Il libro di Enrico Giardino
 

Il Diritto a Comunicare
come diritto universale da conquistare

Ginevra, 11 dicembre 2003
WFCR - Forum mondiale per il Diritto a Comunicare
Riflessioni sull'evento

di Enrico Giardino

Dopo molti anni di “ibernazione” pilotata, il Diritto a comunicare ritorna sulla ribalta internazionale: a Ginevra nel Forum mondiale (sociale) per il Diritto a comunicare (WFCR, 11 dicembre 2003) ed a Quito (Ecuador) nel 1° foro social de las Americas (8-13 marzo 2004).
Il Forum di Ginevra si contrappone alla conferenza mondiale UIT (ONU, 10-13 dicembre 2003) sulla “Società della Informazione”, slogan oligarchico ed imperiale che già nel 1984 l’UNESCO aveva criticato e superato con il principio del diritto a comunicare (in senso attivo e passivo), inviso ad USA ed U.K., ma sostenuto da tutti i Paesi “non allineati”, da quelli del Sud del mondo e socialisti.
Si riproporrà a Ginevra la contrapposizione del 1984 tra due principi antitetici: l’uno oligarchico (poteri forti e giornalisti che “informano”), l’altro sociale e universale (comunicazione come diritto - di popoli, cittadini e lavoratori dei media - a testimoniare direttamente e scambiarsi messaggi orizzontali).
“Società della informazione” (flusso unidirezionale ed oligarchico di messaggi), contro “Società della comunicazione” (o comunicante), senza gerarchie e monopoli imposti.
È interesse primario dei cittadini, dei movimenti sociali ed no global, degli operatori dei media - non monopolisti o asserviti: come emittenti comunitarie, no profit, indipendenti - sostenere, diffondere e praticare il DIRITTO A COMUNICARE in tutti i modi possibili, saltando la censura e le distorsioni dei grandi media e dei giornalisti asserviti che in essi lavorano.

Perciò la proposta del Forum DAC è quella di dare il massimo risalto possibile in Italia alla giornata di Ginevra (WFCR) dell’11 dicembre 2003, cioè alle idee e alle proposte che da quel Forum sociale mondiale usciranno. Ecco alcune idee al riguardo:

1. stabilire una giornata mondiale del diritto a comunicare (l’11 dicembre?);
2. emittenti disponibili - come EMI.LI.TV per la televisione e RADIO GAP per la radiofonia - possono trasmettere in diretta i lavori della Conferenza UIT e WFCR (con interviste, resoconti, servizi);
3. diffondere in tutti i modi possibili la documentazione scritta e audiovisiva relativa al diritto a comunicare e le proposte avviate in Italia e fuori (es. Carta universale dei diritti comunicativi);
4. mettere a disposizione questo materiale (libri, documenti, audiovisivi) presso librerie e biblioteche (Odradek di Roma e la Biblioteca E. Morante di Ostia sono già disponibili a farlo).
5. promuovere ogni azione perché in ambito istituzionale, politico, sindacale, scolastico, lavorativo, il  diritto a comunicare sia riconosciuto, formalizzato e praticato con mezzi e modalità specifiche.
6. Avanzare una proposta di legge - se necessario di iniziativa popolare - per la adozione di una Carta Universale dei diritti comunicativi di popoli, cittadini, operatori della comunicazione.

Si chiede a tutti di impegnarsi a valorizzare e sostenere tutte le iniziative rivolte a conseguire i risultati qui indicati, nell’interesse generale. È questa la via maestra per uscire da una dipendenza storica fatta di propaganda, disinformazione, falsità e censure, ormai insopportabili.

Enrico Giardino
28 ottobre 2003
 

Altre riflessioni di Enrico Giardino:
- Rifondare le logiche, gli assetti ed i processi comunicativi di massa
- La Vª assemblea dell'ONU dei Popoli

Il Sito del Forum DAC:
www.romacivica.net/forumdac


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