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       La nostra avventura è iniziata a fine 30 Settembre 1997 , eravamo in 5 partecipanti all'escursione:-.

        Il capo gruppo era:-1) Ugo,  istruttore di arampicata del CAI Novara,  2) Alberto, maratoneta (che ricordo qui con un pò di tristezza essendo morto pochi anni fa in una escurione senz'altro meno impegnativa  di questa, su di un normale e tranquillo sentiero montano!), 3) Silvio appasionato escursionista, 4) Giovanni uno della communità Capi Scout- Gruppo Trecate1 , 5) ed infine...me stesso...il meno preparato...sempice escursionista, del gruppo:- Era la prima volta che indossavo i ramponi, e usavo la picozza da ghiaccio ed inoltre era il mio Primo (...e unico fino ad ora!) 4000. Quell' anno.avevo fatto al massimo 4 escursioni sui 2000-3500m per 900 m di dislivello cadauno come preparazione per l'evento.    

       Partendo a piedi da Gressoney la Trinitè (1618m) sita quasi alla fine della Valle di Gressoney (Valle d'Aosta) alle 7:30 am seguendo il sentieri chiamati 5 , 5b -6, 6-7, 6a siamo arrivati al rifugio Gnifetti (3611m ) verso le 4:30 pm io ero distutto, ricordo che Ugo mi portò lo zaino per 1 Km verso la fine:  avevo commesso un errore comune; lo avevo riempito troppo di provviste!

      Li abbiamo consumato un pasto frugale e cenato con un buon piatto di spaghetti preparato da noi, essedo chiuso il rifugio, con il sugo al pesto già pronto al uso!  Scattai alcune foto ricordo della splendida vista delle montagne circostanti e del Ghiacciaio del Lys e del Garstelet che apparivano dietro di noi prima del tramonto.

       Siamo rimasti a dormire la notte nei nosti sacchi a pelo e le coperte del rifugio.

       Alle 4:30-5 del mattino ci siamo svegliati e abbiamo preparato una veloce collazione Alberto aveva dormito pochissimo e si sentiva pesto ma era risoluto nel proseguire verso la nostra meta :-il Rifugio Regina Margherita ! Ugo aveva male alla Testa e anche lui disse d'aver dormito male. Io mi ero talmente stancato il giono prima che dormi come un ghiro.. per fortuna! Così recuperai le mie forze perse il giorno prima. Cercammo di alleggerire gli zani il più possibile lasciando quello che potevamo nel rifugio Gnifetti. Saremmo ritornati a premderli sulla via del ritorno.

       Indossate le Lampade per illuminare la strada, e i ramponi da ghiaccio, legati in cordata , formamo Due Gruppi:-  Ugo,Io ed Alberto nel primo e Giovanni e Silvio nel secondo.

       Mentre gli  altri  regolavamo le lampade e le corde io feci alcuni passi per provare i ramponi e sganchirmi le gambe, misi un piede in fallo e li ghiaccio cedette sotto il mio piede sinistro! Per fortuna avevo in mano, ben salda, la picozza da ghiaccio (affittata al CAI di Novara!). Sentii l'andenalina salire! Piantai la Picozza con tutta la forza che avevo... mentre cadevo, sul bordo del crepaccio e così fermai la caduta! Risali con le mie forze dal crepaccio mentre chiamavo aiuto, La cosa fu talmente veloce che Alberto legato a me non si accorse, per il buio, che cadevo... prese paura vedendomi e perse la sua piccozza che cadde su di una sporgenza che spuntava nel crepaccio !

       Ugo ci rimproverò  dicendoci di stare con le corde ben distanziate e pronti ad intervenire con le picozze saldamente in mano. Io e Alberto volevammo lasciare la piccozza  li dove era... ma Ugo disse che era essenziale per raggiungere la meta..e spegandoci come e  assiccurarlo bene... usando corda  e picozze ,scesce nel crepaccio e riuscì a recuperare la piccozza dell'Alberto persa nel crepaccio!

       Attraversammo con la massima cautela il ghiacchiaio Garstelet (che si congiunge poi più in alto al ghiacciaio del Lys ), passando in mezzo al  Garstelet ( una via che, dimostrato dai fatti, era molto più insidiosa perchè piena di sfaldature del ghiacciaio. Capimmo tardi che era meglio costeggiare il ghiaccaio Garstelet piu a destra  ma la nostra cartina sembrava .. a prima vista...segnare il percorso passando in mezzo al ghiacciaio ed era troppo tardi per tornare in dietro o andare verso destra.

       Ugo ci fece da abile Guida Alpina saggiando con la picozza il  ghiacciaio specie ove formava dei ponti di ghiaccio tra le due faccie dei crepacci. Senza il suo aiuto esperto non sarebbe stato possibile percorre quella via.        

        Il Sole sorgeva verso la fine della attraversata del  Garstelet.  non ci fermammo a riposare fino alla  l'inizio del ghiacchiaio del Lys al altezza del  Cristo Delle Vette (4167 m) dove ci riposammo un quarto d'ora , tempo di ammirare il paesaggio e scattare qualche foto dell'alba sui monti.. la giornata era splendida...io ero stanco ma ancora ok ...ma vedevo Alberto un pò provato ci disse che era un stanco ma se l'andatura fosse stata più lenta forse sarebbe stato meglio... io ero d'accordissimo!  il ghiaccio era molto più compatto e duro sul Lys per cui il peggio era passato.

       Attraversammo il C.le del Lys 4248m eravamo in Svizzera! ma non me ne accorsi...non ci  sono valichi con dogane o doganieri!... li c'è un bacino di raccolta per il ghiaccio del Grenzletscher (CH) , ci si tova in una conca a forma di " U"  dove vedemmo che c'erano le impronte lasciate sulla neve fresca di un piccolo aereo atterrato con un maestria non comune:- percorrendo una curva a forma di "C" maiuscola! come avrà fatto in così' poco spazio ad atterrare e riparire!

        La stanchezza era grande dopo una quindicina di metri ci si doveva fermare per riprendere il fiato... Ugo ci incitava a non farlo... Alberto ed io arrancavamo e mi accorsi che anche Giovanni e Silvio erano un po meglio di Alberto ed io.

       Alberto però ci disse che forse aveva qualche linea di febbre! Fummo sul punto di tornare indietro ma insisteva di non preocupaci ... ralentando il passo si recuperava... un pò indecisi... tendolo sempre sotto controllo andammo avanti...passò un elicottero di color rosso e vidi che erano Svizzeri dallo stemma sul fianco..ci salutarono... erano turisti?...e noi salutammo con  una mano...ci sorvolò e scomparve. L'andatura era molto lenta ogni 15 metri dovevo sostare per 4-5 minuti la rarrefazione del aria dovuta alla quota ci faceva stancare molto.

        Mi ricordo che gli ultimi metri verso il rifugio erano i peggiori... ero sfinito. vedevo la Porta del rifugio  a  3 metri da me tutti mi incitavano "Dai ... oramai sei arrivato!".. risposi "Aspettate un quarto d'ora che mi riprendo!"  e cosi e feci... non avevo più fiato ! erano le 11:00am eravamo al Rifugio più alto D'Europa! 4554m ! Il mio Primo 4000! Era bellissimo... mi sentivo realizzato! il  Rifugio però era chiuso... a chiave! Non c'era nessuno! Sapevamo che in questo periodo era chiuso ma pensavammo di poter entrare come al Gnifetti.

        Preparai un Te' , con la neve raccolta e con la mia stufetta da campo ...era Buonissimo...lo offri a tutti e brindammo alla conquista della nostra meta.

        La giornata era stupenda sembrava di volare su di un aereo! Pur essendo le 11:00 il cielo sopra di noi era di un blu scuro intenso!... La vista!...Si vedeva la nascita del fiume Sesia dal ghiacciaio fino al fiume Sesia in Val Grande da un lato e Il Cervino, più basso di noi, sull'altro versante!... e ancora i ghiacciai del Rosa, del Signal, delle Vigne,del Sesia.. .Troppo bello!.. sembrava di essere in cima al mondo!...Solo per noi cinque!... Momenti Indimenticabili!...che ricordo ancora oggi con piacere immenso!

       Dopo solo mezz'ora tempo di fare le foto ricordo... Ugo ci fece ridiscendere!  Dovevamo tornare prima del buio! Volevo stare di più ma mi resi conto che aveva ragione...Avevamo già rischiato troppo...meglio scendere al più presto visto le nostre condizioni!

        Tutto ando per il meglio... man  mano che scendevamo Alberto migliorava... questa volta però costeggiammo il ghiaccaio del Garstelet sul fianco  e cosi evitammo i crepacci della mattina...La discesa fu veloce ...ma verso la fine... perdemmo il sentiero e allungammo il percorso di almeno 13 km!!..."Ugo!!! Non c'è la faccio più!!"- Urlai! Ugo rideva! Alla fine finalmente ritrovammo le nostre automobili... ero sfinito ma non mi dimenticherò mai più questa Avventura Stupenda!


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