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Gli ambienti dei bambini
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Vita & Salute
Gli ambienti dei bambini
Verdetellus
Gli ambienti dei bambini
Il Secolo XIX
La filosofia orientale vi può insegnare ad arredare la
casa
di Lucia Compagnino
Green Planet
Gli ambienti dei bambini
di Elisabetta Ciriotti
Natural
Un manuale di bioarchitettura per l'infanzia
Corriere Mercantile
Come realizzare una casa "a misura di bambino"
di Miriana Rebaudo
Diagnosi & Terapia
Il primo
manuale di bioarchitettura per l'infanzia
Naturalia
Gli ambienti dei bambini
Salute - Repubblica
La casa costruita a misura di bimbo
di Caterina Viola
Il Secolo XIX
I bambini e la città: acerrimi nemici?
di Lucia Compagnino
Il Nuovo
Le mamme italiane: "Vogliamo scuole più belle"
La Gazzetta Web
Come creare ambienti a misura di bambino
di Rita Rutigliano
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Da Vita & Salute - dicembre 2002
Gli ambienti dei bambini
Lo scopo principale di questo manuale di bioarchitettura è
quello di aiutare il lettore a iniziare un percorso che ponga attenzione agli
spazi dove i bambini trascorrono gran parte del loro tempo, rendendolo più sano
e piacevole. Una guida pratica per creare spazi infantili che li aiutino in una
crescita armoniosa. I bambini devono essere amati, ascoltati, aiutati, ma anche
guidati e indirizzati, per questa ragione dovremmo cercare di dar loro
un'educazione che tenda a sviluppare una coscienza capace di mettersi in
relazione con la natura e vivere in armonia con essa. Quindi, adottare e
sperimentare formule ambientali e abitative più ecologiche, più naturali perché
loro possano vedere, toccare e vivere gli anni della loro infanzia all'interno
di ambienti e abitazioni in cui gli oggetti che li compongono abbiano
un'importanza significativa per la loro formazione caratteriale, intellettuale
ed emotiva futura. Non ci sentiamo di condividere pienamente i riferimenti alla
filosofia Feng Shui per ragioni ideologiche e scientifiche; ciò non toglie che
resta un'opera valida per introdursi nel mondo della bioarchitettura.
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Da
Verdetellus - 31
ottobre 2002
Gli ambienti dei bambini
Un valido aiuto per progettare, arredare, disporre
gli ambienti infantili secondo i principi naturali della bioarchitettura e del
feng shui, il libro "Gli ambienti dei bambini", che inaugura la collana "lacasadipinocchio",
è una sintesi semplice e comprensibile, un raccoglitore di informazioni tratte
da noti ed importanti testi di bioarchitettura, ecologia della casa, ed
educazione neonatale.
Il suo principale scopo è quello di aiutare il lettore ancora del tutto
inesperto in materia, ad iniziare un percorso “educativo” che ponga attenzione
anche agli spazi dove i bambini trascorrono gran parte del loro tempo.
I bambini devono essere amati, ascoltati, aiutati, ma anche guidati ed
indirizzati, per questa ragione dovremo cercare di dar loro un’educazione che
tenda a sviluppare una coscienza capace di mettersi in relazione con la natura e
di vivere in armonia con essa.
Il libro può essere acquistato in libreria oppure potete richiederlo alla casa
editrice: lo riceverete senza aggiunta di spese postali.
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Da Il Secolo XIX - 10
ottobre 2002
Alla scoperta della
bioarchitettura
La filosofia orientale vi può
insegnare ad arredare la casa
di Lucia Compagnino
Osservate bene dove dorme il gatto di casa e
mettete la culla del vostro bambino da tutt'altra parte. Infatti, secondo i
principi della bioarchitettura illustrati martedì pomeriggio alla Fnac da
Monica Cristina Gallo, architetto, progettista d'nterni e autrice de "Gli
ambienti dei bambini" (Frilli Editori, 16,50 euro), primo manuale di
bioarchitettura per l'infanzia pubblicato in Italia, quella zona sarà senz'altro
attraversata da energie negative, alle quali i più piccoli sono particolarmente
sensibili.
«L'idea di scrivere di questo libro - ha spiegato l'autrice - mi è venuta in
gravidanza, quando cercavo un testo che mi aiutasse a creare un ambiente
semplice e sano per la mia bambina, e ho trovato molte pubblicazioni in francese
e tedesco ma nulla in italiano. Allora ho riunito una serie di spunti e ho
cercato di renderli in maniera più chiara possibile, parlando da mamma a mamma».
Nata negli anni '60 in Germania e arrivata in Italia vent'anni dopo, la
bioarchitettura, che si occupa di ecologia della casa, è figlia del feng shui
(vento e acqua in cinese) l'antica filosofia orientale che insegna a migliorare
la qualità delle nostre abitazioni e quindi delle nostre vite. E ha leggi molto
complesse, che l'autrice ha tradotto in modo comprensibile a tutti. La cameretta
dei bambini deve essere un guscio protettivo, non uno spazio minaccioso. E'
meglio quindi arredarla con mobili chiari dalle forme morbide e arrotondate, di
materiali naturali come il legno. Per le pareti, evitate le tappezzerie dai
disegni improbabili, scegliete piuttosto una semplice pittura ad acqua: bianca,
azzurra o crema per i bimbi nati in primavera o estate e verde, rosa o gialla
per quelli nati in autunno o inverno. Evitate sempre il colore rosso, che eccita
e disturba il sonno, e aggiungete un carillon o una girandola al soffitto, che
richiamano l'energia leggera e vitale. Per illuminare la cameretta lasciate
stare i neon, meglio le vecchie lampadine a incandescenza e meglio ancora sono
le lampade al sale, che purificano l'aria.
Per la culla il famoso antroposofo Rudolph Steiner suggerisce delle tendine
color porpora, che rilassano e richiamano l'utero materno.
Dalla cameretta alle scuole e agli ospedali, i principi della bioarchitettura
stanno facendo breccia nel cuore di molti amministratori, tanto che Monica
Cristina Gallo sta lavorando alla ristrutturazione del reparto di pediatria
dell'ospedale di Bassano del Grappa.
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Da Green Planet - 23
luglio 2002
Gli ambienti dei bambini
di
Elisabetta Ciriotti
Ormai ci siamo abituati a termini come il Feng
Shui o lo bioarchitettura, anche se poi, difficilmente, riusciamo a mettere in
pratica qualcosa di questi salutari insegnamenti. Non lo facciamo perché ciò
implicherebbe una conoscenza che, invece, non abbiamo, tolto lo sfizio che, ogni
tanto, ci prendiamo quando acquistiamo quei gingilletti folcloristici, dopo che
li abbiamo trovati descritti in un qualche manualetto del Feng Shui. Ma la
salute che, effettivamente, potremmo guadagnare se solo approfondissimo un po'
di più l'argomento è reale! Ci vorrebbe quindi un libro semplice ma esaustivo
che ci permetta, da subito, di fare qualcosa di sensato.
Il testo di Monica Cristina Gallo soddisfa perfettamente questo esigenza.
Infatti, anche se non siamo sul punto di avere un bambino, ma semplicemente ci
apprestiamo a entrare o a creare uno spazio nuovo, la casa, come scrive
l'Autrice, rimane sempre e ancora il nostro baricentro spirituale. Per cui
"correggere o modificare alcuni ambienti può significare vivere in migliore
armonia con se stessi e con la vita. (...) Difficilmente, se non si è un addetto
ai lavori nel campo dell'architettura, della bioarchitettura o dell'edilizia
ecologica si conoscono scienze come la geobiologia e forse a pochi viene in
mente di documentarsi..." ma bastano poche e chiare informazioni per riuscire a
capire cosa si può fare per rendere il nostro abitare non solo più piacevole, ma
anche e soprattutto più salutare. Il libro è il testo ideale per approcciarsi a
quelle semplici regole energetiche, il cui rispetto porterà armonia nella nostra
vita.
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Da Natural - luglio 2002
"Gli ambienti dei bambini"
Un manuale di
bioarchitettura per l'infanzia
Un libro piacevole da consultare, quasi un
raccoglitore di informazioni tratte da noti e rilevanti testi di
bioarchitettura, ecologia della casa ed educazione neonatale, che inaugura la
collana 'lacasadipinocchio'. Scopo principale dell'autrice è quello di aiutare
il lettore ancora del tutto inesperto in materia a iniziare un 'cammino
educativo' che ponga attenzione anche agli spazi dove i bambini trascorrono gran
parte del loro tempo. Fin dai primi capitoli si parla di come sarà, o meglio
come cambierà la casa con un nuovo arrivo: nuova illuminazione, nuova
disposizione dei mobili, nuova attenzione per il microclima interno, etc.
Il libro aiuta inoltre a evitare tutti quegli atteggiamenti e comportamenti che,
se possono andare bene per un adulto, e spesso neppure per lui come ad esempio
il fumo, non lo sono più ora che in casa c'è un neonato. Perché i bambini, come
sottolinea Monica Gallo, "devono essere amati, ascoltati, sorretti", e
per farlo è necessario sperimentare vie e formule inedite, più ecologiche e
naturali per permettere ai più piccini di "vivere gli anni della loro infanzia
all'interno di ambienti nei quali gli oggetti che li compongono siano dotati
anche di un'anima quanto, o più, dei compagni di gioco".
Importanza per gli spazi dedicati all'intimità, dove, quando il bambino è molto
piccolo, poter svolgere quelle attività, come i massaggi o i bagnetti con oli
essenziali. Si parla anche di erbe nel capitolo dedicato alla camera del
bambino. Per conciliare il sonno perché non usare un piccolo guanciale imbottito
di iperico, fior di fieno, luppolo, camomilla e farro; se il problema è invece
un lieve disturbo alle vie respiratorie la miscela con la quale riempire il
cuscino sarà preparata con menta, salvia, verbena, camomilla e farro.
L'autrice non dimentica l'esterno dell'abitazione, ovvero il giardino di casa,
la scuola materna prima ed elementare poi, i musei, i reparti di pediatria.
Le ultime pagine sono dedicate ai centri di cultura per bambini, che in Italia
mancano, e alla 'casadipinocchio', il centro ospitato in un antico borgo in
pietra nelle Langhe che ha come obiettivo il recupero della relazione con le
sensazioni emotive e intuitive tipiche dell'età infantile attraverso attività e
percorsi speciali.
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Dal Corriere Mercantile - 27 luglio 2002
Primo manuale di
bioarchitettura per l'infanzia
Come realizzare una casa
"a misura di bambino"
di Miriana Rebaudo
Si chiama "Gli ambienti dei bambini" ed è
un libro (anzi: un manuale di bioarchitettura per l'infanzia) molto particolare:
suggerisce, infatti, come progettare, arredare e disporre gli ambienti infantili
secondo i principi naturali della bioarchitettura e del feng shui. Lo ha scritto
per la casa editrice genovese Fratelli Frilli, Monica Cristina Gallo,
esperta di progettazione ecologica per bambini e di architettura d'interni, ed
il volume sarà presentato mercoledì prossimo, alle 21, presso la Libreria Rizzoli del Porto Antico.
Un libro particolare, dunque, ma anche
estremamente utile, visto che gli incidenti domestici rappresentano la causa del
45% dei ricoveri presso il pronto soccorso del Gaslini.
"L'efficacia sta nell'informazione", è scritto
nella presentazione. «Questo libro è una sintesi semplice e comprensibile –
spiega l'autrice – un raccoglitore di informazioni tratte da testi di
bioarchitettura, ecologia della casa ed educazione neonatale». Lo scopo è
chiaro: indicare il "cammino educativo" che abbia al centro l'attenzione anche
per gli spazi dove i più piccoli della casa trascorrono la gran parte del loro
tempo.
Una casa, perciò, "a misura di bambino". Così come
dovrebbe essere qualsiasi ambiente destinato all'infanzia, sia esso una stanza,
un asilo o un parco. Cosa che, ovviamente, non succede spesso, visto che a
progettare sono, inevitabilmente, gli adulti che, troppe volte, non tengono
abbastanza conto delle esigenze dei più piccini.
Si va dunque dalla particolare attenzione per la
cameretta destinata ad accogliere la culla del nuovo arrivato (oggetti
decorativi compresi), fino ad una serie di consigli pratici che tengono conto
anche del "microclima" interno. Particolare non secondario, visto che neonati e
bambini sono i soggetti che trascorrono più tempo tra le mura domestiche.
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Da Diagnosi & Terapia - giugno 2002
"Gli ambienti dei bambini"
Il primo manuale di
bioarchitettura per l'infanzia
Lo scopo primario di questo libro è quello di
offrire un modo semplice per avvicinarsi a "dottrine" quali la bioarchitettura,
l'ecologia dell'abitazione, l'educazione neonatale e infantile.
Il lettore può così iniziare un percorso che ponga attenzione agli spazi dove i
bambini trascorrono gran parte del loro tempo, rendendolo più sano e piacevole.
Il libro è una guida pratica ed unica nel suo genere che descrive come
organizzare, progettare ed arredare gli spazi.
Chi si sente inesperto è qui accolto con concetti ed esposizioni semplici, un
testo facile da consultare e con descrizioni sintetiche e comprensibili a tutti;
una sintesi di informazioni tratte da noti ed importanti testi che
risulterebbero di più difficile lettura per chi non sia addentro all'argomento
trattato.
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Da Naturalia - giugno 2002
Gli ambienti dei bambini
Ecco il primo manuale di Bioarchitettura per
l'infanzia. Esce da un editore ligure ed a cura dell'architetto (e nostra
collaboratrice) Monica Cristina Gallo, esperta consulente nell'ambito
della progettazione ecologica per bambini, il primo manuale pratico di
bioarchitettura per bambini. Lo scopo del manuale è proprio quello di introdurre
il lettore ad una cultura bio-ecologica con uno specifico riferimento alla casa
ed agli spazi abitativi dove i bambini trascorrono gran parte del loro tempo e
che, quindi, meritano una particolare attenzione ed una altrettanta particolare
cura. Seguendo il percorso proposto dal libro impareremo a rendere la casa ed i
suoi ambienti più adatti ad essere "vissuti" dai bambini, ponendo le basi per
una crescita sana ed armoniosa. I bambini sono come creta da plasmare e ricevono
ed assorbono tutte le informazioni che gli vengono indirizzate; in base alle
esperienze di cui saranno oggetto formeranno la loro personalità e queste più
sono pregnanti più andranno ad incidere nel loro futuro. Ecco quindi la
necessità di far sì che essi possano crescere in ambienti il più sereni ed
armoniosi possibile, fornendo loro i mezzi per formarsi una coscienza capace di
mettersi in relazione e di vivere in armonia con la natura che ci circonda e che
ci appartiene. Il manuale, di facile lettura, è una sintesi di molte
informazioni tratte da noti ed importanti testi di bioarchitettura, ecologia
della casa, educazione neonatale e feng shui. Un libro che ogni genitore
dovrebbe leggere.
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Da Salute di Repubblica del 27 giugno 2002
Medicine
non convenzionali
La casa costruita a misura di
bambino
di Caterina Viola
Raccoglie informazioni tratte da noti ed
importanti testi di bioarchitettura, ecologia della casa, ed educazione
neonatale, il volume di Monica Cristina Gallo, fondatrice
dell'Associazione
Lacasadipinocchio,
"Gli ambienti dei bambini", Fratelli Frilli Editori (pagg. 150
16,50 €).
L'obiettivo è fornire «un valido aiuto per progettare, arredare, disporre gli
ambienti infantili secondo i principi naturali della bioarchitettura e del feng
shui». Lo spazio, infatti, in cui i bambini trascorrono gran parte del loro
tempo, la casa e la scuola, devono essere resi sani e piacevoli e tali da
permettere l'evoluzione verso una crescita armoniosa.
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Da Il Secolo XIX del 26 giugno 2002
Piccola
libreria
I bambini e la città: acerrimi
nemici?
di Lucia Compagnino
Di sicuro la città non è il posto migliore dove
crescere i nostri figli, ma la risposta alla decadenza della città e dei suoi
spazi pubblici e non va cercata solo nell'esasperato incremento della sicurezza,
che oggi si invoca come panacea di tutti i mali.
Non solo sugli spazi esterni, ma anche sugli ambienti interni, dove i piccoli
trascorrono la maggior parte del loro tempo, si può intervenire, ispirandosi a
principi naturali della bioarchitettura e del feng shui. Nella guida "Gli
ambienti dei bambini" (Fratelli Frilli, pagg. 150, € 16,50),
l'autrice Monica Cristina Gallo - fondatrice dell'associazione
Lacasadipinocchio, organizza
corsi dove si promuovono giochi e lavori per una cultura ecologica - insegna a
creare luoghi per l'infanzia che non danneggino la salute dei piccoli ma anzi li
aiutino in una crescita più armoniosa.
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Da Il Nuovo del 9 giugno 2002
Le mamme italiane: "Vogliamo
scuole più belle"
L'appello al ministro Moratti dal Raduno delle Mamme di Riccione:
9 edifici su 10 sono grigi e spenti, quando ai bambini servono luci
e colori. E gli esperti consigliano un colore per ogni età.
RIMINI - Le mamme italiane chiedono, con un appello rivolto direttamente dal Raduno delle Mamme di Riccione al ministro Moratti, scuole "più belle" per i loro figli. Nove edifici su dieci, sostengono, sono infatti grigi e spenti quando il cervello dei ragazzi, nel momento dello sviluppo, avrebbe bisogno invece soprattutto di luce e colori.
Nove scuole su dieci, e a volte anche le case, hanno ''materiali e colori completamente sbagliati, che rischiano di far sentire i loro effetti sulla crescita dei bambini''. Materiali non adatti ma anche, avvertono gli esperti, ''illuminazione sbagliata, mobili fuori misura e colori completamente inadeguati: le scuole, ma anche le stesse case ignorano le esigenze, i bisogni e le più basilari regole in tema di abitabilità e di buon vivere. E a rimetterci sono soprattutto i più
piccoli''.
La manifestazione, ideata e organizzata da Meta Comunicazione e
Mamma.it, si è aperta sabato e proseguirà fino al 15 giugno. L'appello al ministro è di ''approfittare della chiusura estiva per rendere le scuole italiane più adatte ai bambini e ai giovani''. ''Troppo spesso - sottolinea
Monica Cristina Gallo, progettista di interni ecologici e autrice di libri sul tema - viene sottovalutata l'importanza dei colori, della luce e dei materiali, dimenticandosi che soprattutto nell'età dello sviluppo errori in questo campo possono portare a problemi e addirittura a disturbi nella crescita''.
Dal Raduno delle Mamme arrivano anche le regole per scegliere i colori più adatti per le stanze dei bambini, che devono cambiare a seconda dell'età: azzurro e verde tenui da 0 a 24 mesi e poi il giallo per stimolare la crescita e la creatività del bambino. A scuola no a grigio e beige, e i mobili devono rispettare la crescita dei piccoli e privilegiare il contatto con materiali naturali.
Un colore per ogni età quindi e ogni due anni cambiare il colore della stanza dei bambini: sarebbero le regole principali da rispettare. L'azzurro e il celeste, e in generale i colori tenui, vanno benissimo per i più piccoli, soprattutto tra gli 0 e i 24 mesi, perché aiutano il riposo e il relax, fondamentali nella prima fase dello sviluppo. Oltre a scegliere colori completamente naturali, gli esperti consigliano di diluire nella tinteggiatura anche qualche goccia di olio essenziale, anch'esso d'aiuto al riposo dei più piccoli.
Al compimento del secondo anno d'età i colori dovrebbero invece cambiare. Il giallo acceso sembra essere il più adatto: favorisce la creatività e risulta essere uno dei colori più stimolanti. Ma non basta, è anche il colore che riesce a evidenziare al meglio la luce naturale. In questa fase, si potrebbe lasciare la parete vicino al letto dipinta con un colore più tenue. Con l'inizio della scuola, quando ai giochi si affiancano i libri di testo, continua ad andare bene il giallo, anche se magari un po' meno acceso.
''Il nostro cervello si nutre di luce - sottolinea Raffaele Morelli, psichiatra e direttore di Riza Psicosomatica - e in tenera età, oltre a tutta la fase dello sviluppo, il rapporto con la luce è fondamentale. Non solo stimola la produzione di sostanze fondamentali per la crescita e per la salute, ma aiuta anche una crescita equilibrata. Basti pensare ai problemi nell'umore, ma anche nella psiche che si riscontrano nei paesi nordici, dove si vive per la maggior parte dell'anno senza luce naturale''.
Criticato anche ''l'affollamento'' tecnologico che si trova sempre di più nelle stanze dei bambini, che crescendo si trovano a avere nella stanza dove dormono, televisore, computer, telefono e altri oggetti le cui emissioni possono disturbare il riposo. Ma a essere sotto accusa, ripetono gli esperti del Raduno, sono soprattutto le scuole italiane. Colori e materiali sbagliati limitano creatività e apprendimento. Il grigio degli edifici scolastici rende letteralmente traumatico l'ingresso in classe, per non parlare del beige che caratterizza gli interni delle scuole della penisola, abbinato a un'illuminazione inadatta e addirittura insufficiente, mette a rischio l'apprendimento e limita la creatività, oltre a causare un eccessivo affaticamento per la vista dei bambini.
''I bambini - continua Monica Cristina Gallo - sono una realtà in continua evoluzione, ed è per questo che gli stimoli che ricevono dagli ambienti che li circondano sono fondamentali per garantire una crescita serena e corretta. Le luci delle classi, ma anche gli stessi materiali usati per i banchi e per le sedie sono assolutamente sbagliati, i bambini stanno troppo tempo a contatto con la plastica, mentre è fondamentale che siano circondati da materiali naturali''.
Anche le aule dovrebbero rispettare i colori più adatti, come il giallo tenue, al fine di facilitare la concentrazione e di stimolare la creatività. No assolutamente alle luci ai neon che stancano la vista e rendono gli ambienti freddi e distanti, e, per le zone di passaggio privilegiare colori accesi e tinte forti come il blu, in grado di trasformare gli ambienti scolastici in luoghi piacevoli.
A essere ''parzialmente'' promossi solo gli asili nido: colorati e a misura di bambino, ma anche per questi un consiglio, adottare colori tenui e rilassanti per mensa, bagni e soprattutto la zona dedicata al riposo''.
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Da La Gazzetta Web del 22
maggio 2002
Curiosando in libreria
Come creare ambienti a misura di
bambino
di Rita Rutigliano
Fornire un aiuto per progettare, arredare, disporre gli ambienti in cui vivono i bambini secondo i principi naturali della bioarchitettura e del feng shui (antica forma di sapere orientale): è questo
l'obiettivo dichiarato di un volume che si presenta come «il primo manuale di bioarchitettura per l'infanzia». Per raggiungere lo scopo offre una sintesi, semplice e comprensibile a tutti, corredata di un consistente apparato iconografico (incluse numerose piantine).
Guida pratica per creare spazi che non danneggino la salute dei nostri piccoli, e anzi li aiutino in una crescita armoniosa attrezzando adeguatamente gli ambienti in cui trascorrono gran parte del loro tempo, il volume raccoglie informazioni ricavate da noti ed importanti testi di bioarchitettura, ecologia della casa ed educazione neonatale (quasi una cinquantina i titoli compresi nella
bibliografia).
In breve: si tratta di una sorta di piccola "enciclopedia" dedicata al mondo infantile e neonatale, scritta da
un'autrice che opera da una quindicina d'anni nel settore dell'architettura d'interni e che ha fondato
l'associazione
lacasadipinocchio (organizza corsi e percorsi per genitori e bambini per "promuovere giochi e lavori per una cultura ecologica").
Seguendo e adattando alle proprie esigenze i consigli e le indicazioni proposti nei numerosi e scorrevoli capitoletti (si spazia dal microclima interno ai giocattoli, dall'illuminazione alle gite con i bambini), si potranno sperimentare «formule ambientali ed educative più ecologiche, più naturali e, perché no, anche più spirituali».
I bambini, così, potranno «vedere, toccare e vivere gli anni della loro infanzia all'interno di ambienti ed abitazioni in cui gli oggetti che li compongono saranno per loro dei compagni di gioco».
Gli Ambienti dei bambini, di
Monica Cristina Gallo, Fratelli Frilli editori, € 16,50
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