 |
6289 |
1386 |
46088 |
Si ritiene utile presentare anche una medesima tabella che raggruppi i dati in maniera percentuale sul totale.
|
Popolazione
residente in percentuale - 1991 |
||
|
Centro
storico |
altri
centri |
case
sparse |
Aprigliano |
45,96 |
49,62 |
4,42 |
Bocchigliero |
100,00 |
0,00 |
0,00 |
Celico |
77,30 |
14,33 |
8,37 |
Lappano |
47,04 |
37,14 |
15,82 |
Pedace |
97,10 |
2,37 |
0,54 |
Pietrafitta |
91,51 |
0,00 |
8,49 |
Rovito |
76,39 |
17,74 |
5,87 |
S. Giov. In F. |
96,81 |
1,98 |
1,21 |
S. Pietro in G. |
43,06 |
50,45 |
6,49 |
Serra Pedace |
98,98 |
0,61 |
0,41 |
Spezz. Sila |
76,01 |
22,35 |
1,64 |
Spezz. Picc. |
95,01 |
4,52 |
0,47 |
totale |
83,35 |
13,65 |
3,01 |
Dagli istogrammi relativi al 1991 si può osservare che i residenti nei centri storici sono di gran lunga predominanti rispetto a quelli negli altri centri e nelle case sparse, infatti ad esclusione di Aprigliano, Lappano e San Pietro in Guarano, tutti gli altri Comuni hanno un Centro storico che contiene addirittura più del 75% della popolazione.
Appaiono fortemente raggruppate le popolazioni di Bocchigliero (addirittura il 100% della popolazione risiede nel Centro Storico), Pedace, Pietrafitta, San Giovanni in Fiore, Serra Pedace, Spezzano Piccolo, infatti tutti questi comuni hanno più del 90% dei residenti nel centro storico.
Questo dato rende poco significativa la densità complessiva comunale in quanto in realtà la Comunità Montana presenta vastissime zone prive di abitanti con dentro dei nuclei fortemente conurbati che costituiscono la quasi totalità della popolazione.
Ben 38413 persone risiedono nel Centro Storico e rappresentano l’83,35% dei residenti su un totale di 46088 residenti nella Comunità Montana.
Risulta interessante osservare come il Centro Storico di San Giovanni in Fiore abbia ben 17420 abitanti su un totale di 18033, cioè siamo in presenza di uno dei più grossi centri storici della Provincia di Cosenza.
Il territorio di San Giovanni in Fiore, quindi pur avendo una estensione di 279,45 kmq risulta abitato solo nella ristretta zona del nucleo principale che ha perciò una densità abitativa ben superiore a quella che si desume dal calcolo (65 abitanti/kmq).
Degli altri comuni solo Aprigliano e San Pietro in Guarano hanno una presenza di altri nuclei oltre al centro storico che hanno, complessivamente, un numero di residenti superiori a quelli del centro storico.
A conferma della caratteristica tipica delle Comunità Montane di avere vaste zone prive di qualsiasi insediamento abitativo a causa di una orografia accidentata e della presenza di vaste zone boschive tutti i comuni della Comunità Montana hanno una presenza di abitanti in case sparse percentualmente poco significativa.
Se si esclude Lappano che per numeri di abitanti risulta poco rappresentativo del territorio della Comunità Montana, e che presenta un numero di residenti nelle case sparse del 15,2% con però un numero in valore assoluto di sole 147 unità, tutti gli altri comuni hanno una percentuale di residenti in case sparse inferiore al 10%, con una presenza assolutamente irrilevante di popolazione nei territori extra urbani per comuni come Spezzano Piccolo, Spezzano Sila, Serra pedace, San Giovanni in Fiore, Pedace che hanno una popolazione residente nelle case sparse intorno l’1% e con il dato di Bocchigliero che non ha nessun abitante nelle case sparse.
1.3 Popolazione residente per classe di età e sesso
Un parametro che sicuramente descrive bene la dinamica demografica che interessa la Comunità Montana è la suddivisione della popolazione residente per classi di età e sesso.
Infatti da questo dato si riesce meglio a capire la potenzialità di sviluppo demografico della Comunità Montana.
Nelle pagine seguenti sono riportate le tabelle riassuntive della popolazione residente suddivisa per classe di età, raggruppata per Comune, in maschi e femmine e totale.
Le tabelle si riferiscono al censimento ISTAT 1991
|
Maschi residenti |
||||
|
0-5 |
5-9 |
10-14 |
15-24 |
25-34 |
Aprigliano |
75 |
93 |
91 |
269 |
230 |
Bocchigliero |
84 |
90 |
105 |
273 |
213 |
Celico |
83 |
103 |
116 |
280 |
264 |
Lappano |
29 |
25 |
25 |
75 |
71 |
Pedace |
90 |
57 |
58 |
178 |
201 |
Pietrafitta |
54 |
56 |
49 |
120 |
132 |
Rovito |
71 |
89 |
91 |
196 |
223 |
S. Giov. In F. |
573 |
621 |
684 |
1638 |
1443 |
S. Pietro in G. |
89 |
128 |
154 |
306 |
294 |
Serra Pedace |
35 |
24 |
22 |
69 |
69 |
Spezz. Sila |
157 |
136 |
172 |
458 |
437 |
Spezz. Picc. |
68 |
57 |
71 |
138 |
160 |
totale |
1408 |
1479 |
1638 |
4000 |
3737 |
|
|
|
|
|
|
|
Maschi residenti |
|||||
|
35-44 |
45-54 |
55-64 |
65-74 |
75
e più |
totale |
Aprigliano |
180 |
144 |
192 |
115 |
97 |
1486 |
Bocchigliero |
191 |
148 |
166 |
143 |
104 |
1517 |
Celico |
188 |
147 |
176 |
106 |
92 |
1555 |
Lappano |
66 |
47 |
50 |
42 |
33 |
463 |
Pedace |
139 |
99 |
134 |
84 |
75 |
1115 |
Pietrafitta |
100 |
67 |
70 |
51 |
45 |
744 |
Rovito |
162 |
123 |
119 |
81 |
54 |
1209 |
S. Giov. In F. |
1128 |
863 |
933 |
554 |
331 |
8768 |
S. Pietro in G. |
232 |
199 |
212 |
132 |
111 |
1857 |
Serra Pedace |
61 |
55 |
44 |
47 |
43 |
469 |
Spezz. Sila |
337 |
281 |
284 |
183 |
108 |
2553 |
Spezz. Picc. |
136 |
78 |
101 |
82 |
50 |
941 |
totale |
2920 |
2251 |
2481 |
1620 |
1143 |
22677 |
|
Femmine residenti |
|
||||
|
0-5 |
5-9 |
10-14 |
15-24 |
25-34 |
|
Aprigliano |
75 |
85 |
83 |
237 |
227 |
|
Bocchigliero |
82 |
92 |
94 |
247 |
213 |
|
Celico |
99 |
88 |
93 |
285 |
263 |
|
Lappano |
23 |
22 |
27 |
72 |
75 |
|
Pedace |
57 |
72 |
46 |
174 |
181 |
|
Pietrafitta |
47 |
47 |
40 |
107 |
138 |
|
Rovito |
85 |
84 |
87 |
203 |
193 |
|
S. Giov. In F. |
568 |
636 |
709 |
1537 |
1484 |
|
S. Pietro in G. |
105 |
124 |
108 |
314 |
279 |
|
Serra Pedace |
20 |
20 |
26 |
68 |
74 |
|
Spezz. Sila |
161 |
140 |
165 |
443 |
423 |
|
Spezz. Picc. |
65 |
49 |
68 |
133 |
160 |
|
totale |
1387 |
1459 |
1546 |
3820 |
3710 |
|
|
Femmine residenti |
|||||
|
35-44 |
45-54 |
55-64 |
65-74 |
75
e più |
totale |
Aprigliano |
188 |
159 |
193 |
164 |
134 |
1545 |
Bocchigliero |
173 |
156 |
174 |
165 |
113 |
1509 |
Celico |
177 |
159 |
184 |
137 |
114 |
1599 |
Lappano |
58 |
50 |
55 |
48 |
36 |
466 |
Pedace |
137 |
126 |
139 |
112 |
81 |
1125 |
Pietrafitta |
83 |
54 |
87 |
74 |
39 |
716 |
Rovito |
156 |
147 |
116 |
83 |
72 |
1226 |
S. Giov. In F. |
1138 |
956 |
1033 |
684 |
520 |
9265 |
S. Pietro in G. |
235 |
197 |
242 |
186 |
143 |
1933 |
Serra Pedace |
60 |
44 |
74 |
66 |
55 |
507 |
Spezz. Sila |
321 |
265 |
281 |
211 |
147 |
2557 |
Spezz. Picc. |
119 |
82 |
123 |
88 |
76 |
963 |
totale |
2845 |
2395 |
2701 |
2018 |
1530 |
23411 |
Tale tabella è quella complessiva con i dati dei residenti complessivi suddivisi per classi di età e per comune di residenza.
|
Maschi più femmine
residenti |
||||
|
0-5 |
5-9 |
10-14 |
15-24 |
25-34 |
Aprigliano |
150 |
178 |
174 |
506 |
457 |
Bocchigliero |
166 |
182 |
199 |
520 |
426 |
Celico |
182 |
191 |
209 |
565 |
527 |
Lappano |
52 |
47 |
52 |
147 |
146 |
Pedace |
147 |
129 |
104 |
352 |
382 |
Pietrafitta |
101 |
103 |
89 |
227 |
270 |
Rovito |
156 |
173 |
178 |
399 |
416 |
S. Giov. In F. |
1141 |
1257 |
1393 |
3175 |
2927 |
S. Pietro in G. |
194 |
252 |
262 |
620 |
573 |
Serra Pedace |
55 |
44 |
48 |
137 |
143 |
Spezz. Sila |
318 |
276 |
337 |
901 |
860 |
Spezz. Picc. |
133 |
106 |
139 |
271 |
320 |
totale |
2795 |
2938 |
3184 |
7820 |
7447 |
|
Maschi più femmine
residenti |
|||||
|
35-44 |
45-54 |
55-64 |
65-74 |
75
e più |
totale |
Aprigliano |
368 |
303 |
385 |
279 |
231 |
3031 |
Bocchigliero |
364 |
304 |
340 |
308 |
217 |
3026 |
Celico |
365 |
306 |
360 |
243 |
206 |
3154 |
Lappano |
124 |
97 |
105 |
90 |
69 |
929 |
Pedace |
276 |
225 |
273 |
196 |
156 |
2240 |
Pietrafitta |
183 |
121 |
157 |
125 |
84 |
1460 |
Rovito |
318 |
270 |
235 |
164 |
126 |
2435 |
S. Giov. In F. |
2266 |
1819 |
1966 |
1238 |
851 |
18033 |
S. Pietro in G. |
467 |
396 |
454 |
318 |
254 |
3790 |
Serra Pedace |
121 |
99 |
118 |
113 |
98 |
976 |
Spezz. Sila |
658 |
546 |
565 |
394 |
255 |
5110 |
Spezz. Picc. |
255 |
160 |
224 |
170 |
126 |
1904 |
totale |
5765 |
4646 |
5182 |
3638 |
2673 |
46088 |
I dati globali sopra sono stati forniti anche sotto forma percentuale per meglio apprezzare la composizione anagrafica della popolazione residente nei vari comuni.
|
Percentuale residenti sul totale M+F |
||||
|
0-5 |
5-9 |
10-14 |
15-24 |
25-34 |
Aprigliano |
4,9 |
5,9 |
5,7 |
16,7 |
15,1 |
Bocchigliero |
5,5 |
6,0 |
6,6 |
17,2 |
14,1 |
Celico |
5,8 |
6,1 |
6,6 |
17,9 |
16,7 |
Lappano |
5,6 |
5,1 |
5,6 |
15,8 |
15,7 |
Pedace |
6,6 |
5,8 |
4,6 |
15,7 |
17,1 |
Pietrafitta |
6,9 |
7,1 |
6,1 |
15,5 |
18,5 |
Rovito |
6,4 |
7,1 |
7,3 |
16,4 |
17,1 |
S. Giov. In F. |
6,3 |
7,0 |
7,7 |
17,6 |
16,2 |
S. Pietro in G. |
5,1 |
6,6 |
6,9 |
16,4 |
15,1 |
Serra Pedace |
5,6 |
4,5 |
4,9 |
14,0 |
14,7 |
Spezz. Sila |
6,2 |
5,4 |
6,6 |
17,6 |
16,8 |
Spezz. Picc. |
7,0 |
5,6 |
7,3 |
14,2 |
16,8 |
totale |
6,1 |
6,4 |
6,9 |
17,0 |
16,2 |
|
Percentuale residenti sul totale M+F |
||||
|
35-44 |
45-54 |
55-64 |
65-74 |
75
e più |
Aprigliano |
12,1 |
10,0 |
12,7 |
9,2 |
7,6 |
Bocchigliero |
12,0 |
10,0 |
11,2 |
10,2 |
7,2 |
Celico |
11,6 |
9,7 |
11,4 |
7,7 |
6,5 |
Lappano |
13,3 |
10,4 |
11,3 |
9,7 |
7,4 |
Pedace |
12,3 |
10,0 |
12,2 |
8,8 |
7,0 |
Pietrafitta |
12,5 |
8,3 |
10,8 |
8,6 |
5,8 |
Rovito |
13,1 |
11,1 |
9,7 |
6,7 |
5,2 |
S. Giov. In F. |
12,6 |
10,1 |
10,9 |
6,9 |
4,7 |
S. Pietro in G. |
12,3 |
10,4 |
12,0 |
8,4 |
6,7 |
Serra Pedace |
12,4 |
10,1 |
12,1 |
11,6 |
10,0 |
Spezz. Sila |
12,9 |
10,7 |
11,1 |
7,7 |
5,0 |
Spezz. Picc. |
13,4 |
8,4 |
11,8 |
8,9 |
6,6 |
totale |
12,5 |
10,1 |
11,2 |
7,9 |
5,8 |
Il vecchio Piano di Sviluppo aveva i dati forniti dall’ISTAT del 1971, essendo variati in termini assoluti, si vuole valutare le differenze tra il 1971 ed il 1991 in termini di composizione percentuale della popolazione.
Per omogeneità di risultati si confrontano i dati con la stessa suddivisione del Piano di Sviluppo da aggiornare.
Tale tabella si riferisce al Censimento Istat 1971
|
totale |
|
|
|
|
|
0-14 |
15-24 |
25-44 |
45-64 |
65
e più |
Aprigliano |
26,91 |
16,05 |
24,08 |
20,31 |
12,65 |
Bocchigliero |
30,59 |
19,69 |
21,25 |
18,45 |
10,02 |
Celico |
27,30 |
16,15 |
24,98 |
20,79 |
10,79 |
Lappano |
23,45 |
15,25 |
25,69 |
22,39 |
13,22 |
Pedace |
27,29 |
17,09 |
24,62 |
20,48 |
10,52 |
Pietrafitta |
27,65 |
16,79 |
22,12 |
20,90 |
12,54 |
Rovito |
28,18 |
16,03 |
23,27 |
20,54 |
11,98 |
S. Giov. In F. |
31,64 |
17,07 |
23,35 |
18,37 |
9,57 |
S. Pietro in G. |
25,23 |
17,23 |
24,76 |
20,63 |
12,15 |
Serra Pedace |
24,22 |
16,20 |
23,90 |
21,65 |
14,03 |
Spezz. Sila |
29,10 |
16,48 |
25,72 |
19,81 |
8,89 |
Spezz. Picc. |
26,72 |
17,34 |
23,59 |
20,78 |
11,56 |
totale |
28,99 |
17,00 |
23,79 |
19,59 |
10,63 |
Tale tabella si riferisce al censimento Istat 1991
|
totale |
|
|
|
|
|
0-14 |
15-24 |
25-44 |
45-64 |
65
e più |
Aprigliano |
16,56 |
16,69 |
27,22 |
22,70 |
16,83 |
Bocchigliero |
18,08 |
17,18 |
26,11 |
21,28 |
17,35 |
Celico |
18,45 |
17,91 |
28,28 |
21,12 |
14,24 |
Lappano |
16,25 |
15,82 |
29,06 |
21,74 |
17,12 |
Pedace |
16,96 |
15,71 |
29,38 |
22,23 |
15,71 |
Pietrafitta |
20,07 |
15,55 |
31,03 |
19,04 |
14,32 |
Rovito |
20,82 |
16,39 |
30,14 |
20,74 |
11,91 |
S. Giov. In F. |
21,02 |
17,61 |
28,80 |
20,99 |
11,58 |
S. Pietro in G. |
18,68 |
16,36 |
27,44 |
22,43 |
15,09 |
Serra Pedace |
15,06 |
14,04 |
27,05 |
22,23 |
21,62 |
Spezz. Sila |
18,22 |
17,63 |
29,71 |
21,74 |
12,70 |
Spezz. Picc. |
19,85 |
14,23 |
30,20 |
20,17 |
15,55 |
totale |
19,35 |
16,97 |
28,67 |
21,32 |
13,69 |
Il dato che più balza all’occhio in questo confronto è senza dubbio la forte diminuzione percentuale che hanno subito i residenti aventi una età compresa tra i 0 ed i 14 anni, infatti si è passato da una incidenza del 28,99% sulla popolazione globale ad una incidenza di solo 19,35% con una diminuzione del 9,64% sul totale.
Risulta veramente importante il dato sopra espresso in quanto si ha che complessivamente i residenti tra il 1971 ed 1991 sono diminuiti di soli 247 unità passando da 46335 abitanti nella Comunità Montana nel 71 a 46088 unità nel 1991; mentre contemporaneamente i residenti con meno di 14 anni sono passati da 13432 unità nel 1971 a soli 8917 unità nel 1991 con una perdita di ben 4515 unità a conferma di un progressivo invecchiamento della popolazione residente nella Comunità Montana (tale dato viene confermato anche come tendenza se si considera che gli abitanti, nella Comunità Montana, che avevano meno di 14 anni nel 1961 erano ben 15262).
La popolazione residente nella Comunità Montana, che ha una età compresa tra i 15 e 24 anni non ha subito alcuna variazione percentuale nel periodo compreso tra il 1971 ed il 1991 infatti i residenti che ricadono in tale fascia sono diminuiti di solo lo 0,03%.
L’incremento maggiore di residenti lo si è avuto nella classe 25-44 con un valore di più 4,88% sul totale nel periodo 1971-1991.
Nel 1971 i residenti che avevano una età compresa tra 25 e 44 anni erano 11023, mentre nel 1991 i residenti che ricadevano in tale fascia di età sono passati a 13212 unità con un incremento di 2189 abitanti.
Un aumento dei soggetti che ricadono nel 1991 in questa fascia risulta del tutto naturale in quanto ritroviamo in questa fascia tutte quelle unità che nel 1971 si trovavano nella fascia di età compresa tra 0 e 14 anni.
Si può evincere come la Comunità Montana ha subito uno spopolamento di giovani in quanto dei 13432 residenti che nel 1971 avevano un’età compresa tra 0 e 14 anni sono rimasti solo 13212 unità che hanno un’età compresa tra 25 e 44 anni, mentre se fossero rimasti tutti quelli che nel 1971 avevano quella età li avremmo ritrovati parte nel 1991 in una età compresa tra 25 e 34 anni con in più quelle persone che nel 1971 ricadevano nella fascia tra 14 e 24 anni.
Per quanto riguarda la classe di età compresa tra i 45 ed i 64 anni la percentuale dei residenti nella Comunità Montana che ricade in questa fascia è aumentata dell’1,74% passando dal 19,59% sul totale nel 1971 al 21,32% della popolazione nel 1991.
In termini assoluti nel 1971 vi erano 9075 abitanti che avevano una età compresa tra 45 e 64 anni, mentre nel 1991 tali abitanti sono 9828 unità con un incremento di 753 unità.
Infine nella classe di età oltre 65 anni si è avuto un incremento significativo in quanto si è passati da una incidenza percentuale sul totale di 10,63% nel 1971 ad una di 13,69 nel 1991 con un incremento percentuale del 3,06%.
In termini assoluti si è avuto un aumento di residenti ultra sessantacinquenni di 1384 unità passando da 4927 abitanti che avevano più di 65 anni nel 1971 a 6311 abitanti che hanno più di 65 anni nel 1991.
A seguire sono riportati gli istogrammi che visualizzano la composizione percentuale della popolazione residenti, suddiviso per classi di età, nei vari comuni e raggruppati nell’intera Comunità Montana riferiti al censimento 1971, 1991 e l’istogramma della composizione percentuale dei residenti riferito ai singoli comuni, ad esclusione di Aprigliano il cui dato non è stato fornito, riferiti al 1999
Si propongono quindi i dati riferiti a rilevamenti Istat nel 1999 per tutti i comuni della Comunità Montana ad esclusione di Aprigliano.
|
Totale M+F 1999 |
||||
|
0-14 |
15-24 |
25-44 |
45-64 |
65
e più |
Aprigliano |
|
|
|
|
|
Bocchigliero |
372 |
324 |
654 |
576 |
584 |
Celico |
491 |
454 |
983 |
645 |
454 |
Lappano |
157 |
120 |
315 |
216 |
180 |
Pedace |
339 |
243 |
674 |
444 |
437 |
Pietrafitta |
295 |
189 |
478 |
285 |
255 |
Rovito |
508 |
384 |
925 |
578 |
378 |
S. Giov. In F. |
3503 |
2816 |
5807 |
4025 |
2678 |
S. Pietro in G. |
576 |
496 |
1057 |
914 |
658 |
Serra Pedace |
188 |
111 |
324 |
209 |
234 |
Spezz. Sila |
810 |
675 |
1701 |
1105 |
753 |
Spezz. Picc. |
369 |
260 |
663 |
387 |
371 |
|
Totale M+F 1999 |
||||
|
0-14 |
15-24 |
25-44 |
45-64 |
65
e più |
Aprigliano |
|
|
|
|
|
Bocchigliero |
14,82 |
12,91 |
26,06 |
22,95 |
23,27 |
Celico |
16,22 |
15,00 |
32,47 |
21,31 |
15,00 |
Lappano |
15,89 |
12,15 |
31,88 |
21,86 |
18,22 |
Pedace |
15,86 |
11,37 |
31,54 |
20,78 |
20,45 |
Pietrafitta |
19,64 |
12,58 |
31,82 |
18,97 |
16,98 |
Rovito |
18,32 |
13,85 |
33,36 |
20,84 |
13,63 |
S. Giov. In F. |
18,60 |
14,96 |
30,84 |
21,38 |
14,22 |
S. Pietro in G. |
15,56 |
13,40 |
28,56 |
24,70 |
17,78 |
Serra Pedace |
17,64 |
10,41 |
30,39 |
19,61 |
21,95 |
Spezz. Sila |
16,06 |
13,38 |
33,72 |
21,91 |
14,93 |
Spezz. Picc. |
18,00 |
12,68 |
32,34 |
18,88 |
18,10 |
Si evince in maniera visiva come nel primo rilevamento del 1971 la categoria predominante era la fascia di età compresa tra 0 e 14 anni.
In tutti i comuni, ad eccezione di Lappano dove era la seconda categoria dopo quella 25-44 anni, quella tra 0-14 era la categoria percentualmente più rilevante con valori compresi tra il 23,45% di Lappano ed il 31,64% di San Giovanni in Fiore.
Per alcuni comuni come San Giovanni in Fiore e Bocchigliero questa classe 0-14 era di gran lunga la più importante, infatti, non solo era la più numerosa, ma quasi un terzo della popolazione residente in questi comuni era composta da persone con una età compresa tra 0 e 14 anni.
In tutti i comuni la classe meno numerosa era proprio l’ultima, cioè quella con più di 65 anni di età, con valori che non superano in nessuno di essi il 15% della popolazione residente, il comune più “vecchio” risultava essere Serra Pedace con una percentuale di residenti con oltre 65 anni di età pari al 14,03% sul totale, mentre il comune più “giovane” era Spezzano Sila con l’8,89% dei residenti con più di 65 anni di età.
Nel 1991 la composizione percentuale della popolazione residente nella Comunità Montana è mutata in maniera visibile, infatti si vede come la classe percentualmente più rilevante sia diventata quella della popolazione con età compresa tra 25 e 44 anni. In tutti i comuni questa è diventata quella numericamente più rilevante.
Si ha che la percentuale dei residenti che ricadono in questa fascia di età è salita di gran lunga in tutti i comuni.
Mentre nel 1971 in nessun comune della Comunità Montana i residenti che avevano una età compresa tra 24 e 45 anni erano meno del 26% con un minimo del 21,25% a Bocchigliero nel 1991 la percentuale dei residenti in questa classe di età è in tutti i comuni superiore al 26,11% di Bocchigliero fino ad arrivare al 31,03% di Pietrafitta.
La presenza di bambini con età compresa tra 0 e 14 anni è diventata percentualmente meno significativa scendendo a valori compresi tra il 15,06% di Serra Pedace ed il 21,02% di San Giovanni in Fiore, mentre nel 1971 non scendeva mai sotto il 23,45% di Lappano.
Se si confrontano la consistenza numerica delle varie classi nel 1971 con quelle del 1991 si vede come mentre nel 1971 la classe 0-14 era quasi per tutti i comuni quella numericamente più rappresentativa adesso non lo è per nessuno, addirittura per Aprigliano diventa quella numericamente meno rappresentativa.
Si ritiene interessante far notare come la classe oltre 65 anni nel 1991 diventa molto più rilevante di quanto lo era nel 1971, infatti tale classe era nel 1971 era sempre ed in alcuni casi di gran lunga, la meno numerosa, mentre nel 1991 è diventata numerosa come la classe 0 14 anni in quasi tutti i comuni.
In molti comuni la percentuale degli oltre 65 anni di età ha superato il 15% dei residenti totali, mentre nel 1971 non lo raggiungeva mai.
Per Serra Pedace questa classe over 65 raggiunge addirittura la percentuale del 21,62% diventando così nettamente la terza classe per consistenza dopo quella dei 25-44 anni e quella dei 45–64 anni.
Nel 1999 è proseguita la crescita della consistenza della classe 25-44 anni, infatti in questo rilevamento tutti i comuni hanno più del 30% dei residenti ricadenti in questa fascia d’età ad eccezione di Bocchigliero e San Pietro in Guarano i cui residenti con una età compresa tra 25 e 44 anni superano il 26%.
La classe di età compresa tra 0 e 15 anni ha subito una ulteriore contrazione ed adesso in nessun comune supera il 20% dei residenti totali, il massimo è a Pietrafitta con il 19,64%, mentre a Bocchigliero la percentuale dei residenti che ricadono in questa fascia è scesa addirittura sotto il 15%, più precisamente 14,82%.
A conferma di un progressivo invecchiamento, della popolazione residente nella Comunità Montana si ha che in Bocchigliero e Serra Pedace la classe di residenti con oltre 65 anni di età è la seconda per consistenza dopo quella tra 25 e 44 anni.
In Bocchigliero la percentuale dei residenti ultra sessantacinquenni e di 23,27%.
1.4 Le abitazioni.
Per quanto riguarda questa parte dello studio, si aggiornano i dati inserendo
il Censimento Istat 1991.
Il numero delle famiglie continua a superare il numero
delle abitazioni occupate in tutti i comuni della Comunità Montana facendo
presumere ancora casi di coabitazione.
La situazione è in netto miglioramento rispetto al dato
analizzato nel vecchio Piano di Sviluppo, infatti mentre il rapporto tra le
abitazioni occupate ed il numero delle famiglie era in diminuzione dal 1961 al
1971 al 1981 si ha adesso una inversione di tendenza generalizzata in tutti i
Comuni della Comunità Montana.
Di seguito si riporta l’istogramma che mette a confronto i
dati del 1981 con quelli del 1991 in cui si evince come il rapporto tra
abitazoni occupate e numero di famiglie sia aumentato per tutti i comuni senza
eccezione alcuna.
Il miglioramento maggiore lo si ha per San Giovanni in
Fiore, mentre Serra Pedace è rimasta ovviamente stabile avendo già nel 1981
raggiunto il valore unitario del rapporto tra abitazioni occupate e famiglie.
La tabella invece evidenzia come mentre nel 1981 la sola Serra Pedace aveva raggiunto il valore ottimale dell’unità nel rapporto tra abitazioni occupate e famiglie nel Censimento Istat 1991 tale valore è stato raggiunto anche da Aprigliano, Celico, Pedace, Pietrafitta, San Giovanni in Fiore, San Pietro in Guarano, Spezzano Sila, oltre che da Serra Pedace.
Mentre Lappano, Rovito, Spezzano Piccolo ormai sfiorano tale valore con un rapporto di 0,99 il solo Bocchigliero si distacca da questo con un valore di 0,86 cioè con 906 abitazioni occupate per 1053 famiglie con una presunta coabitazione di 147 famiglie.
Il valore della complessiva Comunità Montana risulta migliorato di gran lunga arrivando quasi all’unità.
Abitazioni
occupate e non occupate |
|||
|
n° abitaz. Per fam. |
Differenza |
|
|
(abitaz. Occup. / fam.) |
91-81 |
|
|
1981 |
1991 |
|
Aprigliano |
0,84 |
1,00 |
0,16 |
Bocchigliero |
0,78 |
0,86 |
0,08 |
Celico |
0,87 |
1,00 |
0,13 |
Lappano |
0,85 |
0,99 |
0,14 |
Pedace |
0,88 |
1,00 |
0,12 |
Pietrafitta |
0,88 |
1,00 |
0,12 |
Rovito |
0,88 |
0,99 |
0,11 |
S. Giov. In F. |
0,84 |
1,00 |
0,16 |
S. Pietro in G. |
0,86 |
1,00 |
0,14 |
Serra Pedace |
1,00 |
1,00 |
0,00 |
Spezz. Sila |
0,96 |
1,00 |
0,04 |
Spezz. Picc. |
0,89 |
0,99 |
0,10 |
totale |
0,88 |
0,99 |
0,11 |
Situazione analoga la si ha per quanto riguarda i dati
relativi al rapporto tra popolazione residente e numero di stanze infatti è
proseguita la diminuzione di tale rapporto, si ha infatti che il rapporto
ottimale di un abitante in una stanza è stato superato in tutti i comuni.
L’istogramma evidenza come in tutti i comuni si ha una
diminuzione di tale rapporto, fa vedere infatti come il comune che ha avuto un
miglioramento più significativo è proprio San Giovanni in Fiore che pur
rimanendo il comune della Comunità Montana con il più alto rapporto è passato
da un valore superiore all’unità, precisamente 1,2, ad un valore di 0,82.
Dalla tabella si vede come il paese con il più alto numero
di stanze a disposizione per abitanti è Aprigliano, con addirittura 4772 stanze
per 3031 abitanti residenti, mentre il paese con meno stanze a disposizione dei
residenti è San Giovanni in Fiore con ben 22098 stanze a disposizione dei 18033
residenti.
Tutti gli altri comuni ad eccezione dei due sopra citati
hanno un rapporto tra il numero dei residenti ed il numero di stanze compreso
tra 0,7 e 0,8.
|
Abitazioni
occupate |
||
|
n° ab. per stanza |
Differenza |
|
|
(pop. Res. / n° stanze) |
91-81 |
|
|
1981 |
1991 |
|
Aprigliano |
0,90 |
0,64 |
-0,26 |
Bocchigliero |
1,00 |
0,72 |
-0,28 |
Celico |
1,00 |
0,78 |
-0,22 |
Lappano |
0,90 |
0,67 |
-0,23 |
Pedace |
1,00 |
0,73 |
-0,27 |
Pietrafitta |
0,90 |
0,75 |
-0,15 |
Rovito |
0,90 |
0,70 |
-0,20 |
S. Giov. In F. |
1,20 |
0,82 |
-0,38 |
S. Pietro in G. |
0,90 |
0,74 |
-0,16 |
Serra Pedace |
0,90 |
0,73 |
-0,17 |
Spezz. Sila |
1,00 |
0,75 |
-0,25 |
Spezz. Picc. |
0,90 |
0,71 |
-0,19 |
Totale |
0,96 |
0,73 |
-0,23 |
La Comunità Montana in questione ha anche un numero considerevole di abitazioni non occupate che confermano la vocazione turistica che questa zona possiede.
Vi sono frazioni che hanno un numero di case veramente notevole se rapportate ai residenti nella medesima frazione.
A Camigliatello che è una frazione di Spezzano della Sila vi risiedono solo 876 residenti per un numero di 260 famiglie, mentre nella medesima frazione vi sono un numero di abitazioni pari a 2143 con un rapporto assolutamente abnorme tra famiglie residenti ed abitazioni di 0,12 che è molto distante dal valore ottimale rappresentato dall’unità.
Risulta evidente come questo valore sia il risultato della presenza di seconde case che rappresentano il risultato dell’importanza turistica di questa frazione e dello sviluppo che la stessa ha avuto.
Lorica rappresenta una situazione analoga a Camigliatello in quanto nel territorio che fa parte del comune di San Giovanni in Fiore vi risiedono solo sette famiglie, mentre vi sono ben 135 abitazioni, con un rapporto famiglie abitazioni assolutamente inferiore all’unità e più precisamente pari a 0,05.
Lo stesso centro storico di San Giovanni in Fiore ha una presenza di seconde case non trascurabile, infatti vi risiedono 5453 famiglie, mentre vi è una disponibilità di 7674 abitazioni, con un surplus di seconde case pari a 2221 che rappresentano un notevole patrimonio edilizio che insiste sul territorio.
Una parte di tale patrimonio edilizio non è però frutto di una spiccata vocazione turistica del centro storico, ma rappresenta il frutto di una emigrazione ben radicata nel tessuto sociale ed economico del Comune, emigranti che hanno preparato il ritorno al comune natio dopo anni di lavoro e di residenza in comuni lontani ed a volte di stati esteri.
Cavaliere è la zona di Pedace che confina con Lorica e che presenta perciò anchessa la caratteristica di una vocazione turistica spiccata con una presenza di seconde case diffusa, infatti le famiglie che vi risiedono sono solo 9 e vi sono 74 abitazioni con un rapporto di famiglie su abitazioni di 0,12.
Altra zona a forte presenza di seconde case è Fago del Soldato nel comune di Celico con la presenza di 122 abitazioni e solo 2 famiglie residenti, che rappresentano i custodi di una zona che vive di turismo.
L’economia di questa zona è data da utenti tutti residenti fuori dal territorio di Celico e che pertanto non entrano a far parte degli elementi che formano i dati delle statistiche relative alla Comunità Montana, ma che in effetti contribuiscono all’economia reale di questa Comunità Montana.
La presenza diffusa di seconde case su tutto il territorio è confermato anche dalle dimensioni medie delle case non occupate, infatti i ruderi dismessi e non occupati hanno un numero di stanze esiguo, pari ad una sola stanza, massimo due stanze per struttura, in quanto sono delle cascine in disuso e pertanto con una struttura tipica per le esigenze per cui erano state costruite rappresentano essenzialmente un rifugio e riparo per lo più provvisorio.
Di seguito si riporta la tabella che contiene il rapporto tra le stanze non occupate e le case non occupate.
L’economia della Comunità Montana ha uno sviluppo nel decennio 1981-1991 e le dimensioni medie delle abitazioni è cresciuta in maniera diffusa.
Si vede come già nel 1981 tutti i comuni della Comunità Montana avevano delle abitazioni con un numero medio di stanze pari a 3,8 stanze per abitazione, che faceva capire come queste abitazioni fossero idonee per la residenza in essa di una famiglia media ed avessero una struttura moderna con delle dimensioni tipiche di case mono familiari.
Nel 1991 tale fenomeno non ha avuto alcuna inversione di tendenza anzi è proseguito l’aumento delle dimensioni medie delle case arrivano a più di quattro stanze per abitazioni con un miglioramento qualitativo delle caratteristiche.
|
Abitazioni
occupate |
|
|
|
n° stanze per abitaz. |
Differenza |
|
|
|
|
91-81 |
|
1981 |
1991 |
|
Aprigliano |
4,0 |
4,5 |
0,51 |
Bocchigliero |
4,1 |
4,6 |
0,52 |
Celico |
3,9 |
4,1 |
0,18 |
Lappano |
3,8 |
4,1 |
0,33 |
Pedace |
3,7 |
3,9 |
0,22 |
Pietrafitta |
3,9 |
4,0 |
0,13 |
Rovito |
3,9 |
4,6 |
0,67 |
S. Giov. In F. |
3,3 |
3,9 |
0,63 |
S. Pietro in G. |
3,7 |
4,2 |
0,49 |
Serra Pedace |
3,4 |
3,8 |
0,40 |
Spezz. Sila |
3,5 |
4,2 |
0,68 |
Spezz. Picc. |
3,9 |
3,9 |
0,05 |
totale |
3,8 |
4,2 |
0,40 |
Per quanto riguarda le abitazioni non occupate che sono nella Comunità Montana esse hanno un numero medio di stanze pari a 3,6 stanze per abitazione, che fanno capire come queste abitazioni non occupate abbiano una struttura moderna con delle dimensioni tipiche di seconde case a fini turistici e capaci di soddisfare le esigenze dei cittadini.
La caratteristica di presenza di seconde case in tutti i comuni della Comunità Montana è evidenziato dall’istogramma stanze su abitazioni non occupate in cui si evince come le dimensioni medie delle case non abitate sono omogenee su tutto il territorio della Comunità in quanto in tutti i comuni si superano le tre stanze per abitazioni, mentre per Rovito e Spezzano Piccolo si superano addirittura le quattro stanze per abitazioni
|
Abitazioni non occupate |
||
|
Abitazioni |
stanze |
Stanze/abit. |
|
1991 |
1991 |
1991 |
Aprigliano |
514 |
1928 |
3,75 |
Bocchigliero |
433 |
1313 |
3,03 |
Celico |
377 |
1381 |
3,66 |
Lappano |
133 |
447 |
3,36 |
Pedace |
413 |
1568 |
3,80 |
Pietrafitta |
160 |
520 |
3,25 |
Rovito |
282 |
1170 |
4,15 |
S. Giov. In F. |
3033 |
10649 |
3,51 |
S. Pietro in G. |
495 |
1600 |
3,23 |
Serra Pedace |
204 |
615 |
3,01 |
Spezz. Sila |
2210 |
8398 |
3,80 |
Spezz. Picc. |
213 |
863 |
4,05 |
Totale |
8467 |
30452 |
3,60 |
1.5 L’Istruzione
I dati del vecchio Piano di Sviluppo riferiscono della situazione relativa all’istruzione nel territorio della Comunità Montana fino al 1971 pertanto si ritiene opportuno fotografare quella che è la situazione nel territorio nel 1991.
|
Istruzione |
||||
|
analfabeti |
analfabeti |
analf.*100/ |
analf.*100/ |
Differenza |
|
|
|
res. > 6 ann. |
res. > 6 ann. |
91-81 |
|
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
|
Aprigliano |
300 |
142 |
8,20 |
4,99 |
3,21 |
Bocchigliero |
625 |
396 |
18,30 |
14,03 |
4,27 |
Celico |
306 |
112 |
11,30 |
3,81 |
7,49 |
Lappano |
92 |
39 |
10,70 |
4,50 |
6,20 |
Pedace |
129 |
53 |
5,70 |
2,56 |
3,14 |
Pietrafitta |
179 |
61 |
13,30 |
4,56 |
8,74 |
Rovito |
185 |
102 |
12,00 |
4,54 |
7,46 |
S. Giov. In F. |
2336 |
1178 |
15,50 |
7,08 |
8,42 |
S. Pietro in G. |
245 |
141 |
6,60 |
3,97 |
2,63 |
Serra Pedace |
98 |
30 |
8,50 |
3,29 |
5,21 |
Spezz. Sila |
290 |
193 |
7,60 |
4,08 |
3,52 |
Spezz. Picc. |
123 |
60 |
7,10 |
3,43 |
3,67 |
Totale |
4908 |
2507 |
10,40 |
5,07 |
5,33 |
Come si vede i valori in numero assoluto di analfabeti hanno subito una diminuzione nel ventennio 71-91.
San Giovanni in Fiore rappresenta un esempio di come l’istruzione abbia avuto una importanza rilevante nella crescita economica del comprensorio.
Il numero di analfabeti è sceso drasticamente da 2336 a 1178 persone evidenziando come la dispersione scolastica sia notevolmente diminuita in questo ventennio facendo scendere la percentuale di analfabeti sulla popolazione residente con più di sei anni di età dal 15,5% al 7,08%
Per tutti gli altri comuni della Comunità Montana il numero degli analfabeti è sceso sotto le duecento persone ad eccezione di Bocchigliero dove sono rimasti 396 analfabeti.
Serra Pedace ha addirittura solo 30 analfabeti e 39 analfabeti rimangono a Lappano.
Il numero di analfabeti rilevanti a Bocchigliero fa vedere come la sua posizione fortemente decentrata ed isolata all’interno del territorio della Comunità Montana costituisca causa di arretratezza economica accompagnata da arretratezza culturale con una presenza di evasione scolastica ancora presente.
L’istogramma seguente fa vedere come si sia raggiunta una omogeneità nella presenza degli analfabeti sul territorio su valori contenuti se confrontati ai dati del 1971, infatti in quell’anno il solo comune di Pedace aveva un valore di analfabeti inferiori al 6% dei residenti con più di sei anni di età, con il principale Comune rappresentato da San Giovanni in Fiore che aveva ancora un numero di analfabeti superiore al 15% dei residenti con più di sei anni di età, fermo restando il dato di Bocchigliero costituito da ben il 18,3% di residenti in tale fascia di età che era analfabeta..
Nel 1991 la situazione è mutata profondamente, infatti ad esclusione di Bocchigliero che continua ad avere un dato alto, ma adesso comunque inferiore al 15%, precisamente 14,03% di residenti con più di sei anni di età analfabeti, tutti gli altri comuni si attestano al di sotto del 6% degli analfabeti tranne San Giovanni che si attesta al 7,08% della popolazione con più di sei anni analfabeta.
Particolarmente significativi ed incoraggianti sono i dati di Pedace e Serra Pedace con valori intorno al 3% che fanno presumere in questi territori praticamente debellato il grave fenomeno dell’evasione dall’obbligo scolastico.
Un commento complessivo dei dati porta alla considerazione che San Giovanni in Fiore ha avuto uno sviluppo economico tale da farla diventare una zona culturalmente avanzata al pari dei comuni a ridosso del capoluogo di provincia, facendo intravedere la modifica del tipo di economia da agricola pastorizia ad una economia con uno sviluppo del settore del terziario e dei servizi; mentre qualche margine di arretratezza rimane per Bocchigliero che risente della posizione geografica fortemente decentrata ed isolata rispetto gli altri comuni che ne limitano gli scambi economici e perciò culturali.
Di seguito si aggiornano i dati relativi a coloro che hanno avuto una istruzione minima raggiungendo la licenza media inferiore, obbligatoria per legge, e dei residenti che proseguono l’istruzione fino a raggiungere il diploma o la laurea.
|
Istruzione |
|||||
|
alfabeti |
popolazione
con |
Diplomati
e |
|||
|
senza
titolo |
licenza
media |
laureati |
|||
|
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
Aprigliano |
864 |
541 |
535 |
849 |
199 |
456 |
Bocchigliero |
1370 |
723 |
468 |
726 |
150 |
415 |
Celico |
1023 |
512 |
432 |
828 |
179 |
504 |
Lappano |
258 |
109 |
161 |
164 |
63 |
69 |
Pedace |
864 |
340 |
514 |
532 |
239 |
612 |
Pietrafitta |
480 |
272 |
224 |
337 |
99 |
277 |
Rovito |
597 |
380 |
225 |
600 |
103 |
529 |
S. Giov. In F. |
5987 |
3116 |
2296 |
4725 |
750 |
3571 |
S. Pietro in G. |
1394 |
652 |
721 |
931 |
333 |
726 |
Serra Pedace |
438 |
203 |
214 |
189 |
88 |
212 |
Spezz. Sila |
1374 |
717 |
730 |
1634 |
284 |
594 |
Spezz. Picc. |
662 |
314 |
260 |
425 |
92 |
365 |
totale |
15311 |
7879 |
6780 |
11940 |
2579 |
8330 |
Si vede come ovviamente in questi venti anni si ha avuto uno spostamento verso l’alto del grado di istruzione dei residenti nella Comunità Montana, con un aumento rilevante di diplomati e laureati.
Per un utile confronto tra il 1971 ed il 1991 si propongono anche i valori percentuali sull’intera popolazione residente di coloro che arrivano al titolo di studio minimo per legge e che proseguono oltre fino ai titoli di studio superiori.
|
Istruzione |
|||
|
licenza media*100/ |
Dipl. e laur.*100/ |
||
|
residenti
>14 anni |
residenti
totali |
||
|
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
Aprigliano |
18,0 |
33,6 |
4,9 |
15,0 |
Bocchigliero |
17,5 |
29,3 |
3,9 |
13,7 |
Celico |
16,6 |
32,2 |
5,9 |
16,0 |
Lappano |
21,5 |
21,1 |
6,7 |
7,4 |
Pedace |
28,1 |
28,6 |
9,5 |
27,3 |
Pietrafitta |
20,9 |
28,9 |
6,7 |
19,0 |
Rovito |
17,9 |
31,1 |
5,9 |
21,7 |
S. Giov. In F. |
19,6 |
33,2 |
4,4 |
19,8 |
S. Pietro in G. |
23,6 |
30,2 |
8,1 |
19,2 |
Serra Pedace |
22,6 |
22,8 |
7,1 |
21,7 |
Spezz. Sila |
24,0 |
39,1 |
6,6 |
11,6 |
Spezz. Picc. |
18,8 |
27,9 |
4,9 |
19,2 |
totale |
20,6 |
29,8 |
5,6 |
18,1 |
Si vede come l’intera Comunità Montana aveva un numero di diplomati e laureati nel 1971 pari a solo il 5,6% del totale di residenti, mentre nel1991 arrivano a ben il 18,1% della popolazione residente.
Dagli istogrammi seguenti si vede come per la popolazione ha aumentato il proprio grado di cultura nel ventennio trascorso.
Per quanto riguarda la popolazione con il diploma di scuola media inferiore abbiamo che nel 1971 la sola Pedace raggiungeva più del 28% della popolazione residente con una età superiore a 14 anni, mentre a Celico si fermava al 16,6% della medesima classe di popolazione.
Nel 1991 il numero dei diplomati alla scuola media inferiore è massima a Spezzano Sila con una percentuale che sfiora il 40%, mentre il comune con la percentuale inferiore è Lappano con poco più del 20%.
Si può osservare come vi sia stato un aumento percentuale di coloro che hanno il diplomata della scuola media inferiore in tutti i comuni della Comunità Montana Silana ad eccezione di Lappano che ha leggermente diminuito la sua percentuale da 21,5% al 21,1% anche se in valore assoluto è passato da 161 nel 1971 a 164 residenti nel 1991 che hanno scelto di fermarsi al grado di istruzione della scuola media inferiore.
Per gli altri comuni la crescita è stata sia percentuale che in valore assoluto.
Per meglio capire il grado di istruzione che ha raggiunto la popolazione residente in questa Comunità Montana è utile analizzare l’istogramma relativo alla percentuale di diplomati e laureati per i singoli comuni.
Tutti i comuni hanno avuto un aumento di tale classe di popolazione.
Pedace era il comune con il più alto grado di istruzione nel 1971 con una percentuale di diplomati o laureati residenti nel suo territorio del 9,5% , rimane quello con il più alto grado di istruzione con una percentuale che nel 1991 arriva al 27,3% dei residenti totali con una istruzione superiore.
Anche Rovito e Serra Pedace hanno avuto un incremento significativo arrivando al 21,7% dei residenti con una istruzione superiore o con la laurea, così come pure gli altri comuni adesso si attestano a valori intorno al 19% per quanto riguarda Pietrafitta, San Giovanni in Fiore, San Pietro in Guarano e Spezzano Piccolo.
Una ulteriore fascia di comuni della Comunità Montana si attesta intorno ad una percentuale del 15% di residenti con diploma superiore o laurea e più precisamente sono Aprigliano, Bocchigliero e Celico.
Spezzano Sila resta nel 1991 con una percentuale di diplomati e laureati pari al 11,6%, mentre anche in questo caso il comune con meno diplomati e laureati nel 1991 è Lappano con solo il 7,4% dei residenti con tale grado di istruzione perciò ben al di sotto della media della Comunità Montana.
1.6 Lavoro
Il confronto sulla popolazione attiva si riferisce ai dati dei due Censimenti istat 1971 e 1991.
La popolazione attiva in condizioni professionali è sostanzialmente immutata avendo nel periodo una variazione di soli 351 unità rappresentante una variazione di solo il 2,81% mentre quello che è variato in maniera significativa è il numero di coloro che cercano una prima occupazione in quanto si è passato da 927 unità a 4984 unità, ovvero un aumento rispetto al 1971 di 4057 residenti che cercano lavoro con un incremento rispetto al 1971 del 437,6%.
Complessivamente la popolazione attiva nel ventennio di riferimento è aumentata di 5258 unità pari al 41,22% sul 1971.
|
popolazione attiva |
|||||
|
in
condizioni |
in
cerca di |
totale |
|||
|
professionali |
1a occupazione |
|
|
||
|
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
Aprigliano |
1114 |
905 |
71 |
293 |
1185 |
1198 |
Bocchigliero |
1112 |
906 |
67 |
308 |
1179 |
1214 |
Celico |
901 |
872 |
17 |
275 |
918 |
1147 |
Lappano |
287 |
263 |
31 |
71 |
318 |
334 |
Pedace |
741 |
731 |
43 |
204 |
784 |
935 |
Pietrafitta |
351 |
400 |
45 |
138 |
396 |
538 |
Rovito |
493 |
755 |
33 |
168 |
526 |
923 |
S. Giov. In F. |
4313 |
4521 |
355 |
2409 |
4668 |
6930 |
S. Pietro in G. |
1256 |
1145 |
121 |
384 |
1377 |
1529 |
Serra Pedace |
279 |
275 |
40 |
66 |
319 |
341 |
Spezz. Sila |
1141 |
1559 |
52 |
475 |
1193 |
2034 |
Spezz. Picc. |
508 |
515 |
52 |
193 |
560 |
708 |
totale |
12496 |
12847 |
927 |
4984 |
12573 |
17831 |
La cosa che più balza agli occhi è la variazione della percentuale di coloro che cercano una prima occupazione sulla popolazione attiva, infatti si è passato da un valore complessivo per l’intera Comunità Montana dal 6,9% al 27,95% di coloro che cercano una prima occupazione rispetto alla popolazione attiva.
Questo aumento è sostanziale in tutti i comuni della Comunità, infatti si è passato da valori percentualmente irrilevanti, come per Celico, e comunque con quasi tutti i comuni che avevano percentuali inferiori al 10% sono passati a valori quasi tutti superiori al 20%.
E’ interessante notare come Serra Pedace, che era il paese con il più alto numero di persone che cercavano lavoro rispetto al numero di persone costituenti la popolazione attiva, al rilevamento del 1991 è diventato quello con il minore numero di persone che cercano lavoro rispetto al complessivo della popolazione attiva residente nel comune.
San Giovanni in Fiore è il comune che ha subito un incremento percentuale maggiore, diventando il comune che ha la percentuale più alta con ben il 34,76% che rappresenta un incremento del 27,16% tra il 1971 ed il 1991.
Il dato non deve meravigliare in quanto è noto come in tutte le zone interne caratterizzate da una economia poco sviluppata la statistica non fornisce la qualità del lavoro e non riesce a cogliere il numero degli occupati reali.
Nel 1971 il grado di arretratezza era più evidente e pertanto il dato di coloro che cercavano una prima occupazione nel 1971 era sicuramente sotto stimato.
Nel 1961 questo dato era addirittura dell’1,9%, pertanto del tutto non realistico in quanto questa categoria di persone rappresenta la gran parte dei disoccupati.
Il dato nel 1991 del 27,95% di persone in cerca di una prima occupazione nell’intero comprensorio della Comunità Montana rappresenta purtroppo un dato attendibile della ricerca di lavoro della popolazione giovanile.
Il fatto che Rovito è il comune della Comunità Montana con la più bassa percentuale, solo il 18,20%, conferma l’importanza nella dinamica economica e demografica di essere il nucleo più vicino a Cosenza e che ha una economia fortemente connessa con quella del capoluogo.
Il dato di San Giovanni in Fiore è la conferma della difficoltà che il centro incontra nel creare una economia propria ed avanzata.
L’incremento della percentuale di popolazione attiva sulla popolazione residente dal 29% nel 1971 a quasi il 39% nel 1991 riporta il dato a valori superiori a quelli che si registrarono già nel 1961 e che fanno del dato una fotografia più realistica del tasso di occupazione della Comunità Montana.
|
Popolazione attiva |
|||
|
1a occup.*100/ |
pop. attiva *100/ |
||
|
pop.
Attiva |
pop. Residente |
||
|
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
Aprigliano |
5,99 |
24,46 |
29,20 |
39,52 |
Bocchigliero |
5,68 |
25,37 |
30,60 |
40,12 |
Celico |
1,85 |
23,98 |
30,20 |
36,37 |
Lappano |
9,75 |
21,26 |
33,90 |
35,95 |
Pedace |
5,48 |
21,82 |
31,20 |
41,74 |
Pietrafitta |
10,82 |
25,65 |
28,00 |
36,85 |
Rovito |
6,27 |
18,20 |
30,00 |
37,91 |
S. Giov. In F. |
7,60 |
34,76 |
27,20 |
38,43 |
S. Pietro in G. |
8,79 |
25,11 |
33,70 |
40,34 |
Serra Pedace |
12,54 |
19,35 |
25,60 |
34,94 |
Spezz. Sila |
4,36 |
23,35 |
27,80 |
39,80 |
Spezz. Picc. |
9,29 |
27,26 |
29,70 |
37,18 |
totale |
6,90 |
27,95 |
29,00 |
38,69 |
Il dato più significativo di come è variata la suddivisione di coloro che sono in condizione professionale lo si ha raggruppando gli occupati nelle tre categorie classiche di agricoltura, industria ed altre attività che rappresentano essenzialmente tutto il settore dei servizi.
Per quanto riguarda il settore agricolo si vede come si sia registrato un andamento delle variazioni assolute degli impiegati nel settore agricolo disomogeneo.
Bocchigliero, Celico, Pedace e Spezzano Sila hanno subito un aumento degli addetti nel settore agricolo nel periodo 1971 – 1991, in particolare Bocchigliero è diventato il comune della Comunità Montana con il più alto numero di addetti agricoli scavalcando anche in numero assoluto il comune di san Giovanni in Fiore che ha più che dimezzato il numero di addetti nel settore passando da 917 addetti a solo 319.
Lappano, Pietrafitta e Serra Pedace hanno praticamente abbandonato il settore agricolo rimanendo tutti i comuni al di sotto delle venti unità.
In termini assoluti il comune che ha avuto la diminuzione più marcata in questo settore è stato San Giovanni in Fiore con un decremento di 598 unità, mentre quello che ha avuto l’incremento maggiore è il comune di Celico con un incremento di 76 unità.
Complessivamente il numero degli addetti nel settore agricolo sono passati da 2482 unità a 1602 unità con una perdita di addetti pari a 880 unità.
Nel settore industriale nel ventennio 1971 – 1991 si è avuto una diminuzione in tutti i comuni degli addetti nel settore, con perdite in alcuni casi molto sostenute.
San Giovanni in Fiore ha avuto un fenomeno di deindustrializzazione nel periodo molto accentuato con una perdita di addetti nel settore industriale di ben 1169 unità subendo un dimezzamento degli addetti.
Il comune che ha registrato il regresso più contenuto è Rovito con una perdita di soli 29 addetti.
Nel complesso si ha che il settore industriale nella Comunità Montana ha avuto un forte decremento con una perdita di 3162 addetti passando da 6705 addetti a sole 3543.
Le altre attività sono quelle che nel ventennio 1971 –1991 hanno fornito l’incremento degli addetti in condizione professionali.
Si è avuto nel periodo una trasformazione del tessuto economico della Comunità Montana da agricola con una qualche presenza di industrie poco competitive con una economia più avanzata con legami più stretti con il resto del territorio provinciale ed in particolare con la città capoluogo Cosenza.
Il comune di San Giovanni in Fiore ha avuto nel periodo considerato un incremento nel settore terziario di ben 1975 unità che vanno a compensare totalmente la perdita di addetti nei settori di agricoltura ed industria, infatti si vede come complessivamente il numero di addetti in condizioni professionali sono nel ventennio aumentati di 208 unità.
Gli addetti nelle altre attività a San Giovanni in Fiore sono più che raddoppiati diventando la categoria più rappresentata nel territorio comunale.
In tutti gli altri comuni della Comunità Montana si è avuto un incremento di addetti in questo settore, in particolare anche Spezzano Sila ha avuto un incremento significativo con un aumento di 583 addetti nel settore nel periodo 1971 – 1991 che ha portato ad una presenza quasi tripla di addetti in questo settore nel comune rispetto il 1991.
Complessivamente il settore terziario ha avuto un incremento di addetti, riferito all’intera Comunità Montana, tra il 1971 ed il 1991 di 4373 addetti facendo più che raddoppiare gli addetti nel settore e facendolo diventare il più importante.
|
popolazione attiva |
|||||
|
agricoltura |
industria |
altre
attività |
|||
|
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
Aprigliano |
192 |
151 |
670 |
238 |
252 |
516 |
Bocchigliero |
373 |
410 |
580 |
249 |
159 |
247 |
Celico |
151 |
227 |
531 |
259 |
219 |
386 |
Lappano |
83 |
15 |
127 |
59 |
77 |
189 |
Pedace |
40 |
79 |
430 |
207 |
271 |
445 |
Pietrafitta |
47 |
17 |
174 |
133 |
150 |
250 |
Rovito |
80 |
36 |
272 |
243 |
141 |
476 |
S. Giov. In F. |
917 |
319 |
2298 |
1129 |
1098 |
3073 |
S. Pietro in G. |
354 |
124 |
550 |
310 |
352 |
711 |
Serra Pedace |
41 |
12 |
139 |
87 |
99 |
176 |
Spezz. Sila |
137 |
153 |
619 |
438 |
385 |
968 |
Spezz. Picc. |
67 |
59 |
315 |
191 |
126 |
265 |
totale |
2482 |
1602 |
6705 |
3543 |
3329 |
7702 |
Il discorso esposto sopra assume un significato più chiaro se si analizzano la tabella che riporta la suddivisione della popolazione in condizioni professionali nelle tre classi di riferimento espresse in forma percentuale sul totale.
Oltre alla tabella riassuntiva si riportano gli istogrammi che fanno vedere la composizione percentuale per ogni singolo comune della Comunità Montana riferita al 1971 ed al 1991.
In tutti i comuni della Comunità montana il settore predominante nel censimento del 1971 era quello dell’industria.
Questo dato è giustificabile più che dalla composizione reale della occupazione dei residenti nel territorio nel 1971, dal fatto che i lavoratori nel settore industriale erano quelli più facilmente ottenibile.
I dati dei singoli comuni degli addetti industriali erano nel 71 tutti superiori al 40% degli addetti in condizione professionale, infatti il comune con il più basso tasso di occupazione nel settore industriale era il comune di San Pietro in Guarano con il 43,8%.
Per i comuni di Aprigliano e Spezzano Piccolo la percentuale di addetti nel settore erano superiore al 60% con un massimo a Spezzano Piccolo con il 62% di coloro che erano in condizioni professionali che lavoravano nel settore industria.
La seconda classe percentuale era nel ’71, ad eccezione di Bocchigliero, Lappano e San Pietro in Guarano, quella dei servizi.
Il comune con percentualmente più addetti nelle altre attività era Pietrafitta che era l’unico comune con più del 40% di addetti nel settore, tutti gli altri comuni ad eccezione di Bocchigliero avevano addetti nel settore in misura superiore al 20%, mentre Bocchigliero aveva solo il 14,3% della popolazione in condizioni lavorative, nel 1971, che si occupava di altre attività.
Il dato di Bocchigliero mette in evidenza come questo comune essendo fortemente decentrato rispetto agli altri comuni della Comunità Montana aveva una economia più tradizionale degli altri e perciò più indirizzata verso tipologie di lavori più classici.
Il settore agricolo aveva un numero di addetti percentualmente minore che negli altri settori in quasi tutti i comuni della Comunità Montana.
Solo a Bocchigliero la percentuale di residenti in condizioni professionali che nel 1971 si occupavano di agricoltura superavano il 30% e più precisamente erano il 33,5%.
Questo dato confermava la tipologia dell’economia di questo paese che era prettamente rurale e poco sviluppata, che aveva poche relazioni con il resto del territorio della Comunità Montana.
Tutti gli altri comuni avevano una percentuale di addetti nel settore che superavano il 10% ed in alcuni casi il 20% del totale dei residenti in condizione professionale.
Solamente Pedace aveva un valore molto basso di addetti nel settore agricolo con una percentuale di residenti occupati in questo settore erano del 5,4%.
Si può concludere che nel 1971 più della metà dei residenti nella Comunità Montana che si trovavano in condizioni professionali erano occupati, secondo la fonte ISTAT, nel settore industriale.
Questo dato conferma la facilità di reperire con certezza gli occupati in questo settore, mentre per gli altri settori vi erano un numero di addetti che sfuggivano alle statistiche e che pertanto facevano sembrare questi settori meno importanti.
La considerazione sopra esposta era valida soprattutto per il settore agricolo dove il numero degli attivi è incerto.
Nel 1991 la situazione è radicalmente modificata rispetto al 1971.
La classe predominante è diventata di gran lunga, in tutti i comuni ad eccezione di Bocchigliero, la classe dei servizi.
La percentuale di coloro che in condizioni professionali si occupano di settori diversi da agricoltura ed industria supera in tutti i comuni, escluso Bocchigliero il 40% sul totale, con un minimo del 44,3% a Celico ed un massimo di addirittura il 71,9% di Lappano.
In tutti i Comuni ad eccezione di Bocchigliero e Celico più della metà degli addetti in condizioni professionale lavora nel terzo settore confermando uno sviluppo complessivo della qualità degli occupati e di un ammodernamento notevole della tipologia economica predominante.
Tutti i comuni hanno avuto un incremento della percentuale di addetti nel terzo settore tra il 1971 ed il 1991 superiore al 20%, ad eccezione di Bocchigliero con comunque il 13% di incremento percentuale nel settore.
I comuni di Lappano e di San Giovanni in Fiore sono quelli che hanno avuto un incremento percentuale maggiore, superiore al 40%, rispettivamente il 45% e il 42,5%.
Il valore di San Giovanni in Fiore oltre a rappresentare un termine ragguardevole in termini percentuali, rappresenta un incremento notevole in termini assoluti con una esplicita conferma del mutamento che ha avuto l’economia Sangiovannese nel ventennio considerato verso un concetto più moderno di attività imprenditoriale.
Se si considera il complesso della Comunità Montana la terza categoria non solo è la classe più importante, ma raggiunge la consistenza ragguardevole del 60% sugli addetti totali.
L’incremento che ha avuto, complessivamente, la Comunità Montana di persone occupate nel terzo settore nel periodo 1971 – 1991 è del 33,4%.
Conseguentemente a quanto esposto sopra la percentuale di occupati nel settore industriale ha avuto nel periodo 1971 –1991 un decremento notevole in termini percentuali.
Nei singoli comuni la percentuale degli occupati nell’industria nel 1991 non supera mai il 40%, sugli addetti totali, mentre nel 1971 lo superava in tutti, infatti il comune con più addetti, percentualmente, nel settore industria è di 37,1% a Spezzano Piccolo.
In tutti i comuni la percentuale degli occupati nel settore industria supera il 20% con un minimo in Lappano dato il 22,4% sul totale.
La perdita percentuale di addetti nel settore industria nei singoli comuni è sempre maggiore al 14% di Pietrafitta, fino ad arrivare a valori di diminuzione superiori al 30% di Aprigliano.
Complessivamente il settore industriale nella Comunità Montana ha subito un decremento percentuale di addetti nel settore nel periodo, 1971 – 1991, pari al 26%.
Nel settore agricolo un discorso a parte merita Bocchigliero che rimane l’unico comune della Comunità Montana con una economia prettamente rurale.
Bocchigliero è l’unico comune della Comunità Montana con un numero di addetti nel settore che supera gli addetti negli altri settori, ovvero con un numero di addetti percentuali nel settore del 45,3% sul totale dei residenti in condizione profesionale.
I comuni di Lappano, Pietrafitta, Rovito, San Giovanni in Fiore, Serra Pedace e Spezzano Sila hanno un numero di addetti nel settore agricolo nel 1991 che non supera il 10%, con un minimo a Pietrafitta con il 4,3% della popolazione residente in condizioni professionali che si occupa di agricoltura.
Il comune con più addetti nel settore, a parte Bocchigliero, è Celico con il 26% di addetti nel settore agricolo rispetto al totale degli addetti nei tre settori, mentre tutti i restanti comuni non citati hanno una perecntuale di addetti nel settore agricolo compreso tra il 10 ed il 20%.
Se si confrontano i dati del 1971 con il 1991 si vede che in termini percentuali la situazione nel settore agricolo è variegata, con alcuni comuni che hanno avuto una crescita di lavoratori nel settore ed altri che hanno avuto un decremento.
I comuni di Bocchigliero, Celico e Pedace hanno avuto una crescita compresa tra il 5,4% di Pedace e l’11,7% di Bocchigliero.
Gli altri comuni hanno avuto una diminuzione percentuale che varia tra lo 0,6% di Aprigliano ed il 23,2% di Lappano.
Complessivamente nella Comunità Montana si è avuta una diminuzione, nel periodo 1971 - 1991, di addetti nel settore agricolo pari al 7,4%.
|
popolazione attiva |
|||||
|
agricoltura |
industria |
altre
attività |
|||
|
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
1971 |
1991 |
Aprigliano |
17,2 |
16,7 |
60,1 |
26,3 |
22,6 |
57,0 |
Bocchigliero |
33,5 |
45,3 |
52,2 |
27,5 |
14,3 |
27,3 |
Celico |
16,8 |
26,0 |
58,9 |
29,7 |
24,3 |
44,3 |
Lappano |
28,9 |
5,7 |
44,3 |
22,4 |
26,8 |
71,9 |
Pedace |
5,4 |
10,8 |
58,0 |
28,3 |
36,6 |
60,9 |
Pietrafitta |
12,7 |
4,3 |
46,9 |
33,3 |
40,4 |
62,5 |
Rovito |
16,2 |
4,8 |
55,2 |
32,2 |
28,6 |
63,0 |
S. Giov. In F. |
21,3 |
7,1 |
53,3 |
25,0 |
25,5 |
68,0 |
S. Pietro in G. |
28,2 |
10,8 |
43,8 |
27,1 |
28,0 |
62,1 |
Serra Pedace |
14,7 |
4,4 |
49,8 |
31,6 |
35,5 |
64,0 |
Spezz. Sila |
12,0 |
9,8 |
54,3 |
28,1 |
33,7 |
62,1 |
Spezz. Picc. |
13,2 |
11,5 |
62,0 |
37,1 |
24,8 |
51,5 |
totale |
19,8 |
12,5 |
53,6 |
27,6 |
26,6 |
60,0 |
1.7 Classi lavorative - 1991.
Di seguito si riportano la suddivisione in categorie più dettagliate suddivise per comuni e per l’intera Comunità Montana.
Le classi di riferimento sono quindici e colgono meglio la composizione della popolazione attiva in condizioni professionali.
La somma dei lavoratori in condizione professionale nell’intera Comunità sono, sempre secondo l’ISTAT 1991, 12847 unità residenti analizzati nel paragrafo precedente nella suddivisione classica di addetti nel settore agricolo, industriale e altre attività.
Nell’istogramma di riferimento per Aprigliano si vede come il settore con più addetti in condizioni professionali sia quello della costruzione con 161 addetti che rappresentano il 17,8% degli addetti totali comunali in condizioni professionali.
La seconda categoria resta quella dell’agricoltura con 151 addetti, con il 16,7% , mentre un dato sicuramente interessante è quello del settore P.A. che con 104 addetti rappresentano il 12% sul totale.
Pertanto la P.A. è un settore molto importante anche dal punto di vista occupazionale.
Bocchigliero rappresenta, come già detto nel paragrafo precedente il comune della Comunità Montana con la più alta presenza di addetti nel settore agricolo, 410 addetti su un totale di 906, cioè il 45,25%.
Gli altri settori sono ovviamente meno rappresentativi dell’economia comunale, anche se le costruzioni con 174 addetti sono una fonte primaria di sostentamento per l’economia comunale.
La P.A. pur rimanendo la quarta categoria numerica comunale, superata dal settore manufatturiero, assume una importanza minore in quanto con 51 addetti occupa solo il 5,6% delle persone in condizioni professionali.
Da notare che questi quattro settori rappresentano la quasi interezza dell’economia comunale.
Il numero basso di addetti nelle P.A. rappresenta un handicap per lo sviluppo complessivo dell’economia di Bocchigliero in quanto questo settore deve fornire il principale contributo in termini di servizi accessori agli altri settori.
Celico ha come primo settore quello agricolo con 227 addetti, il 26% degli addetti totali, mentre si ha una buona distribuzione su tutti gli altri settori economici che sono sufficientemente rappresentati.
La P.A. è sempre il terzo settore dopo le costruzioni e con 103 addetti rappresenta l’11,8% di coloro che sono in condizioni attive.
Lappano ha una economia diversa dai comuni già analizzati in quanto l’agricoltura in questo comune costituisce solo il settimo settore per numero di addetti, mentre quello più numeroso è proprio quello della P.A. che con 43 addetti occupa il 16,3% della popolazione residente in condizioni professionali.
Il secondo settore per contributo numerico è quello del commercio con 40 addetti, mentre al terzo posto abbiamo quello classico delle costruzioni.
Come si può vedere dall’istogramma comunque tutte le categorie economiche trovano una adeguata rappresentanza nel comune.
Pedace ha come settore principale quello dell’istruzione, che con 126 addetti occupa il 17,2% del totale, mentre al secondo posto c’è la P.A. che con 110 addetti occupa il 15% dei lavoratori comunali.
Altro importante settore è quello delle attività manufatturiere che è il primo dei settori industriali classici con 96 addetti.
In Pietrafitta il settore più importante economicamente e per consistenza numerica è senza dubbio quello delle costruzioni che con 93 addetti occupa il 23,25% delle persone in occupazioni professionali.
Il settore della P.A occupa il 16,25% degli addetti costituendo la seconda categoria per numero di occupati con 65 unità.
Importante è anche il settore del commercio con 52 addetti occupati.
Rovito ha una struttura economica simile a quella di Pietrafitta, con una importanza leggermente maggiore in termini percentuali del settore commercio rispetto aggli addetti nella P.A.
Il settore numericamente più rilevante è quello delle costruzioni che con 165 addetti occupa il 21,85% degli addetti totali, mentre nel commercio lavorano 108 addetti, cioè il 14,3% del totale.
Nel settore della P.A. vi lavorano 91 residenti che costituiscono il 12% degli occupati totali.
San Giovanni in Fiore rappresenta il comune più importante della Comunità Montana sia dal punto di vista demografico che dal punto di vista economico.
La categoria più importante è quella della P.A. che occupa ben 911 addetti, cioè il 20,15% del totale.
Questo dato riferito alla P.A. non deve meravigliare in quanto data l’importanza del centro silano vi trovano sede praticamente tutti gli uffici periferici per dare soddisfazioni alle molteplici esigenze.
Il settore più sviluppato di quelli industriali classici è il ramo delle costruzioni con 676 addetti su un totale di occupati nelle condizioni professionali che risiedono nel comune di 4521 unità.
Altro settore molto importante è quello dell’istruzione che occupa quasi lo stesso numero di addetti di quello delle costruzioni cioè ben 674 addetti.
Anche questo dato è facilmente giustificabile dall’importanza del centro che questo comune possiede all’interno della Comunità Montana, cioè dal fatto che quasi tutte le scuole sono ivi ubicate.
Dopo il settore del commercio, infine, troviamo quello dell’agricoltura che continua ad avere un suo peso, anche se in calo, nell’economia comunale con 319 addetti.
San Pietro in Guarano ha una economia per grandi linee simile agli altri comuni.
In questo comune il settore più sviluppato è quello delle costruzioni con 217 addetti occupando il 18,95% del totale.
Il settore della P.A. occupa il 15% del totale con 172 addetti, mentre l’istruzione ne occupa poco meno, precisamente 169 residenti.
Anche in questo comune l’agricoltura continua ad essere importante economicamente occupando 124 addetti e rappresentando la quarta categoria all’interno del comune per consistenza numerica.
Serra Pedace ha un’economia sufficientemente eterogenea, con la classe più numerosa costituita sempre dal settore delle costruzioni, con il 19,63% sul totale, cioè 54 residenti su 275 totali.
Il secondo settore numericamente più significativo è quello dei trasporti con 39 unità, il 14,2%, mentre al terzo posto vi è quello della P.A. che con 36 unità occupa il 13% delle persone in condizioni professionali.
In questo comune l’agricoltura non rappresenta un settore numericamente rilevante in quanto con soli 12 addetti su 275 rappresenta lo sbocco occupazionale per il 4,36% delle persone in condizioni attive residenti nel comune.
Spezzano Piccolo ha un notevole sviluppo nella P.A., infatti questo settore occupa ben 384 addetti su un totale di 1559 residenti nelle condizioni professionali, cioè il 24,6% sul totale.
Il settore costruzioni anche qui occupa un numero rilevante di addetti, il 19,2% sul totale con 300 addetti.
Il terzo settore per rilevanza è quello del commercio che vede impiegati 180 addetti, mentre quello agricolo è il quarto settore per consistenza numerica con 152 addetti, rappresentando il 9,75% sul totale.
Spezzano Sila, come molti altri comuni della Comunità Montana ha il maggior numero di addetti in condizione professionale impiegati nel settore delle costruzioni, più precisamente 114 residenti vi lavorano, essi sono perciò il 22,14% del totale.
Altro settore fortemente rappresentato è quello delle attività manufatturiere che con 70 residenti che vi lavorano rappresenta il 13,6% delle persone in condizioni professionali.
Il terzo settore per consistenza numerica è quello della P.A. che con 62 addetti costituisce il 12% del totale, mentre quello agricolo con 59 addetti costituisce l’11,45% della popolazione residente nel comune in condizione professionale.
Una ulteriore analisi a livello di intera Comunità Montana fa vedere come il settore con il più alto numero di impiegati sia quello delle costruzioni con 2240 addetti, cioè il 17,44% della popolazione in condizione professionale, mentre la P.A con 2137 addetti pari al 16,63% del totale, è la seconda categoria per consistenza numerica.
L’agricoltura impiega invece 1600 addetti, cioè il 12,5%, seguita dal settore dell’istruzione che con 1443 addetti occupa l’11,23% degli attivi in condizioni professionali.
Altri settori rappresentativi delle categorie lavorative all’interno dell Comunità Montana sono quelli del commercio e delle attività manufatturiere che occupano rispettivamente 1374 e 1062 residenti nella Comunità, settori che costituiscono il 10,7% e l’8,27% degli sbocchi professionali.
|
Aprigliano |
Bocchigl. |
Celico |
Lappano |
Pedace |
Agricoltura,cacciasilvicultura |
151 |
410 |
227 |
15 |
78 |
Pesca, piscicoltura e servizi connessi |
|
|
|
|
1 |
Estrazione di minerali |
3 |
|
5 |
1 |
3 |
Attività manufatturiere |
69 |
73 |
89 |
15 |
96 |
Produzione e distribuzione di energia |
5 |
2 |
7 |
6 |
17 |
Costruzioni |
161 |
174 |
158 |
37 |
91 |
Commercio, riparazioni di autoveicoli e beni di consumo |
104 |
45 |
86 |
25 |
53 |
Alberghi e ristoranti |
35 |
29 |
18 |
8 |
34 |
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni |
71 |
31 |
44 |
40 |
52 |
Intermediazione monetaria e finanziaria |
8 |
3 |
5 |
4 |
4 |
Affari immobiliari, noleggio, informatica, ricerca ed altro |
29 |
11 |
14 |
8 |
16 |
|
Aprigliano |
Bocchigl. |
Celico |
Lappano |
Pedace |
P.A. e difesa, assicurazione sociale obbligatoria |
109 |
51 |
103 |
43 |
110 |
Istruzione |
81 |
43 |
70 |
33 |
126 |
Sanità e altri servizi sociali |
40 |
18 |
27 |
16 |
28 |
Altri servizi pubblici, sociali e personali |
38 |
16 |
19 |
12 |
22 |
Servizi domestici presso famiglie e convivenze |
1 |
|
|
|
|
Organizzazioni e organismi extraterritoriale |
|
|
|
|
|
totale |
905 |
906 |
872 |
263 |
731 |
|
Pietrafitta |
Rovito |
S.Giov. F |
S. Pietro G. |
Serra Ped. |
Agricoltura,cacciasilvicultura |
17 |
36 |
319 |
124 |
12 |
Pesca, piscicoltura e servizi connessi |
|
|
|
|
|
Estrazione di minerali |
|
1 |
10 |
2 |
|
Attività manufatturiere |
37 |
71 |
297 |
87 |
29 |
Produzione e distribuzione di energia |
3 |
6 |
146 |
4 |
4 |
Costruzioni |
93 |
165 |
676 |
217 |
54 |
Commercio, riparazioni di autoveicoli e beni di consumo |
52 |
108 |
537 |
120 |
27 |
Alberghi e ristoranti |
21 |
23 |
169 |
30 |
6 |
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni |
28 |
63 |
219 |
120 |
39 |
Intermediazione monetaria e finanziaria |
10 |
21 |
32 |
7 |
1 |
Affari immobiliari, noleggio, informatica, ricerca ed altro |
8 |
23 |
96 |
14 |
10 |
|
Pietrafitta |
Rovito |
S.Giov. F |
S. Pietro G. |
Serra Ped. |
P.A. e difesa, assicurazione sociale obbligatoria |
65 |
91 |
911 |
172 |
36 |
istruzione |
39 |
74 |
674 |
169 |
32 |
Sanità e altri servizi sociali |
19 |
45 |
309 |
41 |
19 |
Altri servizi pubblici, sociali e personali |
6 |
26 |
124 |
38 |
5 |
Servizi domestici presso famiglie e convivenze |
2 |
2 |
2 |
|
|
Organizzazioni e organismi extraterritoriale |
|
|
|
|
1 |
totale |
400 |
755 |
4521 |
1145 |
275 |
|
Spezzano P |
Spezzano S |
Totale |
Agricoltura,cacciasilvicultura |
152 |
59 |
1600 |
Pesca, piscicoltura e servizi connessi |
1 |
|
2 |
Estrazione di minerali |
4 |
|
29 |
Attività manufatturiere |
129 |
70 |
1062 |
Produzione e distribuzione di energia |
5 |
7 |
212 |
Costruzioni |
300 |
114 |
2240 |
Commercio, riparazioni di autoveicoli e beni di consumo |
180 |
37 |
1374 |
Alberghi e ristoranti |
60 |
33 |
466 |
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni |
65 |
34 |
806 |
Intermediazione monetaria e finanziaria |
13 |
7 |
115 |
Affari immobiliari, noleggio, informatica, ricerca ed altro |
48 |
11 |
288 |
|
Spezzano P |
Spezzano S |
Totale |
P.A. e difesa, assicurazione sociale obbligatoria |
384 |
62 |
2137 |
istruzione |
58 |
44 |
1443 |
Sanità e altri servizi sociali |
43 |
25 |
630 |
Altri servizi pubblici, sociali e personali |
116 |
12 |
434 |
Servizi domestici presso famiglie e convivenze |
1 |
|
8 |
Organizzazioni e organismi extraterritoriale |
|
|
1 |
totale |
1559 |
515 |
12847 |