Arte Figurativa

Da quando riprese a disegnare e dipingere negli anni '60, furono allestite importanti esposizioni delle sue opere tra cui la personale del Castello Sforzesco di Milano del 1973, quella da Schettini nel 1977, le personali a Torino della Galleria Narciso 1974, e del Punto 1969, a Rivoli alla Galleria Civica D'arte Moderna, quella di Amsterdam alla galleria Sfinx del 1969, alla galleria Les Lettres et Les Arts di Mentone, alla galleria al Passo di Alassio 1985, alla Buca e alla Biblioteca Civica di Bordighera 1979, e in altre molteplici gallerie italiane e straniere.

Espose con altri importanti autori: alle Biennali di Mentone 1970-72, alla Narciso di Torino, al Dialogo di Milano 1978, al Palais de l'Unesco di Parigi 1972, a Montecarlo 1979, al Museo della Citta' di Marsiglia, alla Biennale di Bamberg, a Strasburgo 1980, a Cracovia, a Londra, a Lugano, all'Associazione Italo-Araba, a Antibes, ai festival dell'Umorismo di Bordighera, alla galleria Beniamino di Sanremo e in altre diverse gallerie italiane e straniere.

Il suo costante e reciprocamente produttivo rapporto con i giovani è documentato dalla presenza dei suoi dipinti in gallerie quali Il Triglione a Venezia e alla saletta "la buca" dell'Unione Culturale di Bordighera insieme ad allievi esordienti. La personale dell' 81 a Moncalieri fu trasferita al liceo scientifico per permettere un incontro con gli studenti abitualmente lontani dalle avanguardie.

Sue opere sono presenti in musei e importanti collezioni private italiane e straniere.

Le opere di Seborga di proprietà del Comune di Bordighera sono esposte in modo permanente presso la Biblioteca Civica della Città

Ha ricevuto numerosi premi fra cui il Premio Presidenza Critici d'Arte Francesi, Parigi 1977 e la Medaglia Citta' di Milano.

 

APPUNTI DAL DIARIO “OCCHIO FOLLE OCCHIO LUCIDO”

Ma quasi con stupore sentivo che non avevo più desiderio di scrivere, poche folgorazioni accontentavano pienamente il mio desiderio….. 

Mi dirigevo verso una nuova dimensione. Spostavo i termini della mia realtà integrale verso un irrealismo, era come tornare alle origini di un mio mondo.. la valle delle meraviglie rinasceva in me dalle origini e che la mia psicosi di cui ero ormai abbastanza consapevole si urtava con questo mondo delle origini, i segni ideografici incisi su quel le rocce tra l'incanto del silenzio e delle forme materiali mi si rivelarono come non mai, la mia matita disegnava come se avessi sempre disegnato.. Provavo una felicità rara e una ricchezza straordinaria per fantasia

Provavo una felicità rara e una ricchezza straordinaria per fantasia.

Ero anche in grado di riflettere più a fondo sul mio presente, assimilavo le più estreme situazioni con calma lucidità e questo mi offriva sicurezza, capivo che mi ritrovavo in una comunicazione nuova. 

Se la «tempera» non poteva essere un colore e mezzo valido per me, gli «acrilici» erano stati fabbricati per me, erano miei da sempre, il sole, la lastra gialla che si distacca nell'aria e trasforma gli oggetti reali in forme fantastiche, era la mia assidua inclinazione, cominciai a dipingere come se avessi sempre dipinto. 

Coglievo meglio di prima l'alienazione psichica che mi aveva tormentato per anni sino a portarmi fuori da me stesso. E per la prima volta vidi chiaro non mi sarei suicidato

Concentravo la bellezza, tutto quanto avevo vissuto e vivevo nel quadro che trovavo. Non perdevo un stante e anche nelle poche ore di sonno non perdevo mai completamente coscienza di me la mia realtà si estendeva nel sogno 

l sogno nella realtà 

La pittura fisicamente più viva della parola più difficile mi liberava

Il mondo esterno non esisteva più. Ormai tutta la realtà era intrinseca, faceva parte della tela stessa. 

Dal segno passavo al disegno poi a forme specifiche e ai colori

La pittura di « realtà ideografica » era nata. Sentivo che la mia mano senza sforzo ma come magicamente traduceva in segno e colori quanto immaginavo in una corrispondenza intensa e illuminante.

L'età per me non esiste più, il Tempo una convenzione. 

Vincere l'anzianità è il compito più valido e difficile per un uomo. 

Nei miei pennelli ritrovo pienamente la mia integrità, so che ormai i miei prossimi mesi e anni dipenderanno da loro. 

Mi sono singolarmente arricchito. Prima la macchina da scrivere

Ora pennelli e macchina da scrivere

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