Trichocereus Pseudocandicans

   

      Pseudocandicans di 3 anni della mia collezione
       
In Argentina sulla Sierra Famatina i Trichocereus noti sotto il nome di "pseudocandicans" mostrano enormi fiori colorati, poco noti alla maggior parte dei collezionisti Italiani ed Europei che sono abituati a pensare ai fiori del T.candicans come a fiori bianchi. Ho pensato perciò di fare cosa gradita pubblicando una pagina web su tale argomento. Le foto 1,2,3,4,6,7,10,11,12, 13 sono dovute alla cortesia di Andreas Wessner (Germany), 5,9 a Willy Smith (Argentina), 8 a Franz Strigl (Austria). L'articolo seguente è tratto dall' Hybriden-Journal n.1/2000 della associazione tedesca Arbeitsgruppe Echinopsis-Hybriden .
Ringrazio l'autore per avermi concesso l'autorizzazione a pubblicarlo .
........................................................................................Clicca sulle foto o sulla cartina per allargarle.
   
Fuochi d'Artificio Argentini
..........................................di Karl Eckert


Non è una esagerazione definire in tale maniera il
Trichocereus pseudocandicans (Backbg.)Kiesling . Gli enormi fiori colorati di tale specie, che si aprono durante il giorno, sono tra i più belli di tutte le cactacee , e sono tuttora quasi sconosciuti.
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..Al contrario il fiore bianco notturno del Trichocereus candicans risulta già descritto da Salm-Dyck nel 1834 che classificò la pianta come Cereus candicans (Gillies) . Il nome candicans,evidentemente riferito al colore bianco del fiore, è dovuto al medico scozzese John Gillies che nei suoi viaggi sulle Ande Argentine incontrò tale pianta nei dintorni di Mendoza. La nomenclatura di questa specie ha subito una vita movimentata.. e Schumann descrisse la pianta come un Cereus, mentre allo stesso tempo Rumpler la mise tra gli Echinocereus, e Pfeiffer tra gli Echinocactus, Britton and Rose la descrissero come un Trichocereus, e Weber come un Echinopsis, dove si trova tuttora in accordo con la sistematica più recente.
Echinopsis candicans , così chiameremo tale specie, risulta ampiamente distribuita nelle province di Mendoza, Cordoba,
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San Juan, La Roja and Catamarca e risulta piuttosto variabile per ciò che riguarda forma della pianta, spine e fiore. La prima descrizione del fiore è dovuta a Schumann che indica fiori di 15cm di lunghezza. Al contrario nella mia collezione ho potuto osservare fiori di ben 25cm di diametro e lunghezza. Nella provincia di La Rioja l'Echinopsis candicans si trova associato all'Echinopsis huascha (Web.)Friedr,Rowley ed alle sue molte variazioni cromatiche, e ciò probabilmente porta al formarsi di ibridi naturali locali, il su menzionato Trichocereus pseudocandicans .Il Dr. Carlos Cult Hosseus parla di un T.candicans a fiore rosso nel suo libro "Notas sobre Cactaceas Argentinas, Cordoba 1939". Egli non vide direttamente il fiore ,   3  
in quanto nel libro si fà riferimento alla rivista medica "Ann. Asoc. Quicica Argentina" in cui un certo Prof. Juan T. Lewis ed un certo Dr. L.Reti descrivono questo fiore inusuale, da loro visto tra Chilecito e la Cuesta de Miranda nella provincia di La Rioja nel Gennaio 1933. Esattamente 10 anni più tardi E.Vatter in Scweitzer Sukkulentkunde III descrisse Trichocereus candicans di origine argentina con splendidi fiori rosso-sangue, giallo-limone e rosa-violetto. Le piante da lui trovate nel medesimo habitat erano, secondo Raush, nient'altro che forme di huscha , ed è oggi inevitabile pensare ad ibridi naturali di trichocereus candicans.Vatter scrive : "Uno deve vedere questi fiori personalmente, per poter ammirare la magnificenza dei colori di questo tesoro.   4  
Queste forme di Cereus tuttavia sono piuttosto rare, e si possono distinguere dalle normali piante a fiore bianco solo durante il breve periodo della fioritura. ". Le piante originali furono spedite da Vatter all'Orto Botanico di Zurigo. All'inizio degli anni 70 chiesi a Mr. Krainz che fine avessere fatto tali piante e la risposta fù che le piante di Vatter si erano congelate a causa di un guasto del sistema di riscaldamento. Ma non era una grave perdita in quanto si trattava "SOLTANTO" di ibridi!
Questo naturalmente non ridusse il mio interesse per queste piante uniche , e fui molto grato a Kiesling e Fechser quando mi spedirono dall'Argentina, all'inizio degli anni 70, una pianta di
Trichocereus candicans dal probabile fiore rosso che comunque in seguito si è dimostrata a fiore giallo. Il mio entusiasmo per questo gruppo di piante è tale che decisi con un amico di volare in Argentina per vedere queste piante dal vero.
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Abbiamo trovato migliaia di grosse piante cespitose con diametro fino a 6m, ma tutte a fiore bianco! Non abbiamo avuto il privilegio di vedere i fuochi d'artificio. Con una sola eccezione : abiiamo visto uno pseudocandicans a fiore rosso nel giardino di una abitazione, in un piccolo paese 100km a sud di Aimogasta. Anche per gli abitanti del luogo questi pseudocandicans sono dunque qualcosa di raro e speciale , che si distingue dal mare di piante a fiore bianco. Una delle ragioni per cui T. pseudocandicans non è presente nelle collezioni è la dimensione della pianta , con rami di diametro 10cm ed altezza fino ad 1m, che tende a diventare cespitosa ed occupare molto .   6  
spazio. Tuttavia è da sottolineare che talee radicate alte 20-30cm sono già in grado di fiorire se coltivate in posizione soleggiata. Il nome pseudocandicans è dovuto a Backeberg che definì la specie inserendola nel genere Helianthocereus. Precedentemente tuttavia la aveva descritta come Helianthocereus pecheretianus. Descrisse inoltre una forma a fiore rosso come Trichocereus candicans v. roseiflorus , nome cambiato più tardi in Helianthocereus pseudocandicans v. roseiflorus. Ritter ha considerato Helianthocereus pseudocandicans (Backeberg) sinonimo di candicans forma rubriflorus. Tutto questo balletto nomenclaturale non ha aiutato la   7  
corretta determinazione della specie, ma forse questo è inevitabile se accettiamo l'interpretazione di tali piante come ibridi naturali. Robert Graser di Nuremberg (Germania) è stato uno degli ibridatori tedeschi più attivi nell'incrociare 50 anni fà T.candicans con Aporocactus flagelliformis, Echinopsis grandiflora, Echinopsis kermesina, Echinopsis oxigona, Lobivia grandiflora, Lobivia huascha, Trichocereus purpureopilosus, Trichocereus schickendantzii e Vatter 15 yellow creando un gran numero di ibridi. I fiori di tali ibridi hanno prodotto le più diverse sfumature di colore dimostrandosi per nulla inferiori a gli ibridi naturali. In "Succulenta" del 1996 F. Van der Broeck   8  
parla del suo viaggio in Argentina e descrive gli Echinopsis pseudocandicans come un festival di colori nella Sierra Famatina. Data la rarità di queste forme , di molti colori è nota una sola pianta, e questo, unito alle grosse dimensioni, ha fatto sì che la riproduzione e distribuzione tra gli appassionati è risultata finora limitata.
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