Il Cile, dopo la
privatizzazione di molte industrie e la
crescita delle industrie terziarie, è
sicuramente il Paese con la più elevata e
continua crescita economica dell’America
latina,tanto da essere considerata l’economia
più sana del continente sudamericano.
Fino al 1998 è cresciuta a un tasso medio
del 7% contenendo l’inflazione. Le
esportazioni (rame e altri minerali,
frutta, salmone, legno, vino, prodotti
ittici e manifatture) sono pari a 16
miliardi di dollari l’anno, mentre la
stabilità politica ha attratto
investitori esteri da tutto il mondo.
L’interscambio commerciale con
l'America settentrionale e l’Europa è
in costante crescita, poichè offre agli
investitori stranieri un autentico
paradiso sia per il grado di apertura del
mercato interno, sia per la rete di
relazioni economiche avviate con tutte le
grandi associazioni economico-commerciali
continentali.
Il Paese è impegnato a migliorare le
infrastrutture e le iniziative a sostegno
delle classi meno abbienti. La scolarità
è molto elevata.
L’ economia cilena è influenzata
dalla divisione del paese in tre zone
diverse per condizioni ambientali e
climatiche: quella settentrionale ricca di
minerali, ma arida , quella centrale dove
sono possibili varie colture e l’
allevamento del bestiame; quella
meridionale, umida e parzialmente fredda,
ricca di pascoli e di foreste.
Agricoltura e allevamento
|
Molto sviluppata anche l'agricoltura;
in particolare l'industria vinicola delle
pianure centrali, grazie ad evolute
tecniche coltivazione, produce vini di
pregiata qualita', infatti il vino cileno
è tra i migliori dell’ America.
La produzione agricola, poco sviluppata,
è insufficiente al fabbisogno del
paese, si basa sul grano, su altre colture
cerealicole, e sullo sfruttamento delle
foreste. Solo poco più del 7% del
territorio nazionale è posto a coltura e
circa il 15% è sfruttato per
l'allevamento e il pascolo (3.780.000
bovini, 6.300.000 ovini, 1.150.000
suini). Importante la produzione di
verdure e frutta (uva, pesche, mele e
albicocche), oltrechè di fiori. Molto
importanti l’ allevamento e la pesca,
per la quale il Cile è al quinto
posto nella produzione mondiale. Un
insieme di fattori hanno contribuito al
successo del Cile, a partire dalle
eccellenti condizioni climatiche,
per finire al l'isolamento geografico che
riduce al minimo le possibilità di
introdurre peste e malattie, con il
risultato di una produzione accresciuta e
un ridotto utilizzo di prodotti chimici.
|
In più, il Cile ha raggiunto un alto
livello di tecnologia nei suoi metodi di
produzione, che permette di offrire
prodotti che rispettano gli standards
internazionali di sicurezza.
Estrazione mineraria
Il paese ha
straordinarie ricchezze minerarie
che pochi altri paesi al mondo possono
vantare:rame, molibdeno, iodio, per i
quali il Cile è rispettivamente al primo,
secondo e terzo posto nella produzione
mondiale. Rame, argento, nitrati sono
stati oggetto di intenso sfruttamento e si
prevede che le riserve attuali
garantiscano l'estrazione di ingenti
quantita' di materie prime per parecchio
tempo. Nel paese le risorse
minerarie si situano rispettivamente:
giacimenti di rame a ridosso delle Ande,
nel Nord e nel centro del paese (40% delle
riserve mondiali); vastissimi banchi di
nitrati di sodio nel deserto di Atacama;
giacimenti di ferro, carbone, lignite,
oro, argento, manganese, zolfo, molibdeno,
mercurio, uranio e giacimenti petroliferi
nella Terra del fuoco. Importanti gli
impianti di trattamento dei minerali
Altre industrie
Il settore
manifatturiero è uno dei più progrediti
dell’ America Latina, favorita dalle
abbondanti risorse minerarie e da un
crescente potenziale idroelettrico e
termoelettrico; prevalgono le industrie
produttrici di beni di consumo, installate
nelle importanti città, tra cui Santiago
e Valparaiso, i settori più importanti
sono quello alimentare e tessile,
fabbriche di farina di pesce, industrie
del latte. Altre industrie sono quelle
conciaria, quella delle calzature, quella
chimica e cartaria, con le industrie
forestali del sud (legname industriale).
Telecomunicazioni
Il Cile ha una delle reti di
telecomunicazione più sviluppate al
mondo, completamente digitale da molti
anni. Con il sistema multicarrier, l’utente
può scegliere la compagnia telefonica per
effettuare chiamate internazionali.
TRASPORTI
Metro (metropolitana): soltanto a
Santiago, e ha tre linee. E' veloce e
silenziosa.
Autobus (micros): economici, vecchiotti e
affollati, ma caratteristici.
Taxibus (taxi collettivi): percorrono dei
tragitti fissi, collegando varie località
Taxi (neri col tetto giallo): economici, a
tassametro
La rete
ferroviaria è lunga circa 10.800 km, ma
è stata trascurata dagli anni '70, e i
collegamenti sono ridotti e lenti,
nonostante a Santiago la Estacion Central
sia un bel monumento liberty del francese
Eiffel.
La rete stradale è circa di 79,800
km.
Importanza notevole hanno i trasporti
marittimi, 725 km, specie per l’
esportazione dei prodotti minerari.
Condotti: petrolio 755 km; prodotti
petroliferi 785 km; gas naturale 320 km
Aeroporti: 370 (1999 st.), solo 62 con
piste pavimentate
Aerei. Cinque imprese nazionali (LanChile,
Ladeco,
Alta, Avant,
Dap) volano con moderni apparecchi su
tutte le principali città del paese. Il
servizio è ottimo e molto sicuro e i voli
hanno prezzi ragionevoli, poicè la
concorrenza ha portato ad una diminuzione
delle tariffe.
Porti. Antofagasta, Arica, Chanaral,
Coquimbo, Iquique, Puerto Montt, Punta
Arenas, San Antonio, San Vicente,
Talcahuano, Valparaiso
Informazione
Fra i
quotidiani maggiormente diffusi vi sono: El Mercurio in versione
elettronica, La Hora, fonti informative
piu' complete, La Segunda e La Tercera, a taglio
prevalentemente nazionale, e El Diario, quotidiano
finanziario.
sintesi
da uno studio sull' economia cilena
http://www.chileinfo.com/
sull'economia e la produzione
|