Come creare nuovi Cactus ibridi
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La famiglia delle Cactacee, forse per il fatto di risultare piuttosto giovane dal punto di vista evolutivo, presenta una interessante caratteristica : specie appartenenti a generi diversi possono incrociarsi con relativa facilità dando luogo a ibridi con fiori o forme particolari. In letteratura sono segnalati vari esempi di incroci intergenerici : in Innes,Glass-Enciclopedia delle Cactacee Zanichelli , oppure in Cactus&co. Journal vol.II n.4 December 1998 è possibile trovare esempi di incroci di Epiphillum x Echinopsis , Leuchtenbergia x Ferocactus , Hildewintera x Echinopsis, Heliocereus x Discocactus . |
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Personalmente ho avuto la fortuna di poter incrociare
un Hylocereus hundatus con un
Trichocereus ibrido, ed a lato è mostrata una piantina
di 2 anni ottenuta da tale incrocio. Tra i vari gruppi di cactacee esistenti, un gruppo, quello costituito da Trichocereus, Echinopsis e Lobivia , piante sud-americane che vivono sulle Ande, ha dimostrato più di altri di sapersi adattare alle condizioni ambientali del Centro-Italia dove vivo, per cui il mio interesse si è concentrato su di esso. |
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I trichocereus e gli Echinopsis hanno
la caratteristica di avere fiori grandi (20+cm ø i primi) ed
eleganti, di colore generalmente bianco, mentre le
lobivie presentano fiori più piccoli ma vivacemente
colorati, per cui l'intero gruppo si presta molto bene
alla creazione di ibridi. Qui a lato è mostrato il fiore
di un trichocereus e di un Echinopsis a fiore colorato.
Ho incrociato 4 anni fà le due piante ottenendone una
con caratteristiche intermedie tra quelle dei genitori . |
trichocereus schickendantzii x Echinopsis kermesina |
ed il fiore è mostrato nell'immagine al lato. Dimensioni e struttura ondulata dei petali sono dovute al primo genitore, mentre il colore proviene dal secondo. Trovo affascinante incrociare piante diverse aspettando magari anni fino al giorno in cui avviene il "miracolo" della loro fioritura. Un suggerimento: quando effettuiamo un incrocio annotiamo subito su di un etichetta i nomi dei genitori ricordando che esiste una convenzione: quella di scrivere per primo il nome della pianta "femmina", quella cioè su cui si forma il frutto. Se l'incrocio è riuscito, in estate potremo staccare il frutto maturo e separare in un colino sotto l'acqua corrente i piccolissimi semi che potranno essere piantati a fine estate o nella primavera successiva. Poichè le piantine appena nate risultano estremamente delicate, da qualche anno le semino all'interno di una germinatrice. Nelle pagine successive troverete le istruzioni per costruirne una. |