IL 28° GRUPPO
(
Melius esse quam videri
)
IL 28° DALLE ORIGINI ALLA A.O.I. (AFRICA ORIENTALE ITALIANA)
Il 28° Gruppo nasce a Lonate Pozzolo il 1° gennaio
1931 e sotto la data del 1° giugno 1931 viene assegnato al ricostituito
8° Stormo da Bombardamento Notturno con sede a Ferrara. Inizialmente
il Gruppo è formato dalla sola 19^ Squadriglia (sorta a Lonate
Pozzolo il 15 giugno 1928); ad essa si riunisce poi, dal 30 giugno 1931,
la gloriosa 10^ Squadriglia (nata il 25 giugno 1916 a Campo Villaverla
- presso Thiene - e resasi famosa con i velivoli Ca 3 da bombardamento)
il cui stemma è costituito da un quadrifoglio e dal motto "Senza
cozzar dirocco" creato dal D'Annunzio.
Alle dipendenze dell'8° Stormo si trova anche il 27° Gruppo,
con la 17^ e la 18^ Squadriglia. Il 26 giugno 1031 il Gruppo si trasferisce,
con tutto l'8° Stormo, a Gorizia dove permane fino al successivo
24 agosto, data in cui ritorna all'aeroporto di Ferrara per partecipare
alle "Grandi Manovre Aeree" con più di 40 velivoli
Ca 73 e Ca 74. Alla data del 13 ottobre l'8° Stormo viene rischierato
definitivamente sull'aeroporto di Poggio Renatico. Nel periodo successivo,
il 28° Gruppo partecipa a varie esercitazioni e manifestazioni di
importanza nazionale, effettuando un intenso addestramento con i Breda-15S
e, dall'agosto del '34, con i Ca 102. E' con questi velivoli che nello
stesso anno il Gruppo si qualifica 2° alle gare di specialità.
I FALCHI DELLE BALEARI
Nel novembre 1935, partito l'8° Stormo per l'Africa Orientale, viene
costituito a Poggio Renatico un altro Reparto, ugualmente chiamato 8°
Stormo, i cui Gruppi e Squadriglie hanno gli stessi numeri e distintivi
dei Gruppi e delle Squadriglie originali. Per distinguere i "nuovi"
dai "vecchi", viene aggiunto ai primi la parola" Bis",
o anche sono chiamati rispettivamente 8° Stormo Metropolitano ed
8° Stormo Africa Orientale. Lo Stormo "Bis" è inizialmente
dotato di velivoli Ca 74, Ca 100, Ca 102, Ca 111 e dal gennaio 1936,
con il trasferimento sull'aeroporto di Borgo Panigale, di velivoli SIAI
S 81. Con questi ultimi viene compiuto un notevole lavoro di addestramento,
specialmente al volo notturno.
Nel gennaio 1937 il 28° Gruppo Metropolitano riceve in dotazione
i nuovissimi velivoli da bombardamento veloce SM 79, con cui vengono
effettuate varie esercitazioni tattiche e navigazioni a lungo raggio,
in vista di quelli che saranno gli impegni della guerra in Spagna (in
codice O.M.S.: Operazioni Militari Spagna). Infatti, il 30 novembre1937,
dopo aver sostato dieci giorni a Guidonia per la cancellazione delle
insegne di nazionalità, delle matricole militari dai velivoli
e dalle armi di bordo, nonché per essere riverniciati con colori
mimetici adatti al nuovo territorio, dodici S 79 del 28° Gruppo
(10^ e 19^ Squadriglia) si trasferiscono a Palma di Maiorca. Qui il
12 gennaio 1938 si unisce la 18^ Squadriglia del 27° Gruppo, ricostituendo
nella nuova dislocazione l'8° Stormo, che diviene l'unico Reparto
operante con organico completo nelle O.M.S.. L'attività dello
Stormo, ora denominato "Falchi delle Baleari", è estremamente
intensa ed efficace. La velocità degli S 79, superiore a quella
dei caccia repubblicani, renda quasi sempre superfluo l'uso della scorta.
Le azioni vengono dirette principalmente contro il naviglio e le installazioni
costiere della Spagna. Notevoli sono i successi conseguiti sia contro
tali obiettivi, che contro officine, vie di comunicazione, depositi
ed aeroporti. L'attività diviene ben presto così intensa
che in media ogni S 79 effettua tre missioni di guerra al giorno a pieno
carico, con formazioni alterne di 3, 5, 10 ed anche più velivoli.
A ciò si aggiunge la collaborazione degli S 81 del 25° Gruppo
i quali, impiegati prevalentemente in azioni notturne, si meritano l'appellativo
di "Pipistrelli delle Baleari". In questo periodo si distingue
tra i tanti il Comandante della 10^ Squadriglia, il Capitano Pil. Tullio
De Prato, futuro collaudatore della Reggiane, ribattezzato con il nome
di battaglia di Capitano Gallina (data la particolarità dell'intervento
delle forze italiane i piloti partecipano alle operazioni sotto falso
nome). In suo onore viene infatti creata la celebre insegna della gallina
che depone l'uovo, emblema della 10^ Squadriglia. Il 30 marzo 1939 vengono
dichiarate terminate le operazioni militari ed il 30 maggio, sciogliendosi
il Comando dell'Aviazione Legionaria delle Baleari, si scioglie l'8°
Stormo e quindi il 28° Gruppo. Mentre il materiale viene lasciato
in Spagna, gli equipaggi ed il personale sono fatti rientrare in Italia
il successivo mese di Giugno.
Le operazioni belliche dello Stormo possono essere riassunte con i seguenti
dati: 639 azioni di guerra per 7.527 ore di volo, in 268 giornate volative;
1.239 tonnellate di esplosivi lanciati. Inoltre: 11 velivoli nemici
abbattuti; 4 piroscafi ed 1 veliero affondati; 1 piroscafo, 1 petroliera,
1 nave da carico incendiati<<; 2 incrociatori, 6 cacciatorpediniere,
1 nave e 50 piroscafi colpiti e danneggiati.
IL 28° NEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE
In data 1° luglio 1939 l'8° Stormo viene ricostituito
a Bologna con il 115° Gruppo (264^ e 275^ Squadriglia) ed il 116°
Gruppo (276^ e "277^ Squadriglia). Queste unità, il cui
personale era quasi tutto reduce dalla Spagna, sono dapprima destinate
all'impiego in A.O.I., con velivoli S 79, ma quando il trasferimento
è imminente, vengono messe in posizione "quadro". Con
lo stesso personale si riformano quindi il 27° ed il 28° Gruppo.
Quest'ultimo nuovamente con la 10^ e 19^ Squadriglia, rimpiazza il 116°
Gruppo in data 26 luglio e lo stesso giorno raggiunge lo Stormo ad Alghero.
L'anno successivo, a causa del deteriorarsi della situazione internazionale,
dal 3 giugno 1940 il 28° Gruppo viene rischierato sull'aeroporto
di manovra n° 9 di Villacidro (CA), e qui si trova ad operare all'entrata
in guerra dell'Italia (10 giugno 1940). Cinque giorni dopo la dichiarazione
di belligeranza la 10^ Squadriglia compie la prima azione di guerra
con il bombardamento dell'aeroporto do Ajaccio. Dopo un breve periodo
di attività contro le basi francesi in Corsica e la rapida conclusione
del ciclo operativo sul Fronte Occidentale, le operazioni del Reparto
sono dirette contro obiettivi navali nel Mediterraneo Occidentale, conseguendo
brillanti successi. In una di queste azioni, il 9 luglio, il 28°
Gruppo, con il supporto della 18^ Squadriglia del 27° Gruppo, porta
a termine una azione per la quale la bandiera dell'8° Stormo viene
decorata di Medaglia d'Argento al Valor Militare. Così riporta
il bollettino: "NEL TARDO POMERIGGIO DEL 9 LUGLIO UN'AZIONE MASSICCIA
DELL'8° STORMO PORTATA, IN ONDATE SUCCESSIVE, CON TUTTI GLI EQUIPAGGI
CONTRO UNA POTENTE FORMAZIONE NAVALE INGLESE COMPOSTA DA UNA NAVE PORTAEREI,
TRE NAVI DA BATTAGLIA, DUE INCROCIATORI E DIECI CACCIATORPEDINIERE IN
NAVIGAZIONE NEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE, HA PIENO SUCCESSO. GLI EQUIPAGGI
DELLE SQUADRIGLIE, NONOSTANTE LA FORMAZIONE NAVALE SI DIFENDA CON UN
BEN NUTRITO FUOCO DELLE ARMI CONTRAEREE, DECIDONO DI OSARE IL TUTTO
PER TUTTO E SCENDONO SEMPRE PIÙ A BASSA QUOTA. LA NON COMUNE
PERIZIA, LO SPIRITO DI DECISIONE, L'ABILITA' NELLA MANOVRA D'ATTACCO
FANNO SI' CHE LO SGANCIO DELLE NUMEROSE BOMBE DA 250 KG RIESCA PERFETTAMENTE,
TANTO DA COLPIRE CON DUE BOMBE LA NAVE PORTAEREI "ARK ROYAL"
NEL SETTORE POPPIERO E CON UNA BOMBA LA GRANDE NAVE DA BATTAGLIA "HOOD"
DI 42.100 TON. NEL SETTORE PRODIERO. IN SEGUITO A CIO' IL NEMICO E'
COSTRETTO AD INVERTIRE LA ROTTA".
Il 5 settembre il 28° Gruppo ritorna ad Alghero dove gli equipaggi
completano l'addestramento e svolgono importanti ricognizioni alturiere
nel Mediterraneo Centrale ed Occidentale. Ne novembre, dalla base provvisoria
di Decimomannu, effettua il bombardamento di formazioni navali inglesi,
incrocianti nei pressi dell'isola di La Galite e di Capo Teulada.
Il 4 dicembre il 28° viene rischierato a Villacidro, ove, in attesa
di nuove operazioni belliche, effettua voli di addestramento. Successivamente,
il 4 aprile 1941, la 18^ Squadriglia con il proprio Gruppo (il 27°)
viene trasferita in Africa Settentrionale, prima sull'aeroporto di Misurata,
poi a Bengasi e quindi a Martuba. Il 28° Gruppo invece continua
ad operare da Villacidro fino al 30 Aprile, data in cui la sola 19^
Squadriglia raggiunge la Libia, prima sulla base di Castelbenito, poi
a Berka. La 10^ Squadriglia, con il Comando di Gruppo, rimane in Sardegna
dove, in attesa del trasferimento, continua ad effettuare ricognizioni
strategiche ed attacchi alle formazioni navali nemiche. Il 26 maggio
giunge l'ordine di trasferimento per l'aeroporto di Castelbenito. Quindi
il 30 maggio viene rischierata a Misurata, da dove il 7 giugno parte
per ricongiungersi allo Stormo a Martuba. Intanto la 19^ Squadriglia,
alla quale erano stati affidati compiti di ricognizione, viene messa
alle dipendenze dirette del Comando della 5^ Squadra: si ricongiungerà
al Reparto solo il 22 novembre. Il 28° Gruppo continuò a
combattere sul fronte libico per tutto il 1941 senza concedersi riposo.
Sono di quel periodo innumerevoli azioni diurne e notturne di bombardamento
su Forte Salaro, Marsa el Anda, Forte Pilastrino, Fuka e sugli impianti
aeroportuali di Tobruk e Marsa Matruh. Vengono inoltre effettuate ricognizioni
costiere e marittime, ricerche di unità navali, scorte antisommergibili
a convogli, ecc. Gli equipaggi si prodigano con estrema generosità,
talvolta sacrificandosi al completo, talvolta rientrando con morti e
feriti a bordo.
Il 25 giugno, durante una missione di ricerca in mare, il velivolo del
S.Ten. il. Luigi Gentile viene attaccato dalla caccia nemica ed abbattuto
in mare, con tutti i membri dell'equipaggio gravemente feriti. Il pilota
provvede da solo al trasbordo dei colleghi immobilizzati sul battellino.
Dopo diverse ore di permanenza in acqua e diciannove ore di navigazione,
riuscito a guadagnare la costa. Intraprende una lunga marcia per richiamare
i soccorsi, salvando così l'equipaggio. Per questa eroica azione
gli viene concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare. In seguito ai
nefasti eventi bellici dell'autunno 1941 sul fronte dell'Africa Settentrionale
Italiana, il 28° Gruppo è costretto a ripiegare prima a Barce,
poi a Misurata ed in fine, il 30 dicembre, ha inizio il definitivo rimpatrio.
2° CICLO OPERATIVO
Il 19 gennaio 1942 tutto l'8° Stormo si trova riunito
a Perugia per un periodo di riposo e per la riorganizzazione dei Reparti,
decimati nei precedenti intensi cicli operativi. Versati gli ormai esausti
S 79, ai primi di giugno una aliquota del personale è inviata
presso la ditta CRDA di Monfalcone per frequentare un corso informativo
sul velivolo CANT Z 1007 bis, che dovrebbe costituire la nuova linea
di volo dello Stormo. In realtà vengono assegnati solo pochi
velivoli (circa 8), che in autunno vengono nuovamente versati. Nel mese
di giugno vengono assegnati alla 10^ Squadriglia 3 velivoli SAIMAN 202
per addestramento. A partire da novembre, il 28° Gruppo si trasferisce
a Viterbo col resto dello Stormo per iniziare l'addestramento sui velivoli
SM 84 bis, avuti in dotazione quali naturali - meno apprezzati - successori
del vecchio S 79.
Nel frattempo le sorti del conflitto stanno volgendo al peggio. L'Asse
sta perdendo il Nord Africa e la morsa degli Alleati si va stringendo.
Il 22 gennaio 1943 lo Stormo intero è dislocato in Sicilia, dapprima
a Palermo Boccadifalco, quindi, da marzo, a Chinisa-S. Giuseppe (Trapani),
partecipando ad un nuovo intenso ciclo operativo con i nuovi SM 84 bis
ed alcuni S 79.Nell'aprile 1943 il Gruppo riceve nuovamente in dotazione
i CANT Z 1007 con cui, entro il mese di giugno, verrà rinnovata
la linea di volo. Alla fine di aprile il 28°, in un clima reso sempre
più infuocato dalle incontenibili incursioni di un nemico che
è definitivamente padrone del Nord Africa, si trasferisce a Gela,
ove staziona per circa una settimana prima di trasferirsi a Castelvetrano
e quindi a Manduria, ove si ricongiunge all'intero Stormo.
Ai primi di giugno il 28° viene dislocato a Perugia, a disposizione
del Raggruppamento Bombardamento. Da qui, utilizzando come "campi
trampolino" alcuni aeroporti della Sardegna che permettono il decollo
a pieno carico dei CANT Z 1007 bis, prende parte ad operazioni nel Mediterraneo
Centrale (contro Biserta ed unità navali nemiche) e sulla Sicilia
durante e dopo le operazioni di invasione delle forze Alleate (luglio
1943). Nel mese di luglio l'8° Stormo viene trasferito con il 27°
Gruppo (e la 18^ Squadriglia) presso l'aeroporto di Bologna, dove si
scioglie l'8 settembre a seguito della dichiarazione di armistizio.
Alcuni equipaggi del 28° Gruppo, raccoltisi a Perugia nel caos più
totale di quei tragici giorni, si trasferiscono al sud dove, sciolto
ormai il gruppo, concorrono inizialmente a formare l'88° Gruppo,
incluso nel Raggruppamento Bombardamento e Trasporto, con sede a Lecce.
LA COBELLIGERANZA E LA RINASCITA
Dopo questi eventi la 10^ Squadriglia è da ritenersi
definitivamente sciolta, anche se il suo distintivo fa oggi parte dello
stemma dell'Aeronautica Militare. Il 15 luglio 1944 viene ricostituito
a Lecce il 28° Gruppo, con la sua 19^ Squadriglia e con la 260^,
ereditata dal 106° Gruppo e già comandata dal. Cap. Bruno
Mussolini. Il primo luglio, intanto, era stata costituita una nuova
Unità con sede a Campo Vesuvio (Ottaviano). Questa, poiché
equipaggiata con velivoli bimotore tipo Martin 187 "Baltimore",
era stata ribattezzata Stormo Baltimora. Al comando del T.Col Roveda,
tale Unità raccoglieva le superstiti forze del 132° Gruppo
agli ordini del Magg. Massimiliano Erasi e provvedeva alla transizione
sui velivoli forniti dai nuovi alleati. Il 2 agosto 1944 il 28°
Gruppo viene assegnato allo Stormo Baltimora, iniziando quello che sarà
un più che cinquantennale rapporto di "vicinato" con
le "Grappe". E' probabile che la creazione del nominativo
radio "Strega", che darà il via ad una splendida tradizione
araldica, risalga proprio a questo periodo. Il comando del Gruppo viene
assegnato all'asso degli aerosiluranti Magg. Carlo Emanuela Buscaglia,
reduce da mesi di prigionia dopo il suo abbattimento. La preparazione
dei piloti e degli specialisti avviene in condizioni ambientali, morali
e materiali estremamente difficili. In questo quadro si inserisce una
tragica serie di incidenti. Il 23 agosto all 19.10, mentre la maggior
parte del personale è nella tenda mensa, il Magg. Buscaglia decide,
contro i suggerimenti dei colleghi più esperti, di tentare un
decollo da solo anche se il suo addestramento non è ancora completo.
Durante la corsa di decollo il velivolo, che con due motori da 1660
HP ha delle caratteristiche definite bizzarre, imbarda puntando gli
alberi che costeggiano il campo. Il pilota, nonostante la bassa velocità,
tenta di farlo staccare ma l'aereo stalla, tocca terra con un'ala e
si incendia. Subito soccorso, Buscaglia è portato in condizioni
disperate all'ospedale alleato di Napoli dove muore il giorno seguente.
Dopo questa grave perdita ed un altro grave incidente che il 6 ottobre
causa la perdita del S.M. Pil. Nicola Nocera, il 28° Gruppo prosegue
il proprio addestramento, che termina il 24 novembre, quando la 19^
Squadriglia si trasferisce a Campo Biferno (Campomarino - Termoli) dove
è raggiunta il 3 dicembre dalla 260^ Squadriglia. Da questa rudimentale
base, ricavata sulla spiaggia e logisticamente sistemata in tende. Il
28° Gruppo con il nuovo Stormo inizia l'attività bellica
sui Balcani. Infatti l'Unità è inquadrata nella Balkan
Air Force, alle dipendenze della 354^ Wing della RAF, con compiti di
bombardamento terrestre sulla Yugoslavia. Per l'attività svolta
ha molte attestazioni di ammirazione da parte degli alleati, che riconoscono
in più riprese che i risultati conseguiti spesso superano quelli
ottenuti dalle Unità alleate, dotate di mezzi più perfezionati.
La Medaglia d'Argento concessa allo Stormo il 5 giugno 1947 per tale
attività ne è la riprova.
Cessate le ostilità, il 3 giugno 1945 tutto il Gruppo è
rischierato sull'aeroporto dell'Urbe, dove, con i velivoli rimasti più
qualche SAIMAN 202, ha compiti di collegamento e trasporto passeggeri
soprattutto verso Milano e Villafranca (per la commissione di Pace Alleata),
nonché di addestramento al concorso aeronavale. Dall'Urbe il
Gruppo viene trasferito provvisoriamente a Guidonia ed infine, nel febbraio
1948, a Bari Palese Macchie. In questa sede riceve in dotazione i primi
P 38 Lightning ed il 1° luglio dello stesso anno assume la denominazione
di "Stormo P 38", con gli organici del 28° Gruppo e 132°
(19^ e 260^ Sq. Il primo e 252^ e 281^ Sq. Il secondo) dello Stormo
Baltimora. Con l'arrivo di questi velivoli allo Stormo viene assegnato,
dal 31 gennaio 1948, il ruolo di Unità da Ricognizione. Ciò
provoca una vivace protesta di tutto il personale in quanto esso crede
che tale passaggio di ruolo sia dovuto a poca considerazione e stima
delle capacità professionali da parte degli Enti centrali. E'
invece con soddisfazione che il 1° novembre 1948 lo stesso personale
e gli stessi Gruppi di Volo dello Stormo P 38 concorrono a ricostituire
il glorioso 3° Stormo Caccia, relegando la precedente specialità
a ruolo secondario. Questa situazione rimane fino al 1° trimestre
del 1954, quando il 3° Stormo Caccia diventa 3° Stormo Ricognizione
Fotografica. L'attività del 28° Gruppo prosegue sul P 38
dalla base di Bari con crescenti difficoltà tecniche fino al
1° agosto 1054. A causa del rapido degradamento dei velivoli, a
partire da tale data, vengono infatti assegnati al Gruppo gli F 51 Mustang,
che già erano del 132°. La situazione non cambia di molto
fino a che, il 1° gennaio 1955, il 28° Gruppo viene trasferito
sulla base di Villafranca (dove già è il 132°) e messo
in posizione quadro.
L'ERA DEL JET
Il 1° ottobre 1955, con l'assegnazione dei nuovi reattori
F 84G "Thunderjet", il 28° Gruppo ridiventa effettivo
con la stessa specialità precedente. Dopo due mesi, l'8dicembre,
vengono assegnati i nuovi e più moderni RF 84F "Thunderflash".
Inizia così uno dei periodi più felici del Gruppo e dello
Stormo. Questi velivoli infatti arrivano in così gran numero
e con tante ore di volo a disposizione, che si sente la necessità
di aggiungere al 28° e 132° anche il 18° Gruppo, che già
faceva parte del vecchio 3° Stormo Caccia durante la guerra.
Il 1° gennaio 1956 lo Stormo diviene così 3^ Aerobrigata
Ricognizione Tattica, inquadrata nella 56^ T.A.F.. L'attività
di volo in questo periodo è notevolissima, affiancando alla specialità
di ricognizione quelle secondarie di attacco ed intercettazione. Il
Gruppo partecipa con successo a numerose esercitazioni in ambito nazionale
e NATO, nonché a compiti di protezione civile. Contribuisce fattivamente
alla assegnazione all'Aerobrigata dell'ambito trofeo della 5^ ATAF,
concesso al Reparto che per tre volte si fosse qualificato primo per
capacità e prontezza operativa.
Numerosi sono i rischieramenti su altre basi e le esercitazioni NATO
quali "Squadron Exchange" (ottobre '62 a Beauvechain - BE;
estate '64 a Bruggen - GE; 1965 a Larissa - GR; 1966 a Laarbruck - GE),
o AMF (Allied Mobile Force) a Diyarbakir - TU nel 1965. E' inoltre da
rilevare in questo periodo la creazione del motto del Gruppo: "MELIUS
ESSE QUAM VIDERI" (1963) e del distintivo della Strega Nocciola
(1966), in sostituzione del Gatto con le Fauci Spalancate in campo giallo.
Il 15 aprile 1966 viene assegnata al Gruppo la 18^ Squadriglia che,
nata il 15 gennaio 1927 e facente parte del 27° Gruppo dell'8°
Stormo, si era spesso trovata a combattere al fianco del 28° Gruppo.
Dall'ottobre 1967 al luglio 1968 il 28° Gruppo si rischiera a Ghedi
per il rifacimento della pista di Villafranca, mentre il logorio dei
velivoli riduce sempre più le capacità operative. Alla
fine del 1968, infatti ha inizio la conversione sul nuovo RF 104G.
L'ERA DELLO SPILLONE
Il 27 febbraio 1970 il 28° Gruppo riceve i primi tre
RF 104G "Starfighter", portati in volo rispettivamente dal
T.Col. Oreste Gargioli, Magg. Corrado D'Udine, e Ten. Luciano Fiorini.
Ha così inizio un lungo periodo di conversione operativa su una
macchina di caratteristiche, prestazioni e dotazioni fotografiche completamente
diverse. Tale periodo può considerarsi completato con la TacEval
del luglio 1973, quando il 28° Gruppo viene dichiarato Combat Ready.
Riassegnato nello stesso anno alla AMF, il 28° viene rischierato
a Tanagra (GR) per l'esercitazione Alexander Express. Segue un periodo
denso di riconoscimenti da parte di Autorità nazionali e NATO
per l'alto grado di preparazione dimostrato dal Gruppo in varie occasioni
(esercitazioni Dark Image, Dashing Impact, Deep Express, Advent Express,
Avon Express).
Nel 1978 viene dato il via alla tradizione del Raduno, che verrà
organizzato ogni 4/5 anni. Segue un periodo difficile, segnato da un
esodo di piloti verso le linee civili, che ha gravi ripercussioni sull'operatività
del 28°. Infatti l'inizio degli anni '80 vede il Gruppo ad organici
ridotti e relegato a Unità di Conversione Operativa Avanzata
a favore dei piloti di F 104 neo-assegnati ai reparti Caccia-Bombardieri
della 1^ Regione Aerea. L'anno 1983 segna l'inizio della meritata ripresa,
con l'assegnazione di un sempre crescente numero di giovani piloti,
tanto che già dal 1984 il 28° Gruppo riguadagna l'ambita
"Combat Readiness", ottenendo i migliori risultati dello Stormo
ed è chiamato a partecipare a numerose esercitazioni nazionali
e NATO (vari Squadron Exchange, Distant Hammer '86) nonché a
compiti di Protezione Civile (Valtellina, Aspromonte). Il 2 dicembre
1989, in occasione del 4° Raduno, viene presentato l'ormai celeberrimo
velivolo F 104G con la livrea "STREGA", gelosamente conservato
come un cimelio. Nel 1990 il Gruppo viene riassegnato alla AMF. Il deteriorarsi
della situazione nel Medio Oriente a seguito dell'invasione irakena
del Kuwait infatti, aveva provocato una richiesta di intervento armato
da parte dell'ONU. Il Governo Italiano aveva messo quindi a disposizione
un contingente di velivoli Tornado da rischierare negli Emirati Arabi.
Contemporaneamente la NATO aveva attivato la Forza Mobile disponendone
l'invio a protezione delle frontiere meridionali turche (Operazione
Ace Guard). Il 21 dicembre 1990 giunge così al 28° Gruppo
l'ordine di approntamento per 6 velivoli F 104G da ricognizione fotografica
in assetto da guerra (tip, pylon, pod Orpheus, cannone, sistema di inganno
elettronico, chaff e flares). In meno di due settimane il Gruppo, con
il decisivo contributo del locale Centro manutenzione, appronta i velivoli
ed il 6 gennaio 1991 sei F 104G decollano dalla base trampolino di Gioia
del Colle. Dopo uno scalo tecnico a Bandirma, i velivoli atterrano sulla
base turca di Erhac alle ore 16.30. Il giorno dopo, 7 gennaio il Comandante
della cellula, T.Col. Corsini, comunica di essere pronto ad operare.
Il personale deve adattarsi a condizioni climatiche rigidissime (oltre
25° sotto zero), con sistemazione precaria in tende per quanti montano
di allarme in campo, scarsità di cibo e di generi di prima necessità
(c'è carenza perfino di acqua potabile). Ai disagi climatici
si aggiunge il pericolo di attentati terroristici e di attacchi aerei
o missilistici irakeni. Il 26 gennaio, a seguito di un "Red Alert",
viene effettuata una dispersione verticale su allarme reale. Ai primi
di marzo, dopo aver effettuato oltre 300 sortite (per più di
400 ore di volo) in missioni di addestramento e di pattugliamento dei
confini meridionali della Turchia, dato il rapido esaurirsi di quella
che verrà denominata "Guerra del Golfo", viene comunicato
l'ordine di rientro per la cellula del 28°. I sei velivoli rientrano
a Villafranca. L'accoglienza a casa è trionfale, tra manifestazioni
di giubilo, comunicazioni di altissimo apprezzamento per l'operazione
portata a termine e per l'immagine che il 28° Gruppo ha saputo dare
di sé e della Forza Armata in tale difficile situazione.
Nel frattempo, a seguito del piano di rinnovamento delle infrastrutture,
in previsione di transitare sul nuovo velivolo AMX, il personale del
28° vede demolito il suo vecchio hangar ed è costretto ad
inventare delle sistemazioni a dir poco precarie per proseguire la manutenzione
della linea volo e garantire l'operatività del Gruppo. A questa
situazione di estremo disagio fa seguito, nel periodo febbraio - marzo
1992, il trasferimento del 28° presso le infrastrutture dell'area
Sud, in precedenza già occupate dai "vicini" del 132°.
La situazione logistica non migliora, in quanto anche nella nuova sede
l'hangar è in fase di ristrutturazione e la manutenzione viene
effettuata in ricoveri di fortuna. Nonostante ciò il Gruppo ha
modo di festeggiare le 50.000 ore di volo sull'F 104G (maggio 19992)
e di partecipare ad importanti esercitazioni (Dragon Hammer, Squadron
Exchange ad Honington - GB e tiri con armamento reale a Capo Teulada).
E' il canto del cigno del vecchio "Spillone".
Il 13 dicembre 1992, a seguito dell'emanazione di una Ordinanza tecnica
immediata, tutti i vecchi "G" sono messi a terra, per poi
essere versati a Grosseto. Nei primi mesi del 1993 i piloti effettuano
un ridotto programma di mantenimento utilizzando 2 velivoli MB 339 assegnati
alla Squadriglia Collegamenti. Nel frattempo il personale navigante
e manutentivo viene avviato a scaglioni per la frequenza ai corsi di
istruzione teorica sul nuovo velivolo AMX. Il morale dei piloti registra
in questo periodo un picco negativo, parte per la perdita dell'amato
vecchio 104, parte per la scarsissima attività di volo svolta,
ma soprattutto per l'incertezza legata alla effettiva data di assegnazione
dei primi velivoli. Nel giugno del 1993 la difficile situazione si sblocca
e viene assegnato il primo AMX, portato in volo l'11 giugno 1993 dal
T.Col. Tonino Milani. Con lenta progressione si rende disponibile un
esiguo numero di macchine, già ben sfruttate da altri Reparti
che erano transitati in precedenza, e così anche il 28° può
avviare la conversione che lo vede ora impegnato nel ruolo primario
di Caccia-Bombardiere e secondario di Ricognitore Fotografico. Nel frattempo
la drammatica situazione politica creata dal conflitto jugoslavo aveva
determinato il rischieramento di un contingente olandese a Villafranca
per la attivazione della Operazione Deny Flight. Tale cellula, equipaggiata
con caccia F 16, ed ospitata a tempo indeterminato presso la linea volo
e parte delle infrastrutture del 28° Gruppo, fa sì che il
primo anno di conversione sia trascorso con i velivoli e la linea manutentiva
dislocati dall'altra parte dell'aeroporto, nel vecchio "covo",
in sistemazione promiscua con il 132°.Con il progredire dell'assegnazione
dei velivoli e dei programmi addestrativi, visto il palpabile disagio
del personale tecnico sistemato lontano dal proprio Gruppo e la definitiva
disponibilità dell'hangar ricostruito, dall'ottobre '93 il 28°
Gruppo riprende ad operare sfruttando al meglio quel che la presenza
olandese gli ha lasciato. In breve vengono riacquisite le vecchie qualifiche
operative più altre nuove, tra cui quella al rifornimento in
volo, che fornisce al sistema d'arma un raggio d'azione impensabile
in precedenza. Solo nei primi mesi del 1995 viene completata l'assegnazione
dei velivoli previsti ed il Gruppo può riprendere l'attività
a pieno regime.
Le nuove "Streghe", ritornate alla vecchia specialità
del bombardamento, anche se con moderni velivoli da caccia, sono chiamate
a partecipare ad importanti e qualificanti impegni operativi, che vengono
affrontati con lo stesso spirito di gioviale professionalità
che ha contraddistinto il Gruppo.
Il 30 settembre 1997 il Gruppo viene, ancora una volta, messo in posizione
quadro.
La storia non finisce qui, perché altre Streghe, con altri velivoli,
torneranno a sfrecciare nei cieli italiani; così è
stato e così sarà ancora.
Ten. Col. Pil. Ivo OLIVETTI 3 marzo 1936
S.Ten. Pil. Luigi GENTILE 25 giugno 1941
Ten. R.E. Sante PATUSSI 25 giugno 1941
Cap. Pil. Cosimo DI PALMA 14 maggio 1944
Ten. Pil. Giovanni BADALINI agosto 1942 - maggio 1945
Magg. Giuseppe FRESIA 1935-1937
Magg. Cesare DI CARLO 1936-1937
T.Col. Gennaro LAMANNA 1938
Magg. Michele BANCHIO Giu 1939
Cap. Aurelio BAISI 14 Lug 1941
T.Col. Aditeo GUIDI 11 Ago 1941
T.Col. Pietro LAGUZZI 10 Giu 1942
Magg. Carlo Emanuele BUSCAGLIA 15 Lug 1944
Cap. Umberto SCAPPELLATO 24 Ago 1944
Magg. Ilario ROMANELLI 11 Sett 1944
T.Col. Paolo MOCI 26 Nov 1944
Magg. Mario MAGNANINI 2° trim. 1946
Magg. Gaetano MILLI 3° trim. 1947
Magg. Arturo LAUCHARD 2 Sett 1948
Magg. Giorgio DALL'OLIO 1 Ott 1949
Cap. Pietro GARFAGNOLI 1950
Magg. Armando PETRINELLI 1952
Cap. Gioacchino BISSOLI 1 Ott 1955
T.Col. Giuseppe AURILLI 1 Mar 1956
Cap. Luciano VALLERI 8 Giu 1956
Cap. Antonio MURA 1 gen 1957
Magg. Aniceto POLLICE 28 Mar 1958
Magg. Giuseppe BACCHILEGA 1 Ott 1959
Magg. Mario TURCO 28 Sett 1960
Magg. Renato DELL'OMODARME 28 Sett 1961
Magg. Basilio COTTONE 28 Sett 1962
Magg. Franco FERRI 1 Ott 1963
Cap. Bruno MANCINI 1 Ott 1964
Magg. Antonino LENZO 5 Mar 1965
Magg. Gennaro BELARDI 5 Mar 1966
Magg. Bruno MANCINI 30 Giu 1967
T.Col. Teodoro POZZI 30 Giu 1968
T.Col. Oreste GARGIOLI 30 Giu 1969
T.Col. Corrado D'UDINE 1 Ott 1970
T.Col. Antonio BASILE 1 Ott 1971
T.Col. Franco BELLENTANI 1 Ott 1972
T.Col. Arnaldo VANNUCCHI 1 Ott 1973
T.Col. Ugo DE CAROLIS 1 Ott 1974
T.Col. Francesco BUGLIONI 1 Ott 1975
T.Col. Corrado SALVI 1 Ott 1976
T.Col. Alessandro ZAMAI 13 Sett 1978
T.Col. Vincenzo CAMPORINI 13 Sett 1979
T.Col. Fabio REZZADORE 13 Sett 1980
T.Col. Roberto IACOMINO 13 Sett 1981
T.Col. Lucio BUSCAGLIA 13 Sett 1982
T.Col. Alberto NOTARI 13 Sett 1983
T.Col. Leonardo LEANDRI 13 Sett 1984
T.Col. Arturo ZANDONA' 13 Sett 1985
T.Col. Federico FERRARINI 15 Sett 1986
T.Col. Francesco PAGLIARUSCO 16 Sett 1987
T.Col. Roberto TAMMARO 16 Sett 1988
T.Col. Roberto CORSINI 16 Sett 1989
T.Col. Sergio MARESCUTTI 17 Sett 1990
T.Col. Marco GRESPI 17 Sett 1991
Magg. Roberto SARDO (s.v.) 26 Apr 1992
T.Col. Antonino MILANI 12 Giu 1992
T.Col. Giovanni FANTUZZI 31 Ago 1993
T.Col. Roberto SARDO 19 Sett 1994
T.Col. Maurizio NOE' 6 Sett 1996
T.Col. Sergio MAGHELLA 8 Sett 1997