Antiche civilta': guerra e caccia in Mesopotamia e la civilta' dei palazzi


La posizione della valle del Nilo, chiaramente delimitata e separata dagli altri paesi dai confini naturali (il deserto e il Mar Rosso, il Mediterraneo e le scoscese pareti rocciose verso il centro Africa) fece si che l'Egitto rimanesse isolato e conservasse per millenni un'arte basata su schemi costanti e inconfondibili.
La Mesopotamia invece, pur simile all'Egitto per la fertilita' procurata dalle acque del Tigri e dell'Eufrate, fu aperta ad influenze di invasori e la sua storia vide l'alternarsi di diversi dominatori e di diverse organizzazioni statali, analogamente l'arte subi' notevoli trasformazioni. I Sumeri furono i primi ad organizzarsi in citta' stato. I re sacerdoti dominatori delle citta', ne erano anche custodi e protettori.
Nelle pianure alluvionali della terra tra i fiumi abbondava l'argilla, ma mancava la pietra. Si edificava percio' con mattoni cotti al sole o al fuoco e legati da bitume. Le costruzioni si estendevano in senso orizzontale per le abitazioni e si alzavano verticalmente verso il cielo per i templi che avevano la forma di piramidi a terrazze ed erano chiamati Ziqqurat (luogo elevato).
I Babilonesi succedettero ai Sumeri e unificarono il governo della Mesopotamia. Babilonia fu una splendida capitale.
L'insurrezione del popolo guerriero degli Assiri travolse Babilonia e ne rase al suolo le imponenti costruzioni. Gli stupendi bassorilievi dei palazzi reali riproducono guerrieri tozzi e muscolosi, dai volti immobili e dagli sguardi fissi alla preda. Gli artisti toccarono il vertice dell'arte nella rappresentazione degli animali a cui diedero una rigorosa naturalezza.
Un ritorno al potere dei Babilonesi porto' alla distruzione di Ninive ed ad una ricostruzione di Babilonia, la quale sotto Nabucodonosor si abbelli' con giardini pensili.
Nel 538 Ciro il Grande conquisto' Babilonia e la Mesopotamia entro' a far parte del grande impero persiano. I nuovi signori, i Persiani, abbellirono le nuove citta', Persepoli e Susa di palazzi estesissimi in cui furono ripresi i temi dominanti dell'arte degli antichi popoli della regione: costruzioni in mattoni con ampie terrazze e scalinate, bassorilievi con figure di guardie, di prigionieri e di animali ritmicamente scanditi in lunghe file.
Se l'arte egizia ci richiama all'immutabile maesta' della morte, se l'arte assira ci parla di guerra e violenza, l'arte che si sviluppo' nell'isola di Creta a partire da circa il 2000 a.C tende ad una gioiosa espressione della vita. Le piu' caratteristiche costruzioni sono i palazzi reali, fra i quali quelli di Cnosso, di Festo e le residenze estive dei sovrani. In questi edifici le colonne di sostegno si rimpiccioliscono verso il basso. Le sale sono aperte alla luce e le pareti sono dipinte con colori chiari e luminosi, i fregi a spirale continua evocano il moto delle onde, tutto richiama ad una cornice di festa.
La grande ricchezza che permise queste raffinate costruzioni proveniva dai traffici marittimi, alimentati da un prospero artigianato.


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