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SARAFINA!

La Trama
Lo Spettacolo
Note

 

Nel 1997 abbiamo deciso di lanciarci in una nuova sfida, anche più complessa e "difficile" della precedente, che consisteva nel portare in scena, per la prima volta da parte di un gruppo italiano, il musical sudafricano "Sarafina!"; l’autore di questo spettacolo, poco conosciuto in Europa (è stato rappresentato per la prima volta in tournée nel 1989), è Mbogeni Ngema.

La scelta, anche in questo caso, è stata dettata da motivazioni precise:

 

La Trama

Lo spettacolo racconta le vicende degli studenti di una scuola "nera" di Soweto e in particolare di una di loro: Sarafina; si svolge durante il periodo dell’apartheid e della rivolta delle scuole contro il governo "bianco" sudafricano. I ragazzi, con l’aiuto della loro insegnante di storia, ripercorrono la storia della colonizzazione prendendo coscienza della propria identità culturale africana; decidono quindi di ribadire tale identità nella festa di fine anno con il tema che vuole essere l’ideale rappresentazione della liberazione di madiba, il padre spirituale della rivolta e della lotta all’apartheid: Nelson Mandela, allora detenuto nelle carceri di Cape Town. Il percorso per giungere alla festa di fine anno è costellato di momenti drammatici: l’arresto e l’eliminazione dell’insegnante "scomoda"; la progressiva presa di coscienza da parte degli studenti della realtà dell’apartheid; la rivolta, che si conclude nel uccisione, nell’arresto e nella tortura di molti studenti. La determinazione dei ragazzi, tuttavia, riuscirà a portarli a realizzare il loro progetto. Lo spettacolo si conclude con la festa di fine anno, che vede il suo culmine nella rappresentazione della liberazione di Nelson Mandela e nel discorso di riconciliazione che egli rivolge alla nazione.

 

Struttura dello spettacolo

La rappresentazione coinvolge una trentina di ragazzi e si sviluppa in due tempi in cui i ragazzi recitano, cantano e ballano. La nostra versione è stata tratta in parte da quella teatrale, in parte da quella cinematografica ed è stata opportunamente adattata alle esigenze dei nostri ragazzi. Pur essendo infatti fedele alla versione originale, abbiamo ritenuto necessario "occidentalizzarla" in parte, sia per renderla più comprensibile al pubblico sia perché ritenevamo improponibile far lavorare ragazzi bianchi, italiani, praticamente dilettanti su un testo sudafricano originale scritto in parte in lingua inglese e in parte in lingua zulu e xosa.

La parte recitata è in italiano; quella cantata, dal vivo, è sia in inglese sia in zulu. Rispetto all’originale alcune scene sono state ridotte e alcune canzoni sono state sostituite con altre, sempre in tema con il soggetto dello spettacolo.

Tutta la scenografia è stata realizzata dai ragazzi sotto la guida dell’insegnante di educazione artistica.

Lo spettacolo ha una struttura un po’ originale, poiché non si limita alla parte teatrale di palcoscenico vera e propria, che pur rimane quella principale ed essenziale, ma, partendo dall’ingresso del teatro, grazie a cartelloni, fotografie originali, sussidi audiovisivi e alte forme di coinvolgimento, si ripropone di immettere progressivamente lo spettatore nel clima e nel tema affrontato dal musical.

 

Note

La difficoltà di reperire testi, copione, musiche ecc. ci ha spinti a metterci in contatto con i produttori della versione originale, i quali ci sostengono con entusiasmo dandoci tutta la collaborazione possibile poiché ritengono molto valida la nostra iniziativa. Nei nostri contatti diretti e via Internet per accedere a quanto necessario, siamo altresì entrati in comunicazione con alcune personalità sudafricane coinvolte nella lotta contro l’apartheid, con l’ambasciatore sudafricano a Roma e con il console (che hanno partecipato più volte alla rappresentazione), con il ministro per la Sanità del Sudafrica e con l’ufficio privato di Nelson Mandela.

Nel corso dell’estate del ’97, un gruppo di noi, compresi alcuni ragazzi coinvolti nel progetto, si è recato in Sudafrica e, tra l’altro, ha visitato i luoghi teatro della rivolta e ha potuto intervistare persone direttamente coinvolte negli eventi che, a detta di "chi c’era", il musical riesce, pur basandosi su personaggi ed episodi di fantasia, a rappresentare in modo molto fedele.

Si ricorda che lo spettacolo è stato interamente realizzato, con tutti i limiti che ne conseguono, da ragazzi della scuola dell’obbligo sotto la direzione di responsabili dilettanti che svolgono attività teatrale esclusivamente durante il tempo libero.

 

 

Lo spettacolo è stato portato in scena diverse volte:

15/05/1998

Teatro Santo Domingo

per l’Istituto Gonzaga

16/05/1998

Teatro Santo Domingo

per gli abbonati del teatro

09/06/1998

Teatro San Babila

per il progetto "Un ospedale per Chernobyl"

25/02/1999

Teatro San Cipriano

con la presenza del Console Generale del Sudafrica, Dott. WILLIAM STEENKAMP

28/04/1999

(Varese)

Sponsorizzati dalla "WHIRLPOOL" (tourneè 1999)

30/04/1999

Teatro Due (Parma)

 Durante la tourneè del 1999

25/03/2000

Teatro Pavoni

Aperto al pubblico