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GALLERIA
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TRA SOGNO E REALTA'
FRANCESCO MASIA
Nonostante la giovane età, Francesco Masia ha alle spalle una solida carriera
di pittore, avendo tenuto mostre, sin dagli anni '90, non solo in varie città
italiane, ma anche all'estero. Una precocità che denota vocazione per la
pittura, il bisogno intrinseco e naturale di esprimersi attraverso le immagini e
i colori, una sorta di linguaggio d'elezione per comunicare pensieri ed
emozioni. Dopo una prima fase piuttosto figurativa, Masia passa ben presto ad
una pittura sempre più complessa, sino ad arrivare alle rappresentazioni attuali
che possiedono i valori dell'arte informale, con accenni real-fantastici. La sua
pittura si è andata sempre più arricchendo di significato, e per l'artista ha
rappresentato non soltanto il modo per esternare il proprio io, quanto un
momento di profonda riflessione sulla vita e sul mondo. Le tele, enigmatiche e
suggestive, dai colori decisi e brillanti, sono dense di allegorie: propongono
scenari tra sogno e realtà, immagini stilizzate che rimandano ad un universo
onirico, dove i ricordi affiorano sovrapponendosi in maniera misteriosa e
fantastica.
I temi
prediletti da Masia sono i paesaggi, rappresentati come immagini e luoghi
silenziosi e atemporali. Quello che è importante sottolineare è il processo di
astrazione cui l’artista sottopone gli oggetti, ridotti spesso a volumi, elevati
ad un’iniziale purezza proprio perché proposti senza descrittività, depurati da
ogni elemento superfluo, essenzialità emblematiche, superfici piatte che
ubbidiscono alle regole del colore, della luce e dell’armonia. Vi è alla base
del suo fare artistico una riflessione intimistica, per cui la realtà viene
scevrata da ogni fisicità, riportata ad un’aura di trasfigurazione. Si sente
soprattutto la verità dell’ispirazione, quel desiderio profondo di scartare e
liberare, per giungere all’essenza delle cose. Ciò che Masia dipinge è
soprattutto sogno, totalmente dominato da una luce ed un magnetismo frutto del
ricordo. I luoghi rappresentati vivono di atmosfere, di uno strano tempo
sospeso, come scaturiti da un’antica memoria. Non vale la pena affannarsi a
recuperare i tratti reali dei paesaggi di Masia, poiché essi sono plasmati dal
mistero; hanno dentro quelle tracce di passato che della vita dell’artista hanno
fatto parte e soprattutto hanno quel senso dell’inafferrabile che ci lascia
disarmati e incantati. D’altronde, l'artista ha scelto i luoghi e i temi della
memoria, e attorno a pochi luoghi e pochi temi, ha sviluppato una riflessione
che parte dal quotidiano, da una poetica delle piccole cose: l’indagine intorno
alle forme e ai soggetti della sua vita, le case, gli scorci di paese. Masia
gioca con l’illusione di presenze che non ci sono, concede spazi all’intuizione
e all’interpretazione del dipinto. Del resto anche l’ora evocata in questi
paesaggi è indefinibile, è quella che più ci avvicina all’illusione di poter
vivere sempre, eternamente, senza fine. Il risultato di questo profondo processo
di trasfigurazione è un’immagine dotata di una forte carica di lirismo e
sonorità: in tal modo, i suoi quadri ci obbligano a guardare oltre ciò che
vediamo, lasciando grande spazio all’immaginazione, alla ricerca dell’essenza
delle cose. L'originalità ed il valore della pittura di Masia vanno, quindi,
ricercati sia nella padronanza dell'immagine e del colore, che nella ricchezza
concettuale delle sue rappresentazioni.
Dott.ssa Maria Gabriella Congedo
Dir. Galleria d'Arte ESPRIT
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