15 MARZO 2000: Anna ha chiamato al telefono e mi ha detto che NP "aspetta"

Ci ho messo un pò.
Pensando bene ho trovato esattamente che cosà è 'sta cosa che mi sta succedendo oggi.
E' una figlia, giovane, nell'eta migliore che è entrata in coma profondo circa 3 anni fà.
Da allora, si poteva notare un encefalogramma piatto, nessun miglioramento, forse qualche volta sembrava che muovesse le palpebre o che tentasse di dire qualcosa.
Ma tutti quelli intorno, anche i più vicini non vedevano niente. E allora pensi che non è vero, che è proprio così e prima o poi mi sa che si sveglia. Lo sento. Lo spero.
I giorni passano.
Ogni giorno, ti rechi all'ospedale per vedere se c'è qualche miglioramento.
E magari, vai in giro e pensi: "…che bello se anche lei potesse vedere tutto queste nuvole e acqua...sentire il profumo di neve, ascoltare questi suoni e assaggiare questo strano cibo piccante…"
Gli parli. Pensi che stia ascoltando. Chissà che cosa pensa, che cosa vede là sotto in quel lungo sonno. E chissà se sente le mie parole …se qualcuna arriva, portata da venti, gnomi, Dio o il diavolo…
Un giorno ti dicono che è morta. Non ti hanno avvertito proprio subito ma è così. Adesso è morta.
Puoi solo pensare una cosa. Se vale la pena prima che la chiudano di sussurrare per l'ultima volta all'orecchio: " ..ti ho amato ogni giorno della mia vita e ti amerò per sempre.."
Sai che non può ascoltare. Avrebbe ascoltato da viva anche se in coma e non è successo. Quindi figuriamoci da morta.
Adesso il mondo è diverso da prima. Non ci sono più ospedali da visitare. L'aria è più leggera però. L'ansia diventa pace.
Ti avvicini alle sue orecchie, sussurri così piano che quasi non si capisce la differenza tra parlare e pensare e poi ascolti il rumore della cazzuola che chiude.


JULIAN


Kay_julian@hotmail.com

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