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  Il Cielo. Filtri e trucchi del mestiere.

Il filtro più utilizzato è probabilmente il “polarizzatore”, che ha la capacità di saturare il blu facendo risaltare le nuvole. Ma il “polarizzatore” non è il solo filtro dedicato al cielo: ci sono lo “skylight” ed il filtro “UV”, entrambi riescono ad equilibrare i toni dell’immagine riducendo la componente ultravioletta della luce responsabile della dominante “fredda” delle foto scattate all’ombra oppure in alta montagna. Ci sono poi i filtri colorati per metà, i cosidetti “digradanti”, studiati proprio per influenzare la parte superiore dell’immagine inquadrata, quella appunto dove si trova il cielo. Sono disponibili in diverse colorazioni e sono preziosi per ravvivare cieli nuvolosi o tristemente slavati. Riducono inoltre la necessità in fase di esposizione di compensare l’eventuale diversa luminosità tra la parte superiore dell’inquadratura e quella inferiore. Il cielo può essere usato come riferimento per misurare l’esposizione. Alcuni professionisti per evitare di sottoesporre la fotografia nel caso di superfici enormente riflettenti (neve, metalli ecc.), che falsano la lettura esposimetrica, misurano proprio l’esposizione inquadrando il cielo blu e mantenendo poi, una volta ricomposta l’inquadratura, la misurazione effettuata. Il trucco è sempre efficace, a patto di avere il sole alle spalle.

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Foto di Giulio Colajanni (To): focale 135mm, 1/250, f/11 , pellicola 100 ASA

 

 

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