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VIRTUA TENNIS

Se c'è una cosa che gli utenti di qualsiasi altra piattaforma hanno invidiato, più o meno nascostamente, ai possessori dei Dreamcast questa è sicuramente la grande qualità delle simulazioni sportive che Sega Sports ha saputo creare. E' un fatto che NBA 2K2 sia oggi il punto massimo mai raggiunto da una simulazione di basket, che la serie NFL abbia riscosso molti consensi anche in paesi meno colpiti dalla "febbre da palla ovale" e che, infine, Virtua Tennis sia stato salutato come un vero e proprio campione di giocabilità praticamente da qualsiasi essere umano abbia avuto la fortuna di provarlo. Immediatezza, divertimento allo stato puro, un gran numero di diversi scenari (dovuti principalmente all'apprezzabilissimo World Circuit) e, non dimentichiamolo, una realizzazione tecnica semplicemente eccellente sono i pregi che hanno reso Virtua Tennis uno dei giochi più graditi dell'intera vita del Dreamcast. Dal punto di vista tecnico, il gioco è diventato presto uno degli esempi portato dai sostenitori del "pianeta console" riguardo alla superiorità della nuova generazione di macchine da gioco nei confronti del PC, le message board di Internet si sono riempite di messaggi che puntualizzavano l'inutilità di giocare a risoluzioni elevatissime, quando un semplice Dreamcast, limitato a 640*480 pixel di risoluzione, dimostrava quanto importante fosse puntare invece sulla densità poligonale dei modelli.
C'era poco da controbattere, i tennisti di Virtua Tennis erano semplicemente splendidi, particolareggiatissimi e dotati di animazioni di grande impatto e la presenza di alcuni nomi conosciuti non faceva che arricchire l'appeal del gioco, tutte caratteristiche che in ambito PC non si era abituati a vedere, nemmeno nei più recenti tentativi di proporre simulazioni più o meno fedeli dello stesso tennis.
Oggi tutto questo ben di Dio sta per approdare sulle spiagge dell'isola PC-Windows, popolata di tapini orfani praticamente da sempre di un gioco di tennis fatto come si deve. Virtua Tennis è sicuramente un gioco che è stato sviluppato tenendo a mente, in primo luogo, l'immediatezza e la giocabilità. La semplicità dei comandi, ridotti all'utilizzo di due miseri tasti, e la velocità del gioco hanno certamente poco a che vedere con il tennis reale, che Virtua Tennis non ha mai dichiarato di voler simulare in ogni sua componente. Ne è la prova la dimensione "tattica" del gioco, sicuramente tralasciata: non è raro vedere scambi tra giocatori posizionati a mezza strada tra la rete e il fondo campo, in quella "zona di nessuno" su cui ogni tennista sa di non dover stazionare.
Il gioco di Sega nasce quindi come uno di quei tipici titoli "arcade" destinati alle fugaci partite a gettone delle sale da gioco, anche se, ovviamente, per la versione casalinga il produttore nipponico ha inserito nuove modalità assenti dalla versione coin-op. La possibilità di "acquistare" magliette, giocatori, stadi impegnandosi in un World Circuit coinvolgente e molto vario è sicuramente il punto di forza della versione da casa di Virtua Tennis, insieme alla già declamata giocabilità.
La versione per PC di Virtua Tennis riprende al cento per cento le caratteristiche di quella Dreamcast: saranno presenti inizialmente solo alcuni tennisti tra cui scegliere il proprio beniamino e le varie modalità di gioco, dall'Arcade al World Circuit, sono state riportate fedelmente sulla nuova piattaforma. Identici i menu di selezione, identici i giocatori, tutto fa pensare a un lavoro di conversione preciso e puntuale. Guadagnando denaro nelle varie prove del World Circuit, che alterneranno partite in particolari scenari e sezioni da "tiro a segno" si potranno poi sbloccare, in puro stile console, i nuovi tennisti, i nuovi campi da gioco, i nuovi completini firmati, da utilizzare anche nelle altre modalità di gioco.
Le prime partite effettuate sulla versione in nostro possesso (praticamente una alpha ancora in stadio di sviluppo assai poco avanzato) confermano che la filosofia del gioco è rimasta inalterata, improntata all'immediatezza e al divertimento puro: due tasti per i colpi, la croce direzionale del pad per muovere il giocatore e indirizzare, lateralmente e in profondità, le traiettorie della pallina e poco altro. Anche le due visuali di gioco sono identiche a quelle già viste nella versione Dreamcast... insomma si tratta di un porting diretto che non va a toccare minimamente la sostanza del gioco. La versione in nostro possesso è, come già detto, molto acerba, in particolare dal punto di vista grafico. Non è possibile quindi dare impressioni sul dettaglio poligonale dei giocatori o sui loro movimenti, visto che la mancata ottimizzazione di questa versione alpha non è scevra, com'era lecito aspettarsi, da problemi di frame-rate e da difetti nel comparto grafico. Il readme accluso con il CD-ROM ribadisce come la parte grafica sarà migliorata, così come il codice relativo al multiplayer.
Si, perché con la versione PC di Virtua Tennis sarà possibile sfidare amici in frenetiche partite via Internet, sfruttando uno dei maggiori punti di forza del titolo: proprio la possibilità di giocare in quattro ha contribuito al successo di questo gioco sul Dreamcast e sicuramente sarà interessante poter sfidare altri giocatori a distanza.
In chiusura, una semplice considerazione: visto che il gioco uscirà a fine febbraio, non sarebbe stato meglio convertire direttamente il seguito, Tennis 2K2, che è già una realtà consolidata nell'ormai scarna biblioteca del Dreamcast? A livello tecnico i problemi dovrebbero essere risibili e fatichiamo a comprendere la scelta di convertire la versione più vecchia, sebbene validissima, del gioco invece del suo ancor più ricco successore.


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