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"GAVOI"...
...NEL CUORE DELLA BARBAGIA... ...PROVINCIA DI NUORO... ...SARDEGNA... ITALIA 


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Gavoi e il suo territorio
 
"Alla fonte"

Carthonna 1948

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"Sa Serra"

anni 3
0

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"Sa Perda Longa"

 MENHIR

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"Tailaghè"

  Nuraghe

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"Istelathe"

 Nuraghe

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"Tailaghè"

 Nuraghe

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Il territorio  
Il territorio ha una superficie di 3.150 ettari, di cui ben 2.113 sono ricoperti di boschi di leccio e roverella e altre specie arboree (castagni, agrifogli, noci, ciliegi). Assistiamo ad un alternarsi continuo di monti e colline e altopiani, destinati quasi sempre al pascolo degli ovini (ma anche suini e bovini) e, in minor misura, accanto ai ruscelli, alla coltivazione degli ortaggi (patate, fagioli, pomodori, cavoli, ecc.) e ai frutteti (mele, pere). La parte meridionale è occupata quasi completamente dal Lago di Gusana, un bacino artificiale che raccoglie quasi 60 milioni di metri cubi d'acqua e raggiunge una punta massima di profondità di circa 90 m. Notevole la rilevanza naturalistica e paesaggistica del lago e delle vallate circostanti, che rappresentano una delle più significative attrattive turistiche della Barbagia: per gli sport sull'acqua (canoa, windsurf) e la pesca alla trota, al persico e alla carpa, le escursioni a piedi e a cavallo, la raccolta dei funghi, la fotografia naturalistica, le strutture ricettive di qualità (alberghi, ristoranti, agriturismo). In tutto il territorio sono presenti diverse specie faunistiche di particolare interesse naturalistico: 1'eupprotto sardo (anfibio), il nibbio reale, il falco pellegrino, il corvo imperiale, il gatto selvatico, la martora e così via. 

Antichità  
La presenza dell'uomo nella zona è testimoniata sin dal neolitico in regione "Oddirolo", "Istoddoè", "Sa Itria". 
Il territorio è ricchissimo di monumenti nuragici. Di particolare interesse gli insediamenti di quell'epoca attorno al Santuario di N.S. d'Itria (10 Km. da Gavoi verso Est) nel cui recinto, chiuso dai muristenes, svetta un alto menhir; il villaggio nuragico di Soroeni; le domos de janas di Oniai e di Istelathe; il dolmen e il nuraghe di Castrulongu, i menhirs di Fiola e di Dorthenì. Perfettamente conservato il nuraghe Talaikè. Attorno al lago artificiale di Gusana le numerose domos de janas di Iscrithola, Garìo, Gurrai. Ai confini con Ovodda, risalendo il pescosissimo fiume di Oratu, i menhirs di Perdas Fittas. 
Numerosi i resti di strade e ponti romani. Sommerso dal lago di Gusana è  
"Su ponte vetzu", un ponte romano a quattro arcate ancora integro, la cui presenza sottolinea 1'importanza strategica che i Romani attribuivano a questa valle. Il ritrovamento in agro di Gavoi di monete cartaginesi testimonia dei rapporti sociali e commerciali tra le popolazioni sardo-puniche e quelle nuragiche. Di epoca medioevale il Castel Corallo, nella zona di Miriddè, di cui rimangono solo poche tracce.   

 

"Su ponte vetzu"

 Ponte sommerso 

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"Domos de janas"

 Uniai

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"Domos de janas"

 Uniai

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"Domos de janas"

 Istelathe

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"Domos de janas"

 Uniai

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"Castrulongu"

 Nuraghe

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