Pino Daniele cantore mediterraneo
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Il Manifesto
Il gusto di Pino Daniele
di Stefano Crippa


Il Nuovo
L'era dei cantautori multimediali
di Ernesto Capasso

 

 

 


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Da Il Manifesto del 21 febbraio 2003
 

Libri

Il gusto di Pino Daniele

È uscito in libreria il volume di Marco Ranaldi sulla
carriera e i successi del «cantore mediterraneo»
. Da
Napoli al mondo. Il fortunato percorso del musicista,
dagli inizi come turnista nel centro
antico e le collaborazioni
importanti
fino alle celebrazioni internazionali

di Stefano Crippa

Pino Daniele, ovvero il percorso,artistico e umano, di una delle figure più complesse e poco classificabili regalate al pop italiano da quella apparentemente inesauribile fucina di talenti che è Napoli, è quanto ha cercato di raccontare Marco Ranaldi nell'arco delle 183 pagine che compongono il volume Pino Daniele cantore mediterraneo (Fratelli Frilli Editori, 14 euro). Stretto fra il rischio dell'agiografia e di una semplice biografia tout court, l'autore sceglie una terza e più saggia via narrativa lasciando introdurre il personaggio Daniele a chi «lo conosceva bene», per poi proseguire in una descrizione della Napoli anni `70 e in una «guida» ragionata alla discografia. «Il mio amico Claudio Poggi - scrive Renato Marengo , giornalista e autore della prefazione- venne a casa mia al Vomero con un ragazzino coi pantaloni corti e mi dice di ascoltarlo. Ne ascoltavo tanti a Roma, a Milano (...) Mi piacque subito, lui finì di suonare e mi chiese «e allora?». Io non sono mai stato uno che dice poi vediamo, è si o no. Ma questa volta chi lo avrebbe detto alla casa discografica (...), mi diedero quasi un aut aut: mi dissero che 5 artisti erano già troppi per un solo produttore. (...) Telefonai a Bruno Tibaldi della Emi, e gli dissi di fissare un appuntamento con Pino perché ne valeva la pena. (...) Pino firmò con la Emi e iniziò la sua carriera». Nato a Napoli ma con lo sguardo sempre orientato oltre gli angusti confini nazionali, Daniele ha metabolizzato quasi naturalmente le melodie di autori come Di Giacomo, Murolo o Viviani unendole con un gusto del tutto personale al suono nero, sporco e macchiato di funk che arrivava dagli Stati uniti, proseguendo nel corso degli anni in una ricerca che non poteva non approdare ai ritmi del grande continente africano prima e a quelli arabi poi, come dimostra la sua ultima raccolta di inediti Medina. «Nel meridione del mondo e in ogni Sud - racconta Ranaldi - la facilità di coniugare suono e anima, colore e vita, diventa realtà», ed è questo contesto che permette la crescita professionale di Daniele. Le esperienze musicali dei fratelli Alan e Jenny Sorrenti, gli Osanna, Zurzolo, Senese, De Piscopo e Avitabile poi; in questo colorato bailamme troverà spazio anche la sua musica. Ricca di aneddoti la seconda parte del libro dedicata alla discografia; ad iniziare dal debutto avvenuto nel 1977 con Terra mia («la scrissi sul divano di casa mia a S. Maria La Nova 32, le mie ambizioni erano quelle di scrivere come Luigi Tenco e suonare con i grandi chitarristi a metà fra futuro e tradizioni») per passare agli album che scalano le hit parade: Nero a metà (1982), Vai mò e Bellam'briana fino ad arrivare alle ultime prove più pop e radiofoniche come Dimmi cosa succede sulla terra.


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Da Il Nuovo del 17 dicembre 2002

L'era dei cantautori multimediali

Non solo Pino Daniele, anche Vecchioni e De Gregori:
nei negozi li troviamo con libri, cd, videocassette e altro

di Ernesto Capasso

Nero a metà. Non è soltanto il titolo di un vecchio album ma qualcosa di più, una filosofia di vita, un grido musicale. Quel grido che parte da Napoli, dai suoi vicoli oscuri per raggiungere lungo pontili sotterranei le rive assolate dell'Africa, dando vita ad unico canto: il Mediterraneo. Cantore Mediterraneo è il titolo del libro di Marco Ranaldi, da poco giunto nei negozi, (Fratelli Frilli Editori, pp.185) dedicato a quel "mascalzone latino" che risponde al nome di Pino Daniele.

"L'uomo in blues" è in questi giorni al centro di una serie di lavori discografici, editoriali e non solo, infatti accanto al libro che esplora il suo universo artistico avvalendosi anche di un'intervista, sono arrivati nei negozi due cd, Amore senza fine, una raccolta con le sue più belle canzoni d'amore, da Quanno chiove a Se mi vuoi in coppia con Irene Grandi e il doppio In tour. In tour è la registrazione del concerto che quest'estate ha visto uniti sullo stesso palco, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Ron, Fiorella Mannoia. L'idea di questo incontro musicale venne proprio a Pino Daniele che dopo aver contattato i tre colleghi organizzò il tutto.

"Questo tour - dichiarò l'autore di Napule è - nasce dall'idea di rendere protagoniste le canzoni. Un giorno ho fatto una telefonata ai miei amici e gli ho chiesto se avevano voglia di fare qualcosa insieme, hanno risposto di sì". Di questo evento è disponibile oggi non soltanto il doppio cd e la musicassetta ma anche un video e un dvd con i momenti salienti dello spettacolo che si apre con una splendida versione in chiave acustica di Una città per cantare di Ron seguita da I treni a vapore di Fiorella Mannoia da Alice di De Gregori e Quando di Pino Daniele.

Il musicista partenopeo dunque è presente sul mercato discografico ed editoriale con vari prodotti artistici, ciascuno con un suo linguaggio e profilo. Daniele non è però il solo a vedere il proprio lavoro trasmesso attraverso una pluralità di registri. Anche Roberto Vecchioni e Francesco De Gregori si muovono sulla stessa linea. Il professore oltre ad essere il protagonista del nuovo cofanetto Einaudi dedicato alla canzone d'autore con un video e un libro corredato dai testi di tutte le sue canzoni con i commenti dell'autore, è da pochi giorni di nuovo sul mercato discografico con un cd dal titolo Le ballate contenente il meglio delle sue canzoni d'amore da La bellezza, nota anche come colonna sonora di un noto spot televisivo a Luci a San Siro, a La mia ragazza, a Il mago della pioggia e tante altre.


 

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