C r o n a c a
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Festa di S. Ignazio |
L'URNA A LACONI | |
Festa veramente speciale quest'anno! Nel 2001 ricorrono i 300 anni della nascita di S. Ignazio e i 50 anni della Sua canonizzazione. Laconi non poteva certamente ignorare tali ricorrenze e pertanto si é organizzata "alla grande" per celebrare degnamente i due avvenimenti che avranno epilogo il 17 dicembre, giorno anniversario della nascita. Quale miglior tributo a Sant'Ignazio di quello pensato e voluto dal Parroco, dai pp. cappuccini della parrocchia e da tutta la comunità laconese : invitarLo a Laconi nel mese di agosto, in occasione della annuale grande festa in Suo onore? Ebbene, grazie alla collaborazione ed abnegazione di un gruppo di laconesi, l'evento tanto agognato si é realizzato: S. Ignazio ha trascorso tra la Sua gente dodici meravigliosi giorni, dal 22 agosto al 2 settembre. Leggiamo di seguito la cronaca redatta dal padre G. Zedda: |
Atteso
da lungo tempo, dopo un breve itinerario da Cagliari attraverso la
Trexenta ed il Sarcida no, ha raggiunto Laconi il 22 Agosto scorso,
all’imbrunire. Ma
Laconi e i laconesi sono stati presenti alla partenza del Santo: si sono
recati a Cagliari,
accompagnati dal Sindaco e dal Parroco, in grande numero (i gruppi
folkloristici, la Protezione civile, il Gruppo “Custodia e vigilanza
dell’Urna” e molti, molti compaesani), per augurare all’illustre
Pellegrino il “Buon Viaggio” per e aspre e tortuose strade della
Sardegna. L’arrivo
a Laconi è stato calorosissimo. Dopo una breve sosta nella borgata di
Crastu, ii Santo è atteso con impazienza e devozione, ben oltre fuori
dell’abitato. Nobili cavalieri, popolo devoto e festante, in
preghiera, autorità (i sindaci del circondario con fascia tricolore) e
religiosi, polizia e carabinieri in gran numero: in moto, auto e a
piedi, la Protezione civile, i gruppi folkloristici e il Gruppo
“Custodia e vigilanza dell’Urna”. Si snoda un lungo corteo: un
fiume di lumini, che si distende sinuoso e straripante per la larga via
centrale del paese, quindi si assottiglia allungandosi ancor più per
entrare a per correre la lunga e stretta via Sant’Ignazio, che conduce
alla Casa Natale, dove il Santo sosta per qualche istante, accolto da
colei che da sempre custodisce la piccola casetta, mentre i fedeli, in
de voto e commovente silenzio, intensificano la preghiera. La
preghiera diventa corale: un popolo intero attorno al suo santo
sottolinea la fervente preghiera con accorate invoca zioni, devote
suppliche, e cordiali ringraziamenti e più d’una calda lacrima. Riprende
la processione fino alla centrale piazza G. Marconi; il saluto ufficiale
del Sindaco: “Bene
torrau, Santu Frennaziu ! “,
augura il primo cittadino,
auspicando che la permanenza in Laconi sia assicurata almeno ogni anno
per un sia pur breve periodo. Seguono brevi
parole del Parroco, che raccomanda ai fedeli di non “riempire troppo
la bisaccia di Fra Ignazio: il Santo deve fare un lungo viaggio e deve
ascoltare molti devoti in tutta la Sardegna”. Prende la parola il
Superiore provinciale dei frati cappuccini in Sardegna, fra Giovanni
Atzori, richiamando tutti alla santità e suggerendo ai giovani di
includere nei progetti per la vita anche la vocazione missionaria e
religiosa. Infine, il poeta di casa, Cenzo Argiolas, declama una sua
composizione inneggiando alla venuta del Santo. Il
corteo si ricompone, l’Urna viene trasportata a spalla sempre dal
gruppo “Custodia e Vigilanza” nella Chiesa, restaurata di recente e
resa più accogliente e luminosissima proprio per il
III Centenario della nascita di sant’Ignazio. Le solenni
celebrazioni della festa (22 agosto —2 settembre) sono state
esemplari, ordinate e raccolte, sebbene sempre affollatissime di fedeli,
devo ti, pellegrini e anche qualche curioso. Il nostro Arcivescovo,
mons. Pier Giuliano Tiddia, ha presieduto la
concelebrazione il giorno 30 agosto. Egli
ha richiamato tutti a fare qualcosa di più in quest' anno
sicuramente particolare del III centenario della nascita e del 50°
della Canonizzazione:
“Ascoltare e conoscere li Vangelo. Non basta —
egli ha sottolineato con
vivacità e convinzione —
averlo in casa o esibirlo
nelle migliori occasioni; bisogna viverlo, appunto come fece
Sant'Ignazio “. Durante
la celebrazione il Sindaco di Laconi ha offerto l’olio per la lampada
che arde giorno notte
nella casa natale del Santo.
Altri vescovi della Sardegna hanno voluto onorare il Santo in
queste celebrazioni: Mons. Padre Paolo Atzei, di Ampurias e Tempio;
mons. Giovanni Melis, emerito di Nuoro; Mons. Antonio Orrü, di Ales e
Terralba. Nelle concelebrazioni più significative ê stata sempre
valida la presenza del Ministro provinciale dei cappuccini, che ha
presieduto la messa per i pellegrini, che egli stesso ha accompagnato
con alcuni giovani frati, insieme con “Zigheddu” (Francesco Calledda),orga-
nizzatore e ideatore di questa devota e antica forma di pellegrinaggio
dai paesi vicini: Aritzo -
Desulo
- Gadoni - Tonara Meana - Nurallao - Isili - Villano vafranca - Nuragus
- Gesturi Genoni - Nureci - Assolo - Esco vedu- Usellus - Albagiara -
Senis - Villa Sant’Antonio - Asuni..
Il giorno 25 agosto Laconi ha accolto lunghi cortei di pellegrini
a piedi, circa 800. Un fazzoletto al collo con Ia scritta “S ‘Andala
de S’Jspiritu — III Centenario Nascita Sant’Ignazio da Laconi”
di- stingue i generosi partecipanti, che camminano, alcuni, dalle
quattro del mattino fino alle dieci. Altra
nota singolare e sugge stiva per le liturgie è stata la partecipazione
dei con polifonici: Coro
“San Giuseppe’ di Golfo degli Aranci, del M° Giuseppe Orrù; Coro
“San Salvatore”, di Serdiana, del M° Betty Orrü; Coro “Tasis”
di Isili, del M° Antioco Ghiani; Coro “Pier Luigi da Palestrina”,
di Meana, del M° Mariano Casula; Coro Polifonico di Laconi, del M°
Lorenzo Zonca; il “Duo Mauro e Luca”, di Nurallao.
Hanno proposto i canti liturgici e anche tradizionali isolani con
molta bravura e devozione, guidando la preghiera dell’assemblea.
Il III Centenario avrà sicuramente una memoria indelebile: L’Annullo
Filatelico. II timbro postale, nei giorni 25 e 26 agosto, con
l’immagine del Santo in un bozzetto di Angela Collu, su apposite belle
cartoline, con francobollo di Padre Pio e del Redentore di Nuoro (compie
100 anni) o comunque sempre di soggetto religioso. La Direzione
provinciale delle Poste italiane S.p.a., con personale proprio, guidato
da dr. Peppino Meloni e coadiuvato dalla Associazione Amici della
filatelia, nei giorni 25-26 agosto e 2 settembre ha lavorato per
sant’Ignazio. Sono state vendute oltre
10.000 cartoline, annullate due volte con il timbro speciale del Santo.
La cartolina ê stata pure inviata dai frati cappuccini a tutti i
parroci delle 120 località dell’itinerario del Santo. L’Amministrazione
comunale di Laconi, che ha collaborato con la Parrocchia, ha inviato
5000 cartoline agli emigrati laconesi, per ricordarli e renderli
partecipi della celebrazione. Dopo
la lunga —
ma graditissima —
permanenza a Laconi, il Santo
lascia il natio borgo e riprende alacremente il viaggio verso villaggi e
borgate, paesi e città. In chiesa Lo saluta per tutti Fra Paolo Berti,
che ha tenuto una predicazione vibrante, sempre aderente e illuminata
dai canoni evangelici per conoscere e illustrare le virtù del Santo.
Egli accompagna il fraticello di Laconi con una parola calda e commossa:
"Il grande Santo di Laconi ci chiama tutti al Vangelo, nella fedeltà
e obbedienza alla Chiesa”. Nel
caldo pomeriggio del 2 settembre, dopo la celebrazione Eucaristica, si
parte: una breve sosta di fronte alla Sua casetta e poi il Santo... vola
a Pauli, il
quartiere più alto di Laconi; poi sosta brevemente a Santa Sofia e
quindi prende la strada impervia della montagna. Fra
Giovanni Zedda - Parroco |