Il testo dell'interrogazione parlamentare
presentata dal Senatore Francesco Martone (Verdi)
circa il problema dell'arsenale chimico (CS) di Saddam Hussein

 

MARTONE (Verdi-U): Domando di parlare.


PRESIDENTE: Ne ha facoltà.


MARTONE (Verdi-U): Signor Presidente, oggi si è parlato di armi, non propriamente armi chimiche. Però esiste una fattispecie piuttosto singolare. Nel rapporto che Tony Blair ha consegnato alla House of Commons riguardo alla necessità di un intervento preventivo in Iraq, si parlava della possibilità che l'arsenale chimico di Saddam Hussein contenesse armi caricate a gas CS.

Ora, nel gennaio di quest'anno ho rivolto l'interrogazione 4-01352 con richiesta di risposta scritta al Ministro dell'interno riguardo al massiccio uso del gas CS durante le giornate del Vertice G8 di Genova.
Constatato che sono stati sparati almeno 6.000 candelotti lacrimogeni, la maggior parte dei quali caricati a gas CS, ritengo sia opportuno un chiarimento rispetto alla conoscenza che il Ministero dell'interno ha sugli effetti venefici, o comunque tossici, nelle persone sottoposte a questo singolare trattamento.

Da allora abbiamo avuto una serie di informazioni che ci dimostrano come gli effetti del gas CS non siano reversibili - come invece annunciato in altre occasioni dal Ministero dell'interno - poiché alcune persone soffrono tuttora di effetti piuttosto gravi al sistema respiratorio, al punto da ipotizzare addirittura l'esistenza di una vera e propria "sindrome di Genova".

Insieme agli avvocati del Genoa Legal Forum e alcuni scienziati è stato presentato un dossier estremamente ricco alla procura della Repubblica di Genova; però, tuttora attendiamo una risposta da parte del Governo sui seguenti punti. In primo luogo, perché non sia stata annunciata, come è stato fatto in altre parti, ad esempio in Canada, l'ipotesi di uso di questo gas, e quindi dato informazione preventiva ai cittadini di Genova sulla possibilità di essere anche loro involontariamente intossicati; in secondo luogo, quale sia l'orientamento del Ministero dell'interno rispetto alla messa al bando di questi gas, che sono già stati messi al bando per scopi bellici, però paradossalmente non per scopi di ordine pubblico.


PRESIDENTE: Onorevole Martone, la Presidenza si farà sicuramente carico di sollecitare una risposta anche a questa interrogazione.
 


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