Quelli che il Baciccia - di Redazione FFE
 

Prefazione
Di Giorgio Cimbrico

Istruzioni per un uso corretto della propria sampdorianità: potrebbe essere il titolo, di sapore vagamente swiftiano, da apporre a questa operina scritta da membri della sempre più sparuta pattuglia, della sempre più ridotta tribù di coloro che riescono a essere lievi, dolci, gradevoli, il tutto con una spruzzata di poesia, di rimandi ad un tempo che fu e che, dannazione, non tornerà.
Caratteristiche che si riflettono in questo librino che piacerà a chi ha fede salda in una certa parte, tinta di svariati ma non arlecchineschi colori, che finirà per divertire anche quelli dell’altra sponda, cromaticamente riconducibile ad un’accoppiata di colori britannici. Giusto così: l’esistenza di una trincea non sarebbe possibile se, di là da una ridotta e cittadina no man’s land, non ci fossero avversari da dileggiare-perseguitare-graffittare. O, detto in genovese, mettere a perdere.
C’è l’orgoglio – grazie a Dio, senza la rabbia – per un’appartenenza, c’è la speranza per un futuro che ripercorra anni formidabili, c’è un repertorio – di tipi bislacchi, di situazioni paradossali – che saltabecca tra la commedia dell’arte goldoniana e la galleria villaggesca degli eterni sfigati. Sempre apocalittici, mai integrati.

Giorgio Cimbrico
 


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