Vademecum della bugia
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Verona on line
L'ultima sul Berlusca
di Lino Pironato
 

La Stampa
La sai "L'ultima sul Berlusca"?
di Alessandra Pieracci
 

Il Lavoro
Barzellette e politica. L'ultima sul Berlusca
di Stefano Bigazzi
 

mentelocale.it
L'ultima sul Berlusca
di Daniela Carucci



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Da Verona on line  -  9 ottobre 2002

 
L'ultima sul Berlusca


di Lino Pironato

Dal disoccupato che salva Berlusconi e gli chiede in dono una sedia a rotelle pensando alle conseguenze del suo atto, alla sua leggendaria capacità di imbonitore. Venditore in ogni circostanza, megalomane, bugiardo, ladro... è il " bel quadretto" che risulta di questo rappresentante italiano nel mondo. Ci sono anche espressioni lapidarie, non solo barzellette, che fanno ridere solo per la loro paradossale verità. Poco amato dagli italiani (come nell'esilarante "Il Francobollo") i quali avrebbero pochi scrupoli a "liberarsene" (uno dei temi più ricorrenti). Non mancano barzellette con agganci sessuali, oppure in rima ("A Silvio") o a doppia lettura ("Ode a Berlusconi").
Nell'epoca del pensiero unico la satira non si è fermata anzi ... ma poteva trovare un bersaglio migliore?

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Da La Stampa  -  Genova  -  6 agosto 2002

 

Un libro di barzellette di invenzione popolare
inviate via Internet ai Fratelli Frilli Editori

La sai "l'ultima sul Berlusca"?


di Alessandra Pieracci

La sai “L’ultima sul Berlusca”? Noo? Allora leggila sul libricino appena pubblicato dai Fratelli Frilli che, in un mese di tempo, si sono fatti inviare barzellette via Internet da chiunque, per fare poi una selezione che ha dato un florilegio di battute, alcune delle quali già note, altre riciclate, altre ancora del tipo “buone per tutti i personaggi politici”, ma con una manciata di freddure ad hoc di invenzione popolare. Il libretto, una sessantina di pagine in tutto, è in vendita a 2 euro e 50. Ecco alcuni esempi di battute brevi.

Invitato da Rocco Bottiglione a leggere il Nuovo Testamento, Silvio Berlusconi ha chiesto: “Perché, sono compreso tra gli eredi?”.

Nell’auto di Silvio c’è una piccola immagine di Gesù con scritto “Papà non correre”.

Tra le barzellette più lunghe, quella dei tre condottieri. Dall’aldilà i tre più grandi condottieri della storia, Alessandro Magno, Giulio Cesare e Napoleone, ottengono di poter guardare sulla Terra gli attuali prodigi della scienza e della tecnica applicati all’arte della guerra. Vedendo i carri armati in Palestina, Alessandro Magno sospira: “Ragazzi, se io avessi avuto dei carri così, nemmeno un fazzoletto di terra sarebbe sfuggito al mio impero”. “Che cosa dovrei dire io allora?” esclama Giulio Cesare vedendo un poliziotto col giubbotto antiproiettile. “Se io avessi avuto quelle corazze, i congiurati li avrei sistemati per bene!”. Solo Napoleone resta zitto a fissare incantato un televisore, sintonizzato su Rete4, con Emilio Fede che intervista Berlusconi. Gli altri lo rimproverano: “Ma Napoleone, con tutte le armi interessanti che ci sono, che cosa stai a guardare quelle boiate?”. E Napoleone: “Ma ragazzi, vi rendete conto? Se io avessi avuto una televisione così, di Waterloo non lo avrebbero neppure saputo!”.

 

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Da Il Lavoro  -  6 agosto 2002

 

Satira
Barzellette e politica
L'ultima sul Berlusca


di Stefano Bigazzi

La sai l’ultima? è una delle trasmissioni più seguite, il sabato sera, del comparto Mediaset: una gara di barzellettieri, votata all’umorismo spicciolo, dalla battuta sciorinata in pochi secondi.

Sarà difficile che i concorrenti possano recitare le storielle contenute nel libello L'ultima sul Berlusca (Autori Vari, Fratelli Frilli Editori, 66 pagine, euro 2,50, con postfazione di Mizio Ferraris). Sono barzellette evidentemente a tema, oggetto appunto il presidente del consiglio, nuove, adattate e riadattate: sono quelle che circolano da mesi al bar, su Internet, per la strada, raccolte dalla piccola casa editrice genovese che è riuscita già in un paio di occasioni a guadagnarsi gli strali del centrodestra con sfavorevoli (ovviamente) recensioni sui giornali del Polo. E questa ultima fatica editoriale non mancherà di subire analoga sorte.

Nel tascabile i classici della barzelletta politica antiberlusconiana: dai rapporti con Dio a quelli con i potenti, dal denaro all'autostima, un campionario di luoghi comuni del personaggio più citato dalle sei maggiori reti pubbliche (o private) d'Italia.

 

 

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Da mentelocale.it  -  23 luglio 2002

 

L'ultima sul Berlusca

di Daniela Carucci

Non sapete come divertirvi sotto l'ombrellone? Siete costretti a rimanere in ufficio e avete voglia di sfogarvi con qualcuno, magari ridendogli in faccia? I Fratelli Frilli ancora una volta corrono in aiuto dei propri lettori con L'ultima sul Berlusca. Una carrellata esilarante su tutte le barzellette che girono in Rete sull'emerito Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Ma perché prendersela proprio con lui? Semplicemente perché sembra non se ne possa fare a meno. È una specie di febbre che ha colpito gran parte dei cittadini di questo bel paese. La tarantola di Arcore ha fatto le sue vittime, e ora il povero Silvio ne paga ingiustamente le conseguenze. Pazienza. È toccato ai carabinieri, alle infermiere, persino al Papa e ora tocca a lui. D'altronde con quel sorriso smagliante, l'abbronzatura, le trovate eccentriche, le barzellette che lui stesso ama raccontare, lo stalliere dalla personalità eclettica, le ville e gli yacht… poteva anche andargli peggio.

E così se ci si trova tra le mani il libercolo dei Frilli - sessantuno pagine per 2 euro e 50 - dopo le prime righe non ci si può fermare, si legge tutto d'un fiato. L'occhio scorre veloce sulle battute al vetriolo, e non ci si sorprende quando ci s'imbatte in un'ode o nella poesia di tale Giacoma Leopardi, A Silvio.

Visto che oggi mi sento particolarmente buona, ecco qui sotto un assaggio di ciò che è contenuto nel libello che ha tanta voglia di farvi ridere.

IL FRANCOBOLLO
Comunicato del Poligrafico dello Stato: «Ci sono pervenute delle lamentele da parte di alcuni cittadini per il cattivo funzionamento del nuovo francobollo da 0,41 euro, e recante l’effigie del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si ricorda che per attaccarlo correttamente su una cartolina o su una busta, occorre sputare nel tergo e non sulla faccia».

LE TRE VIRTÙ
Quando Dio creò il mondo decise di concedere a ciascun popolo due virtù. Rese così gli americani ordinati e intraprendenti, i tedeschi tenaci e studiosi, i giapponesi lavoratori e pazienti. Giunto agli italiani disse all’arcangelo Gabriele di annotare su un quaderno: «questi saranno intelligenti onesti e voteranno Forza Italia».

Terminata la creazione l’arcangelo tornò da Dio e gli espose un dubbio: «Padre buono, hai dato a tutti i popoli del mondo due virtù, ma agli italiani ne hai concesse tre. Questo farà in modo che essi prevalgano su tutti gli altri popoli del mondo. È questa la tua volontà?

«Hai ragione», rispose Dio, «non sarebbe giusto. Il problema è che non posso cancellare ciò che ho creato. Ho comunque un rimedio: d’ora in poi, gli italiani conserveranno tutte e tre le virtù ma potranno usarle due alla volta».

Per questo motivo l’italiano che vota Forza Italia ed è onesto non può anche essere intelligente; quello che è intelligente e vota Forza Italia non potrà essere onesto e quello che è intelligente e onesto non potrà mai votare Forza Italia.

 


 

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