E' quasi passato un anno da quella meravigliosa esperienza, ma il suo ricordo è ancora vivo in me; mi basta una parola o un'immagine e tutto comincia a scorrere come un film, uno di quelli che non stancano mai… 14-21/08/00, è questa la settimana che ho trascorso lì a Roma insieme ai miei amici, ma soprattutto insieme a tanti giovani provenienti da ogni parte del mondo, ognuno con una storia diversa, con dei problemi, ma tutti con uno splendido sorriso che derivava da un "Qualcosa di Speciale" e di straordinariamente bello. Ci sono stati momenti molto emozionanti e pieni di significato, ma sicuramente i due incontri col Papa sono quelli che mi rimarranno più impressi. Il primo è avvenuto giorno 15 a P.zza S. Giovanni, io ero schiacciata a una transenna e soprattutto stavo morendo di caldo, però ero felicissima perché avrei visto il Papa da vicino. E' stata un'emozione enorme, sembrava di essere contemporaneamente a un concerto rock e a una finale dei mondiali. Quel carissimo "vecchietto" ci aveva quasi ipnotizzato con le sue parole, e alla fine quando se ne andò per recarsi a P.zza S. Pietro vi fu una baraonda generale, accentuata dagli idranti che spruzzavano acqua a tutta forza. Nei giorni seguenti non sono mancati gli incontri di catechesi, i giochi e soprattutto si è fatta sentire la stanchezza. Nel tragitto a piedi per arrivare a Tor Vergata, guardavo i volti degli altri ragazzi e vedevo la fatica, ma quel sorriso non mancava mai… La notte del sabato l'emozione è cresciuta di più, le testimonianze di quelle persone, le parole del Papa e tutte quelle candele accese, creavano una strana atmosfera. Si era formato fra di noi un forte legame e non pensavamo più a niente, dato che tutto quello che volevamo era lì. La mattina successiva il rientro nei propri alloggi è stato più leggero e soprattutto più veloce per poter arrivare per primi alle docce. Che dire, è stata una settimana molto bella, ma anche molto strana, piena di sentimenti che non avevo mai provato e che di sicuro non dimenticherò. Spero che un giorno possa raccontare questa meravigliosa esperienza ai miei figli e, perché no, anche ai miei nipoti, con l'augurio che anche loro abbiano la possibilità di vivere un'avventura talmente bella, in grado di cambiare la "strana" vita di un ragazzo.

Valentina

Gruppo Giovani di S. Vito a mare di Cosenza