LINGUISTICA
Lo spagnolo fu importato in America del Sud
come lingua dei conquistatori militari e
religiosi nel XVI sec. Le diverse varietà
diffuse in America risultarono piuttosto
differenziate a causa delle diversità di
origine dei conquistadores. A ciò si aggiunse
l'influenza dei sostrati indigeni (come l'aruaco
nelle Antille, il caribe nel Venezuela, il
nahuatl [azteco] nel Messico, il quechua nel Perù,
l'araucano nel Cile, il guaraní nel Paraguay).
Infine le massicce immigrazioni di Europei di
lingua diversa dalla spagnola (Italiani,
Tedeschi, Francesi) hanno contribuito a
modificare i caratteri di tali varianti
regionali americane.
L'influenza delle lingue indigene è notevole
soprattutto nel campo lessicale: si tratta in
genere di parole relative a cose locali
(prodotti del suolo, modi di vita), molte delle
quali sono ulteriormente passate in altre lingue
europee (maiz, sabana, tabaco, cacao, tapioca).
Nella fonetica è tratto caratteristico
l'assenza della interdentale sorda th(scritta c
o z in castigliano), fenomeno noto sotto il nome
di seseo. Tra le evoluzioni di una certa
estensione geografica si può notare il
passaggio di ll a y o a z (calle pronunciato
caye, caze). La chiusura di e in iato (pior,
golpiar in luogo di peor, golpear), l'abbondanza
dei diminutivi e degli accrescitivi (ahorita,
lindazo). L'uso di vos con forme verbali della
seconda persona singolare (sentate vos, si vos
te vas iré con vos), tipico dell'Argentina e
dell'America Centrale; la sostituzione del
congiuntivo del tipo amase con quello del tipo
amara. Alcune parole hanno un impiego
particolarmente vasto come che (specie di
esclamazione con valore intensivo), como no (con
valore di affermazione), recién llegó (è
appena arrivato). Nel lessico hanno diffusione
sempre più vasta gli anglicismi e i francesismi
soprattutto nel campo della moda, dello sport e
della tecnica. Per ragioni politiche
(l'indipendenza risale a poco più di un secolo
fa) si sono avuti tentativi nel senso della
codificazione di particolarità linguistiche
locali, in special modo in senso ortografico:
tuttavia ora la radio, la stampa e una parte
della letteratura tendono a imporre il
castigliano come norma. Le masse popolari
continuano però a servirsi di linguaggi
complessi in cui l'influenza delle lingue
autoctone ha importanza variabile.