Il libro vuole evitare di essere il classico racconto celebrativo sulla
storia del Grande Torino o di quello di Gigi Radice, altri l’hanno già fatto, e
anche bene. Questo breve racconto cerca invece di esprimere le sensazioni
provate dall’autore prima, durante e dopo la marcia, e di farlo cercandone anche
il lato comico. Per arrivare a questo si descrivono le motivazioni tipiche del
tifoso granata, cercando di evitare di essere eccessivamente stucchevoli o
retorici. L’ironia e la metafora sono le armi utilizzate per descrivere le varie
situazioni che si presentano. Armi che, se correttamente dosate, riescono ad
essere più efficaci di cento discorsi. Soprattutto consentono di sorridere,
magari con un po’ di amarezza, cercando sì di riportare il calcio alla sua
dimensione di svago, ma non negandone il grandissimo impatto riguardo il
formarsi delle opinioni su argomenti più seri. Non mancano parti forse un po’
amare, ma la circostanza e le motivazioni della marcia lo imponevano. Vengono
però immediatamente compensate con la ricerca della battuta, a volte anche
tagliente, per smorzarne l’impatto.
Sono prese di mira, sempre utilizzando sarcasmo e allegoria, oltre che
trasmissioni televisive e personalità conosciutissime per gli appassionati di
calcio, anche alcune istituzioni pubbliche, le quali, a dir il vero, non ne
escono molto bene, schiacciate dalla responsabilità se non di essere, almeno di
apparire equidistanti fra due realtà sportive ed economiche troppo diverse e,
anche, tra diverse tipologie di tifosi. Gli uni con un grado di partecipazione
emotiva non eccessiva e comunque rappresentata nel libro come scelta di tifo
opportunista, gli altri che fanno della loro passione, a volte esagerata ma
comunque non certo di comodo, un modo di vivere e di pensare.
L'autore. Michele Monteleone, collaboratore del periodico satirico
“Fegato Granata” e viscerale tifoso granata, è nato a Moncalieri (Torino)
nel 1956. Questo è il suo secondo racconto. Il primo, Gli Ingordi, è stato
pubblicato nel numero speciale di “Fegato”, uscito in occasione della
Marcia dell’Orgoglio Granata del 4 maggio. In entrambe le opere sono soprattutto
l’ironia e l’allegoria a farla da padrona. Sempre sul periodico di Manlio
Collino, l’autore scrive numerosi pezzi sotto pseudonimo. Occasionalmente
collabora con Toronews, Torcida Granata e Pelle Granata, tre siti internet
contattati giornalmente da un vasto numero di navigatori.
|