LE MIE OPERE


Questi sono alcuni dei dipinti che ho eseguito.

L'immagine qui a fianco mostra un ritratto di Beatrice, una delle mie due figlie. Questo ritratto e' stato eseguito a sanguigna. Mis: cm 45x35

In questa seconda immagine vi mostro l'altra mia figlia Valentina, che ho realizzato dipingendo con il carboncino. Mis: cm 50x35

In questa immagine vi mostro un trompe-L'oeil che ho realizzato idealizzando un paesaggio toscano. Mis: m 3x2

IL TROMPE-L'OEIL

La parola Trompe-l'oeil significa letteralmente inganno dell'occhio. Si tratta di un tipo di decorazione pittorica eseguita secondo precise regole prospettiche che con un'adeguata disposizione di luci ed ombre, rende l'illusione della realta'. Nella preistoria gli uomini dipingevano e decoravano le pareti delle caverne con scene di caccia, per propiziare gli eventi. Gli egiziani dipingevano i muri delle tombe con disegni simbolici, mentre Greci e Romani rappresentavano generalmente scene naturali di grande respiro. Dopo la caduta dell'impero romano anche la fortuna dei dipinti Trompe-l'oeil venne meno, mentre ritorno' con la rinascita culturale e artistica che segui' all'anno Mille. Ottenne un grande successo all'inizio del 1300 come e' testimoniato dal coretto dipinto da Giotto sulla parete dell'arco di trionfo della Cappella degli Scrovegni a Padova, il quale rappresenta una finta stanza con una finestra gotica ed una volta a croce dalla quale pende un lampadario. Per la prima volta dopo molto tempo si rappresenta una semplice architettura artistica, senza figure, senza riferimenti ad episodi religiosi, era il primo segno della rinascita di un genere. Altre nicchie illusionistiche sarebbero state realizzate a Firenze anche dall'allievo di Giotto, Taddeo Gaddi. Nel Rinascimento si ha il periodo di maggiore diffusione del Trompe-l'oeil e si raggiungono livelli di illusione percettiva molto suggestivi sfruttando in maniera scientifica le regole della prospettiva. Oggi si e' rinnovato l'interesse per questa tecnica che nei secoli XVIII e XIX aveva conosciuto un periodo di oblio.


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