wpe64837.gif (438349 byte)

Alla nuova Pro-Loco

Articolo a cura di don Valentino Di Cerbo tratto dal "MOIFA' N° 21 del mese di Luglio 2000 

Domenica 11 giugno, dopo circa 19 anni, si è ricostituita la Pro-Loco di Frasso Telesino. Non è il caso di soffermarci sui motivi per i quali tale ente è mancato per tanto tempo nel nostro Paese: si ha l'impressione, però, che essi non siano molto seri. Certo è che anche questo fatto è stato pagato salatamente dalla Comunità con l'immobilismo e la vistosa assenza da quasi tutte le iniziative regionali e provinciali. Facendo tesoro degli errori passati, guardiamo avanti...

Devo innanzitutto esprimere la mia soddisfazione per l'entusiasmo che ho notato nei membri della nuova Pro-Loco e per la giovane età della maggior parte di essi. Formulo l'augurio che tale entusiasmo sia duraturo e che non si sciolga di fronte alle prime difficoltà. Con questo non intendo assumere il ruolo di Cassandra, ma voglio ricordare che perseverare è più importante che iniziare e che le cose grandi si costruiscono lavorando per i tempi lunghi e non bruciando energie in iniziative effimere e di breve durata. Quante cose sono state iniziate a Frasso e non portate a termine! E' un nostro limite e lo dobbiamo riconoscere: chi non fa ammenda dei propri peccati, non può iniziare una vita nuova.

Mi permetto altresì di presentare - sommessamente - alcuni suggerimenti, che forse potranno risultare utili a quanti si sono imbarcati nella nuova "avventura" della Pro-Loco.

Questa, per sua natura, comporta lo stretto collegamento con l'amministrazione Comunale (è noto, infatti, che il Sindaco fa parte come membro di diritto del Consiglio di Amministrazione): mi auguro, pertanto, che i suoi membri siano animati da spirito di collaborazione e mai di contrapposizione nei confronti dell'Autorità locale. Se necessario, si impegnino ad informare, suggerire, pungolare, più che a contestare.

Sarà importante, inoltre, che tale Organismo sia più preoccupato di fare progetti, che non di raccattare e di spendere comunque i pochi soldi pubblici a disposizione. Tali progetti siano concreti, condivisi e aperti al futuro; mirino, inoltre, iù a coinvolgere e ad educare la gente e a soste- s re quanti già operano, che non a realizzare gni tanto "in proprio" qualche manifestazione 1 ella durata di un "Amen".

Anche se arriva con decenni di ritardo, la Pro-Loco di Frasso Telesino non trova davanti a sé il deserto: in questi anni tante Associazioni, con grandi sacrifici, hanno lavorato sul nostro territorio. Il loro impegno va armonizzato, sostenuto e valorizzato. La Pro-Loco è più forte quando può contare su altre organizzazioni che ne condividono le finalità, risulta invece fragile, quando ha davanti a sé una platea passiva, anche se plaudente.

Spero che tale Ente, non sia concepito unicamente come un "ricreatorio" per adulti (e bambini), ma guardi con grande attenzione alla dimensione culturale: conservazione e valorizzazione ella memoria storica e artistica della Terra di Frasso, ripristino e sostegno delle tradizioni popolari, attivazione di strutture e di iniziative che favoriscono la crescita intellettuale, scientifica e morale dei nostri concittadini (faccio male se ricordo che a Frasso manca una Biblioteca, una sala per conferenze, un cinema... e che da anni non si fa nulla per ricostituire la banda musica?). In proposito, desidero ricordare ai più giovani che, grazie all'Amministrazione presieduta al prof. Carmine Calandra, negli anni '80 il nostro Paese fu teatro di una rilevante manifestazione culturale, denominata "TERRAVECCHIA", che fece uscire Frasso - per qualche tempo - dal suo pericoloso isolamento e che ha lasciato significative tracce pittoriche (ora malinconicamente in degrado, tra l'indifferenza dei Frassesi). Non sarebbe il caso di riprendere quell'idea intelligente, dopo aver fatto un esame serio su eventuali errori che, purtroppo, la fecero lire e su possibili integrazioni del primitivo progetto?

Non sono di quelli che, spesso senza alzare un dito, dicono: "A Frasso non si può fare niente!"

credo fermamente nelle grandi potenzialità dei iei compaesani (delle quali finora hanno goduto, in gran parte, altre Comunità). Auguro, pertanto, con tutto il cuore alla nuova Pro-Loco il raggiungimento di obiettivi lusinghieri, che saranno possibili a condizione che le buone intenzioni e i progetti si coniughino con l'umiltà di mettersi in ascolto e in dialogo, la forza di non lasciarsi scoraggiare da quanti, irresponsabilmente, sono sempre pronti a "remare contro" e il coraggio di perseverare. La nuova Pro-Loco potrà così contribuire efficacemente ad avviare il tempo del riscatto dai mali antichi e della speranza, anche per Frasso.