"Alla fonte"
Carthonna 1948
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"Sa
Serra"
anni 30
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"Sa Perda
Longa"
MENHIR |
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"Tailaghè"
Nuraghe |
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"Istelathe"
Nuraghe |
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"Tailaghè"
Nuraghe |
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Il territorio
Il territorio ha una superficie di 3.150 ettari, di cui
ben 2.113 sono ricoperti di boschi di leccio e roverella e altre specie arboree (castagni,
agrifogli, noci, ciliegi). Assistiamo ad un alternarsi continuo di monti e colline e
altopiani, destinati quasi sempre al pascolo degli ovini (ma anche suini e bovini) e, in
minor misura, accanto ai ruscelli, alla coltivazione degli ortaggi (patate, fagioli,
pomodori, cavoli, ecc.) e ai frutteti (mele, pere). La parte meridionale è occupata quasi
completamente dal Lago di Gusana, un bacino artificiale che raccoglie quasi 60 milioni di
metri cubi d'acqua e raggiunge una punta massima di profondità di circa 90 m. Notevole la
rilevanza naturalistica e paesaggistica del lago e delle vallate circostanti, che
rappresentano una delle più significative attrattive turistiche della Barbagia: per gli
sport sull'acqua (canoa, windsurf) e la pesca alla trota, al persico e alla carpa, le
escursioni a piedi e a cavallo, la raccolta dei funghi, la fotografia naturalistica, le
strutture ricettive di qualità (alberghi, ristoranti, agriturismo). In tutto il
territorio sono presenti diverse specie faunistiche di particolare interesse
naturalistico: 1'eupprotto sardo (anfibio), il nibbio reale, il falco pellegrino, il corvo
imperiale, il gatto selvatico, la martora e così via.
Antichità
La presenza dell'uomo nella zona è testimoniata sin dal
neolitico in regione "Oddirolo", "Istoddoè", "Sa Itria".
Il territorio è ricchissimo di monumenti nuragici. Di
particolare interesse gli insediamenti di quell'epoca attorno al Santuario di N.S. d'Itria
(10 Km. da Gavoi verso Est) nel cui recinto, chiuso dai muristenes, svetta un alto menhir;
il villaggio nuragico di Soroeni; le domos de janas di Oniai e di Istelathe; il dolmen e
il nuraghe di Castrulongu, i menhirs di Fiola e di Dorthenì. Perfettamente conservato il
nuraghe Talaikè. Attorno al lago artificiale di Gusana le numerose domos de janas di
Iscrithola, Garìo, Gurrai. Ai confini con Ovodda, risalendo il pescosissimo fiume di
Oratu, i menhirs di Perdas Fittas.
Numerosi i resti di strade e ponti romani. Sommerso dal
lago di Gusana è
"Su ponte vetzu", un ponte romano a quattro
arcate ancora integro, la cui presenza sottolinea 1'importanza strategica che i Romani
attribuivano a questa valle. Il ritrovamento in agro di Gavoi di monete cartaginesi
testimonia dei rapporti sociali e commerciali tra le popolazioni sardo-puniche e quelle
nuragiche. Di epoca medioevale il Castel Corallo, nella zona di Miriddè, di cui rimangono
solo poche tracce.
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"Su
ponte vetzu"
Ponte
sommerso |
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"Domos
de janas"
Uniai |
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"Domos
de janas"
Uniai |
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"Domos
de janas"
Istelathe |
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"Domos de
janas"
Uniai |
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"Castrulongu"
Nuraghe |
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