Segni del nostro tempo:

lo spazio al servizio della societa', l'arte come ricerca.


Gli spazi aperti mettono sotto i nostri occhi in modo clamoroso i messaggi visivi del nostro tempo. L'omo oggi non costruisce più cattedrali o palazzi principeschi, ma grattacieli e strade, impianti sportivi, ponti, gallerie, fabbriche, aereoporti, dighe e centrali elettriche, tutte costruzioni al servizio della collettività.
Frank Lloyd Wright creò un'architettura che fu detta organica perchè sapeva armonizzare le strutture edilizie all'ambiente circostante, adattando materiali, forme e colori alla natura del luogo.
Se osserviamo l'ambiente urbanizzato di oggi, dobbiamo constatare che le idee dei grandi architetti d'avanguardia sono state spesso ignorate o travisate, la speculazione edilizia per sfruttare al massimo i terreni ha spesso distrutto il verde e soffocato lo spazio con quartieri anonimi, privi di ogni razionalità e funzionalità.
Nel nostro secolo le arti figurative sono esplose in una febbre di ricerca di nuove espressioni.
Affidato alla fotografia il compito di riprodurre la realtà, gli artisti hanno sperimentato nuovi linguaggi e attuato una rivoluzionaria rottura con le opere del passato.
Gli artisti d'avanguardia contrapposti agli artisti accademici o tradizionalisti, abbandonarono le regole artistiche del passato, che le accademie di pittura e scultura avevano difeso come immutabili. Fu il tramonto della rappresentazione fedele della natura, sostituendola con nuove forme adatte ad esprimere la realtà del Novecento.
I primi decenni del secolo videro il sorgere e il declinare di correnti, ogniuna delle quali diede il suo contributo alla successiva evoluzione dell'arte.
Tra le pricipali abbiamo:
Espressionismo: tinte forti e linee esasperate, gli artisti deformano la realtà per esprimere sentimenti ed angosce dell'uomo moderno. Munch
Fauvismo: i pittori come "selvaggi" usano colori esplosivi senza alcuna relazione con gli oggetti che vogliono riprodurre. Matisse
Cubismo: le figure tendono a scomporsi in forme geometriche, lo spazio si appiattisce, le regole della prospettiva non servono più e la stessa figura può essere rappresentata contemporaneamente di fronte e di profilo, dall'alto e di lato. Picasso Braque
Futurismo: esalta il dinamismo della vita moderna e dà forma visiva alla velocità impressa dalle macchine al ritmo della vita, scomponendo a questo fine forme e colori. Boccioni Balla
Astrattismo: ricava dalla realtà forme sempre più semplificate fino a staccarsi completamente dal mondo degli oggetti concreti. Kandinsky Mondrian
Dadaismo: è in aperta polemica contro la tradizione e usa forme esasperate e grottesche. Il nome scelto "dada", è un semplice accostamento di suoni di bambini. Duchamp
Pittura Metafisica: crea ambienti enigmatici accostando in modo imprevedibile figure ed oggetti sospesi in una atmosfera fuori dal tempo. De Chirico Morandi
Surrealismo: vuole esprimere i più profondi misteri dell'animo umano, visioni del sogno, del delirio, della follia trovano rappresentazioni conturbanti. Mirò Dalì Magritte
Le opere degli artisti che diedero vita a questi movimenti d'avanguardia, misero in crisi i gusti del pubblico abituato a considerare l'arte come una riproduzione della realtà, di ciò che si vede.
L'arte ora non è più oggettiva, ma soggettiva, è ricerca, un lavoro intellettuale di creatività.
Dopo la metà del secolo le arti figurative sono state animate da altre correnti dette di neoavanguardia per distinguerle dal movimento del primo Novecento, considerate ormai "avanguardie storiche".
La Pop art, nata in America (pop da popolare), studia i fenomeni legati alla società di massa, il consumismo, la pubblicità, i massa media, unendo talvolta tecniche fotografiche e pittoriche.
La Pittura Informale, usa oggetti della vita reale, come sacchi rotti, legni, plastiche bruciate.
Diversamente dalla Popo Art, la Land- Art (terra), volge le spalle al mondo urbanizzato dell'industria, i suoi artisti operano in aperta campagna con interventi sul territorio di cui resta spesso solo una documentazione fotografica.


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