La ragazza con il cane al guinzaglio
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Progetto Babele
La ragazza con il cane al guinzaglio
di Peter Patti

Alto Adige
Le proposte noir targate Frilli
di Maurizio Di Giangiacomo

Il Secolo XIX
Caron, l'omicidio del canile
di Lucia Compagnino
 

 


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Da Progetto Babele - numero 8, gennaio 2004

La ragazza con il
cane al guinzaglio

 

di Peter Patti

In una Genova invernale privilegiata da un clima eccezionalmente mite, il maresciallo dei Carabinieri Sebastiano Vitale si allontana per qualche giorno dalle abituali gelide nebbie per cavare dai guai un amico di famiglia incredibilmente accusato di molestie sessuali nei confronti di una bambina. Si improvvisa solitario investigatore e con il suo eccezionale fiuto viene fra l’altro a scoprire ramificati traffici di stupefacenti che si nascondono dietro a personaggi ambigui che millantano altisonanti quanto fasulli titoli diplomatici.
Aggirandosi fra i vicoli del centro storico che si estendono talvolta come labirinti, Vitale riesce inoltre a individuare l’efferato assassino di una ragazza “acqua e sapone“ che è solita portare a passeggio i quadrupedi ospitati al canile municipale. Nella vicenda fanno capolino disincantati commissari di Polizia e disinvolte presentatrici di televisioni private. Su trame e personaggi incombe una città in certi momenti sconcertante, ma allo stesso tempo capace di avvincere con il suo fascino un po’ misterioso.
La ragazza con il cane al guinzaglio” è il sesto romanzo di Antonio Caron che vede protagonista il maresciallo Vitale e sua moglie: una donna più giovane di lui, con un caratterino che mal si presta all’immagine di paziente consorte che attende, facendo la calza, un marito che non sai mai quando rientra o se ne va.

Gli amanti del giallo all'italiana - dal Pasticciaccio gaddiano in giù - apprezzeranno molto La ragazza con il cane al guinzaglio, di Antonio Caron. Il detective di turno è Sebastiano Vitale, maresciallo dell'Arma i cui baffi sono l'indicatore di repentini sbalzi d'umore (a seconda se sono in su o in giù). Uomo del Sud, Vitale si è fatto le ossa a Torino, ma da anni presta servizio nella fin troppo tranquilla Cherasco. Non ci sono comunque veri e propri limiti territoriali per il suo raggio d'azione, e così lo troviamo a occuparsi di un caso assai complicato in quel di Genova. Gran parte del fascino di questo libro consiste proprio nell'offrire al lettore una panoramica del capoluogo ligure, con le sue facciate scrostate e i suoi carruggi dal selciato angusto ma anche con i sapori e gli aromi di prelibatezze culinarie ("Unico neo, il vino; mediocre, a giudizio di lui, abituato com'era ai nettari langaroli"); la Genova di "viuzze nascoste, passaggi imprevedibili, scalinate provvidenziali": un'architettura ad hoc per ambientarvi un giallo.
Vitale è un personaggio indimenticabile, dalle "non comuni doti di investigatore che destavano invidia e si accompagnavano a un individualismo al limite dell'insubordinazione", e il caso che il suo creatore ci intavola nulla ha da invidiare a romanzi polizieschi dei vari Fruttero & Lucentini, Camilleri, Lucarelli.
Ogni cosa ha inizio quando un anziano e tranquillo pensionato viene colto nell'atto di "molestare" una bambina ai giardini pubblici. Ma è davvero colpevole? Sebastiano Vitale, sempre pronto a castigare malfattori ma anche a difendere vittime, dimostra che le apparenze spesso ingannano: il signore in questione voleva in realtà salvare la piccola. Nel far luce sull'increscioso malinteso, il sottufficiale carabiniere scopre tutta una serie di efferatezze compiute da una gang che agisce a livello internazionale. Di tale organizzazione, "la ragazza con il cane al guinzaglio" è solo una minuscola rotella...
Caron si rivela parecchio abile nelle descrizioni di luoghi e persone e, conferendo al suo personaggio tutta una serie di tic, riesce a umanizzarlo, rendendocelo simpatico. Il maresciallo Vitale ha una moglie giovane e bella, e le sue inchieste si intrecciano puntualmente con vivaci parentesi di vita coniugale. Dotato, oltre che del senso deduttivo che caratterizza ogni bravo segugio, di un intuito davvero fuori dal comune, spesso, durante le sue ricerche, sceglie di imboccare una strada anziché un'altra, senza saper spiegare lui stesso il motivo. E puntualmente ci azzecca.
La ragazza con il cane al guinzaglio è una lettura piacevole, mai stancante. Vale la pena di scoprire questo autore - giornalista torinese, classe 1940 - che ha dalla sua una mezza dozzina di romanzi, tutti con il maresciallo Vitale come "eroe" e ispirati a fatti di cronaca.
 

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Da Alto Adige del 20 luglio 2003

Libri e idee
Le proposte noir targate Frilli

 

di Maurizio Di Giangiacomo

Due proposte noir e un po' alternative, per l'estate, arrivano dalla sempre alternativa Fratelli Frilli.
Nel primo romanzo, ambientato in una Genova invernale eccezionalmente mite, il maresciallo dei Carabinieri Sebastiano Vitale cerca di cavare dai guai un amico di famiglia incredibilmente accusato di molestie sessuali nei confronti di una bambina. Si improvvisa solitario investigatore e con il suo eccezionale fiuto viene fra l'altro a scoprire ramificati traffici di stupefacenti che si nascondono dietro a personaggi ambigui che millantano altisonanti quanto fasulli titoli diplomatici. Aggirandosi fra i vicoli del centro storico che si estendono talvolta come labirinti, Vitale riesce inoltre a scoprire l'assassino di una ragazza «acqua e sapone» che è solita portare a passeggio i quadrupedi ospitati al canile municipale. Nella vicenda fanno capolino disincantati commissari di polizia e disinvolte presentatrici di televisioni private. Su trame e personaggi incombe una città in certi momenti sconcertante, ma allo stesso tempo capace di avvincere con il suo fascino un po' misterioso. La ragazza con il cane al guinzaglio è il sesto romanzo di Antonio Caron che vede protagonista il maresciallo Vitale e sua moglie: una donna più giovane di lui, con un caratterino che mal si presta all'immagine di paziente consorte che attende, facendo la calza, un marito che non sai mai quando rientra o se ne va.
 
Nero Italiano è invece un noir fantapolitico costruito attorno ad un'ipotesi inquietante: cosa sarebbe successo se l'Italia non avesse combattuto la Seconda Guerra Mondiale e il fascismo fosse sopravvissuto fino agli anni '70? Nel romanzo, Marco Diletti, trentenne giornalista televisivo, vive la propria scalata professionale insieme a quella di Maria De Carli, astro nascente del regime fascista, tenuto insieme con difficoltà dall'ormai settantenne successore di Mussolini, Galeazzo Ciano. L'Italia fascista del 1975 conduce una difficile esistenza in un mondo in cui le dittature di destra sono sempre più sparute e isolate. È necessaria una svolta politica, ma chi saprà imprimerla al Paese? I radicali del regime, nostalgici del pugno di ferro? I partiti politici borghesi, prima messi fuori legge e ora decisi a riprendersi il maltolto? I comunisti, forti del loro radicamento tra gli operai? Il re Umberto II di Savoia, diviso fra tradizione e riforme? Oppure il nascente Movimento Studentesco, incerto fra proposta politica e violenza? I protagonisti di un dramma imminente si rincorrono e si intrecciano, ascese e cadute si svolgono sotto l'occhio della telecamera, fino a una spettacolare conclusione.
Nero Italiano è il primo romanzo di Giampietro Stocco, giornalista della Tgr Rai per la Liguria.
 

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Da Il Secolo XIX del 4 giugno 2003

I libri
Caron, l'omicidio del canile

 

di Lucia Compagnino

Sesta indagine "ligure" per il maresciallo del carabinieri Sebastiano Vitale, eroe della serie di gialli di Antonio Caron, e nuova incursione in riva al mare, in una Genova descritta con minuzia e affetto, di cui il lettore locale potrà ricostruire agevomente luoghi e percorsi. In La ragazza con il cane al guinzaglio (Fratelli Frilli), che è stato presentato ieri alla Fnac dall’autore con il giornalista di Repubblica Costantino Malatto, Vitale lascia molto volentieri le abituali gelide nebbie piemontesi per aiutare un amico di famiglia, incredibilmente accusato di molestie sessuali nei confronti di una bambina.
Si prende quindi tre giorni di ferie e raggiunge la Superba, per trovarsi subito coinvolto in un intrico di false versioni e altrettanto false identità, che dopo quella prima accusa, presto smontata, lo porteranno a indagare sul misterioso omicidio di una ragazza che abitualmente portava a spasso i randagi del canile municipale (da qui il titolo) e su un pericoloso giro di spaccio di droga.
Dopo la riviera di Ponente dell’"Anziano ficcanaso" e quella di Levante de "La donna alla fermata", il giornalista Antonio Caron, che è nato a Torino nel 1940 ma vive da tempo a Bogliasco, ci immerge ora nei centralissimi quartieri dell’Acquasola e di Castelletto. Ma non muta la leggerezza del suo narrare, in questa avventura fresca di stampa che scorre via in un soffio.
 


 

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