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I traditi di
Cefalonia
La vicenda della Divisione Acqui 1943-45
un libro di Paolo Paoletti
Intervento di Paolo Paoletti su
Cronologia.it
QUESTA NON VUOLE ESSERE LA POSIZIONE DEI
DETRATTORI DI GANDIN IN CONTRAPPOSIZIONE AI FAUTORI DELLA MEDAGLIA D'ORO. QUESTO
E' QUANTO EMERGE DAI DOCUMENTI COEVI, E' UNA "CRONOLOGIA" DI FATTI DOCUMENTATI
Se la vicenda di Cefalonia rimane in apparenza controversa è perché in 60 anni
nessuno si è andato a leggere i documenti coevi, i messaggi cifrati italiani e
tedeschi, inviati a Cefalonia e ricevuti da quell'isola. Tutte carte
consultabili presso l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito (USSME) e
quello della Marina (USMM) e il Bundesarchiv di Friburgo, che sono alla base dei
nostri due libri: "I traditi di Cefalonia" e "I traditi di Corfù" (Fratelli
Frilli, Genova, dall'8 settembre 2003 in tutte le librerie italiane).
I documenti rivelano che:
1) Il primo ordine di Gandin del 9 settembre fu quello di ritirarsi dal nodo
strategico di Kardakata per cederlo ai tedeschi, come segno di buona volontà
nelle trattative di resa con il col. Barge (testimonianze dei cap. Bronzini e
Tomasi al SIM nel 1944 ).
2) Nessun documento del Comando Supremo (CS) diretto a Cefalonia prima dell'
inizio della battaglia porta la firma del gen. Francesco Rossi o del gen.
Vittorio Ambrosio: sono tutti firmati 'Marina Brindisi';
3) La prima richiesta del col. Lusignani e del gen. Gandin fu quella di essere
sgomberati delle rispettive isole. In un messaggio delle 0,10 del 10 settembre
il comando di Corfù chiedeva istruzioni alla 7a Armata: "Guarnigione al comando
al completo rientrerebbe qualora venissero inviati mezzi trasporto alt Col.
Lusignani" . Anche il primo messaggio diretto da Gandin a Marina Brindisi per
Comando Supremo chiedeva il rimpatrio: "Mittente Marina Argostoli -81018-
Qualora possibile pregasi far conoscere
disposizioni superiori circa modalità eventuale evacuazione militari et armi
isola Cefalonia 112011/205011". Il gruppo data orario alla fine del testo spiega
che è il messaggio è partito alle 11,20 ed è stato protocollato al Comando
Supremo alle 20,50 dell'11 settembre. Ciò significa che Gandin
tacque per due giorni e mezzo dopo l'armistizio, Lusignani per 28 ore.
4) La prima comunicazione del CS è precedente alla richiesta di sgombero di
Gandin: è delle 9,45 dell'11 settembre : "A Marina Cefalonia tramite Stazione
Tavola N. 1029/CS Comunicate at Generale Gandin che deve resistere con le armi
at intimazione tedesca di disarmo at Cefalonia et Corfù et altre isole Marina
Brindisi. Consegnato alla cifra alle ore 09451109";
5) Gandin alle 15,30 dell'11 settembre comunicava: "204511 - 153011 PAPA Marina
Argostoli Marina Brindisi per Comando Supremo 41414 - Comando tedesco chiede che
Divisione qui decida subito aut combattere unitamente tedeschi aut cedere armi
at esso alt Mancando ogni. et ignorando situazione generale prego dare
urgentemente orientamento.. risposta alt Generale Gandin-Brindisi". Quel numero
41414 ci assicura che è un altro messaggio, il 1027/CS, la vera risposta al
quesito di Gandin: "N. 1027/CS. Risposta 41414 data 11 corrente Truppe tedesche
devono essere considerate nemiche" .
Anche se manca il gruppo data orario, quel risposta 41414 ci dice che si tratta
della risposta alla richiesta (41414) di Gandin delle 15,30 dell'11 settembre e
quel "11 corrente" conferma che la risposta da Brindisi partì prima della
mezzanotte dell'11. Dunque le domande di Gandin e le risposte del CS sotto tutte
riconducibili all'11 settembre 1943. Sbagliano dunque tutti quelli che fanno
giungere a Cefalonia gli ordini del CS più tardi: c'è chi opta per il 13
mattina, chi per il 13 pomeriggio, chi per la notte tra il 13 e il 14. Una
controprova? Il col. Lusignani dichiarava il 22 settembre 1943 in una relazione
al CS : "Il Comando Militare dell'isola di Corfù è sempre stato in contatto
continuo con l'isola di Cefalonia di cui ne segue le vicende ora per ora". Se le
parole hanno un senso, "sempre stato in contatto continuo" significa che il col.
Lusignani aveva dato conferma al gen. Gandin fin dall'11 settembre che gli
ordini del CS erano di considerare i tedeschi nemici.
6) Il 12 settembre le truppe tedesche conquistano manu militari alcune batterie
italiane. Gandin ordina di non reagire: è la conseguenza del raggiungimento
dell'accordo di resa tra il gen. Gandin e il col. tedesco
Barge.
7) La mattina del 13 settembre 5 motozattere tedesche tentano di sbarcare uomini
e mezzi a Cefalonia, in violazione dello status quo. La reazione delle batterie
italiane causa l'affondamento di un mezzo da sbarco e la morte di 5 soldati
tedeschi. Contemporaneamente anche a Corfù fallisce il tentativo di sbarco
tedesco. Il col. Lusignani cattura il presidio germanico, mentre a Cefalonia
l'incidente accelera le trattative di resa, che si concludono con un nuovo
accordo di cessione delle armi in tre fasi.
Alle 21,30 dello stesso giorno il col. Barge comunicava al comando della XXII
Corpo d'Armata : "La consegna delle armi [si svolgerà] in tre fasi:
1) Nella zona intorno ad Argostoli il 14 settembre;
2) Nella parte sud-orientale di Cefalonia il 15 settembre;
3) Nella zona di Sami il 16 settembre.
In quest'ultima area si raccoglieranno i militari disarmati.
Gandin ha promesso il suo appoggio qualora lo sgombero delle postazione e la
consegna delle armi avvengano in questa forma. Già in atto lo sgombero del
settore di Argostoli". Infatti nella notte tra il 13 e il 14 settembre 5
battaglioni si muovono da Argostoli e non partecipano al cosiddetto 'referendum'.
8) In queste stesse ore Gandin presenta alle sue truppe una 'forchetta' di
domande:
1) volete continuare a combattere al fianco dell'ex-alleato,
2) volete cedergli le armi;
3) volete combattere contro di lui.
La stragrande maggioranza dei partecipanti alle 'votazioni' è per combattere
contro i
tedeschi.
9) Alla fine del giorno 14 il diario di guerra del XXII Corpo d'Armata germanico
sintetizza così gli avvenimenti a Cefalonia: "Le rinnovate trattative del
ten.col. Barge hanno come esito che la consegna delle armi da parte della
guarnigione italiana dovrà avvenire in 3 fasi, a partire dalle ore 12 del 14
settembre. Il ten.col. Barge pretende la consegna di 10 ostaggi fino al momento
della cessione di tutte le armi. Gli ostaggi devono notificarsi presso lo stato
maggiore del 966° regg. da fort. entro le 21 del
14 settembre" .
10) Alle ore 12,00 del 14 settembre Gandin consegna ai tedeschi un messaggio che
inizia così: 'La divisione si rifiuta di ubbidire al mio ordine di raccogliersi
nella zona di Sami....' .. Nessun reduce ricorda che Gandin abbia chiesto ai
suoi ufficiali di offrirsi come ostaggi.
11) Verso le ore 12,30 del 15 settembre, gli Stukas attaccano il Comando
Divisione ad Argostoli. Verso le 14,00 inizia la controffensiva italiana.
12) 18 settembre: Hitler fa un 'Sonderbefehl', ordine speciale, solo per la
divisione Acqui. L'ordine è di non fare 'nessun prigioniero'.
13) 24 settembre: il Comando Supremo Germanico dichiara che "la divisione
italiana ribelle sull'isola di Cefalonia è stata distrutta"
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