Molly Spoon e il collare di giada
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Una fiaba in Valle Stura
di Simone Ortolani
 

Il Lavoro
Molly Spoon in Valle Stura
di Stefano Bigazzi

 

 


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Da mentelocale del 5 febbraio 2003

Molly Spoon e il collare di giada

Una fiaba in Valle Stura


di Simone Ortolani

Rossiglione, anno 1300. Sulla Valle Stura incombe una malefica presenza che minaccia la vita dei villaggi della zona. Guglielmo di Boscogrande, signore della valle, organizza una battuta di caccia contro questo mostro chiamato Lycaon Horrendus III. Lo seguono nell'impresa i cugini, prodi cavalieri, i suoi più valorosi servitori, e il fedele cane Hildebrando. Ma al castello rimane il bene più prezioso di tutta la contada, la donna che coi suoi poteri benefici assicura la pace e la prosperità su quelle terre: Aquilegia. È un tranello, ma qualcuno riuscirà a smascherarlo in tempo per sventare la minaccia e scongiurare il peggio.

Anno 2002. Dopo settecento anni, Molly O'Connor, una ragazzina americana di dodici anni, arriva nelle stesse terre per trascorrere con la madre una vacanza a stretto contatto con la natura. Agli occhi della bambina, abituata alla realtà metropolitana di New York, i paesaggi dell'entroterra ligure si dischiudono come una fresca sorpresa. Nella casa che fu di un suo antenato, Molly inizia a scoprire la bellezza della vita agreste e, soprattutto, grazie a un magico amico arrivato dal passato della corte di Guglielmo di Boscogrande, scopre i suoi poteri nascosti.

Inizia da qui in poi una mirabolante avventura, dove Molly imparerà a sfruttare il potere salvifico delle erbe e dei fiori, conoscerà i Gothgutt, piccoli angeli che si celano sotto le sembianze di papere e aironi, e indosserà il magico collare di giada. Il tutto per sconfiggere ancora una volta il Lycaone che, dopo secoli di letargo, si è risvegliato dal suo lungo sonno per incombere nuovamente sulla valle Stura e D'Orba e portare a termine un progetto di distruzione.

L'ambientazione della Valle Stura, ricostruita con affettuoso attaccamento dall'autrice di questa favola moderna, Carla Torre, fa da cornice a una storia intrisa di naturalismo. Il male, che nasce dalla terra (sembrava che dalla parete rocciosa si fosse staccata una pietra) e nella terra viene rispedito, (...una fenditura si aprì sul terreno e le ceneri dell'animale sparirono nella profondità), percorre gli stessi territori a distanza di secoli in modo quasi inesorabile. Come dire: il male sarà sempre presente, ma il Bene avrà sempre la meglio. Come si conviene in ogni favola che si rispetti.
 



 

 

 


Da Il Lavoro - Repubblica del 28 dicembre 2002

Bambini

Molly Spoon in Valle Stura


di Stefano Bigazzi

Due novità nella narrativa per bambini: la prima è Molly Spoon e il collare di giada (Fratelli Frilli Editori, 160 pagine, 10,00 Euro) di Carla Torre, già responsabile delle Relazioni con il Pubblico dello Stabile genovese, al suo secondo lavoro letterario dopo "Questa è la storia di Antillea farfalla tropicale e del suo volo fino a Genova" (2001).
Qui la "cuginetta ligure di Harry Potter" ha a che fare con una storia di avventura, mistero e magia nelle vallate dello Stura e dell'Orba: la vicenda ha inizio nel XIV secolo e si conclude - forse - ai giorni nostri: Molly O'Connor, dotata di poteri straordinari, dovrà affrontare il mostro risvegliatosi dopo sette secoli.



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