IL TRENINO ARLECCHINO E ALTRE STORIE

Edizioni Associate (Roma), 104 pagine, ISBN 88-267-0314-0

Le opinioni di chi l'ha letto

E voi cosa ne pensate? ...

La raccolta di fiabe "Il Trenino Arlecchino" convince per i numerosi ingredienti sapientemente mescolati da Loredana Limone. Prima di tutto l'immedesimarsi del piccolo lettore col simpatico ma ingenuo protagonista che dà il titolo al libro. Come tutti i bambini, il trenino Arlecchino viene portato da una cicogna, e tra l'imbarazzo e l'equivoco degli abitanti dello strano villaggio, finalmente il piccolo viene recapitato davanti alla porta giusta, per la gioia di mamma e papà. A partire da questo momento il bambino viene condotto per mano dalla giovane autrice attraverso la complessità del mondo, con pazienza ed amore. Come in ogni fiaba che si rispetti, arriva il momento cruciale della scelta tra il bene e il male, che il protagonista fallirà in pieno per permettere al lettore di entrare, ma solo metaforicamente, nel proibito. Trenino Arlecchino incontra amici, animali, persone, luoghi, allontanandosi da casa, verso l'ignoto dal quale con tanta ansia i genitori lo mettevano in guardia. Comincia l'esperienza della vita e trenino Arlecchino deve imparare a conoscerla, a partire dalle nozioni di base come sapere contare, in italiano ma anche in inglese (c'è in tutto il libro una profonda consapevolezza dell'essere europei oltre che italiani), conoscere i punti cardinali, distinguere la geografia del territorio che lo circonda, i rapporti sociali, l'amicizia, la paura, ma anche i colori, i profumi, i suoni, poi ancora l'importanza di andare a scuola (trenino Arlecchino non potrà trasportare passeggeri fin tanto che non avrà ottenuto la patente), la nostalgia di casa, la giustizia. Gli ingredienti sono moltissimi ma la trama si srotola da sé in una armonica crescita, come nella vita vera. Oltre al trenino, protagonista della storia principale, ci sono un panino, un angioletto, un folletto e due rondini e tutti trasmettono la gioia di vivere il presente. L'impressione che si ha leggendo questo libro ai propri figli, la sera, con un solo lumino acceso in camera, è di grande serenità, un messaggio di pace col mondo intero. In definitiva veicola un grande messaggio: crescete tranquilli, bambini, perché il mondo che vi aspetta sarà bello, se lo vorrete. Cosa volete di più dalla vita? (Barbara, compagna di penna)


Il Trenino Arlecchino e altre storie è una raccolta di cinque originali fiabe scritte per un bambino in particolare, ma adatte a tutti i bimbi della scuola elementare. E' frutto della fantasia di una mamma che, un poco ogni sera prima di addormentarsi, ne imbastiva le fantastiche e divertenti trame con e per suo figlio Francesco. Ed ecco allora le vicende di un trenino un po' monello chiamato Arlecchino per i bellissimi colori delle sue carrozze, la storia di un panino che non voleva essere mangiato e di un bambino che diventò il suo migliore amico, le terribili disavventure del capriccioso Giannino a causa di un folletto malignetto, la tristezza di un angelo custode fugata da una provvidenziale coccinella e le meravigliose vicissitudini di due rondini un po' bizzarre. Le cinque fiabe sono scritte in prosa effervescente con sensibilità, ironia ed attenzione e conquistano anche gli adulti portandoli a fare delle riflessioni sui comportamenti quotidiani. Il contenuto, infatti, attinge al vissuto di ogni giorno da cui l'autrice estrae frammenti di vita che servono da spunto per chiunque voglia esplorare i legami familiari, i rapporti tra genitori e figli e, in generale, l'animo umano. (Iennis, marito)


I bambini sono la nostra forza, il nostro domani ... Eh, sì, perché i bambini aprono nuovi orizzonti, portano a fare cose che neanche si potevano immaginare. E' quello che è successo a Loredana Limone, autrice de "Il Trenino Arlecchino e altre storie". La sua passione per la scrittura dura da sempre. A soli nove anni ha composto la prima poesia dal titolo significativo "Son io che scrivo, la penna". Ha partecipato a molti concorsi letterari con grandi soddisfazioni, ma il suo sogno si è avverato quest'anno grazie alla pubblicazione del suo primo libro di fiabe che s'intitola appunto "Il Trenino Arlecchino e altre storie". E' grazie a Francesco, suo figlio, che il suo sogno è diventato realtà. Insieme hanno fantasticato regalandoci questa raccolta di fiabe veramente originali. E' un libro allegro, colorato, armonioso e delicato. Sono fiabe che stuzzicano la fantasia dei bimbi e che li aiutano ad andare oltre la storia perché contengono messaggi positivi come l'altruismo, l'amicizia e la generosità; tutte di profondo contenuto morale si leggono di gusto e lasciano una solida impressione di buoni valori. Dalla lettura si possono apprendere nozioni varie: quali sono i punti cardinali, come si produce il pane in un'industria, come funziona il nostro apparato digerente, qual è la particolarità dell'isola di Santorini ... e tante altre cose interessanti da scoprire pagina dopo pagina. Si tratta di un libro che, senza mai perdere di vista il divertimento, nelle mani di adulti potrebbe diventare un validissimo strumento con scopi educativo-didattici. (Marinella, la fan preferita)


La raccolta di fiabe "Il Trenino Arlecchino e altre storie" è sorprendente, convenzionale e candida come poche altre; riesce a restituire ai lettori il pensiero magico. I personaggi e le avventure più incredibili non sono che i protagonisti del mondo infantile, quindi non c'è niente di strano se un bambino diventa amico di un trenino ed insieme intraprendono un proibito viaggio alla scoperta del mare. La prima storia "Il Trenino Arlecchino" riesce a trasformare l'irresistibile fascino della trasgressione in uno sguardo poetico sugli esiti imprevisti di una marachella di bambini. "Il folletto digerello" è, invece, una storia che propone una miscela ben combinata di umorismo, gusto per l'assurdo, magia e realismo. Alla fine della favola, per rendere tutto verosimile, arriva la mamma a spezzare l'incantesimo e a mostrare la strada per diventare grandi insieme. Nel terzo racconto "Il panino che non voleva essere mangiato" è descritto il viaggio di un simpatico panino dal suo impasto fino alla cottura. Tutto da leggere, osservare e "salvare". "L'Angioletto triste" è una storia dolce ed educativa che fa riflettere sui valori dell'amore e della famiglia. L'ultimo racconto "Le due rondini" è una fiaba d'amore in cui viene raccontato il sentimento che lega una mamma al suo bambino e viceversa anche in situazioni bizzarre e l'amore di entrambi per il prossimo. In definitiva, il libro narra avventure domestiche e quotidiane trasportate nella fantasia, naturalmente tutte a lieto fine. Libro ironico, spontaneo, creativo ed anche istruttivo. Da leggere non solo ai più piccini, ma per tutta la famiglia. (Antonella, sorella)


Buon esordio per una mamma, diventata scrittrice di fiabe affinché il suo bambino si addormentasse. Grazie alla felice intuizione di una casa editrice romana, Edizioni Associate, queste fiabe sono diventate un libro che è molto richiesto per la nanna, ma che è anche ricco di pagine interattive, con spunti e spazi che danno via libera all'immaginazione dei giovani lettori. Le cinque storie che compongono il libro offrono nozioni di vari argomenti (geografia, religione, tecnica industriale, inglese, ecc.) in maniera comprensibile ai bambini della scuola elementare sin dalla prima classe per la fluidità e la chiarezza con cui sono espressi. L'impressione che se ne ha, leggendo, è che i racconti siano frutto di una realtà vissuta giorno per giorno. La differenza è data dalla sensibilità messa nel narrare le vicissitudini e, soprattutto, dalla semplicità poiché il prodotto è prettamente destinato ai bambini. Attenzione: prettamente ma non esclusivamente. Infatti, pagine del genere non farebbero male a certi adulti legati a letture stereotipate. Il Trenino Arlecchino aiuta a ritrovare la smarrita strada della semplicità che invece è costitutiva della grandezza delle cose. Metaforicamente, col suo modo di scrivere ai piccoli, l'autrice parla ai grandi. (Leonardo, amico virtuale)


Scritte senza pretese da una mamma qualsiasi, con il semplice intento di far scivolare il suo bambino in un sonno sereno, le originali fiabe che compongono "Il Trenino Arlecchino e altre storie" si sono rivelate gradevolissime anche a chi è abituato a letture stereotipate. Si tratta di storie moderne dove la fantasia guizza tra situazioni concrete e quotidiane rivisitate in una dimensione magica e fiabesca. Il Trenino Arlecchino - un treno/bambino protagonista della fiaba che dà il nome al libro - compie un viaggio che è la metafora della crescita, della conquista dell'autonomia, che lo rinsalderà nei suoi principi. Un giorno gli capita di imbattersi in un bambino che ha fatto tardi ed ha perso l'autobus per la scuola. Diventeranno grandi amici, ma ... non tutto andrà come avevano previsto ... Il Trenino Arlecchino dovrà dimostrare di essere veramente maturato prima di riguadagnare l'affetto dei genitori che, per uno stupido attimo di leggerezza, crede di aver perso. Egli, con i suoi errori ed i suoi pentimenti, offre ai giovani lettori la possibilità di una prima autocritica e li porta per mano a fare le prime riflessioni sulla propria vita. Pure la lettura delle altre quattro fiabe è piacevole, il tono è coinvolgente e, come per la prima, il loro fulcro è la famiglia: è appunto in una famiglia che è stato scritto questo libro, consigliabile, quindi, per un viaggio nella fantasia con la garanzia di messaggi di alta qualità che riguardano l'amicizia, la fedeltà, il rispetto e l'amore. (Claudia, collega)


Inoltre, troverete delle recensioni nella sezione "Percorsi di lettura" del sito:

Donne in viaggio

nella sezione "Ragazzi" del settimanale letterario:

Rotta Nord Ovest

ed un'intervista all'autrice in:

Donna news

nella sezione "Tempo libero/Cultura".