a)
Sviluppo dell’apprendimento ortografico
Durante i primi due anni di sviluppo del
progetto, il confronto tra i dati dei
test iniziali e i dati dei test in uscita, ha consentito di osservare un
consistente miglioramento nei risultati ottenuti dagli allievi che avevano preso
parte al progetto.
Seppure in modo empirico, non sono state
individuate particolari influenze del linguaggio parlato sulla competenza
nell’applicazione delle regole di ortografia.
Nella popolazione esaminata, l’incidenza
degli errori “fonologici” sembra essere inversamente proporzionale all’età
scolare degli allievi. Per le difficoltà ove si intersecano aspetti fonologici
e aspetti relativi alla conoscenza delle regole della lingua scritta (es.accenti,
doppie), il fattore età scolare
non sembra essere particolarmente incidente.
La comparazione con i dati relativi alle
classi di controllo, evidenzia una buona efficacia dell’intervento ludico e
creativo, non solo nel momento di sviluppo dei giochi didattici, ma anche
nell’applicazione delle convenzioni ortografiche nei testi liberamente
composti dagli allievi.
Le osservazioni condotte sugli allievi della
scuola dell’infanzia e i risultati dei test, ci hanno convinto
dell’importanza di un intervento precoce ed intenzionale per sostenere lo
sviluppo pieno e ricco di tutte le potenzialità dell’allievo.
L’applicazione di questa metodologia ha
sollecitato gli alunni alla riflessione ed ha promosso lo sviluppo
d’interazioni cooperative e collaborative tra i ragazzi, che apparivano
particolarmente interessati e motivati.
In alcune classi, gli allievi hanno presto
assunto l’iniziativa, inventando nuovi giochi “ortografici”, scrivendo le
regole e diffondendo il materiale prodotto tra i loro compagni.
b)
Circolarità delle informazioni nel 36° Distretto
La frequenza agli incontri svoltisi presso
il 218° Circolo didattico, è stata altissima e superiore ai dati attesi. Tutte
le istituzioni scolastiche partecipanti hanno prodotto dei materiali che sono
stati messi in comune.
Il 100% dei partecipanti ha dichiarato di
ritenere utile lo scambio d’informazioni tra i docenti delle scuole del
Distretto; il 40% ha ritenuto la metodologia di formazione “buona”, il 60%
l’ha definita “ottima”.
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a)
Sviluppo dell’apprendimento ortografico
Contrariamente a quanto ipotizzato
inizialmente, gli allievi hanno ottenuto risultati largamente migliori nel testo
libero e nel testo del problema. Non è perciò confermata l’ipotesi iniziale
che prevedeva che gli allievi avrebbero prestato una maggiore attenzione
all’applicazione di regole ortografiche se impegnati in un dettato o comunque
in un lavoro di lingua piuttosto che di matematica.
I grafici che seguono illustrano in
modo dettagliato quanto rilevato nelle diverse Istituzioni Scolastiche.
Legenda: FO=fonologici, NF=
non fonologici, AL= altro
Errori fonologici: scambio di
grafemi, inversioni di lettere, grafemi inesatti.
Errori non fonologici: separazioni
illegali, scambi di grafemi omofoni, omissione o aggiunta di “H”.
Altro: omissione o aggiunta di accenti,
omissione o aggiunta di doppie.
Si è inoltre notato che gli alunni, nella
redazione del testo libero tendono ad attuare strategie per evitare di
utilizzare espressioni o parole che possano contenere particolari difficoltà
ortografiche. Utilizzano infatti metodi che vanno dalla ricerca della più
semplice strutturazione del periodo, fino alla scelta di sinonimi per le parole
“difficili”.