Il paese offre una tale varietà di paesaggi
e bellezze naturali che sarebbe difficile
elencarli tutti. Ve ne presentiamo una
selezione.
L'isola di Pasqua
è un luogo talmente ricco di fascino che
necessita di una pagina a parte.Visitatela!
L'Atacama è il deserto più arido del mondo
(in certe zone non piove dai tempi della
colonizzazione spagnola, quattro secoli fa). Le
sue dimensioni gigantesche racchiudono ricchezze
sotterranee che costituiscono le fondamenta
dell'economia cilena (il rame incide per il 40
per cento sulle esportazioni del Paese). Vi si
trova infatti la miniera di rame a cielo aperto
più grande del mondo, 1.000 ettari di
estensione e 700 metri di profondità.
A San Pedro de Atacama, visitate il museo
antropologico, la cui maggiore attrazione è
Miss Chile, una mummia di duemila anni dai
capelli ancora perfettamente intrecciati.
La pianura di cristalli del Salar de Atacama,
il più vasto deposito salino del Cile.
I geysers a 4.300 metri di altitudine di EI
Tatio, getti d'acqua calda a 85 gradi di dieci
metri d'altezza, visibili solo all'alba.
A queste quote attenzione al mal di montagna, il
puna, da prevenire camminando lentamente e
bevendo una tisana con foglie di coca, antico
rimedio locale.
Isola Juan Fernandez o di Robinson Crusoe
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l'immagine |
A sud dell’isola di Pasqua, quest’isola
fa parte del gruppo di isole situato a 670 km
dalla costa cilena e viene raggiunta con voli
charter da Santiago. Le montagne di quest’isola,
coperte da una fitta giungla, sono habitat di
specie esotiche di flora e fauna. La vegetazione
lussureggiante e il clima dolce, subtropicale
attraggono gli appassionati di botanica. Fu
scoperta nel 1574 dal marinaio omonimo. Qui
trovò rifugio il marinaio Alexander Selkirk nel
1704 e la sua storia ispirò lo scrittore Daniel
Defoe per il romanzo del più noto naufrago del
mondo. I suoi pochi abitanti vivono della pesca
di aragoste e del turismo. È stata dichiarata
dall’Unesco Patrimonio mondiale della
biosfera.
Sulla costa si possono scoprire
le grandi spiagge di sabbia bianca dove si può
fare il bagno tutto l'anno grazie al clima
costantemente dolce del Norte Grande.
Nella fertile Valle Centrale che a seconda
della latitudine ospita pascoli, boschi, campi
di grano, frutteti e vigneti,è il cuore
agricolo e industriale del Cile.
La regione dei Laghi, incorniciata da coni
vulcanici innevati, molti dei quali ancora
attivi, e punteggiata da chalet in stile
bavarese che fanno pensare di essere in
Germania. E invece siamo nella terra dei Mapuche, gli
ultimi indios a cedere agli spagnoli, soltanto
cento anni fa, dopo una fiera lotta secolare.
La magica Chiloé
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L'isoIa delle case di legno colorate con i
tetti di lamiera ondulata, delle palafitte a
schiera in riva al mare a cui ancorare le barche
durante l'alta marea; delle capillas, 150 chiese
lignee costruite dai gesuiti durante il XVIII
secolo (di cui una decina dichiarate monumento
nazionale); e delle foreste che l'hanno
battezzata l'Irlanda del Cile. Una sorta di
Irlanda verde e pacifica, rimasta separata dalla
vita del continente per secoli, dove i pescatori
hanno costruito case su palafitte e
numerosissime sono le sue chiese di legno
colorato.
Quando gli Araucani cacciarono gli spagnoli dal
territorio tra il fiume Maule e Puerto Montt,
dopo una lotta durata 300, Chiloé rimase
spagnola. La cultura che si sviluppò tese a
fondere elementi della religione cattolica con
credenze popolari nelle streghe, fate ed altri
personaggi mitologici come il Trauco che
assaliva le fanciulle nei boschi. L’economia
essenzialmente basata su pesca e agricoltura, e
l’isolamento, ne hanno frenato lo sviluppo. Il
Parco Nazionale Chiloè, diviso in due settori,
è il luogo ideale per il trekking e per
agriturismo.
La Patagonia
La Patagonia e la Terra del Fuoco
appartengono alla categoria dei paesaggi
dell'anima, spazi che "permettono di
guardarsi dentro e capirsi meglio"
suggerisce Sepulveda. Montagne granitiche e
ghiacciai secolari; un sistema intricatissimo di
isole, canali e coste; distese pianeggianti e
foreste millenarie intervallate da fiumi
cristalli" e lagune colorate, regno di
gauchos, pecore e guanachi, parenti meno nobili
del lama.
Il fascino della Patagonia? Natura maestosa,
paesaggi potenti e remoti, certo; ma anche
l'epopea tragica e curiosa dei tanti che vennero
alla fine del mondo per dare inizio a una nuova
vita. Marinai, allevatori cercatori d'oro,
anarchici, missionari,conquistadores,
esploratori, avventurieri. Come l'avvocato
francese, Orelie-Antoine de Tounens, che volle
diventare re e per una serie di coincidenze
favorevoli riusci a farsi proclamare sovrano dei
Mapuche in appena tre giorni (a Parigi c'è
ancora un suo discendente, con relativa corte,
pretendente al Regno di Araucania). Come i
fuorilegge romantici Butch Cassidy e Billy the
Kid, in fuga sempre più a sud dagli sceriffi
del lontano West Come il giovane naturalista
Charles Darwin, in missione scientifica attorno
al mondo a bordo della Beagle. Come il nobile
vicentino Antonio Pigafetta, fortunato cronista
- al seguito di Ferdinando Magellano - della
scoperta del passaggio tra Atlantico e Pacifico
e della prima circumnavigazione del globo. A
ricordo di quella lontana impresa (1520) c'è un
monumento a Magellano nella piazza centrale di
Punta Arenas.
Terra del Fuoco
E' l'estremo lembo di terra a
sud del continente Americano incluso tra lo
Stretto del Canale di Magellano e lo Stretto di
Drake. Si tratta di un dedalo di isole e canali,
lagune e fiordi. Il nome di Terra del Fuoco
deriva dalla storia secondo cui i primi
esploratori europei che navigavano al largo
diretti verso ovest vedevano verso terra un
numero consistente di fumi e fuochi accesi dagli
indigeni in seguito chiamati Patagoni per via
delle impronte dei loro piedi molto grandi a
causa delle primitive calzature che si
costruivano con pelli di animali. L'immagine
della Terra del Fuoco è legata a mari
impetuosi, bufere di vento, ghiacci e freddo
perenne. I marinai descrivevano questo terre e
mari come i 40° ruggenti, i 50° furiosi e i
60° urlanti. Il clima è subantartico e
mitigato dalla presenza dei due oceani. Le
temperature nel Canale di Beagle vanno dai 30°
estivi ai -14° invernali. L'esplorazione di
questa terra cominciò con Magellano nel 1520,
Drake, Cook e proseguita da baleniere, pirati,
scienziati come Darwin ed esploratori. La
popolazione attuale origina da questi
avventurieri che qui giunsero nel corso dei
secoli passati. L'uomo colonizzò questa terra
in epoca molto antica; i primi reperti risalgono
a 10.400 anni fa quando una popolazione giunse
da nord prima che si determinasse lo Stretto di
Magellano. Quando gli europei arrivarono
esistevano 4 gruppi distinti di indigeni: gli
Ona e gli Haush che vivevano nelle pianure
cacciando il guanaco e gli Yamana e gli Alaculuf
che pescavano con l'arpione spostandosi in canoa
tra i fiordi e le isole. Gli indigeni furono
decimati dalle malattie introdotte dagli europei
e dalle feroci persecuzioni. Oggi sono rimasti
pochissimi rappresentanti delle antiche tribù.
Ushuaia fondata ufficialmente nel 1884 è la
città più a sud del mondo e anticamente era
l'ultimo porto prima di affrontare Capo Horn che
consentiva alle navi esplorative e mercantili di
raggiungere il Pacifico. Baleniere e navi
dirette alle miniere cilene, alle spezie delle
Indie e al frumento australiano di qui dovevano
passare almeno sino al 1914 anno in cui aprirono
il Canale di Panama. Oggi vi abitano circa
23.000 persone che si occupano nel turismo,
nell'assemblamento di materiale elettronico
(Grundig), allevamento di granchi e segherie. Il
clima subantartico ha favorito lo sviluppo della
flora e fauna. |