Al Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi
Presidenza del Consiglio - Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 370
00187 Roma

e per conoscenza:
al Presidente della Camera dei Deputati, On. Pierferdinando Casini
al Presidente della Camera del Senato, On. Marcello Pera
ai Capigruppo alla Camera del Parlamento italiano



Genova, 2 ottobre 2002


Oggetto: L'Italia come Iraq e Genova come Baghdad?

Signor Presidente, mi rivolgo alla Sua attenzione, sicuro di trovare interlocutore attento.
Grazie al Primo Ministro britannico Tony Blair e al dossier, redatto dal JIC (Joint Intelligence Committee), dal titolo IRAQ'S WEAPONS OF MASS DESTRUCTION - THE ASSESSMENT OF THE BRITISH GOVERNMENT¹ sono venuto a conoscenza, leggendo pagina 11 del secondo capitolo, del fatto che:

"
Iraq has been involved in chemical and biological warfare research for over 30 years. Its chemical warfare research started in 1971 at a small, well guarded site at Rashad to the north east of Baghdad. Research was conducted there on a number of chemical agents including mustard gas, CS and tabun. Later, in 1974 a dedicated organisation called al-Hasan Ibn al-Haitham was established. In the late 1970s plans were made to build a large research and commercial-scale production facility in the desert some 70km north west of Baghdad under the cover of Project 922…".²

Faccio ancora una volta tesoro del consiglio del Primo Ministro britannico alla Camera dei Comuni che "consentirgli di farlo [sviluppo ed uso di agenti chimici] senza mettergli nessun ostacolo sarebbe irresponsabile''.³

Per mia responsabilità, avendo conferma che lo stesso identico agente chimico (CS) denunciato dal dossier inglese come agente chimico sviluppato in passato da Baghdad è stato utilizzato dalle forze di polizia contro civili durante il luglio genovese del 2001 in concomitanza del G8,

chiedo

al Presidente del Consiglio Italiano Silvio Berlusconi di inserire l'Italia nella lista dei "paesi canaglia" sia presso il Primo Ministro inglese Tony Blair che presso il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush.

Infatti, conscio del fatto che l'Italia è rea di sviluppare, produrre e accumulare l'agente chimico "CS", fornirò ogni coordinata utile perché il nostro paese sia punito preventivamente e in modo duraturo dalla comunità internazionale.

Nella certezza di incorrere nel rischio di essere tacciato di eccessiva responsabilità, e di vedere un domani chiudere o bombardare le fabbriche italiane che producono lo stesso identico agente chimico che è stato prodotto in passato dall'Iraq, porgo i miei più distinti saluti.

 

Dr. Edoardo Magnone


(Comitato Verità e Giustizia per Genova
via San Luca 15 - I-16100 Genova, Italy)

 

1 http://usinfo.state.gov/regional/nea/iraq/text/dossiertc.htm
2 Evidenziazione aggiunta
3 http://www.cnnitalia.it/2002/MONDO/europa/09/03/blair/. Articolo messo in Rete alle 02:11 ora italiana (00:11 GMT) del 5 settembre 2002.

 

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