16/5 - LA CAPO SUD VINCE LO SCUDETTO SOTTORETE.
ARTAMONOVA SUPERA ZETOVA

La Capo Sud, sul campo, si laurea per la prima volta campione d'Italia suerando la Foppapedretti 3-1. Una gioia soffocata dalla mancata premiazione voluta dalla Fipav causa la mancata omologa di gara 3. Super scontro tra Artamonova Zetova.

di Luca Muzzioli

BERGAMO - Reggio Calabria è campione d'Italia. La squadra reggina vince sul campo, dominando la partita, all'apparenza equilibrata, ma, in sostanza controllata da una Capo Sud più forte in ricezione e in attacco.
Ma l'atmosfera è paradossale. Le reggine sono lì a festeggiare in mezzo al campo, non c'è la coppa, non c'è nessuno scudetto. Nel pomeriggio la Fipav aveva ordinato il blocco della premiazione in considerazione del fatto che gara 3, non omologata, impedisce l'assegnazione formale dello scudetto.
Sul campo la Capo Sud ha però vinto la sua terza gara di finale. Il conto matematico è quindi chiuso. La coppa simbolo del tricolore, della LG Cup, il campionato femminile numero 56… anche, nel baule dei dirigenti della Lega Pallavolo.

L’atmosfera prima del match era surreale, l’ennesimo pasticcio di un movimento che non vuole crescere, non sa dare regole certe e non sa amministrarle. Dimenticandole, addirittura.
Non sappiamo che dire. Il campo ha premiato la Capo Sud, ni rendiamo il giusto onore sportivo alla squadra e a una città che festeggia il primo tricolore.
Il resto è cronaca del match, le riflessioni si otranno fare da domani, fuori da questa atmosfera incredibile.
IL primo set. Toni Zetova c’è, la Foppa va a strappi. Da sola la bulgara non basta. E così dopo essersi spremuta per far tornare in gara la sua formazione, la Capo Sud riparte in quarta, Il primo set lo guida la squadra di Kirillova. Molto pratica Reggio. Pirv tiene su la ricezione e Kirillova può alzare alla sua compagna Artamonova che ha una buona percentuale di positività in attacco. Capo Sud arriva 11-15, poi il primo Zetova-break: 16-15 per le orobiche. Si procede con le squadre appaiate.
Pochi errori, battura, ricezione attacco fino al 22-22. Artamonova fa il vuoto e crea lo strappo. Che vale il parziale 23-25.
Secondo set. Anche nel secondo parziale la bulgara mancina della Foppa ha saputo scardinare il muro della Capo Sud e ridare fiato alla sua squadra un po’ imballata. Reggio Calabria si porta avanti anche in questo parziale fino al 13-17... Toni sale in cattedra e da seconda linea trova varchi che paiono autostrade nel muro delle reggine. Si torna a battere punto su punto. La sfida è tra i due martelli Artamonova da una parte e Zetova dall’altra. Zetova è un ossesso e la Foppa culla il sogno del pareggio. Sul 24-22 la schiacciatrice da posto 2 ha due palloni da attaccare, alzati da Galastri, in campo in quest’azione al posto di Cacciatori per alzare il muro… Una scelta tattica che si trasforma in un involontario autogol perché dopo il primo tentativo difeso in diagonale, Zetova si trova a dover schiacciare una palla più bassa della rete.
E’ il 24-23. La palla successiva arriva invece alzata dalla canadese Soucy dopo una brutta ricostruzione delle orobiche. Toni fa partire un missile, out: 24-24. Si procede un punto a testa fino al 26-26 quando prima un muro di Su Li Qun su Soucy e un attacco di Artmonova chiudono il parziale 26-28. Due a zero, un set allo scudetto “congelato”.
Dal terzo set è iniziato il conto alla rovescia. Il count-down inizia sul 17-17, dopo che la Foppa era stata avanti 11-7 e 15-11. Potachova e Artamonova danno la parità. Il gelo scende sul palasport orobico quando la Capo Sud si trova ad un passo dallo scudetto. Dal 23-22 al 23-24 ci pensano Artamonova e Ritschelova. Nelle mani di Reggio c’è anche la palla del match, ma dopo una ricezione precaria, Kirillova non riesce a ricostruire. La palla è in rete e il palasport respira per il 24-24. In un lampo si illumina la Foppa. Piccinini mette a segno due punti pesanti.
Il quarto set. Reggio Calabria fornisce l’impressione di controllare. Ovunque. Il “peso” delle tre attaccanti è superiore. Stesso scenario. Reggio parte forte, in un lampo Cuccarini alterna Soucy per Rinieri e Rinieri per Soucy. Dal 10-10 lo strappo di Reggio, finalmente con un muro di una delle centrali… la Gioli.
Quindi il 17-17 con la sola Zetova a fare gioco. Poi… E’ festa per Reggio con Artmonova che schiaccia e mura. Mura Zetova sul 20-21 che da il 20-22 poi è il suo show. La festa, privata, nell'intimo delle reggine è iniziata.