C r o n a c a

La   Parrocchia

 

Festa di S. Ignazio 

L'URNA A LACONI

Festa veramente speciale quest'anno! 

Nel 2001 ricorrono i 300 anni della  nascita di S. Ignazio e i 50 anni della Sua canonizzazione.

Laconi non poteva certamente ignorare tali ricorrenze e pertanto si é organizzata "alla grande" per celebrare degnamente i due avvenimenti che avranno epilogo il 17 dicembre, giorno anniversario della nascita.

Quale miglior tributo a Sant'Ignazio di quello pensato e voluto dal Parroco, dai pp. cappuccini della parrocchia e da tutta la comunità laconese : invitarLo a Laconi nel mese di agosto, in occasione della annuale grande festa in Suo onore?

Ebbene, grazie alla collaborazione ed abnegazione di un gruppo di laconesi, l'evento tanto agognato si é realizzato: S. Ignazio ha trascorso tra la Sua gente dodici meravigliosi giorni, dal 22 agosto al 2 settembre.  Leggiamo di seguito la cronaca redatta dal padre G. Zedda:


        Sant’Ignazio fa ritorno al “natio borgo” dopo 10 anni (l’ultima fu nel 1991. Precedente mente 1’Urna con le Sue Sante spoglie fu portata nel 1952, 1976, 1981).

Atteso da lungo tempo, dopo un breve itinerario da Cagliari attraverso la Trexenta ed il Sarcida no, ha raggiunto Laconi il 22 Agosto scorso, all’imbrunire.

 Ma Laconi e i laconesi sono stati presenti alla partenza del Santo: si sono recati a Cagliari, accompagnati dal Sindaco e dal Parroco, in grande numero (i gruppi folkloristici, la Protezione civile, il Gruppo “Custodia e vigilanza dell’Urna” e molti, molti compaesani), per augurare all’illustre Pellegrino il “Buon Viaggio” per e aspre e tortuose strade della Sardegna.

L’arrivo a Laconi è stato calorosissimo. Dopo una breve sosta nella borgata di Crastu, ii Santo è atteso con impazienza e devozione, ben oltre fuori dell’abitato. Nobili cavalieri, popolo devoto e festante, in preghiera, autorità (i sindaci del circondario con fascia tricolore) e religiosi, polizia e carabinieri in gran numero: in moto, auto e a piedi, la Protezione civile, i gruppi folkloristici e il Gruppo “Custodia e vigilanza dell’Urna”. Si snoda un lungo corteo: un fiume di lumini, che si distende sinuoso e straripante per la larga via centrale del paese, quindi si assottiglia allungandosi ancor più per entrare a per correre la lunga e stretta via Sant’Ignazio, che conduce alla Casa Natale, dove il Santo sosta per qualche istante, accolto da colei che da sempre custodisce la piccola casetta, mentre i fedeli, in de voto e commovente silenzio, intensificano la preghiera. La preghiera diventa corale: un popolo intero attorno al suo santo sottolinea la fervente preghiera con accorate invoca zioni, devote suppliche, e cordiali ringraziamenti e più d’una calda lacrima.

Riprende la processione fino alla centrale piazza G. Marconi; il saluto ufficiale del Sindaco: “Bene torrau, Santu Frennaziu ! “, augura il primo cittadino, auspicando che la permanenza in Laconi sia assicurata almeno ogni anno per un sia pur breve periodo. Seguono brevi parole del Parroco, che raccomanda ai fedeli di non “riempire troppo la bisaccia di Fra Ignazio: il Santo deve fare un lungo viaggio e deve ascoltare molti devoti in tutta la Sardegna”. Prende la parola il Superiore provinciale dei frati cappuccini in Sardegna, fra Giovanni Atzori, richiamando tutti alla santità e suggerendo ai giovani di includere nei progetti per la vita anche la vocazione missionaria e religiosa. Infine, il poeta di casa, Cenzo Argiolas, declama una sua composizione inneggiando alla venuta del Santo. Il corteo si ricompone, l’Urna viene trasportata a spalla sempre dal gruppo “Custodia e Vigilanza” nella Chiesa, restaurata di recente e resa più accogliente e luminosissima proprio per il  III Centenario della nascita di sant’Ignazio. Le solenni celebrazioni della festa (22 agosto —2 settembre) sono state esemplari, ordinate e raccolte, sebbene sempre affollatissime di fedeli, devo ti, pellegrini e anche qualche curioso. Il nostro Arcivescovo, mons. Pier Giuliano Tiddia, ha presieduto la concelebrazione il giorno 30 agosto. Egli ha richiamato tutti a fare qualcosa di più in quest' anno sicuramente particolare del III centenario della nascita e del 50° della Canonizzazione: “Ascoltare e conoscere li Vangelo. Non basta egli ha sottolineato con vivacità e convinzione averlo in casa o esibirlo nelle migliori occasioni; bisogna viverlo, appunto come fece Sant'Ignazio “.

Durante la celebrazione il Sindaco di Laconi ha offerto l’olio per la lampada che arde giorno  notte  nella casa natale del Santo.

    Altri vescovi della Sardegna hanno voluto onorare il Santo in queste celebrazioni: Mons. Padre Paolo Atzei, di Ampurias e Tempio; mons. Giovanni Melis, emerito di Nuoro; Mons. Antonio Orrü, di Ales e Terralba. Nelle concelebrazioni più significative ê stata sempre valida la presenza del Ministro provinciale dei cappuccini, che ha presieduto la messa per i pellegrini, che egli stesso ha accompagnato con alcuni giovani frati, insieme con “Zigheddu” (Francesco Calledda),orga- nizzatore e ideatore di questa devota e antica forma di pellegrinaggio dai paesi vicini: Aritzo  - Desulo - Gadoni - Tonara Meana - Nurallao - Isili - Villano vafranca - Nuragus - Gesturi ­Genoni - Nureci - Assolo - Esco vedu- Usellus - Albagiara - Senis - Villa Sant’Antonio - Asuni..

    Il giorno 25 agosto Laconi ha accolto lunghi cortei di pellegrini a piedi, circa 800. Un fazzoletto al collo con Ia scritta “S ‘Andala de S’Jspiritu — III Centenario Nascita Sant’Ignazio da Laconi” di- stingue i generosi partecipanti, che camminano, alcuni, dalle quattro del mattino fino alle dieci.

Altra nota singolare e sugge stiva per le liturgie è stata la partecipazione dei con polifonici:

Coro “San Giuseppe’ di Golfo degli Aranci, del M° Giuseppe Orrù; Coro “San Salvatore”, di Serdiana, del M° Betty Orrü; Coro “Tasis” di Isili, del M° Antioco Ghiani; Coro “Pier Luigi da Palestrina”, di Meana, del M° Mariano Casula; Coro Polifonico di Laconi, del M° Lorenzo Zonca; il “Duo Mauro e Luca”, di Nurallao.

    Hanno proposto i canti liturgici e anche tradizionali isolani con molta bravura e devozione, guidando la preghiera dell’assemblea.

    Il III Centenario avrà sicuramente una memoria indelebile: L’Annullo Filatelico. II timbro postale, nei giorni 25 e 26 agosto, con l’immagine del Santo in un bozzetto di Angela Collu, su apposite belle cartoline, con francobollo di Padre Pio e del Redentore di Nuoro (compie 100 anni) o comunque sempre di soggetto religioso. La Direzione provinciale delle Poste italiane S.p.a., con personale proprio, guidato da dr. Peppino Meloni e coadiuvato dalla Associazione Amici della filatelia, nei giorni 25-26 agosto e 2 settembre ha lavorato per sant’Ignazio. Sono state vendute oltre 10.000 cartoline, annullate due volte con il timbro speciale del Santo. La cartolina ê stata pure inviata dai frati cappuccini a tutti i parroci delle 120 località dell’itinerario del Santo. L’Amministrazione comunale di Laconi, che ha collaborato con la Parrocchia, ha inviato 5000 cartoline agli emigrati laconesi, per ricordarli e renderli partecipi della celebrazione.

Dopo la lunga ma graditissima permanenza a Laconi, il Santo lascia il natio borgo e riprende alacremente il viaggio verso villaggi e borgate, paesi e città. In chiesa Lo saluta per tutti Fra Paolo Berti, che ha tenuto una predicazione vibrante, sempre aderente e illuminata dai canoni evangelici per conoscere e illustrare le virtù del Santo. Egli accompagna il fraticello di Laconi con una parola calda e commossa: "Il grande Santo di Laconi ci chiama tutti al Vangelo, nella fedeltà e obbedienza alla Chiesa”.

Nel caldo pomeriggio del 2 settembre, dopo la celebrazione Eucaristica, si parte: una breve sosta di fronte alla Sua casetta e poi il Santo... vola a Pauli, il quartiere più alto di Laconi; poi sosta brevemente a Santa Sofia e quindi prende la strada impervia della montagna.

Fra Giovanni Zedda - Parroco