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 i mapuche       

Storia  -   Arte

 
 

STORIA

Cinquecento anni fa dei cacciatori chiamati "spaniards" attraversarono l'oceano alla ricerca di un nuovo mondo, il Sud America. Lasciarono dietro di loro una scia di sangue e distruzione dominando tutti i popoli indigeni che incontrarono sul loro cammino. Tutti eccetto gli indiani Mapuche del Cile meridionale e precisamente della regione dell'Araucacia (o Araucania). I Mapuche resistettero anche alle invasioni degli Indios, due secoli prima dell'arrivo degli spagnoli, questo grazie alla loro grande abilità di guerrieri. La pacificazioni finale tra la "nazione" Mapuche e gli spagnoli avvenne con la firma del trattato del 1883, il quale impegnava gli spagnoli a rispettare i confini delle terre Mapuche. Al Tempo dell'arrivo degli spagnoli nel 1540 i Mapuche occupazioni gran parte di quello che è ora il Cile del Sud. Quest'area risultò essere di 31 milioni di ettari, ma dopo circa un secolo di battaglie e incursioni grazie al trattato di Quillin del 1641 i Mapuche dovettero accettarne le disposizioni che prevedevano un'area di 10 milioni di ettari a sud del fiume Bio.

Nel 1883 l'armata cilena sedò una violenta rivolta dei Mapuche, che dopo due secoli di lotte furono reclusi nelle "reducciones", aree relativamente piccole spesso separate una dall'altra da aree abitate dagli immigrati europei. Questo processo di "dispossession" continuò fino al 1929 quando le riserve furono unificate in un'area di 525.000 ettari e ancora ulteriormente ridotte a 350.000 ettari. Nel 1860 iniziò la divisione legalizzate delle terre Mapuche con l'insorgere dei "TITULOS DE MERCED" nel nord e "ECRITURAS DE COMISARIO" nel sud. Questi erano titoli di proprietà comunali sulle terre di origine Mapuche, tramite i quali il comune annunciava lo sfratto delle comunità dalle loro terre, per poterle rivendere. Da più di trecento anni i Mapuche lottano e soprattutto difendono le loro terre dagli invasori. Con il pretesto di promuovere la civilizzazione e la cristianità, prima gli spagnoli e successivamente i nuovi stati del Cile e dell'Argentina occupano i territori Mapuche. Nel 1885 i Mapuche persero il controllo delle loro terre e il risultato di tutto questo è stato molta gente uccisa, impoverita e costretta a vivere in comunità rurali o a trasferirsi in città. Il popolo dei Mapuche: I Mapuche vivono in una società molto sviluppata, sono grandi guerrieri e il leader TOQUI è anche il capo massimo della guerra, il suo potere è simboleggiato da una grande accetta di pietra intagliata. I Mapuche hanno imparato il modo di combattere dagli spagnoli ed hanno utilizzato queste conoscenze contro di loro . Nell'ultimo censimento del 1992 risultano essere 928.060 che vivono ancora in Cile nella IX° regione del Cautin. Ora i Mapuche sono costretti a cambiare il loro idioma originario, Mapunducun, con lo spagnolo, questo non toglie che essi rimangano ancora fortemente legati alla loro tradizione, cercando di preservare per quanto è loro possibile la loro lingua d'origine. Utilizzano il loro linguaggio nativo nelle espressioni giornaliere e nelle applicazioni di magia, artistiche e religiose. Le loro canzoni parlano della dicotomia esistente nell'universo tra il bene e il male. I Mapuche hanno grande senso dell'impegno e della responsabilità verso le persone che appartengono alla loro tribù e danno grande importanza anche agli impegni agli impegni verso la famiglia, anche se ormai i grandi nuclei famigliari non vivono più in ampie comunità come disponeva la loro tradizione; a casa del basso stipendio e degli alti costi di vita infatti, gli individui sono costretti a trasferirsi nelle grandi città commerciali, come Santiago o Temuko per andare a cercare lavoro. Il nuovo nemico del XX° secolo che i Mapuche devono ora affrontare è la POVERTÀ' e hanno solo due armi per poterla combattere: spirito fiero e indipendente e un grande amore per la loro terra e le tradizioni . I Mapuche credono fortemente che sia la gente ad appartenere alla terra e non la terra ad appartenere al popolo, spera che questa fede che, li ha aiutati a resistere alle invasioni degli Incas e degli Spagnoli , li possa ancora aiutare. I Mapuche sono fortemente legati alla loro storia e la ricordano bene, difatti loro hanno mantenuto le loro origini anche dopo le varie conquiste. Dal 1870 i Mapuche del Cile e dell'Argentina furono confinati nelle riserve in pezzi di terra relativamente piccoli. Così dalla vita nomade furono costretti ad abituarsi alla vita sedentaria. Oggi l'86 % delle famiglie Mapuche hanno meno di tre ettari di terreno da coltivare, appena sufficienti per nutrire e sostenere l'educazione dei figli.

 

Educazione

In Cile la percentuale di analfabetismo è del 90% mentre tra il popolo Mapuche gli analfabeti raggiungono il 50%: la causa principale di questo divario è dovuta alla presenza di scuole "rurali" che permettono una parziale scolarizzazione ridotta a soli sette anni di studi. A questo va aggiunto il fatto che la maggior parte delle famiglie non può permettersi di mandare i figli nelle città dove sono situate scuole secondarie con i conseguenti alti costi che ne derivano: trasporti, libri, uniformi, alloggi, ecc...; inoltre la maggior parte delle scuole secondarie hanno liste d'attesa selettive.

La Religione

Nella religione originale del popolo Mapuche C'erano quattro creatori: Dio Vecchio, Moglie del Dio vecchio Dio giovane, Moglie del Dio giovane. C'era una grande fede nel soprannaturale, nei segni e nella vita oltre la morte. I cavalli erano considerati animali sacri, i Mapuche credevano infatti che la loro carne fosse forte e quindi potesse aumentare la forza dell'uomo. Quando moriva un membro importante della tribù veniva sacrificato anche il suo cavallo, credendo che la persona nell'aldilà avesse bisogno di nutrirsi. Con l'influenza dei colonizzatori spagnoli la maggior parte dei Mapuche ora professano la religione cattolica. I legami con la fede tradizionale sono oggi riscontrabili dalla presenza del MAQUI, lo sciamano Mapuche, che viene considerato un potente spirito guida. Ogni sciamano possiede un unico talento sacro, alcuni sono veggenti, altri guaritori, altri in grado di parlare con gli spiriti. Il tipo di potere di un maqui è simboleggiato dal suo CURANDERO, una particolare scala di legno. I Mapuche preferiscono affidarsi alle cure della medicina professata dai loro guaritori.

Modernità e tradizione

La scolarizzazione è sempre stata vista come elemento capace di integrare il popolo Mapuche e la sua cultura alla moderna società del XX° secolo. Probabilmente però solo una migliore informazione permetterebbe di migliorare anche il loro stile di vita. La mancanza di conseguenze non permette di sfruttare al meglio anche i piccoli aiuti che giungono dallo stato. Altro settore della mancanza di informazione è l'incapacità di utilizzare il riciclo di utilizzare il riciclo dei rifiuti organici degli animali per favorire la fertilizzazione dei terreni. I Mapuche oggi e la loro difficile lotta per il riscatto: I territori che le comunità Mapuche persero nel 1883 sono ancora oggi rivendicati come appartenenti al loro popolo. Nonostante la perdita della sovranità nazionale e l'annessione alla repubblica del Cile gli indigeni Mapuche non hanno in nessun modo rinunciato alla lotta per queste terre e alle loro risorse. Con l'impossibilità di recuperare le terre originarie, la sopravvivenza della cultura e del popolo stesso è continuamente minacciata. Inoltre L'esistenza delle comunità indigene non è riconosciuta né dalla costituzione né dallo stato. Ad ingigantire le proporzioni del problema sta il dato di fatto che la popolazione Mapuche è tuttora la terza società indigena del Sud America, per numero di appartenenti.


 

Mapuches , Un popolo precolombiano ancora esistente.

Di Juan Salvator Gaviota

Piccola storia

'Uomo della terra ', questo significa la parola mapuche, e con questa semplice parola hanno voluto chiamarsi. Popolo della terra, perché su questa è basato il loro sostentamento, la loro religione e la loro vita. Agricoltura, allevamento e artigianato sono da sempre le loro attività principali. Sono discendenti di altre popolazioni del Cile come i Huilliche (popolo del sud) che vivevano appunto al sud del Cile, i Moluches (popolo guerriero ) che vivevano nella zona centrale, i Puelches (Popolo dell'est) una tribù sub-andina o le popolazioni cordiglierane dei Chiquillanes e dei Pehuenches, o quelle dell'estremo sud, i Patagones.
I Mapuches non tentarono mai di invadere altre zone fuori dai loro territori, ma allo stesso tempo non permisero mai che altre popolazioni invadessero il loro. Così resistettero fieramente sia al tentativo di conquista Inca, che a quello spagnolo che li trovo padroni di quasi tutto ciò che è attualmente il territorio cileno. In particolare, intorno al 1500 i Mapuches abitavano tutto il territorio che va da Antofagasta, al nord del Chile fino alla isola di Chiloe, al sud per un totale di circa 31 milioni di ettari. Solo nel 1641., dopo circa due secoli di scontri con i spagnoli, i Mapuches accettarono di firmare il trattato di Quilin, che delimitava il territorio dei Mapuches nell'area che andava dal fiume Bio-Bio, al centro del Cile fino al sud riducendo così di fatto il territorio Mapuche a 'soli' 10 milioni di ettari. Questa situazione durò fino al 1883, quando le truppe cilene, rinforzate dagli aiuti economici inglesi, e recenti vincitrici della guerra del Pacifico contro Perù e Bolivia, riuscirono a piegare le forze mapuche, e a costringere questo popolo a ritirarsi in reducciones (riserve).
Da quella data i governi succedutisi in Cile, usurparono sempre più terra ai mapuche per favorire i grandi capitani terrieri, contravvenendo di fatto ai vari trattati stipulati. Solo nel 1972, il governo Allende invertì la tendenza, cominciando a restituire numerosi territori ai legittimi proprietari. Ma Il governo Allende durava solo un anno, distrutto dal golpe CIA - Pinochet che nel settembre del 1973 destituì sanguinosamente il governo Allende e consegnò lo stato del Cile ad una dittatura militare durata fino al 1990.
Pinochet cancellò, così come l'intera costituzione cilena, anche la legge 17.729, con la quale Allende sanciva la volontà di restituzioni dei territori ai Mapuches. Al posto di questa, Pinochet pose la legge 2568, intitolata:'Per gli Indios, i territori indios, la divisione delle riserve e la liquidazione delle comunità indie '.Il titolo era tutto un programma, e la legge permise di togliere nuovamente i territori ai Mapuches, restringendo le aree delle riserve, e dividendole tra loro con vaste aree abitate da cileni o di proprietà di grandi latifondisti, in modo da rendere molto difficoltosi gli scambi sociali e culturali tra gli abitanti. Pinochet perseguì i mapuches con particolare ferocia, uccidendo come nel suo costume, migliaia di persone attraverso massacri organizzati. Ne citiamo solo alcuni dei maggiori, come il massacro di Lautaro, Cunco, Meli-Peuco, Nehuente, Lonquimay e Panguipulli.

L'espressione artistica mapuche nasce come arte rupestre, attraverso sculture eseguite su pietre e pareti rocciose presenti naturalmente sul territorio.

Prosegue attraverso l'arte del tessuto , della pittura delle pelli, e della gioielleria per poi intraprendere una fusione con quelle forme artistiche tipiche del cile come i Murales.

 

muralmapuche_millante.jpg (31535 byte)
Murales di Millante
(Clicca per ingrandire)