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Caro Medicus,...
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Prontolibri
Caro Medicus...
di Stefano Termanini
librerie.it
In libreria Caro Medicus
di Pasquale Bottone
New Age
La malasanità
di Carla Caporale
Salute - La Repubblica
Storie di ordinaria malasanità
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Da Prontolibri - maggio 2002
Caro Medicus...
di Stefano Termanini
Qualche anno fa Paolo Cornaglia Ferraris
(la vicenda è diventata assai nota) pubblicò un libro-scandalo in cui narrava
episodi di malasanità. Lo firmò con uno pseudonimo: Medicus Medicorum.
Era la storia, appunto, di un medico divenuto paziente. Da allora, sia l'autore
sia l'associazione culturale che è sorta in seguito alla pubblicazione dei libri
di P. Cornaglia Ferraris e alla sensibilizzazione nei confronti del problema,
ricevono giornalmente lettere di segnalazione, di protesta, di confronto. Ne
esce un quadro ampio, variegato, spesso drammatico, che questo libro raccoglie.
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Da librerie.it - 4 settembre 2002
In libreria Caro Medicus
di Pasquale Bottone
L' Associazione Culturale Camici e Pigiami
(onlus) ha curato per la Frilli Editore un interessante booklet, in difesa di un
corretto funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale: "Caro Medicus..."
, disponibile ora in libreria.
Lettere, incitamenti, querele, reclami del multiforme popolo sanitario locale:
questo il sottotitolo del "tascabile" che raccoglie le voci di chi non ha voce,
denunciando il forte, cinico interesse di chi ha il potere nel mondo della
medicina a favorire la Sanità privata. Iniziativa lodevole, in difesa di un
corretto funzionamento innanzitutto del Servizio Sanitario Nazionale.
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Da New Age - settembre 2002
La malasanità
di Carla Caporale
È incontestabile che la Sanità in Italia funzioni
male, da un lato la "disumanizzazione" tipica del medico, incapace di creare un
rapporto di fiducia con il paziente, ha gettato le basi per una disistima
crescente nei confronti della classe medica. L'ovvia reazione ha portato il
pubblico a cercare altre soluzioni, ricorrendo, per esempio, alla medicina non
convenzionale. Accanto a tutto ciò, vi è pure l'aumentata consapevolezza, da
parte del privato cittadino, che la salute, anzi la malattia, il disagio, il
malessere, sono un vero e proprio affare per le grandi case farmaceutiche.
Questi due punti, ormai tristemente noti al pubblico, sono stati trattati in
alcuni libri di giusta critica, che hanno, però, suscitato aspre reazioni in chi
si è sentito accusare.
Di contro, il cittadino vi si è subito identificato, proprio a causa di quelle
verità che tutti noi abbiamo subito, chi più, chi meno, e che in questi testi
vengono esplicitamente dichiarate.
Uno di questi due autori, è un medico lui stesso, che le vicende della vita
hanno condotto a sperimentare lo spiacevole ruolo del paziente. Il dottor
Paolo Cornaglia Ferraris che, con "Camici e Pigiami. Le Colpe Dei Medici
Nel Disastro Della Sanità Italiana", edito da Laterza nel 1999 e firmato con
lo pseudonimo di Medicus Medicorum, racconta questa esperienza. È il
primo di una serie di volumi che mettono in chiara evidenza le scorrettezze di
questo nostro servizio pubblico sanitario: "Pigiami e Camici. Cosa Sta
Cambiando Nella Sanità (la riforma Bindi)", "La Salute Non Ha Prezzo? (La
salute ai ricchi e la sanità a tutti gli altri)", "Il Buon Medico. Chi,
Dove, Quando" tutti editi da Laterza.
Infine, con la casa editrice Fratelli Frilli, viene pubblicato un piccolo
libretto: "Caro Medicus... Lettere, Incitamenti, Querele, Reclami Del
Multiforme Popolo Sanitario Italiano", firmato dalla Associazione Onlus "Camici
e Pigiami", che lui stesso ha creato, per raccogliere le esperienze di
medici, infermieri, amministrativi delle ASL e soprattutto dei malati e dei loro
familiari.
L'altro libro che, come quelli di Medicus Medicorum, è stato firmato con uno
pseudonimo: "Informatore Anonimo", si intitola "La Mala-Ricetta. Dieci
geniali mosse del marketing farmaceutico". È un testo che ha scatenato
reazioni letteralmente inacidite da parte di chi si è sentito leso. L'Autore,
che nel frattempo sappiamo essere Franco Bellé, un ex informatore scientifico,
ci svela come le aziende farmaceutiche istruiscono queste figure, affinché
vendano con successo i loro prodotti. Infatti "gli attuali informatori
scientifici non informano proprio niente, devono 'vendere'. Essi sono misurati
in base al numero di pezzi venduti (...) e vengono valutati non in base alle
competenze scientifiche o alle capacità di spiegare correttamente le proprietà
farmacologiche di un farmaco, ma unicamente in funzione del numero di scatolette
vendute nel territorio di loro competenza". Per vendere bisogna quindi saper
convincere i medici, affinché prescrivano poi farmaci di classe A. Quindi cosa
può essere più convincente dei regali? Ma come l'Autore stesso spiega, ci sono
medici e medici, quelli che non si lasciano corrompere e restano, per così dire,
all'asciutto, mentre ci sono poi i medici "navigati", che sanno bene come
approfittare dei viaggi lusso messi a disposizione di chi prescrive a dovere,
oppure come esigere, e quindi ricevere, "donazioni" costose.
Come si può ben immaginare un libro del genere ha scatenato furiose polemiche:
lettere infuocate e offensive che attaccano l'Autore, seguite poi dalle risposte
attente e pacate di chi sa di essere dalla parte della ragione, per lo meno di
quella morale, se non proprio di quella delle esigenze di mercato (è possibile
leggere tutte queste lettere o le interviste fatte all'Autore nel sito della
casa editrice: www.frillieditori.com).
Insomma una diatriba che rattrista, perché è l'ennesima constatazione di come il
mondo funzioni essenzialmente su dei principi che mirano a sfruttare il disagio,
piuttosto che a combatterlo!
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Da Salute (Repubblica)
del 7 marzo 2002
IL LIBRO
Storie di ordinaria malasanità
Un sistema "scassato", inefficiente, dominato da clientele e parassitismo, dove gli interessi
dell'utente-paziente sono all'ultimo posto nella scala delle priorità. Questa la sanità
italiana come appare in "Caro Medicus,... lettere, incitamenti, querele e reclami del multiforme
popolo sanitario italiano", dell'Associazione culturale "camici & pigiami
onlus", di cui il Medicus Medicorum Paolo Cornaglia Ferraris è ispiratore e
promotore.
Una raccolta di lettere, molte delle quali uscite su "Salute", dove i cittadini, ma a volte
anche gli stessi operatori della sanità pubblica, lamentando da un lato il progressivo scadimento
della qualità del servizio offerto al cittadino "che non può pagare", dall'altro
le lobby a livello di case farmaceutiche e di classe medica. Il tutto si traduce in sprechi, criteri di
avanzamento professionale che molto più hanno a che vedere con le tessere di partito che con le
qualità di ricercatore o di clinico dei singoli, casi di mobbing frequenti e in crescita. Il
paziente perde la sua dignità in un sistema che genera «un'emorragia continua di danaro
pubblico, che va a pagare non i bisogni dei malati, ma le esigenze private delle tasche di persone sane,
ben sponsorizzate».
Quasi un dossier di 90 pagine, di formato piccolo ed "agile", edito da Fratelli Frilli.
Si troverà in libreria, al prezzo di 5 €. I fondi che Camici & Pigiami Onlus riuscirà
a raccogliere, saranno destinati a sovvenzionare un ambulatorio laico gratuito per bambini di
immigrati clandestini, che l'associazione vuol far sorgere nel centro storico di Genova
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